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La Sezione X (Legislazione sociale e Previdenza - Presidente r Deputato Rava) ha preso le seguenti deliberazioni, che crediamo utile di riprodurre ampiamente riassunte..

i) Rieducazione degl'invalidi ed inabili al lavoro.

Considerato che l'esperimento della rieducazione funzionale e professionale degli invalidi di guerra, ha dato soddisfacenti ri-sultati ;

fa voti :

che delle esperienze compiute si tragga profitto per gl'inva-lidi del lavoro, usufruendo degl'impianti già predisposti per gli infortunati della guerra, allo scopo di assicurarsi :

i°) istituti già pronti per l'assistenza medieo-cìiimirgica degli itufontuniati del lavoro ;

2°) centri di cure fisicoortopediche speciali e case di con-valescenza ;

3°) appositi istituti o scuole di rieducazione professionale o case di lavoro ;

fa voti, inoltre,

che ,par i mutilati del lavoro in ogni caso, oltre all'inden-nizzo, si provveda alla fornitura della protesi di lavoro.

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2) Contratto di lavoro e d'impiego privato. - Lavoro a domicilio.

Considerato che debbano .ritenersi cessate le ragioni che hanno-consigliato durante ila guerra, di derogare alle l e g g i protettive del lavoro, raccomanda che siano o v u n q u e , e per tutti, ripari stima tedette l e g g i ; e, richiamandosi alile deliberazioni adottate dal C o n -siglio .Superiore del Lavoro,

fa voti :

che si a d d i v e n g a sollecitamente alila disciplina l e g i s l a t i v a del contratto di lavoro, definendo con criteri di e g u a g l i a n z a i di-ritti e i doveri delle parti contraenti e presidiandoli di opportune garanzie ;

che tale disciplina, anziché investire il contratto di l a v o r o in genere, regoli i contratti di lavoro successivamente per rami di industrie ;

ohe tra l e materie p i ù u r g e n t i d a sottoporre a d i s c i p l i n a legislativa sia considerato i l rapporto d ' i m p i e g o privato, e che il relativo .disegno di l e g g e , che trovasi a v a n t i il Parlamento, con quelle modificazioni ohe si r a v v i s e r a n n o qpportune tenendo conto-dei voti manifestati dagl'interessati, s i a prontamente discusso ;

ohe si studi l'opportunità : a) di creare nelle singole a z i e n d e industriali Commissioni interne operaie di fabbrica, che r a p p r e -sentino .gì'interessi delle maestranze e siano efficaci o r g a n i di me-diazione f r a imprenditori e o p e r a i ; b) di provvidenze intese a l l a determinazione di salari m i n i m i p e r i l lavoro a domicilio, in m a

-niera d a g a r a n t i r e s a l a l i equi e rispondenti alle condizioni l o c a l i .

3) Istituto dei probiviri.

Ritenuta necessaria ed urgente ¡la estensione e la modifica-zione dell'istituto dei p r o b i v i r i , e richiamati i voti espressi dal Consiglio Superiore del L a v o r o e le proposte fatte dalla C o m m i s

-sione Parlamentare che n e l 1913 riferì s u l -disegno di l e g g e relativo-al probivirato ;

f a voti :

che s u l l a scorta d e g l i studii g i à fatti e dell'esperienza t r a t t a sia p r o v v e d u t o a d estendere l ' i s t i t u t o a l l ' a g r i c o l t u r a e a l com-mercio e a modificarlo opportunamente, i n ispecie :

a) semplificando l a procedura per l'istituzione idei collegi dichiarando obbligatoria la funzione di p r o b i v i r o ; curando u n a

p i ù esatta e rigorosa formazione delle relative liste elettorali ; b) rendendo p i ù a g e v o l e e spedito il f u n z i o n a m e n t o dei C o l l e g i , con l'unificare, fra ¡l'altro, l'ufficio di conciliazione con la g i u r ì a in u n umico ufficio g i u d i c a n t e ;

c) estendendo la competenza dei C o l l e g h i anche alle con-troversie collettive e disciplinandone il loro intervento.

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4) Partecipazione degli operai ai profitti delle imprese.

Ritenendo che l a partecipazione degli operai ai profitti delle imprese, basata s u l l a conversione di .urna parte degli utili i n azioni che restino proprietà inalienabile delle maestranze operaie ed in-t e g r a in-t a dalla creazione delle commissioni misin-te di padroni e di ope-rai, n o n riesce .solo ad u n a elevazione più o mano sensibile delle mercedi, ina crea per la ¡prima volta quella solidarietà dall'ope-raio con le sorti dell'impresa, c h e costituisce il p i ù possente dis-s u a dis-s i v o d a g l i dis-scioperi e ¡dagli odis-struzionidis-smi ;

f a voti :

perchè tale s i s t e m a v e n g a promosso con tutti i metodi più adatti, sia f a v o r e n d o le spontanee iniziative d e g l i imprenditori, sia age-v o l a n d o a g l i operai la partecipazione a g l i utili ed il controllo

del-l ' a z i e n d a industriadel-le.

5) Assicurazione obbligatoria pei rischi del lavoro.

R i t e n u t o c h e sia ormai m a t u r a ila soluzione globale dell'assi-c u r a z i o n e obbligatoria pei trisdell'assi-cihi del lavoro, esprime il voto :

i°) ohe l'assicurazione obbligatoria comprenda i lavoratori salariati e indipendenti il cui rèddito non superi u n certo limite e — qualunque sia i l loro reddito — coloro pei: quali è già obbli-g a t o r i a l'assicurazione per "obbli-gl'infortuni del lavoro e per l a ma-•tennità ;

2°) ohe i rischi compresi nell'assicurazione s i a n o : l'inabi-l i t à t e m p o r a n e a ; l'inabi-l ' i n v a l'inabi-l i d i t à ; l'inabi-l a m o r t e causata da mal'inabi-lattie pro-fessionali o comuni e d a i n f o r t u n i del l a v o r o ; l a disoccupazione i n v o l o n t a r i a ;

3°) elle l e prestazioni obbligatorie c o m p r e n d a n o : a) l'as-sistenza sanitaria, _ od e v e n t u a l m e n t e ortopedica, agii assicurati e alle persone idi f a m i g l i a ; b) , u n a speciale assistenza durante la g r a v i d a n z a , il puerperio e l ' a l l a t t a m e n t o ; c) una indennità pe-cuniaria pari a m e t à salario ((adottando salari di base) per l'ina-bilità temporanea fino a d u n a certa (durata e per la disoccupazione involontaria, decrescente con la durata fino a limitarsi all'in-dennità per invalidità, da graduarsi a seconda che sia totale o

parziale e possibilmente fri relazione all'onere di f a m i g l i a ; d) i n caso .di onorte u n sussidio funerario ed una rendita temporanea ai figli (fino a Che non• diventino per età abili al lavoro), .nonché una rendita a l l a v e d o v a che n o n abbia altri sussidi ;

4°) che s i a favorita l'assicurazione facoltativa di indennità m a g g i o r i e quella di persone non obbligate all'assicurazione;

5°) che si fissi con opportune norme ila ripartizione del con-tributo t r a imprenditori e lavoratori, a g g i u n g e n d o v i il concorso delle istituzioni di beneficenza, dei Comuni,, dello S t a t o ;

97 6°) ohe l'organizzazione dell'assicurazione pei rischi del la-voro sia fatta a mezzo di istituti distinti in tre gradi : a) Società -di mutuo .soccorso e Casse mutue o, in lloro mancanza, altre Casse locali ; b) istituti provinciali e regionali di previdenza ; c) Cassa nazionale di previdenza e coordinata con questa ila Cassa 'nazio-nale infortuni, costituendo così l'Istituto Centrale, attraverso cui

avrà iluogo il concorso dello Stato.

6) Assicurazioni per gl'infortuni industriali.

Considerata la necessità di introdurre sollecite riforme nella legislazione concernente gl'infortuni industriali, fa voti che sia modificata la legge vigente, secondo le direttive seguenti :

a) trasformazione in corresponsione - rendita o pensione •del risarcimento - capitale ;

b) adozione di una procedura speciale di liquidazione am-ministrativo — contenziosa con larga compartecipazione della -olasse operaia ;

e segnala

come il beneficio, dell'assicurazione debba estendersi a tutte le -categorie di lavoratori di aziende industriali o commerciali.

7) Associazioni professionali di lavoratori.

Considerando che il riconoscimento giuridico delle associa-zioni professionali di lavoratori e laro federaassocia-zioni e della collet-t i vicollet-tà del personale occupacollet-to in un'azienda gioverà a facilicollet-tare i

concordati di lavoro, l'adozione della partecipazione dei lavoratori agli utili, al capitale, al controllo delle imprese, alla scelta dei rappresentanti dei lavoratori nei corpi consultivi dello Stato e degli enti locali ;

esprime il voto che siano riconosciute tali associazioni colle norme vigenti per le cooperative, semplificate -dalla legge sulle piccole cooperative e mutue agricole, formulando all'uopo uno schema di disegno di legge.

8) Assistenza alle donne operaie.

Considerato che è interesse fondamentale della nazione lo sviluppo di una popolazione forte e produttiva, afferma la neces-sità dell'assistenza statale alla maternità ed alla prima infanzia e

fa voti :

perchè nella smobilitazione siano restituite pili prontamente alla vita familiare le operaie coniugate, specie se madri.

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Considerato che finalità preminente dello Stato è quella di assicurare la continuità e lo sviluppo delle generazioni e clie tale missione va affidata alla donna, il cui avviamento alla vita eco-nomica produttiva la rende, invece, meno adatta alla missione sociale che le è confidata ;

fa voti :

per l'adozione di provvidenze atte a promuovere l'educazione della donna alla economia domestica ed alla puericultura.

9) Incoraggiamento alla previdenza.

Ritenuto che è interesse dello Stato di stimolare l'esercizio della previdenza e riconoscendo le alte finalità sociali che indus-sero il legislatore a riservare a un ente di diritto pubblico l'eser-cizio delle assicurazioni sulla vita ;

fa voti :

che siano considerati con criteri di particolare favore, ai fini fiscali, i redditi impiegati pei bisogni della previdenza;

che siano stimolate ed agevolate le forme mutualistiche, specie nel campo delle assicurazioni agricole.

In ordine alle assicurazioni contro i danni, ravvisando la necessità di coordinare le libere iniziative private, onde oonse-.. guire uua più salda organizzazione del mercato nazionale ;

fa voti :

a) che si provveda a disciplinare l'esercizio delle assicu-razioni, affinchè queste siano gestite soltanto da imprese che prestino solide garanzie;

b) che si provveda a disciplinare il contratto di assicu-razione, essendo insufficienti le garanzie stabilite dal Codice di Commercio ;

c) che siano promossi consorzi fra imprese esercenti le assicurazioni e sindacati fra industriali e commercianti ;

d) che istituti di riassicurazione nazionali intervengano ad integrare la capacità assicurativa delle singole imprese e dei consorzi.

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io) Rafforzamento dei ceti medi.

Considerato che è interesse essenziale dello Stato il raffor-z a m e l o dei ceti medi e ritenuto che la guerra ha turbato la vita •economica di essi ;

fa voti :

perchè sia agevolata con opportune provvidenze nel campo del credito la ripresa delle attività delle professioni liberali, della piccola proprietà e d e l l ' a r t i g i a n a t o ;

siano estesi ai ceti m e d i i benefici della legislazione so-ciale, specialmente nel campo delle assicurazioni e della coope-razione ;

siano accordate particolari agevolazioni fiscali ai redditi conseguiti dall'attività dei ceti medi, facendo luogo a larghe de-duzioni.

I O O

S E Z I O N E X V I I .

( O r d i n a m e n t o d e l c r e d i t o )

Presidente• Deputato DE N A V A

La Sezione del Credito occupa una posizione centrale nel. quadro della Sotto-Commissione economica; e il suo lavoro s'intreccia a quello di molte altre Sezioni. L'attività economica infatti, nelle sue varie mani-festazioni, trae oggi alimento dal credito e nel credito trova valido ap-poggio. Onde dall'esistenza di un adeguato ordinamento bancario dipende la possibilità di attuare quel piano organico di trasformazione economica, chiamato a restituire il paese alle feconde attività di pace ; e dall'opera della Sezione del Credito, intesa a preparare gli organi destinati al grave còmpito, dipende la possibilità da parte di tutte le altre Sezioni di vedere attuati i provvedimenti da esse proposti nei vari campi.

Di tale sua speciale posizione strategica, dell'importanza del suo compito, dei suoi rapporti colle altre Sezioni, la Sezione XVII si rese subito conto ; e in molti casi, per evitare duplicazioni di lavoro su uno stretto pro-blema, esplicò l'opera propria in collaborazione con altre Sezioni, adot-tandone le soluzioni.

Presi in esame i vari problemi bancari e monetari la Sezione re-putò non _ essere di propria competenza quelli relativi alla circolazione-cartacea e al corso dei cambi, ritenendo che, dato lo stretto legame esi-stente tra le emissioni bancarie e la finanza dello Stato, essi rientrino nella sfera di competenza della Sezione dei provvedimenti finanziari.. Dopo di ciò la Sezione si suddivise nei seguenti cinque gruppi affidando ad essi l'incarico di studiare i problemi relativi: 1) Credito agricolo; 2) Credito industriale; 3) Credito per l'attività all'estero; 4) Credito p o -polare e cooperativo; 5) Finanziamento delle opere e imprese pubbliche.

Il gruppo cui fu demandato lo studio delle questioni inerenti a l Credito agrario ha ritenuto opportuno di rinviare le sue deliberazioni al riguardo, anche perchè gli aspetti più urgenti di tale problema sono im-plicitamente risolti nelle proposte formulate dalla Sezione XIII circa la-colonizzazione interna.

I O E

Rivolta la propria attenzione ai problemi più urgenti, il II gruppo-ritenne suo primo compito di determinare lo stato attuale di fatto del credito industriale, vale a dire la condizione creata ai grandi e piccoli istituti dall'economia di guerra, che ha loro imposto il finanzianamento su larghissime basi delle industrie belliche. Si era affacciato al gruppo il timore che nel periodo critico della transizione tale condizione contenesse i germi di una situazione non del tutto tranquillante, per il possibile intervento dei seguenti fattori :

1) smobilitazione dei depositi e cioè ritiro dalle banche dei depo-siti rappresentanti capitali rimasti liberi dai loro impieghi consueti durante la guerra, e che a guerra finita rifluiranno verso i loro impieghi originali ; 2) necessità di finanziare il mercato dei valori, per consentire a questo di assorbire la massa enorme di titoli industriali, emessa nei due ultimi anni e che si riteneva fosse rimasta in gran parte fluttuante ;

3) necessità da parte delle industrie di ricorrere alle banche per effettuare la loro trasformazione.

E r a insomma apparsa al gruppo come possibile l'eventualità che nel momento in cui l'economia nazionale aveva bisogno dell'aiuto delle banche per compiere la propria trasformazione, le banche, sia per le i n -genti somme anticipate alle industrie di guerra, sia per la possibilità di

un dram sui depositi, potessero trovare difficoltà a svolgere nel momento

opportuno il proprio compito, e che tutto il processo di trasformazione economica del paese potesse rimanere arenato per la mancanza di suffi-cienti liquidità delle banche.

P e r dissipare i propri dubbi su questo punto fondamentale ed essere in grado di studiare gli eventuali provvedimenti, il gruppo decise di in-terrogare al riguardo persone tecniche competenti, e da esse ebbe la più completa rassicurazione sulla situazione bancaria, suffragata da queste ragioni :

1) che se alcuni depositi saranno ritirati, altri affluiranno alle banche, costituiti dai capitali già impiegati nelle industrie belliche e che colla sospensione della loro attività diventeranno disponibili :

2) che la maggior parte dei titoli industriali emessi per miliardi negli ultimi due anni si trovano in buone mani e non v'è pericolo pel momento, a prescindere dal flusso e riflusso normale, ch'essi ricompari-scano sul mercato e ne assorbano le disponibilità;

3) che le banche sono bensì largamente impegnate colle indu-strie belliche, ma che non appena lo Stato avesse pagato a queste le. somme ad esse dovute per forniture già consegnate, e le industrie fossero messe in grado di estinguere i propri debiti verso le banche, queste "avrebbero ripresa tutta l'elasticità necessaria a finanziare la t r a s f o r m a

-zione economica del paese.

Rassicurato dai propri timori il' gruppo prendeva atto con viva soddisfazione di queste dichiarazioni ; e ad esso altro non rimaneva che portare innanzi alla Sezione il voto da trasmettersi al Governo che questo-provvedesse d'urgenza al pagamento dei suoi fornitori, il quale voto si incontrò con quello formulato nello stesso senso da altre Sezioni.

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* *

Il problema affidato allo studio del III gruppo si presenta irto di dif-ficoltà. Il finanziamento dell'attività economica all' estero, nelle varie sue

forme di credito all'esportazione, di creazione di imprese nazionali in paesi stranieri e nelle colonie, importa per lo più la concessione di credito a lunga scadenza; il che esige da parte degli istituti che lo esercitano spe-ciali cautele. Manca attualmente in Italia un ordinamento del credito in appoggio alla nostra espansione economica. Urge quindi crearlo e ciò tanto più in questo momento in cui sta per in ziarsi fra le maggiori potenze una vivace competizione per la penetrazione economica nei vari paesi.,

Va rilevato però subito a questo riguardo come le imprese nazionali operanti all'estero abbiano talvolta, oltre che un valore economico un va-lore politico, come conseguentemente il loro rendimento economico non sia sempre indice sufficiente della loro utilità, e come quindi le banche chia-mate a promuoverle o sussidiarle abbiano bisogno, per essere incoraggiate a svolgere l'opera propria, del sostegno dello Stato. Sorge quindi in prima linea il problema spinoso e delicato dei rapporti tra queste banche e lo Stato; problema che va risolto con molto tatto, ad evitare che le banche, nell'esplicazione della loro attività in concorrenza con simili banche d'altri paesi, si presentino come organi diretti del Governo ; ciò che avrebbe per -effetto o di limitare in molti casi la loro libertà d'azione con danno proprio e del paese, o di creare al Governo stesso imbarazzi di carattere inter-nazionale. Quanto alla forma pratica di attuare tale specie di credito si presenta l'alternativa di affidarne l'esercizio alle grandi banche di credito commerciale già esistenti, oppure ad istituti speciali da crearsi espressa-mente, sul tipo - della British Tracie Corporation testé fondata in Inghil-terra, o sul tipo di quelli che la Germania, anteriormente al conflitto eu-ropeo aveva disseminato in tutti i paesi del globo, e che nell'illusione della vittoria essa aveva in gran numero Greati durante la guerra per metterli in grado di entrare immediatamente in azione a pace conclusa.

11 fatto che il credito all'estero esiga scadenze lunghe, oltrepassanti -di molto i limiti di durata del credito ordinario, fa sorgere il dubbio che le banche ordinarie che si procurano i capitali di esercizio coi depositi ri-tiratali a vista o con breve preavviso, siano adatte ad esercitare tale opera di credito. D'altro canto anche la fondazione di banche speciali non è scevra di difficoltà. Si presenta al riguardo l'alternativa tra il sistema di un unico istituto centrale irradiante la propria azione in tutti i paesi del mondo, e quello di istituti molteplici con zone d'azione diverse. Entrambi i sistemi offrono vantaggi e svantaggi che vogliono essere partitamente vagliati e di cui va tenuto conto. Tutti questi problemi furono attentamente esami-nati dal gruppo ; ma questo allo stato attuale dei suoi studi non si è sen-tito ancora in grado di fare alcuna proposta concreta ; e si riserva di farlo non appena avrà ulteriormente approfondito l'esame del grave problema.

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Il quarto gruppo sta per ultimare le indagini e gli studi già da tempo avviati sui complessi argomenti relativi -al credito popolare urbano e

ru-io3 rale, alle Casse di risparmio e ai monti di pietà. I relatori di questi temi ne svilupparono la trattazione con l'ampiezza necessaria per poter deli-neare, per ciascuna di queste tre serie di istituzioni, l'ordinamento tecnico, il programma d'azione e le necessarie riforme legislative. Questi provve-dimenti coordinati con quelli dei maggiori istituti di credito, tenderebbero a dare alle istituzioni di carattere popolare, più umili, ma collettivamente altrettanto potenti, il necessario impulso nell'interesse delle nuove esigenze economiche del Paese. Le conclusioni del gruppo saranno fra breve sotto-poste all'esame della Sezione.

Il V gruppo, presa in esame la complessa materia di sua compe-tenza e riconosciuto come essa sia sotto certi rispetti comune a quella della sezione XXI ha ritenuto opportuno di coordinare il proprio lavoro a quello di tale Sezione. Dagli studi compiuti in collaborazione con questa esso ha potuto raccogliere elementi sufficienti per stabilire il probabile fabbisogno finanziario per l'esecuzione delle opere pubbliche più stretta-mente necessarie. Passato quindi a studiare il modo di provvedervi esso ha anzitutto preso in esame le condizioni della Cassa Depositi e Prestiti per conoscerne la disponibilità. Accertato che questa non potrebbe da sola finanziare tutti i lavori in progetto, il gruppo ha riconosciuto la necessità che all'uopo si costituisca un consorzio bancario composto della Cassa predetta e di tutti i grandi istituti di credito — e tale sua conclusione esso ha riassunto nell'ordine del giorno che si riproduce.

Adunanza 25 novembre 1918.

La Sezione, presi in esame gli studi compiuti dal suo 5° Gruppo in ordine al finanziamento delle opere di pub-blica utilità;

Considerata la particolare urgenza di risolvere il prò- LAVORI PUBBLICI.

blema che è connesso strettamente con la smobilitazione, siccome trattasi di credito occorrente per l'esecuzione di tutta la massa di lavori dipendenti da riparazioni, costru-zioni, e ricostrucostru-zioni, i quali alla loro volta daranno modo di fornire subito occupazione alle falangi tornanti dal campo;

Riconosciuto in base ad una particolareggiata relazione DISPONIBILITÀ DELLA , RE „ . . . . . . CASSA DEPOSITI E

quale efficace concorso la Cassa depositi e prestiti si accinga PRESTITI PER ORE-- , . , , , DITI ALLE O P E R E

a prestare fornendo il suo credito alle opere del dopo- PUBBLICHE.

guerra, per mezzo dell'insieme delle sue disponibilità, nel calcolo delle quali (limitato ad un periodo di cinque anni)

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si è tenuto conto del presunto loro incremento, in fun-zione dei diversi fattori che opereranno nel prossimo av-venire;

Considerato che in base a tale calcolo le disponibi-lità in parola, complessive per un quinquennio, ascendono a L. 2,138,000,000 cui aggiungendo l'assegnazione straordinaria

alla Cassa depositi, per costruzione di opere pubbliche a cura degli enti locali, in dipen-denza del provvido Decreto Luogotenenziale

17 novembre 1918 in » 500,000,000 si ha un totale di . . . L. 2,638,050,000

Osservato che a questa somma si è contrapposto l'in-sieme degli oneri da assolversi dalla Cassa per effetto delle diverse disposizioni che le demandano di concedere credito anzitutto per le opere pubbliche e poi anche per gli altri scopi propri di essa (mutui per estinzione di debiti, per indennità caro-viveri, credito agli impiegati, anticipazioni allo Stato, ecc.) e ritenuto che nella determinazione di questo fabbisogno si è incluso l'aumento dei prezzi in dipendenza della guerra, perchè la maggior parte delle previsioni fatte per opere da finanziarsi dalla Cassa è anteriore (talora di molti anni) alla guerra, motivo per cui è logico dedurre che un progetto valutato allora per uno, oggi debba entrare nel conto per lo meno per due-,

Osservato che in tal modo e sulla base di una precisa raccolta di dati inconfutabili, si è determinato in L. 3,954

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