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Il progetto dell'on. Pantano, cui allude l'ordine del giorno sopra riportato, fa ' parte d'una serie di provvedi-menti legislativi per il dopo guerra — colonizzazione interna, credito navale, credito industriale, osservatorio commerciale — proposti con un unico disegno di legge avente per titolo : P r e p a r a z i o n e e c o n o m i c a nazionale.

Il disegno di legge, svolto e preso in considerazione alla Camera dei deputati nella seduta del 22 marzo 1917, trovasi in esame presso la relativa Commissione, eletta dagli Uffici, e di cui è presidente lo stesso on. Pantano.

ha. parte riguardante la colonizzazione interna può così riassumersi.

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ISTITUTO PER LA COLO- E proposta la fondazione in Roma, di un Istituto

na-NEZAZIONE INTERNA , 7 , • . • . < • , V . .

E suoi usi. zionale per La colonizzazione interna, con personalità giuri-dica, posto sotto la vigilanza del Ministro di agricoltura.

Tale Istituto ha per iscopo di concorrere alla messa in valore di tutto il patrimonio nazionale agricolo:

a) agevolando la costituzione e il funzionamento di cooperative agrarie che si propongono l'acquisto o la colti-vazione delle terre ;

b) favorendo la diffusione della piccola proprietà od affittanza rurale e, dove non sia possibile il suo fraziona-mento, la cultura razionale del latifondo ;

e) incoraggiando e promuovendo le trasformazioni agri-cole, lo sviluppo delle industrie agrarie, della zootecnica,

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la costruzione di case coloniche e il miglioramento delle abitazioni rurali;

d) promuovendo e incoraggiando la costituzione e lo sviluppo delle piccole cooperative agricole, delle mutue agrarie e, in generale, di tutte le Società cooperative, qualunque ne sia la forma, composte in maggioranza di agricoltori o lavoranti agricoli operanti'nel campo dell'economia agraria; e) coordinando le bonifiche agrarie dei terreni incolti 0 insufficientemente coltivati con le bonifiche idrica e sani-taria; e queste promuovendo.

/) favorendo le istituzioni che abbiano di mira fra 1 loro scopi precipui la elevazione morale, intellettuale ed economica dei lavoratori della terra;

g) promuovendo la costituzione di borgate rurali nelle zone colonizzabili lontane dai centri abitati;

h) coordinando fra loro tutte le energie economiche operanti nel campo della produzione agraria, all'unico in-tento del progresso agricolo del Paese.

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Per fornire l'Istituto di mezzi finanziari idonei agli scopi accennati, sarà creato un fondo di dotazione dell'Istituto stesso — che prenderà il titolo di Fondo Nazionale per la colonizzazione interna — di 200 milioni, costituito per 80 lioni dal patrimonio del Consorzio nazionale e per 120 mi-lioni da un contributo diretto dello Stato, in modo che il Fondo stesso possa avere fin dall'inizio basi larghe e sicure al coperto da qualsiasi eventuale deficienza.

Inoltre, nel bilancio del Ministero d'agricoltura sarà stan-ziata, a favore dell'Istituto, e per un adeguato periodo, una somma annuale di 10 milioni, la quale servirà, fra l'altro, a facilitare, specialmente, la costruzione di borgate rurali, nonché allo svolgimento di tutti quei lavori d'indole collettiva, che, mentre sono indispensabili per l'incremento della produzione, non possono, comunque, esser messi in opera da privati.

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L'Istituto, impiegati i sette decimi del fondo iniziale, sarà autorizzato ad emettere gradualmente, in base a deter-minati piani d'ammortamento, cartelle agrarie fino al

qua-MEZZI F I N A N Z I A R I . FONDO NAZIONALE TER LA COLONIZZA-ZIONE INTERNA.

FUNZIONI DELL' ISTI-TUTO: EMISSIONE DI CARTELLE E 0 N D I

A-3.6

druplo del fondo stesso, garantite su tutti i privilegi e le ipoteche inscritte a proprio favore. Il saggio dell'interesse per le cartelle sarà fissato, ad ogni serie di emissione, dal Governo.

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— CREDITO FONDIARIO

ED AGRICOLO. L'azione dell'Istituto mira ad assicurare e facilitare alle organizzazioni e cooperative di lavoratori agricoli od anche a contadini poveri, la disponibilità non solo della terra, ma ben anche dei capitali occorrenti.

Così per quanto concerne il credito, l'Istituto avrebbe funzioni di sovventore tanto per miglioramenti fondiari come per quelli agrari e ciò mediante:

i°) concessioni di mutui alle cooperative agrarie che in base a piani approvati dall'Istituto acquistino terre o le prendano in affittanza per condurle collettivamente o ri-partirle fra i soci;

2°) anticipazioni pel pagamento dei canoni enfiteutici per un determinato periodo ed ammortizzabili in un pe-riodo non superiore ai io anni successivi;

3°) prestiti ammortizzabili per costruzioni e trasfor-mazioni agricole ;

4°) anticipazioni e prestiti per l'acquisto di materie prime, di bestiame e di strumenti e per le spese di assicu-razione.

Il tasso dell'interesse sulle somme mutuate dall'Istituto non dovrà sorpassare un modesto limite. La differenza tra tale tasso e quello delle cartelle fondiarie emesse dall'Isti-tuto, sarà pagata sullo speciale fondo di io milioni, di cui sopra è fatto cenno.

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P e r qu a* t o riguarda la terra, l'Istituto avrà facoltà di :

SIONE M TERRE. I ? ) acquistare terre bonificate o da bonificare, per poi, migliorate e sistemate, concederle in piccole proprietà od affittanze, coltivate direttamente dal proprietario o dalla sua famiglia;

2°) concedere in uso temporaneo e col vincolo della inalienabilità alle Associazioni cooperative agricole composte di lavoratori della terra od anche a contadini poveri, quelle

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terre incolte o insufficientemente coltivate di proprietà dello Stato debitamente riconosciute suscettibili di colonizza-zione ;

3°) concedere in enfiteusi alle Associazioni dei lavo-ratori della terra o a contadini poveri, oppure, in semplice affittanza collettiva, a cooperative di lavoratori della terra, i beni rustici delle Provincie, dei Comuni e degli enti morali.

Per essere assistito nella graduale esplicazione del suo ORGANI

LODALI-compito, l'Istituto avrà, alla sua dipendenza, speciali organi locali, cui sarà affidato, principalmente, l'incarico di compi-lare l'elenco delle terre suscettibili di essere colonizzate o semplicemente migliorate, e di presentare i relativi progetti di colonizzazione.

Qualora per le terre comprese nei detti progetti non fosse possibile, sul prezzo d'acquisto, da parte dell'Istituto, l'accordo coi proprietari delle terre stesse, l'Istituto proce-derà alla loro espropriazione.

Con tali mezzi e con tali facolta, 1 opera dell Istituto RAPPORTI TRA L ' I S H -. . . . . . . TUTO E IL

MOYI-investirebbe, animandole, tutte le forze produttive di cui M E N T O ECONOMICO . , . . DEL P A E S E .

il nostro suolo dispone, e ciò tanto sotto forma di ausilio od eccitamento dell'attività dei singoli, quanto sotto forma d'intervento diretto.

A meglio raggiungere tale intento, l'azione dell'Istituto sarà svolta in armonia con tutto il complesso movimento economico del Paese, coordinandola, specialmente, con quella del Commissariato dell'emigrazione e con quella degli or-gani attuali del credito agrario.

Il Commissariato dell'emigrazione procederà d'accordo I/ISTITUTO E N COM-"MTSS A J A T O DELL E1

^-con l'Istituto in modo che il compito loro affidato dal legi- MIGRAZIONE.

slatore si svolga armonicamente, nel duplice interesse della economia nazionale e dei lavoratori della terra.

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di Genova, Napoli, Palermo e Messina, uno speciale reparto di quegli uffici curerà di tenere gli emigranti in partenza come quelli che rimpatriano al corrente dei progetti di co-lonizzazione e delle speciali agevolezze che offre l'Istituto ai lavoratori della terra perchè possano provvedere al loro avvenire restando in patria a fecondare coi loro sudori il suolo natio.

Un uguale compito di propaganda sarà svolto all'in-terno ed all'estero dai patronati italiani sussidiati sul Fondo dell' emigrazione.

Inoltre, il Fondo Nazionale per la colonizzazione in-terna, potrà essere autorizzato a ricevere i risparmi degli emigranti, i quali concorrendo alla formazione d'un così notevole organismo di credito, nel campo dell'attività agri-cola, mentre darebbero il loro fraterno ausilio ai compagni di lavoro rimasti in Italia, apparecchierebbero altresì a sè stessi, nel riflusso continuo dei rimpatri e nel vasto campo della redenzione agricola, l'ambiente necessario per poter continuare proficuamente in patria la loro vita di lavoro e di energie rinnovatrici.

A fine Po i d i d a r e unità d'impulso e di sviluppo a tutte

AGRARIO. le varie sorgent{ del crefat0 agricolo per l'intensificazione e il miglioramento della produzione nazionale, si prowederà a coordinare con l'azione dell'Istituto nazionale per la co-lonizzazione interna quella:

i°) degli attuali .servizi d'indole agricola determinati da leggi speciali, per la Basilicata, la Sardegna e l'Agro romano ;

2°) del Credito agrario del Banco di Napoli, del Banco di Sicilia, del Credito agrario per il Lazio, del Credito agra-rio Vittoagra-rio Emanuele III per la Calabria e della Cassa provinciale di credito agrario per la Basilicata ;

3°) di tutti gli Istituti, enti, Autorità esistenti in cia-scuna provincia, che abbiano per iscopo di promuovere la produzione agricola, compresi in essi anche le Casse rurali di prestito.

Tale collegamento, deve essere fatto in modo da lasciare che le singole forze si svolgano senza inceppamenti, ciascuna nella propria sfera d'azione.

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Con altre disposizioni si provvede:

a) ad assicurare all'Agricoltura nazionale i concimi CONCIMI C H I M I C I E U ) CV-L O ^ I M S> STRUMENTI DI

LA-chimici indispensabili al suo sviluppo — di sicura potenzia- VORO.

lità fecondatrice ed al più buon mercato possibile — nonché l'uso e il facile acquisto degli strumenti di lavoro occor-renti alla coltivazione della terra e alla lavorazione e con-fezione dei suoi prodotti;

b) a far sì che il lavoro delle colonie penali agricole/ LAVORO DELIE

R . NIE PENALI E DELLE

e quello dei condannati ai lavori forzati e all'ergastolo si BONIFICHE.

svolgano sotto le direttive dell'Istituto nazionale per la co-lonizzazione interna;

c) a coordinare con lo svolgimento dei piani di colo-^ MENTO. TJFFIOI DI

COLLOOA-nizzazione, le migrazioni interne e le domande e le offerte di lavoro, mediante la creazione di uffici interprovinciali di collocamento.

Infine, per dare un pegno di riconoscenza nazionale a S P I W I ^ M B P ^ O N I

coloro che questa rigenerazione hanno resa possibile, con- MIGUE DEI

COMBAT-sacrandola col loro sangue e col loro eroismo nelle trincee, e perchè ne sia tramandata perpetuamente da padre in figlio la tangibile memoria, sarà data la preferenza nelle varie concessioni dei lotti per la colonizzazione:

i°) alle famiglie dei contadini morti in guerra purché abbiano fra i propri membri chi possa dirigere personal-mente l'azienda;

2°) a quelle dei reduci mutilati o inabili al lavoro, capaci di dirigere essi stessi l'azienda o di farla dirigere personalmente da membri capaci della propria famiglia, ov-vero da altri mutilati o inabili rieducati.

Per tutte le famiglie di cui sopra, le quali stabiliscono la loro residenza nella proprietà loro concessa, questa potrà essere costituita con atto pubblico in bene di famiglia inse-questrabile ed inalienabile, e da trasmettersi nella mede-sima famiglia integro ed indivisibile.

Il bene di famiglia deve essere tale da permettere ad una famiglia di potervi trarre col proprio lavoro il neces-sario sostentamento.

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Non sembra poi inutile accennare che, nello scorso ottobre, la P r e sidenza della Sottocommissione economica, in seguito ad autorizzazione-avutane dal Ministro per l'agricoltura, diramò agli organi locali per la mobilitazione agraria, di cui al Decreto Luogotenenziale 14 febbraio 1918, n. 147, un questionario per avere dati attendibili e recenti circa le condizioni di ciascuna Provincia del Regno, ai fini della colonizzazione i n -terna.

Le risposte a tale questionario sono in gran parte già pervenute, e va data qui ampia lode ai commissari agricoli provinciali per lo zelo e la sollecitudine con cui hanno aderito all'appello della Commissione. Questa trovasi ora in possesso d'un materiale assai prezioso, il quale, debitamente elaborato, potrà certamente servire per un - primo passo concreto nella traduzione pratica di quei provvedimenti legislativi che venissero eventual-mente emanati in materia di colonizzazione interna.

P E R I,A S A R D E G N A . Adunanza 27 novèmbre igi8.

L a Sezione :

Premesso ohe 'la trasformazione della vita -economica sarda 11011 si appalesa possibile senza un'intensa azione integratrice delio-Stato diretta :

i°) alla sistemazione idraulica e forestale dell'isola; 2«) alla lotta contro la malaria;

3°) a promuovere nell'isola lo svolgimento di una vita i n -dustriale cui dalla natura è predisposta per le ¡ricchezze minerarie del suo sottosuolo;

Nel propugnare il progetto di legge dell'oli. Pantano sulla colonizzazione interna, raccomanda che, nei peculiari riguardi della Sardegna, siano inseriti fra i compiti dell'Istituto di cui al pro-getto stesso, anche i seguenti :

S ^ S N T Ó " : ^ Pr o m u° v e r e ed agevolare la concessione di miniere

ZIONAII ED ESTERE. a Società Nazionali o estere, ma, sempre, con l'obbligo per i concessionari :

a) di impiantare stabilimenti industriali per la lavo-razione del minerale estratto nelle adiacenze delle miniere

o dei porti -cui esse fanno capo ;

b) di esercitare la miniera e la relativa industria in regime cooperativo con le organizzazioni dei lavoratori ;

c) di adottare uno speciale ordinamento di espropria-zione per pubblica utilità in ' forza del quale i proprietari

4i

sieno obbligati a cedere il soprassuolo incolto delle miniere ai concessionari delle medesime, e questi ad acquistarlo con l'onere di bonificarlo e rimboschirlo;

2 ° ) promuovere la concessione di derivazioni di acque CONCESSIONE DI

DERI-pubbliche a scopo industriale con la formazione a monte di ^buobk i0Qm!

grandi laghi artificiali da costruirsi, in mancanza di conve-nienti proposte di concessione, a cura e a totali spese dello Stato, per la produzione di notevoli quantità di energia elet-trica necessarie per l'esercizio delle industrie siderurgiche e metallurgiche ;

3 ° ) creare una completa organizzazione dell' insegna- INSEGNAMENTO P R O

-mento professionale e industriale avente al culmine una ™ U L EE ED

scuola superiore mineraria e industriale;

4°) promuovere il rimboschimento sia con allargare RIMBOSCHIMENTO.

sempre più il Demanio Forestale, sia con efficaci incoraggia-menti ai Comuni ed ai privati proprietari ; e con istituzioni scolastiche di propaganda dei grandi vantaggi economici e igienici derivanti dai boschi, e dei migliori sistemi di forma-zione, conservaforma-zione, sfruttamento e ricostituzione dei me-desimi ;

5°) integrare l'azione dei comuni per la costruzione MINOKI SERBATOI PER

dei minori serbatoi per le irrigazioni con ordinamenti ana- l E IEEI0AZI0ra -loghi a quelli già adottati dalle leggi vigenti per la

condut-tura di acque potabili ;

6°) promuovere la creazione di colonie penali mobili per COLONIE PENALI.

ì lavori di bonifica agraria, di ricerca di acque potabili e di irrigazione nel sottosuolo, e per il dissodamento di terreni incolti; con l'intento di cedere poi gli stessi terreni a titolo enfiteutico a Società cooperative di lavoratori agricoli;

7°) riformare l'organizzazione dell'insegnamento agrario INSEGNAMENTO

AGRA-per i contadini con la moltiplicazione delle cattedre ambu- EI°' larti, ma dando ad esse un indirizzo veramente pratico e specializzato secondo le attitudini colturali delle diverse zone in cui esse debbano esplicare il loro ufficio di istruzione e di propaganda ; ed integrando gli insegnamenti delle scuole pratiche di agricoltura con quello della meccanica agraria e dotandole di un'officina scuola per le riparazioni delle mac-chine.

II

B O N I F I C A AGRARIA E LAVORI P U B B L I C I . Adunanza 11 gennaio 1919.

La Sezione :

Considerato che alla -vasta rete di bonifica idraulica di prima categoria già compiuta dallo Stato nella maggior parte dei casi, non è conseguito il risanamento igienico della zona bonificata ;

/Considerato che ile attuali disposizioni di legge non ricono-scono adeguatamente alla .bonifica agraria l a grande impartamza che essa iha ai fini del risanamento igienico e della produzione, uè sanciscono norme adatte ad assicurarne Ha razionale esecuzione a camp lomento ideila bonifica idraulica;

Considerato .che nell' Italia Meridionale ila bonifica agraria dovrà comprendere in molti casi un vero e proprio piano di colo-nizzazione del latifondo malarico e quindi opportuna limitazione del diritto di proprietà, appoderamento, costruzione di case colo-niche, costituzione di strade di accesso, opere irrigatorie, approv-vigionamenti di acqua potabile e costruzione di borgate rurali per fissare sml posto la popolazione agricola;

Considerato ohe per eliminare in maniera definitiva la malaria dai terreni guadagnati dalla bonifica oocorrej altresì, l'accurata e vigile manutenzione delle opere di bonifica e l'applicazione costante di adatti sistemi di cultura :

Fa voti :

1") che siano integrate le opere di bonifica idraulica di prima categoria già eseguite od in corso di esecuzione, con la bonifica agraria, disponendo che la maggior parte dei fondi recentemente assegnati alle bonifiche, vengano impie-gati per tale soopoj data la grande importanza che la bonifica agraria ha nei riguardi del risanamento igienico e della pro-duzione ;

2°) che 'siano emanate disposizioni di legge, le quali prescrivano che la bonifica agraria da seguire in ogni caso a quella idraulica venga eseguita in base a regolare progetto presentato dal proprietario, disponendo inoltre la revisione delle opere di bonifica idraulica già costruite per renderle eventualmente rispondenti ai fini di risanamento igienico che la bonifica si prefigge;

3°) che la esecuzione delle opere di bonifica agraria non sia lasciata a totale carico dei proprietari dei terreni da bonificare, ma vengano a questi estesi, in ogni caso, le

san-INTEGRAZIONE DELLA BONIFICA IDRAULICA CON QUELLA AGRA-RIA.

PROGETTI DI BONIFICA AGRAMA.

INTERVENTO STATALE NELLA ESECUZIONE DELLE OPERE DI BO-NIFICA AGRARIA.

II

zioni ed i benefici contenuti nelle leggi vigenti per il bonifi-camento dell'Agro Romano ed eventualmente le .altre prov-videnze invocate da questa Sezione, per l'attuazione della colonizzazione interna ;

4°) che in oasi eccezionali passa essere imposta al pro- Cazsii0NE! espkopbia" prietario la espropriazione per la cessione ad agricoltori

di-retti, sia individualmente, sia riuniti in collettività, dei sin-goli poderi istituiti con la bonifica agraria ;

S°) che, nella esecuzione delle opere di bonifica agra- K E T E STRADALE E

BOR-° ' ' \ 6 GATE RURALI.

ria, la rete stradale e le borgate rurali da sorgere special-mente in prossimità delle stazioni ferroviarie e presso i più importanti nodi stradali contenuti nel perimetro di bonifica, vengano costruite interamente dallo Stato, che con la vendita degli stabili o con il fitto dei medesimi, potrà ricavare il capitale e l'interesse del capitale occorso per la costruzione;

6°) che sia organizzata alla diretta dipendenza dello ^ Z f T m ^ f ! Stato la manutenzione delle opere di bonifica;

7°) che sia anticipata la esecuzione della legge che LE9GE 3UI

trasforma i tratturi in istrade rotabili nelle dieci Provincie meridionali interessate e vengano sollecitamente attuate le disposizioni contenute nel!' ultimo Decreto Luogotenenziale per il miglioramento e la manutenzione delle strade vicinali ;

8°) che nelle Provincie meridionali sia promossa l'ai- ALs^^oTABmlr'E

beratura delle strade rotabili mediante la concessione di piantine allevate nei vivai forestali dello Stato e con il si-stema di adeguati premi in danaro da concedersi al canto-niere stradale per ogni pianta messa a dimora e portata a conveniente stadio di sviluppo ;

INCREMENTO DELL'"ECONOMI A MONTANA.

Adunanza 27 novembre igi8. L a Sezione :

V i s t e le l e g g i 31 marzo 1904, n. 140 per la Basilicata e 25 giu-g n o 1906, ri. 255, per la Calabria ;

V i s t a la l e g g e Cocco-Ortu del 1908 sui miglioramenti dei pa-scoli alpini, quella 2 g i u g n o 1910, n. 277, sul Demanio forestale e il R . Decreto 19 febbraio 1911, n. 188, che ne approva i l regola-mento, la l e g g e r3 l u g l i o 1911, n. 784, sul r i n s a l d a m e l o dei ba-cini montani, il decreto Cavasola 6 m a g g i o 1915, 11. 589, per

prov-44

redimenti pel miglioramento di pascoli e quello Raineri 4 ottobre 1917, n; 1605, sui provvedimenti per la difesa e l'incremento della silvicoltura;

Visto che, per quanto riguarda l'Appennino specialmente nel Centro e Mezzogiorno d'Italia e le zone montane delle isole H questione silvana e pastorale si fonde e s'innesta con quella della coltura prettamente agraria e che le leggi speciali per le re-ioni medesime tendono alla risoluzione dei gravi problemi della"via-bilità, dello appoderamento, dei fabbricati rurali, della condotta delle acque, dei rimboschimenti, ecc., tra l'altro col sistema im-perfetto dei oonoorsi a premio ;

Visto che le zone montane sono quelle che in generale escono dal lungo periodo bellico maggiormente torturate per le fortissime utilizzazioni chieste ai boschi, per le occupazioni militari, per la riduzione del bestiame, le mancanze di cure ai pascoli, la sospen-sione dei lavori di sistemazione idraulico-forestale;

Ritenuto che l'economia montana per i suoi stretti rapporti con quella delle colline e del piano, deve essere sollecitamente soccorsa anche nell'interesse dell'economia delle zone inferiori;

Ritenuto che i lavori di restaurazione della montagna sono da ritenersi fra i più redditizi e che possono offrire" occasione di largo ed immediato impiego di una parte della mano d'opera che si renderà disponibile in seguito alla smobilitazione militare, spe-cialmente in quelle Provincie che avevano già pronti prima della guerra progetti definitivi di rinsaldamento di bacini montani (Bo-logna, Reggio Emilia, Modena, Cuneo, Brescia, ecc.) ;

Esprime i seguenti voti :

l 0 ) C h e l à d o v e l'iniziativa degli Enti locali e dei

pri-DELLO STATO. V AT I gi pòssa presumere nulla O tarda e manchevole, inter-venga largamente e vigorosamente l'azione dello Stato, che si varrà di personale tecnico straordinario, opportunamente e sollecitamente preparato nell'Istituto Nazionale forestale.

PI' C h e Pe r l'applicazione delle leggi suindicate, oltre a provvedere ad una sollecita erogazione di quelle non spese,

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