• Non ci sono risultati.

4.2 Christensen: simmetria e razionalità facile

4.2.1 Prima obiezione: la simmetria epistemica non plausibile

Cominciando dall'obiezione della simmetria, la prima cosa da notare è che la simmetria è la condizione di parità epistemica tra i discordi. L'Egual Peso mantiene la simmetria, o parità, di “evidenza e abilità di reazione all'evidenza”184 nei casi in cui le opinioni dei pari epistemici sono discordi. Il punto di Christensen, però, è che il disaccordo non rompe la simmetria, ma fa scendere l'asticella ideale di verità di entrambe le opinioni discordi da “probabile errore” a “errore”. Qui arriviamo alla premessa epistemica su cui lavora Christensen: tutte le nostre opinioni sono probabilmente erronee, siamo in uno stato di imperfezione epistemica, quindi in caso di errore possiamo approfittare dell'occasione per migliorarci: la presenza di disaccordo significa che si è finalmente trovato l'errore.

Dato che le nostre opinioni sono sempre sul livello del probabile errore, il disaccordo è la prova di un'errore e l'opportunità di risolverlo. Di qui il fatto che la simmetria in caso di disaccordo è mantenuta, anche nel caso estremo al ristorante. Infatti, quando Christensen arriva ad occuparsene, spiega due cose: la prima è che le opinioni sono supportate da argomenti razionali che devono poter valere per tutti quelli, nel caso Erica e Massimo, che stanno dividendo il conto. La seconda è che l'errore si evidenzia proprio in virtù di argomenti razionali validi per entrambi.

Vediamo: Erica ha trovato il quoziente corretto di 30 euro, ma anche se avesse trovato una risultato di 13 euro a testa, sarebbe stata comunque 184 Christensen, 2007, pg. 196. “There is an initial symmetry in both evidence

convinta che la risposta di Massimo, 200 euro, fosse falsa? In altri termini: davanti alla divisione di trenta per due, importa davvero che Erica conosca il risultato esatto? Provando a cambiare i numeri: conto di 57, 35 euro, divisione per due e secondo Erica 23,50 euro e secondo Massimo 62,05 euro a testa. Erica in questo caso non può dire che Massimo sbagli perché lei stessa ha la risposta giusta, ciononostante è ragionevole che la soluzione del disaccordo veda Massimo cambiare opinione più radicalmente di Erica.

In questo caso la regola per cui il quoziente non può essere maggiore del dividendo, ossia il semplice senso comune per cui il risultato di una divisione non può essere più grande della quantità da dividere, viene in aiuto ad entrambi. Come dice Christensen:

Nei fatti, se io avessi ottenuto 450 $ nel mio calcolo e poi avessi semplicemente ricontrollato, io, come uno scolaro diligente delle medie, avrei immediatamente rifiutato il mio calcolo185

Il punto di questo caso esemplare di disaccordo non è che Massimo sia catalogato come inferiore epistemico per un errore di calcolo, né che Erica discrediti il risultato di Massimo perché “ci ha preso” con una divisione, ma che un argomento razionale valido per entrambi rende evidente che Massimo ha fatto un errore, con la riserva che anche Erica possa averne fatto uno.

185 Christensen, 2007, pg. 201. Ho preferito tradurre “commonsense check” con “semplicemente ricontrollato” perché il “controllo sul senso comune” non ha molto senso, forse renderebbe meglio “fatto la prova” ma come espressione italiana perde il livello di senso comune, semplicità e “alla portata di tutti” che è implicito nell'espressione inglese. “In fact, if I had come up with $450 in my own calculation and then had done the commonsense check, I, like the diligent middle-scooler, would immediately have rejected the calculation”

Il terreno reale alla base del pensare che il mio amico abbia fatto un errore nel caso estremo al ristorante è il fatto che io ho l'evidenza che il mio risultato è supportato da un argomento estremamente sicuro, ma non ho basi per supporre che lo stesso accada per il suo risultato.186

Per riassumere: anche in casi in cui sembrerebbe ovvio che uno dei due non è più pari epistemico, la simmetria si mantiene perché l'argomento che evidenzia l'errore è indipendente dai ragionamenti opposti ma vale per entrambi. Questo significa che la simmetria si mantiene e si può trattare l'errore come un caso isolato di una persona razionale, non come prova che Massimo sia stupido.

Questo per quanto riguarda la asimmetria possibile in caso di disaccordo nel momento in cui i discordi sono pari epistemici. Bisogna comunque ricordare che Christensen parla di casi “semplici” di disaccordo per i quali l'evidenza o i modi in cui reagire ad essa sono diversi nei due discordi: in questo caso chi ha la miglior evidenza e la miglior risposta ad essa insegna all'altro187. Un esempio di Christensen, inoltre, è lapalissiano: se io ho mangiato uova e pancetta a colazione e il mio oppositore sostiene 186 Christensen, 2007, pg. 201. Qui ho preferito semplificare le espressioni con cui Christensen indica i due risultati: “The real ground for thinking that my friend made the error in the Extreme Restaurant Case derives from the fact I have evidence that my assessment of the disputed proposition is supported by an extremely reliable kind of reasoning, but I have no basis for supposing the same about my friend's contrary assessment.”, corsivi miei. Ho preferito tagliare il “giudizio sulla proposizione in oggetto” e il “giudizio contrario” e sostituirli con il “mio risultato” e il “suo risultato”, perde un po' in opposizione, ma mantiene la dicotomia di persone e sveltisce la lettura.

187 Per non parlare di Elga, 2007, in cui tutto l'inizio dell'articolo è dedicato alla relazione con le opinioni delle nostre guide, di guru o sé futuri. È implicito che non posso andare a contestare, da inesperta di meteorologia, le previsioni del tempo come se fossi un pari epistemico.

che io abbia mangiato cereali, è ovvio che lui debba cambiare opinione. Un altro esempio illuminante: una madre non capisce come mai il suo bambino non sia stato nominato primo violino, mentre chiunque abbia ascoltato il pargolo sente perfettamente la ragione della scelta188. Chiarendo il campo, Christensen precisa che quando le informazioni o i modi con cui le informazioni sono analizzate si distribuiscono in maniera asimmetrica tra i discordi uno dei due cambia opinione e l'altro la mantiene: non erano pari epistemici.