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Problematiche nazionali collegate al ribasso

Capitolo 2 Collisione con la crisi internazionale: cause e

2.2 Crisi finanziaria: capitolo Cina

2.2.1 Problematiche nazionali collegate al ribasso

Dal punto di vista degli esperti del governo, nel 2014 si riteneva che il triumvirato “investimenti, consumi, esportazioni” avrebbe potuto sostenere il quarto trimestre dell’economia cinese verso la stabilità. Nel terzo trimestre del 2014 la crescita non aveva raggiunto le aspettative, perciò, il governo, allo scopo di affrontare tale problematica, decise di promuovere l’economia tramite l’afflusso di investimenti. Oltre all’eccessivo affidamento sugli investimenti, qual è il fardello più pesante che attualmente limita la crescita economica cinese a seguito

107 Yiping Huang, Ken Peng e Minggao Shen, “Macroeconomic Performance amid Global Crisis”, in

Ross Garnaut, China’s New Place in a World in Crisis, op. cit., p. 122.

50 dell’impatto della crisi globale?

La causa del ribasso economico a livello nazionale è costituita innanzitutto dalle modifiche apportate al settore immobiliare e, in secondo luogo, dalla problematica dei debiti dei governi locali. Il governo, nel 2008, per affrontare le conseguenze del rallentamento economico globale, adottò politiche a sostegno dello sviluppo (ossia, investimenti) ed emissioni di liquidità sul mercato per fronteggiare la crisi americana; tale aumento della base monetaria influì maggiormente sugli investimenti e sul settore immobiliare. L’amara conseguenza fu una vera e propria “inondazione” di moneta che innescò l’inflazione: per superare questo problema, dopo il 2013 il governo ha cominciato a ridurre la base monetaria. Così, la conseguente riduzione degli investimenti statali ha provocato

un forte stallo, soprattutto del settore immobiliare109.

Le vendite delle case avevano già cominciato a dare segni di sgretolamento a causa del problema della mancanza della domanda dei terreni (è lo Stato ad assegnarne i diritti d’uso). Dopo che nel 2013 il governo centrale aveva cominciato a ridurre l’emissione di moneta, i consumatori – non avendo prospettive ottimiste – non acquistavano più abitazioni. Così, gli sviluppatori immobiliari, non riuscendo a vendere le case, non acquistavano appezzamenti di terreni dai governi locali, influendo in senso negativo sulla domanda di terra (che costituisce la principale fonte di entrata dei governi locali). Perciò, il governo centrale per combattere l’arresto del settore immobiliare ha adottato delle politiche a suo sostegno: progetti infrastrutturali, creazioni di aeroporti e ferrovie che avrebbero potuto consegnare

una forte spinta anche al settore edilizio110.

Gli aumenti della base monetaria e la conseguente eccessiva domanda di

109 Qiao Yanhong 乔艳红, Zhang Xiliang 张喜良, “Zhongguo jingji siji du youwangzou wen zhengce

mian xu baochi ding li” 中国经济有望走稳, 政策面需保持定力 [L’economia cinese dovrebbe consolidarsi, le politiche devono mantenere la stabilità] Reuters (articolo in linea). URL:

http://cn.reuters.com/article/2014/10/22/china-economy-expert-idCNKCS0IB0GY20141022

(consultato il 09/07/2015).

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prestiti, al fine di sostenere progetti infrastrutturali, hanno dunque dato vita alla problematica dei debiti dei governi locali. Le autorità, anziché intervenire sull’economia, dovrebbero sostenere la crescita adottando dalle adeguate politiche fiscali e monetarie, iniziando a considerare lo sviluppo pari al 7-8% come la “nuova normalità”.

Ci sono alcune imprese inquinanti e ad alto consumo di energia che desiderano ottenere prestiti dalla banca per saldare debiti precedenti. Se l’emissione della moneta non venisse controllata in maniera corretta, i prestiti non performanti rischierebbero di aumentare e tali imprese non riuscirebbero più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti al governo, che ne è creditore. Lo Stato cinese non può più continuare a sostenere attivamente tutte le aziende che richiedono prestiti; un miglior sostegno alla crescita economica può avvenire solo

con un equilibrato coordinamento tra politiche monetarie e finanziarie111.

Un’ulteriore problematica che investe oggi la Cina è costituita dall’eccesso di capacità produttiva (channeng guosheng 产能过剩) che Pechino ha deciso di combattere attraverso una versione rivisitata del Piano Marshall: un piano di attuazione ispirato a quello messo a punto per la ripresa europea dopo la seconda

guerra mondiale112. I Paesi che vennero colpiti dalla guerra, sull’orlo del collasso

economico, vennero soccorsi nel 1947 dagli Stati Uniti attraverso varie forme di finanziamento: tecnologie, attrezzature a altri mezzi di assistenza; il piano – per un

totale di 13 miliardi di dollari113 – gettò una buona base per la ripresa europea post-

bellica.

La prima mossa compiuta dalla Cina per risolvere l’eccesso di capacità

111 Ibid.

112 He Qinglian 何清涟, “Channeng guosheng cheng Zhongguo jingji “heweixie” – Zhongguo ban

Maxier jihua shuping zuozhe He Qing Lian” 产能过剩成中国经济 “核威胁”- 中国版马歇尔计划述 评, [L’eccesso di capacità produttiva si è trasformato nella "minaccia nucleare" all’economia cinese, - recensione sulla versione cinese del Piano Marshall] VOA Chinese (articolo in linea). URL:

http://www.voachinese.com/articleprintview/2521813.html (consultato il 09/07/2015).

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produttiva è stata innanzitutto quella di costituire, nell’ottobre del 2014, la Banca Asiatica d’Investimento per le infrastrutture (AIIB, yazhou jichu sheshi touzi

yinhang 亚洲基础设施投资银行), con lo scopo di formare progetti infrastrutturali

nella regione Asia-Pacifico.

L’eccesso di capacità, che va di pari passo alla crescita economica, si verifica quando la capacità produttiva è maggiore della capacità di consumo. La causa deriva dal fatto che in Cina gli investimenti siano “pubblici” e perciò di matrice socialista, mentre la domanda è di stampo capitalista. Per quanto riguarda i primi, va sottolineato che i fondi di investimento provengono soprattutto dalle

banche statali114. I finanziamenti vengono assorbiti principalmente dalle SOE e,

poiché queste aziende statali non sono affatto efficienti, compiono investimenti in maniera miope trasformandoli in crediti inesigibili. Non essendo poi in grado di saldare i debiti, i manager delle aziende statali – che non hanno bisogno di correre rischi o assumere responsabilità perché non si tratta di imprese private – possono darsela a gambe dopo il fallimento. Domanda “capitalista” significa invece che la domanda è stabilita dal mercato: se la domanda effettiva è inferiore all’offerta, si

genera sovraccapacità produttiva115.

La capacità in eccesso è il risultato inevitabile dell’intervento del governo nell’economia. Sin dal pacchetto di stimolo Rmb4trn, le autorità pubbliche hanno continuato a dare vita a una serie di progetti dotati di un forte isomorfismo tra loro, conducendo a un grave eccesso di capacità. Nonostante siano state poi emesse numerose misure volte a controllare tale eccesso nei diversi settori dell’economia, gli sforzi sono spesso risultati essere vani. Innanzitutto perché i governi locali vogliono conseguire elevate performance economiche e non desiderano che imprese appartenenti a vecchi settori ad alto consumo energetico e a quelli

114 Il governo ha cercato per molto tempo di salvare le imprese inefficienti favorendone la fusione con

unità produttive efficienti attraverso operazioni di M&A, anziché introdurre una sana legislazione sui fallimenti (cfr. Silvana Malle, “Profili macroeconomici della Cina”, op. cit., p. 204).

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emergenti falliscano116. La chiusura di alcune imprese di questi settori porterebbe

a un abbassamento delle performance economiche, riducendo le loro opportunità di scalata alla promozione. Perciò, minori performance economiche portano i governi locali ad alzare i prezzi degli appezzamenti terrieri, in modo da compensare le loro entrate.

Il governo ha cercato il modo di affrontare le problematiche, innanzitutto attraverso la AIIB, con la costruzione di infrastrutture nei Paesi in via di sviluppo del continente asiatico. La Cina ne sarà il principale azionista, ma molti altri Paesi asiatici stanno contribuendo (i membri non asiatici non possono superare il 25% delle azioni). Malgrado ciò, gli USA si sono mostrati molto scettici riguardo la

fondazione di tale banca, vedendola come la risposta cinese alla Banca mondiale117.