Il processo di allocazione di un incentivo può essere definito sulla base di cinque step, ognuno dei quali vede coinvolti diversi attori. Questi step sono, nell’ordine: eligibilità, informazione, domanda, accettazione ed erogazione (Hecan e Smith, 2004). In particolare tre sono i soggetti coinvolti nell’intero processo: i policy maker, le imprese e le agenzie pubbliche. I policy maker definiscono i criteri di eligibilità, i quali verranno poi interpretati dalle agenzie incaricate dell’assegnazione del finanziamento. Le imprese quindi, sulla base della loro conoscenza in merito all’esistenza del finanziamento pubblico, decidono se richiedere o meno l’intervento pubblico. Infine, nel quinto e ultimo step, le agenzie decidono a chi concedere il finanziamento e in particolare l’importo da erogare ad ogni soggetto.
L’analisi del processo di allocazione degli incentivi pubblici è di fondamentale importanza sia in termini di valutazione tout court sia perché propedeutica all’impostazione di una
valutazione controfattuale (Rettore et al., 2003). In primo luogo permette di identificare le fonti di ineguaglianza nel processo di allocazione dei fondi pubblici. Lo studio delle
determinanti del processo di autoselezione nella richiesta dell’incentivo può infatti rivelare l’esistenza di inattese barriere all’accesso. Secondo, informazioni sul processo di
partecipazione nel suo insieme sono di fondamentale importanza per impostare
correttamente una valutazione controfattuale. Infine, l’analisi del processo di allocazione può rivelare importanti informazioni in merito al funzionamento del programma se studiato considerando separatamente il comportamento di selezione delle agenzie rispetto al comportamento di autoselezione.
Bibliografia minima:
• Heckman James e Smith Jeffrey Andrew (2004), “The determinants of participation in a social program: evidence from a prototypical job training program”, Journal of Labor Economics, 22(2), 243-‐298.
• Rettore Enrico, Trivellato Ugo e Martini Alberto (2003), “La valutazione delle politiche del lavoro in presenza di selezione: migliorare la teoria, i metodi o i dati?”, Politica Economica, 3, 301-‐342.
(MB)
Prodotto
Nel Quadro Logico, un prodotto è un tipo di risultato. I risultati, infatti, sono definiti come i prodotti, beni e servizi generati dall’implementazione delle attività.
Voci correlate:
• Quadro Logico; • Risultato.
(FCh)
Progettazione
Azione del progettare, delimitata in termini di budget e di tempo, con il fine di determinare un cambiamento rispetto ad una situazione esistente.
Processo con una sua evoluzione temporale contingente che, a partire dall’applicazione dei principi teorici e delle norme tecniche proprie di un settore specifico di attività consente al progettista / gruppo di progettazione, immerso in un ambiente complesso e incerto ed in interazione con altri attori sociali, di dettagliare un documento scritto: il progetto (vedi). Sulla base di indicazioni orientative ricevute dal committente, nel processo di progettazione sono sviluppati: l’ambito di intervento, gli obiettivi generali e specifici, i metodi, le procedure, le tecniche, gli strumenti e le attività, le risorse economiche, strumentali e umane necessarie, i destinatari e i risultati attesi in termini di prodotto (vedi) finale o di servizio, ecc..
La valutazione è sempre preceduta da una attività di progettazione dedicata, la progettazione della valutazione (vedi).
La medesima logica alla base della progettazione sostiene le più ampie attività di
programmazione (vedi) e di pianificazione orientate all’individuazione degli insiemi di azioni e delle strategie generali utili alla soluzione di problemi complessi.
Bibliografia minima:
• Bianchi F. e Simeoni S. (2004), “La progettazione valutativa”, Rassegna Italiana di Valutazione, a. VIII n. 28, pp.
23-‐42.
Voci correlate:
• Prodotto;
• Progettazione di valutazione;
• Progetto;
• Programmazione
(SDC e CT)
Progettazione di valutazione
Processo logico sistemico che prende avvio con l’esigenza dell’intervento valutativo, ha il suo caposaldo nel disegno della ricerca valutativa (vedi) e termina quando il progetto viene concluso.
Tenendo conto delle risorse e dei vincoli che qualificano il contesto di riferimento, la progettazione (vedi) di valutazione si pone l’obiettivo di realizzare un cambiamento
attraverso la valutazione. Condotta da un progettista o da un gruppo di progettazione, spesso costituito da individui con competenze specifiche diverse, essa attribuisce rilevanza alle dinamiche relazionali tra gli attori coinvolti nella valutazione.
Esistono diversi modi per progettare la valutazione, denominatore comune sono l’incertezza e la complessità in relazione, soprattutto, alla difficoltà di concepire interventi futuri in scenari mutevoli. Solitamente, ad una prima fase di definizione del problema valutativo, costruzione dell’evaluando e di determinazione del mandato valutativo, segue una fase di elaborazione della proposta tecnica operativa che racchiude gli aspetti organizzativi e gestionali, quelli metodologici e i destinatari della valutazione. La proposta è adattabile alle eventuali modifiche che si renderanno necessarie in corso d’opera e contiene le modalità di governo degli imprevisti e i meccanismi di retroazione. La progettazione di valutazione si sostanzia, infine, nello sviluppo della ricerca valutativa, passando dal metodo alle tecniche e agli strumenti di rilevazione in grado di rispondere alle domande valutative, analizzando ed interpretando le informazioni raccolte in modo che i risultati della valutazione siano credibili ed utilizzabili dal committente.
L’intero processo progettuale, di tipo partecipato e condiviso con gli stakeholder e in
particolare, con il committente, favorisce sia la nascita di un quadro logico condiviso entro il quale operare sia un’attività di metavalutazione (vedi), funzionale a migliorare la ricerca valutativa in itinere.
Bibliografia minima:
• Bezzi C., Glossario della ricerca valutativa (Versione 6.0.1 del 24 Aprile 2011), www.valutazione.it.
• Bezzi C. (2010), Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Terza edizione interamente rivista, Franco Angeli,
Milano.
• Bianchi F. e Simeoni S. (2004), “La progettazione valutativa”, Rassegna Italiana di Valutazione, a. VIII n. 28,
pp. 23-‐42.
Voci correlate:
• Metavalutazione; • Progettazione; • Ricerca valutativa;
(SDC)
Progetto
Derivato dal latino proiectum (part. pass. di prōĭcĕre: proiettare, gettare innanzi), il termine indica una proiezione nel futuro, una pre-‐ figurazione di azioni, di processo e di strategia tesi al raggiungimento di uno o più obiettivi predefiniti, nella prospettiva di garantire un elevato grado di coerenza interna ed esterna (vedi). In questo senso, il p. definisce anche le risorse economiche (budjet), umane, gestionali e di strutture, i tempi, i contesti più utili alla sua realizzazione. Dovrebbe anche precisare i criteri di valutazione ex ante (vedi), ex post (vedi) e
in itinere (vedi) od on going, quando, in quest’ultimo caso, assume caratteristiche tipiche del
programmazione (vedi) il p. si configura come il risultato finale, a livello micro, di azioni e di processi tipici del progettare. Nell’ambito della ricerca valutativa si preferisce usare il termine ‘disegno di valutazione’ (vedi).
Bibliografia minima
• Siza R. (2002), Progettare nel sociale. Regole, metodi e strumenti per una progettazione sostenibile, Angeli, Milano.
• Bezzi C. (2010), Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Angeli, Milano.
Voci correlate:
• Coerenza;
• Disegno di valutazione; • Monitoraggio;
• Progettazione; • Programma; • Programmazione;
• Valutazione ex ante; • Valutazione ex post; • Valutazione in itinere
(EA)
Programma
Un insieme complesso e logicamente strutturato di progetti e azioni correlati e
complementari, che vengono gestiti in maniera coordinata, al fine di: a) raggiungere gli obiettivi specifici delle singole attività previste; b) contribuire così al conseguimento dell’obiettivo generale del programma considerato c) semplificare e facilitare il controllo dell’intero sistema.
Un programma mobilita risorse umane, organizzative e finanziarie ed è delimitato in termini di ambito, di tempo, di territorio e di budget. La responsabilità di un programma è
riconducibile ad una o più organizzazioni che condividono il potere decisionale. Per le sue precipue caratteristiche il concetto di programma può essere accostato a quello di sistema. Bibliografia minima:
• Bezzi C., Glossario della ricerca valutativa (Versione 6.0.1 del 24 Aprile 2011), www.valutazione.it.
• Project Management Institute (2008), Project Management Body Of Knowledge Guide, Fourth Edition.
• European Commission -‐ Directorate-‐General for Humanitarian Aid -‐ ECHO (giugno 2005), ECHO Manual