Capitolo 1 Il Modello 231 e i Sistemi di Gestione Integrati nel quadro del Sistema d
2.1. Presentazione dell’azienda e del contesto
Ecomar Italia SpA si è costituita nel 1990 e opera nel settore della ecologia, più precisamente nel trattamento e stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, nella bonifica di siti contaminati, nel trasporto dei rifiuti pericolosi e nell’intermediazione di rifiuti speciali. Nel settore della gestione dei rifiuti, gli impianti di stoccaggio (D15) e di messa in riserva (R13) rappresentano un necessario polmone per la gestione dei rifiuti, in particolare per i piccoli produttori, e svolgono una fase preliminare rispetto alla necessaria soluzione tecnologica per il trattamento dei rifiuti. Si tratta di impianti di cui non c’è carenza nel nostro paese.72
Ecomar Italia Spa ( di seguito anche Ecomar) opera in un settore fortemente condizionato da vincoli legislativi che limitano fortemente la libertà d’azione nel differenziare il prodotto/servizio finale, in quanto ogni variazione del processo produttivo, che si tratti ad esempio di introduzione di nuovo CER o nuovo tipo di operazione, variazione nei quantitativi da trattare o da stoccare o altro, deve essere sottoposta all’Autorità Competente e dà luogo ad un procedimento amministrativo che
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Unione Giovani Dottori commercialisti Roma, 2011
82 talvolta può durare mesi: soltanto l’esito positivo di tale procedimento può consentire di mettere in atto la modifica richiesta.
Perciò, la competitività in questo settore può basarsi essenzialmente su elementi quali:
la qualità, la sicurezza e l’affidabilità del servizio offerta al cliente;
- l’offerta di un ventaglio di servizi quanto più ampio per consentire al produttore di “liberarsi” della gestione della totalità o quasi dei rifiuti prodotti senza doversi rivolgere a più soggetti con la garanzia di non incorrere in responsabilità ai sensi dell'art. 188 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. come può accadere quando ci si affida ad operatori poco professionali;
- il prezzo praticato: poiché sono presenti numerosi concorrenti e la realizzazione del servizio è vincolata, si può agire soltanto sul ribasso dei prezzi da ottenere conseguendo la massima efficienza dei trattamenti senza che ne risenta l’efficacia in termini di abbattimento di inquinanti;
- l’aggiornamento continuo in merito alle nuove tecniche disponibili per il trattamento dei rifiuti e alle eventuali nuove possibilità di riutilizzo che nel tempo potrebbero sostituire il servizio offerto o ridurne la domanda.
Si tratta di un settore in cui non è facile entrare in quanto sono richiesti cospicui investimenti, nel territorio nazionale sono già presenti molti operatori e si tratta di un settore complesso in quanto si è particolarmente esposti al rischio di commettere violazioni di legge che possono comportare sanzioni pesanti e condanne penali per chi vi opera.
A ciò si deve aggiungere che con la crisi globale che si è originata nel periodo 2007- 2009 e la ripresa che ancora stenta a farsi sentire la produzione industriale ne ha risentito e con essa la produzione di rifiuti.
Con riferimento ai parametri stabiliti dalla Raccomandazione della Commissione Europea 361/2003/CE del 06 Maggio 2003 e dal decreto del Ministero Attività Produttive del 18 aprile 2005, pubblicato nella G.U. 238 del 12/10/2005, Ecomar Italia SpA, con i suoi 24 dipendenti, un fatturato ed un totale di bilancio che superano i 10 milioni di euro, si colloca tra le medie imprese.
83 La mission di Ecomar spa si prefigge di offrire una risposta globale alle esigenze della clientela attraverso soluzioni e tecnologie avanzate al fine di offrire ad utenti pubblici e privati servizi ambientali integrati sempre qualificati e contraddistinti da elevata professionalità, dalla ricerca costante di livelli eccellenti di qualità del servizio in ogni sua attività, dalla fase di caratterizzazione delle aree e delle matrici inquinanti, al materiale, alla progettazione e realizzazione degli interventi, nonché a tutte le altre attività dalla stessa effettuate.
L’attuale assetto societario è composto da 6 soci di cui due appartengono alla stessa famiglia e detengono rispettivamente il 51,50% ed il 13,00% del capitale sociale; i restanti soci non sono legati da relazioni di parentela e detengono rispettivamente due quote con il 13% una con il 7,00% e l’ultima con il 2,50% del capitale sociale;
Il capitale sociale ammonta ad euro 1.800.000 i.v.
Per far fronte alle peculiarità del settore e alla complessità delle lavorazioni, Ecomar ha ritenuto di dotarsi di un Sistema di Gestione Integrato che comprende gli standard ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 ed ha integrato all’interno del sistema anche le prescrizioni gestionali relative all’esercizio dell’impianto e quelle in materia di monitoraggio e controllo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale al fine di garantire la massima conformità al dettato normativo.
Occorre considerare che l’Autorizzazione Integrata Ambientale può essere rinnovata soltanto alle installazioni che risultino conformi alle Migliori Tecnologie Disponibili e richiede un adeguamento di impianti e procedure ogni volta che viene emessa una nuova MTD a livello europeo.
Infatti, la normativa in materia di A.I.A deriva da Direttive Europee che vengono recepite dalla legislazione italiana. Sul regime di autorizzazione degli impianti si tornerà più avanti.
L’organizzazione di Ecomar si avvale di tecnici preparati, automezzi, aree e serbatoi di stoccaggio, impianti ed attrezzature, nonché di un proprio laboratorio di analisi. L’attività dell’azienda è accompagnata da un continuo monitoraggio del rispetto delle norme che disciplinano le varie attività.
Le strutture impiantistiche di Ecomar Italia SpA sono dislocate nella provincia di Livorno e sono le seguenti:
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Superficie occupata m2. 4.500 Superficie coperta m2. 400 Capacità stoccaggio liquidi m3. 2.000 Serbatoi a sviluppo verticale n. 7 Serbatoi a sviluppo orizzontale n. 2 Capacità unitaria compresa tra m3. 15 e 500 Potenzialità impianto trattamento acque m3/anno 70.000
Qui si svolgono le seguenti attività principali:
- lavorazione di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi; - Stoccaggio di rifiuti solidi pericolosi e non pericolosi; - Stoccaggio rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi.
Lo stabilimento è autorizzato a trattare 70.000 metri cubi/anno di reflui industriali con Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Provincia di Livorno.
Il processo di trattamento dei rifiuti liquidi viene inquadrato come pretrattamento “chimico-fisico” che produce un rifiuto liquido in uscita con un carico inquinante tale da richiedere ulteriori trattamenti chimico – fisico e/o biologici presso altri impianti autorizzati.
L’impianto opera a batch ed effettua le operazioni di separazione fisica dei componenti non solubili tramite sedimentazione e flocculazione, precipitazione, filtrazione e separazione delle emulsioni oleose e separazione chimico-fisica di composti solubili non biodegradabili tramite la precipitazione. L’impianto si articola sulla lavorazione di tre linee così identificate: linea reflui industriali, linea emulsioni, linea fanghi pompabili.
In occasione del rinnovo dell’autorizzazione sono state richieste e accolte modifiche che hanno permesso l’introduzione di nuovi codice CER per stoccaggio e trattamento nell’introduzione delle attività R13 e D14 al fine di rispondere a nuove sfide imprenditoriali imposte dal mercato e rendere più competitivo l’impianto.
I rifiuti ammessi all’attività di trattamento sono subordinati al controllo analitico della compatibilità delle caratteristiche chimico-fisiche di ogni singolo rifiuto con il processo di trattamento.
85 Le attività svolte presso l’impianto sono regolate da un sistema di gestione integrato che include al suo interno anche le attività di monitoraggio e controllo riportate nel Piano di Monitoraggio e Controllo all’AIA.
Il personale impiegato presso lo stabilimento ammonta a 3 unità.
2) lo stabilimento di Vada (Rosignano Marittimo) che dispone delle seguenti infrastrutture:
Superficie occupata m2. 22.000 Superficie coperta m2. 1.700 Capacità stoccaggio liquidi m3. 2.250 Serbatoi a sviluppo verticale n. 16 Serbatoi a sviluppo orizzontale n. 8 Capacità unitaria compresa tra m3. 50 e 500 Potenzialità impianto trattamento olio m3/anno 20.000 potenzialità tratt. rifiuti solidi e liquidi ton/anno 62.000
ed è specializzato nel trattamento dei reflui contaminati da idrocarburi e metalli pesanti e rifiuti contenenti amianto. Nei piazzali e nelle aree coperte avviene lo stoccaggio e la movimentazione di rifiuti in colli, lo stoccaggio ed il trattamento di rifiuti solidi sfusi quali fanghi di origine industriale, terreni provenienti da cantieri di bonifica, scarti e pulizie industriali. L’intera capacità autorizzativa del sito è di 62.000 tonnellate annue. La disponibilità, in questa sede, di un proprio laboratorio di analisi chimico-fisiche, modernamente attrezzato ed utilizzato anche per conto di soggetti terzi per la classificazione e certificazione analitica dei rifiuti, consente ad Ecomar Italia di operare i necessari controlli di gestione sui conferimenti e sui processi di trattamento e smaltimento.
Nello stabilimento di VADA vengono svolte queste attività principali: - Lavorazione di rifiuti solidi pericolosi e non pericolosi;
- Stoccaggio di rifiuti solidi pericolosi e non pericolosi; - Stoccaggio rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi;
- Lavorazioni di reflui a matrice oleose e trattamento emulsioni e morchie volte al recupero delle stesse.
86 Le lavorazioni eseguite all’interno di questo stabilimento ricadono nel regime autorizzativo di Autorizzazione Integrata Ambientale.
L’autorizzazione vigente ha accolto alcune modifiche non sostanziali che permettono l’introduzione di alcune operazioni di recupero funzionali ai miglioramenti tecnici gestionale (R13-R12-R3).
L’introduzione della filiera del recupero, anziché dello smaltimento delle emulsioni e delle morchie si inserisce nell’ottica del virtuosismo del recupero dei rifiuti a matrice oleosa, mentre le altre attività introdotte permettono una migliore gestione dei rifiuti. Quanto detto per le attività di monitoraggio e controllo esercitate nello stabilimento di Collesalvetti si applica anche allo stabilimento di Vada.
Il personale impiegato presso lo stabilimento ammonta a 21 unità.
L’attività svolta richiede una dotazione impiantistica molto consistente, infatti il valore degli asset infrastrutturali dei due stabilimenti è stato periziato in circa dieci milioni di euro.
- Partecipazioni
Ecomar Italia SpA controlla ( ai sensi dell’art. 2359 del c.c.) l’azienda RECOL S.r.l. di cui detiene il 52,50 per cento del capitale sociale. La restante parte del capitale sociale appartiene al socio di maggioranza dell’azienda. RECOL SRL commercializza, sull’intero territorio nazionale, i prodotti finiti (oli combustibili) prodotti dai propri impianti all’interno dallo stabilimento di proprietà della Ecomar Italia SpA ubicato in località Vada.
Si farà soltanto un breve cenno al Modello 231 nel contesto dei gruppi aziendali.
Poiché la responsabilità amministrativa si applica alla singola organizzazione, ogni società dovrà avere il proprio Modello 231 e nominare il proprio Organismo di Vigilanza. Tuttavia, il modello organizzativo della capogruppo potrà essere preso a riferimento per quanto riguarda il codice di comportamento e quelle parti che hanno carattere preventivo generale che sono indipendenti dalla specifica valutazione dei rischi propri di ciascuna società, quali le procedure contabili, di revisione e di autorizzazione di spesa.
87 Occorrerà porre attenzione al rapporto tra controllata e controllante in quanto quest’ultima potrebbe agire quale amministratore di fatto della controllata ed incorrere nella responsabilità amministrativa per eventuali reati da questa commessi 73(es. sovrapposizione ruoli apicali, configurazione della controllata come divisione specializzata ecc…).7475
Ecomar è presente con un pacchetto azionario simbolico nella compagine sociale del Centro Intermodale Amerigo Vespucci S.p.A di Livorno.
PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
Società Quota (%) Valore Nominale (€) Valore Mercato (€)
RECOL S.R.L 52,50% 297.436 600.000 Interporto A. Vespucci 0,18% 33.714 33.714 TOTALE 331.150 633.714 Operazioni societarie
Nel triennio 2010-2012 sono avvenute le seguenti operazioni: la cessione della partecipazione in società la cui acquisizione era finalizzata a realizzare una strategia di integrazione verticale, la cui attività nel periodo di detenzione delle azioni non è mai partita; la dismissione del ramo d’azienda trasporti interni (recentissimamente reintrodotta) e la cessione di quote societarie in discarica in concomitanza della scadenza del contratto pluriennale di gestione della discarica;
Da ciò si evince che l’Azienda aveva inteso perseguire una strategia di diversificazione correlata che ha successivamente rivisto per tornare a concentrarsi sul proprio core business per liberare e concentrare risorse nelle attività in cui riesce meglio.
Vertice e management aziendale
Il sistema di amministrazione e controllo è di tipo tradizionale e prevede un Amministratore Unico investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società ed un collegio sindacale composto da tre sindaci effettivi e
73 Tribunale di Milano Sentenza del 20 settembre 2004
74 Roma, U. G. (2011). La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: riflessioni teoriche e
pratiche.
88 due sindaci supplenti che svolgono anche le funzioni attinenti alla revisione legale dei conti.
L’azienda è organizzata per funzioni e l’area gestionale si divide in “area commerciale” (di seguito COM), “area tecnica”(di seguito TEC) ed “area amministrazione – finanza - controllo gestione”(di seguito AMM); ciascuna ulteriormente suddivisa in sotto funzioni articolate come descritto nel sottostante organigramma. Vi sono poi il “Gruppo sicurezza” e il Responsabile Ambiente e qualità (di seguito RAQ) in posizione di staff all’Amministratore Unico.
89 GRUPPO SICUREZZA
90 Tra i titolari di cariche figurano quattro procuratori:
- il primo è il Responsabile Amministrazione e Finanza (nonché socio) e i suoi poteri consistono nel compiere atti, negozi ed operazioni relativi a stipula di contratti bancari di apertura di credito, anticipazione e sconto, stipulare contratti di conto corrente, aprire conti correnti bancari e postali e trarre assegni su di essi anche allo scoperto nei limiti di fido concessi, effettuare versamenti, chiedere finanziamenti, aprire cassette di sicurezza e prelevarne il contenuto;
- due procuratori, soci, ai quali sono attribuiti i medesimi poteri: stipulare, modificare, risolvere contratti e convenzioni di noleggio, contratti di trasporto, appalto, associazioni temporanee di impresa, contratti di comodato, di assicurazione, di somministrazione, di mediazione, di commissione di spedizione, di agenzie e di concessioni di vendita e deposito sia con enti pubblici sia con privati;
- un procuratore che ricopre il ruolo di Direttore Tecnico ed è legato all’azienda da un rapporto di consulenza esterna, di recente instaurazione recentemente in quanto in precedenza il ruolo era ricoperto dall’amministratore socio di maggioranza.
Oggetto della procura è la rappresentanza dell’azienda verso privati e pubbliche per tutto ciò che concerne gli aspetti ambientali, la nomina quale referete IPPCamministrazioni corretta gestione dei rifiuti da parte dell’impresa nel rispetto della normativa vigente. Il Direttore tecnico può compiere tutte le scelte di natura tecnica, progettuale e gestionale che garantiscano il rispetto delle norme di tutela ambientale e sanitaria e deve far attuare le disposizioni relative alla protezione ambientale e garantire il rispetto dell’autorizzazione ambientale.
E’ presente inoltre un Responsabile Tecnico abilitato per la certificazione di cui al Decreto 37/2008 (norme per la sicurezza degli impianti) afferente all’installazione, alla trasformazione, all’ampliamento, alla manutenzione degli impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica nonché gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere.
Il contratto di Lavoro applicato dall’azienda è il Ccnl Igiene Ambientale Aziende provate Fise Assoambiente.
Autorizzazioni e certificazioni
L’Azienda è iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, per le seguenti categorie:
91 - trasporto rifiuti urbani e rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi;
- bonifica di siti;
- intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi.
Entrambi i siti ricadono in regime di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciate per i codici attività IPPC 5.1 e 5.3.
Certificato Prevenzione Incendi VV.F. Certificazioni:
BS OHSAS 18001:2007 rilasciato da DNV (Accredia) data primo rilascio 12/02/2012 UNI EN ISO 14001:2004 rilasciato da DNV (Accredia) data primo rilascio 02/07/2010 UNI EN ISO 9001/2008 rilasciato da DNV ( Accredia ) data primo rilascio 20/12/1999
Qualifiche presso gruppi industriali e rapporti commerciali con impianti di smaltimento
L’azienda è qualificata come fornitore di servizi di smaltimento rifiuti e bonifiche presso due gruppi industriali di primaria importanza nazionale.
Il mercato di riferimento dell’azienda è il territorio nazionale.
L’azienda intrattiene rapporti commerciali con partner per spedizioni transfrontaliere in Germania, Francia, Svizzera, Portogallo.
Nel territorio nazionale intrattiene rapporti con discariche entro ed oltre 100 Km e termovalorizzatori, nonché cementifici.
Presidi di sicurezza
Entrambi gli stabilimenti di Vada e Collesalvetti sono dotati di idonei Presidi di sicurezza quali, ad esempio, docce di emergenza, Estintori portatili, Estintori carrellati, impianto idrico antincendio con idranti UNI45, Cassette di primo soccorso, Lavaocchi di emergenza, Armadi antincendio contenenti i presidi ed i DPI di emergenza (elmetto, maschera a pieno facciale con filtri universali, ascia, coperta antifiamma, …), segnali d'allarme ottici e/o sonori, Mezzi di protezione personale e collettivi, Uscite di sicurezza, Luci emergenza, Cartellonistica di sicurezza e di emergenza.
Per ogni unità operativa si provvede alla manutenzione e/o revisione puntuale di tali presidi secondo cadenze previste dalla normativa vigente o norme tecniche di riferimento. Tutti i dipendenti sono inoltre dotati di appositi Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) in funzione della specifica mansione svolta. Tutti i presidi antincendio e di primo soccorso sono identificati con appositi cartelli di identificazione
92 Presidi ambientali
In entrambi gli impianti sono presenti i seguenti presidi ed opere volte alla tutela ambientale: aree di manovra e operative impermeabilizzate, bacini di contenimento dei serbatoi, presenza filtri a carboni attivi sui serbatoi per controllo emissioni odorigene, sistema biofiltro per captazioni emissioni presso impianto lavorazione rifiuti solidi (Vada), presenza vasche prima e seconda pioggia con canalizzazione e raccolta acque piazzali, canalizzazioni, tubazioni e caditoie per raccolta, programma di manutenzione/revisione per verifica tenute e spessori per i serbatoi, le vasche e le tubazioni.
Ulteriori elementi di interesse di carattere ambientale
L’impianto Ecomar sito in Vada è interessato da procedimento di bonifica ed è attualmente soggetto ad un intervento di messa in sicurezza operativa (MISO) realizzata a seguito di una caratterizzazione dei terreni e delle acque, la quale ha posto in evidenza che due aree presenti sul sito riportano contaminazione di idrocarburi pesanti nei terreni, la falda superficiale ha presentato una contaminazione diffusa di idrocarburi e metalli pesanti e la falda profonda ha presentato solo una blanda contaminazione di alcune sostanze, dovuta probabilmente ad una contaminazione derivante dalla falda superficiale attraverso un pozzo profondo presente localmente. L’analisi generale ha comunque fatto stabilire che non sono attive fonti di contaminazione attuale.
A seguito degli interventi sulle strutture è stata attivata una messa in sicurezza operativa (MISO) sulle acque sotterranee. La MISO consiste in un sistema di pompaggio e trattamento delle acque sotterrane ed è utilizzata per garantire un progressivo abbassamento delle concentrazioni degli analiti in superamento fino al raggiungimento delle CSC, cosi come definite nella Tabella 2 dell’Allegato 5 alla parte IV, Titolo V del D.Lgs 152/06. Contemporaneamente, il sistema garantisce l’effetto barriera idraulica di contenimento mediante un pompaggio che determina la depressione della superficie piezometrica in corrispondenza dell’area interna allo stabilimento, ad indicare il conseguente richiamo dell’acqua della falda e quindi la captazione dei contaminanti. Il trend di abbassamento delle concentrazione dei contaminanti è controllato attraverso un opportuno sistema di monitoraggio. La MISO prevede l’emungimento delle acque sotterranee da tre pozzi.
Le acque emunte sono successivamente stoccate in serbatoi per essere poi trattate in un impianto di depurazione dedicato. Il sistema di trattamento si compone di un’unità di
93 filtrazione a sabbia di quarzite e di un’unita di filtrazione a carboni attivi. L’acqua stoccata dopo il trattamento può essere utilizzata come acqua industriale per i trattamenti condotti nello stabilimento; l’acqua non utilizzata è poi inviata allo scarico in fognatura.
Caratterizzazione idrogeologica del sito dello stabilimento di Collesalvetti
Nell’aprile 2007 è stata eseguita nell’area di impianto la campagna geognostica utilizzata successivamente a maggio 2011 per lo studio "Monitoraggio matrici suolo/sottosuolo/acqua sotterranea".
Gli esiti dello studio hanno evidenziato sia per la matrice terreno sia per la matrice acqua sotterranea la totale assenza di contaminazione per tutti gli analiti ricercati.
Dal punto di vista idrogeologico non vi sono potenzialità di dispersione di contaminanti nelle acque sotterranee grazie alla generale permeabilità da Molto bassa a Impermeabile della matrice suolo su tutto il sedime dello stabilimento.
Il "Monitoraggio matrici suolo/sottosuolo/acqua sotterranea", come previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, viene comunque eseguito tramite l’indagine analitica annuale del pozzo e del piezometro all’interno dello stabilimento.
Situazione economico finanziaria (Bilancio non consolidato)
Si riportano gli schemi di bilancio relativi agli ultimi cinque anni per contestualizzare la situazione economico finanziaria dell’azienda.
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Stato patrimoniale (Fonte Banca dati AIDA) 31/12/2015 EUR 31/12/2014 EUR 31/12/2013 EUR 31/12/2012 EUR 31/12/2011 EUR Attivo
A. CREDITI VERSO SOCI 0 0 0 0 450.000
B. TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 6.879.930 6.757.018 6.647.287 6.350.341 8.278.239 B.I. TOTALE IMMOB. IMMATERIALI 486.535 678.073 569.026 281.692 418.655 B.II. TOTALE IMMOB. MATERIALI 6.017.335 5.736.043 5.726.468 6.048.006 6.009.309 B.III. TOTALE IMMOB. FINANZIARIE 376.060 342.902 351.793 20.643 1.850.275 C. ATTIVO CIRCOLANTE 6.842.445 6.108.956 5.206.668 13.298.651 9.419.246 C.I. TOTALE RIMANENZE 84.500 230.480 50.000 75.000 63.850 C.II. TOTALE CREDITI 6.552.529 5.449.514 4.930.634 11.749.051 9.112.188 C.III. TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 191.937 242.650 160.468 1.449.890 48.270 C.IV. TOT. DISPON. LIQUIDE 13.479 186.312 65.566 24.710 194.938 D. RATEI E RISCONTI 107.239 121.997 159.535 130.424 136.877 TOTALE ATTIVO 13.829.614 12.987.971 12.013.490 19.779.416 18.284.362
Passivo
PATRIMONIO NETTO
A. TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.662.177 1.549.359 1.731.174 2.102.463 2.276.494
B. TOTALE FONDI RISCHI 0 0 13.951 27.903 41.855
C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 452.557 443.988 451.837 412.165 371.903 D. TOTALE DEBITI 11.663.627 10.994.029 9.780.444 17.194.972 15.577.458 D. DEBITI A BREVE 9.847.979 8.826.599 7.369.043 14.545.716 12.650.963 D. DEBITI OLTRE es.succ. 1.815.648 2.167.430 2.411.401 2.649.256 2.926.495 E. RATEI E RISCONTI 51.253 595 36.084 41.913 16.652 TOTALE PASSIVO 13.829.614 12.987.971 12.013.490 19.779.416 18.284.362 TOTALE CONTI D'ORDINE 264.182 309.512 344.498 412.356 0
95 CONTO ECONOMICO (Fonte Banca
dati AIDA) 31/12/2015 EUR 31/12/2014 EUR 31/12/2013 EUR 31/12/2012 EUR 31/12/2011 EUR A. TOT. VAL. DELLA PRODUZIONE 13.937.365 13.967.892 9.731.346 20.355.623 16.463.893 A.1. Ricavi vendite e prestazioni 13.935.630 13.632.027 9.531.346 20.255.451 16.323.196
A.2. + A.3. Totale Variazioni 0 0 0 0 0
A.4. Incrementi di immob. 0 335.000 200.000 99.961 55.000
A.5. Altri ricavi 1.735 865 0 211 85.697
Contributi in conto esercizio 0 0 0 0 84.139
B. COSTI DELLA PRODUZIONE 13.271.355 13.754.890 9.988.887 18.339.803 15.947.367 B.6. Materie prime e consumo 246.732 201.908 252.207 183.169 599.544 B.7. Servizi 10.592.927 11.444.646 7.380.849 15.327.711 12.628.971 B.8. Godimento beni di terzi 157.320 123.344 104.029 118.325 427.095 B.9. Totale costi del personale 1.567.684 1.610.711 1.750.733 1.559.409 1.774.141 B.9.a. Salari e stipendi 1.160.579 1.134.480 1.237.688 1.079.417 1.221.489 B.9.b. Oneri sociali 335.210 346.990 366.803 343.259 398.592 B.9.c. Tratt. fine rapporto 71.895 89.322 85.225 81.397 95.540
B.9.e. Altri costi 0 39.919 61.017 55.336 58.520
B.9.f. TFR + quiescenza + altri costi 71.895 129.241 146.242 136.733 154.060 B.10. TOT Ammortamenti e svalut. 417.337 446.857 386.025 467.822 449.368 B.10.a. Amm. Immob. Immat. 268.258 301.385 222.982 314.403 315.571 B.10.b. Amm. Immob. Mat. 149.079 145.472 143.043 138.419 133.797 B.10.a+b+c. Amm. e svalut. delle immob. 417.337 446.857 366.025 452.822 449.368
B.10.d. Svalut. crediti 0 0 20.000 15.000 0
B.11. Variazione materie 145.980 -180.480 25.000 -11.150 -11.350 B.14. Oneri diversi di gestione 143.375 107.904 90.044 694.517 79.598