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STRATEGIE DI LAVORAZIONE DEL TERRENO, ESCLUDENDO IL GLIFOSATE, PRIMA DELLA SEMINA

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 127-131)

CONFRONTO DELLE STRATEGIE MECCANICHE DI CONTROLLO PRECOCE DELLE INFESTANTI

STRATEGIE DI LAVORAZIONE DEL TERRENO, ESCLUDENDO IL GLIFOSATE, PRIMA DELLA SEMINA

DEL PISELLO PRIMAVERILE

Questa prova è stato eseguita da “Terres Innovia” a Rians. Per seminare su terreno pulito era importante testare gli strumenti e le profondità di lavorazione prima di seminare i piselli primaverili al fine di:

1) Verificare che le malerbe presenti prima della semina dei piselli fossero eliminate;

2) Garantire che l’affrancamento della coltura non fosse compromesso;

3) Verificare che ciò non facesse emergere troppe nuove infestanti nelle colture successive.

Questi aspetti sono importanti ed è necessario trovare il tipo di lavorazione ottimale (strumento, profondità, condizioni di lavorazione) sia per distruggere le malerbe sia per garantire la crescita della coltura. Lo schema sperimentale era a parcelloni (strip), il cui protocollo è riassunto nella tabella seguente.

La sarchiatura è stata eseguita il 21 febbraio, 28 marzo e 12 aprile 2019. Solo i primi due passaggi sono stati seguiti da un erpice, poiché il triticale aveva raggiunto lo stadio di 1 nodo durante il terzo passaggio il 12 aprile. Un’erpicatura dopo la sarchiatura ha permesso di “rompere” le piccole zolle e di limitare lo scalzamento. Le condizioni climatiche prima e dopo ogni passaggio di diserbo meccanico sono state ottimali. Sono state rilevate circa 1000 piante/m² di Lolium nella tesi Testimone nella parte di lavorazione conservativa e solo 70 piante/m² di Lolium nella parte arata.

Queste prove non hanno consentito di rispondere a tutte le domande sulla sarchiatura dei cereali, poiché le condizioni dell’annata nelle prove sperimentali hanno causato una grande variabilità nella risposta alla sarchiatura. Va messo in evidenza che questa variabilità si rispecchia anche nell’efficienza delle lavorazioni su scala aziendale, poiché il diserbo meccanico dipende molto dal suolo e dalle condizioni climatiche, che possono indurre risultati molto diversificati. Tuttavia queste prove hanno consentito di mettere in risalto alcuni elementi:

- La distanza tra i semi di oltre 20 cm penalizza la resa;

- Sono possibili passaggi del sarchio con elementi distanziati da 15 a 17 cm, senza deteriorare la resa a priori, quando le sarchiature sono effettuate in condizioni non di stress per la coltura (è necessario prestare particolare attenzione nella fase del cereale sopra il 1° nodo). Idealmente, sarebbe necessaria una prova senza infestanti per misurare

Gross product – cost of herbicides and tool passages (€/ha)

Codice Trattamento Trattamento effettivo 1

2 3

Lavorazione con attrezzature disponibili in azienda (erpice rotante o coltivatore a denti con rullo, ecc.)

-Glifosate prima della semina

20/02: vibrocoltivatore (a 10-12 cm di profondità) seguito da erpice piatto per il livellamento

-16/02: 1,2 L/ha di Glifosate (in condizioni ottimali)

Piante /m2 Tesi 1 – lavorazione

Tesi 2 – nessuna lavorazione o trattamento erbicida

Tesi 3 – glifosate

78 85 78,6 Tabella 14 - Numero di piante di pisello/m2 Tabella 13 - Protocolli di diserbo nella prova a Rians

Figura 19 - Erpice piatto Figura 20 - Coltivatore

I piselli primaverili sono stati lavorati con un erpice rotante il 25/02/2019. Gli erbicidi usati sui piselli primaverili erano:

- Challenge 600 (aclonifen) 1 L/ha il 25 marzo;

- Nirvana (pendimethalin + imazamox) 1,5 L/ha il 10 aprile.

Prima che la flora infestante fosse distrutta, sono stati individuati i principali tipi di malerbe, si trattava soprattutto di bromi (Bromus spp.), ma anche veronica, gallio Galium aparine e papavero (Papaver rhoeas). C’era forse un’eterogeneità frammentata pregressa, in quanto la tesi 3 è sembrata meno infestata, in particolare dai bromi, rispetto alle altre due anche prima di qualsiasi intervento.

Dopo che la flora era stata distrutta (meccanicamente in tesi 1, chimicamente in tesi 3), i piselli seminati e il trattamento erbicida effettuato con Challenge e poi con Nirvana sulla tesi 3, la flora era più contenuta nelle tesi 1 e 3 (cioè dove la flora era stata eliminata prima della semina ), con circa 10 piante/m². Tuttavia c’erano circa 75 piante/m² nella tesi 2, dove la flora non era stata distrutta prima della semina, in particolare erano presenti bromo e viola di campo, un risultato considerato insoddisfacente.

Da tutto ciò si deduce che il diserbo chimico da solo

non è sufficiente a controllare la flora infestante nel pisello. Nella fase dei boccioli fiorali del pisello i bromi sono nella loro piena fase di accestimento, pertanto la distruzione della flora prima della semina è importante.

Anche se la tesi 3 con uso di glifosate sembrava essere la più pulita nelle condizioni di questa prova (e in particolare la meno infestata da bromo il 24 maggio), è stato osservato che la tesi 1 con vibrocoltivatore presentava tassi di infestazione nel pisello simili alla tesi 3. In questa prova il vibrocoltivatore è sembrato controllare le infestanti nei piselli al pari del glifosate.

Figura 21 - Numero di malerbe/m² seguendo diversi protocolli di diserbo in tre date (11 febbraio, 23 aprile 23 e 24 maggio)

Tesi Trattamento Costo (€) tfi

Pre-emergenza 4-6 foglie Intorno al 1 November 1

-Kerb Flo 1,8 L/ha Kerb Flo 1,8 L/ha MOZZAR 0,25 L/ha + Kerb Flo 1,8 L/ha Kerb flo 1,8 L/ha IELO 1,5 L/ha

Tabella 15 - Le tesi a confronto, con i relativi trattamenti di controllo chimico e meccanico delle malerbe su colza nelle prove a Nancy e Mons

Alabama = metazachlor + dmta-p + quinmerac Mozzar = picloram + haloxifen-me

Kerb Flo = propyzamid

Ielo = aminopyralid + propyzamid

ERBICIDI

Due prove sono state eseguite da “Terres Inovia” a Nancy e Mons. Gli obiettivi principali erano:

1) Acquisire esperienza su strategie miste in un contesto di riduzione dei prodotti fitosanitari con un nuovo prodotto per il controllo delle infestanti in post-emergenza (MOZZAR: halauxifen + picloram) unito al controllo meccanico delle infestanti;

queste strategie, che sostituiscono parzialmente o totalmente gli erbicidi con alternative meccaniche o miste con un erpice da diserbo.

Il disegno sperimentale prevedeva tre repliche.

Le infestanti a Mons erano cereali da risemina e Matricaria, mentre a Nancy l’infestante principale era la Capsella bursa pastoris. Il protocollo è descritto nella tabella seguente.

Tesi Trattamento Efficacia (%) Numero di

20 Febbraio ripetizioni con Pre-emergenza 4-6 foglie Intorno al 1 Novembre sufficiente Capsella

per valutazione MOZZAR 0,25 L/ha MOZZAR 0,25 L/ha

TE

Tabella 16 - Trattamenti per il controllo delle erbe infestanti in colza nella prova di Nancy

* La parcella era priva di erba, quindi Kerb non è stato applicato.

** La strigliatura non è stata eseguita una terza volta a causa delle condizioni meteorologiche.

*** Poiché l’applicazione di Kerb e la terza strigliatura non sono stati eseguiti, le tesi: Mista 2, Meccanica 1 e Meccanica 2 sono analoghe.

Livello di soddisfazione: verde = buono; giallo = medio - insufficiente; rosso = completamente insoddisfacente

Figura 22 - Infestazione di Capsella (2019/03/18) –

parcel-la Testimone di controllo Figura 23 - Passaggio con erpice a denti flessibili

Tesi Trattamento Matricaria Grano risemina (4 foglie) spontanea (3 foglie) 18 Dicembre 18 Dicembre Pre-emergenza 4-6 foglie Intorno al 1 Novembre Efficacia (%) Efficacia (%) 1 MOZZAR 0,25 L/ha MOZZAR 0,25 L/ha TE

-Kerb Flo 1,8 L/ha Kerb Flo 1,8 L/ha MOZZAR 0,25 L/ha + Kerb Flo 1,8 L/ha Kerb Flo 1,8 L/ha IELO 1,5 L/ha

Tabella 17 - Trattamenti per il controllo delle infestanti in colza nella prova a Mons

Livello di soddisfazione: verde = buono; giallo = insufficiente; rosso = completamente insoddisfacente 100

programma con IELO (80%) e quasi altrettanto buona della tesi con MOZZAR applicato in ottobre allo stadio di 6 foglie del colza (95%).

Nel documento PROVE SPERIMENTALI IN EUROPA (pagine 127-131)