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Project Row Houses, Houston 1993 Un quartiere di persone 

M. Kin Gagnon, 2010, p.44.

1.7 Project Row Houses, Houston 1993 Un quartiere di persone 

Dopo  Places with a Past, e nello stesso anno di  Culture in Action,  Project Row Houses realizzato/avviato dall’artista Rick Lowe aiuta a definire ancor meglio i criteri e le pratica di una nascente operatività  artistica nel sociale. In questo caso ci troviamo di fronte ad una difficoltà nominale, cosa che accompagna molte operazioni SEA, in quanto si tratta non solo di un progetto ancora attivo quanto, piuttosto, vivente. Si potrebbe definirlo come intervento artistico, nel senso che non si tratta di un evento, di una mostra o di un “atto” curatoriale. Allo stesso tempo il concetto di intervento, proprio nella sua etimologia,  è  legato al concetto dell’accadimento che, a sua volta, nella terminologia storico artistica  è  legato all’happening inteso proprio come un qualcosa che interviene, accade nel mezzo di un qualcos’altro e dunque mette in luce una dimensione temporale ben definita. 

Se pensiamo poi all’happening, all’interno di una dimensione urbana il rimando, in chiave italiana,  è  alla definizione data da L.Vinca Masina  “campo di accadimenti del tutto aperti e disponibili.” Per due progetti chiave della SEA come, House of The Future  di David 89

Hammons realizzato per  Places with a Past  nel 1991 e  Tele-Vecindario  di Manglano-Ovalle per  Culture in Action  del 1993,  ritengo, invece, che il termine intervento sia utilizzabile in quanto, seppur i progetti abbiano avuto una durata maggiore rispetto all’idea iniziale,  l’artista ha lasciato/abbandonato ogni suo ruolo e soprattutto ogni sua volontà di presenza. Ovvero, in questi casi l’artista  è  intervenuto nel senso che la sua presenza si  è  data come accadimento per un determinato periodo di tempo, quello relativo alla durata di PWP e CIA, dopodiché il progetto è continuato senza di loro modificandosi e ricostruendosi con una vita propria, o per meglio dire, con la vita delle persone che l’hanno preso in carico. Nel caso di Project Row Houses, come vedremo, la figura di Rick Lowe, invece, è ancora presente e questo fa di questo progetto una sorta di unicum e soprattutto non lo rende definibile ma al massimo osservabile.

Project Row Houses è un progetto che per certi aspetti, potremmo dire incorpora gli esiti sia di  Places with Past  che di  Culture in Action. Si tratta infatti di un progetto ancora attivo sviluppato all’interno di una ben determinata area urbana e altrettanto ben determinata comunità, iniziato attraverso un processo aperto di rilettura dello spazio urbano all’interno del quale la modalità  partecipativa  è  risultata una delle chiavi fondamentali. I livelli di complessità  di questo progetto sono dati in primis dalla sua durata. Un operazione ancora attiva, ad oggi venticinque anni, comporta durante il suo sviluppo una serie di pratiche e  “deviazioni”  che rendono quasi impossibile, forse neanche pensabile, una sua analisi attraverso la sola lente della critica artistica. Dentro Project Row Houses, infatti, convivono, tra gli altri, elementi/aspetti sociologici, urbanistici, gestionali ed economici. 

Project Row Houses nasce nella città  di Houston, nel quartiere di Third Ward a prevalenza afro americana. Il termine ward (circoscrizione/distretto) rimanda direttamente alla storica divisione urbanistica della città nei sei distretti principali. Tale divisione risale alla fondazione della città  nella prima metà  dell’ottocento e rappresenta, al pari della community areas utilizzate per Chicago, un concetto/territorio più  ampio rispetto a quello di quartiere, incorporando non solo l’aspetto urbano ma anche quello sociale dell’intera area rappresentando le sottodivisioni politiche e razziali. 

Third War durante la sua fase “ottocentesca” rappresentava un quartiere d’élite residenziale composto per la maggior parte da abitazione in stile vittoriano. La costruzione della Union Station, avvenuta nel 1910, avviò, se così  si può  dire, un certo processo di  “deterioramento”  del quartiere. L’affluenza di viaggiatori e pendolari portò, infatti, alla costruzione di diversi hotel trasformando l’aspetto stesso del quartiere. Se negli anni ’30 del Novecento la popolazione nera e quella bianca erano quasi equamente distribuite, col

A riguardo si veda, A.Pioselli, L’arte nello spazio urbano, cit.

passare del tempo, in particolare dopo la seconda guerra mondiale, il quartiere vide una maggiore e costante immigrazione nera che fece eco ad una crescente politica immobiliarista blockbusting che allontanò i residenti bianchi in particolare negli anni ’70. 

Nel corso degli anni a venire Third War ha subito un processo altalenante dovuto fondamentalmente a politiche di gentrificazione che in prima istanza hanno cercato di  “ripulire”  il quartiere per poi  “ripopolarlo”  verso la seconda metà  degli anni  ’90 con una nuova classe di residenti. Al momento attuale (2018) la popolazione del ward è etnicamente divisa in: 71.7% Afro-Americani, 12.1% Ispanici, 9.8% Bianchi, 5.1% Asiatici.   90

L’operazione di Lowe inizia nel 1990 quando il giovane artista ,trasferitosi dall’Alabama a Houston nel 1985, inizia a collaborare con SHAPE (Self Help for African People Through Education) il community center del quartiere di Third Ward. La missione di SHAPE è quella di aiutare, sostenere e migliorare, le condizioni della comunità  afro americana di Houston attraverso programmi di formazione e azioni di sostegno. SHAPE venne fondata nel 1969 e dunque  è  stata testimone della stagione dei movimenti per i diritti civili partecipando alla famosa  Million Man March  per la quale vennero  “organizzate”  e accompagnate centinai di famiglie da Harris County a Washington DC. Molti attivisti si sono  “formati”  a Third Ward dove, tra l’altro, sono nate anche le prime radio rivolte ad un pubblico principalmente afroamericano come KCOH (92.9 FM HD2) e KYOK. 91

Agli inizi degli anni '90 SHAPE stava conducendo una ricerca sugli edifici abbandonati e in forte stato di degrado nella zona di Third Ward. Molti di questi edifici venivano usati come luogo di spaccio ed essendo in quel periodo SHAPE impegnata anche in una campagna antidroga venne chiesta al comune la loro demolizione. Vennero così individuate 22 abitazioni tutte nello stile shotgun tipico egli stati del southeastern e, soprattutto, nello stile in cui David Hammons costruì  la sua House of the Future nel 1991 proprio durante  Places with Past. Questo nucleo di abitazioni divenne il punto di partenza del progetto Row Houses. Lowe infatti presentò a SHAPE un’altra visione che si rivelò vincente. Quelle 22 case vennero lette non come sintomo di degrado e abbandono bensì  come la rappresentazione della natura più  genuina del quartiere nonché  parte inalienabile della sua tradizione e per questo andavano recuperate. 

Le due influenze maggiori in questa visione di Lowe come testimoniano sia Grant Kester che Tom Finkelpearl furono la pittura “nostalgica” di John Biggers e la scultura sociale di Joseph Beuys. Da un parte la descrizione delle shotgun dipinte da Biggers portava alla luce il concetto di queste abitazioni come sistema interconnesso capace di creare un senso di comunità in grado di andare oltre le conseguenze della segregazione. Dall’altra, l’esempio di Beuys suggeriva la possibilità  trasformativa dell’arte di un qualcosa di  “comune”  e lontano dall’arte stessa. Grazie ai fondi del NEA (National Endowment for the Arts) più  una serie di finanziamenti privati, Lowe fu in grado di acquistare l’intero lotto delle 22 case evitando così  la demolizione. Sempre Lowe racconta di come l’ispirazione all’azione gli venne data dagli stessi ragazzi del quartiere i quali vedendolo impegnato alla realizzazione di un’opera gli chiesero non tanto di puntare il dito o analizzare il già  esistente, e quindi sottolineare una “precaria” condizione, quanto piuttosto di creare qualcosa di nuovo. 

Anche nel caso di PWP l’idea iniziale di Hammons era quella di sottolineare una determinata situazione, già evidente potremmo dire, legata alle conseguenze dell’uragano Hugo. Anche in quel caso furono proprio i ragazzi del quartiere a chiedere all’artista di realizzare qualcosa che

Per i dati relativi al periodo 2010-2015, si veda L.Binkovitz, Study: Northern Third Ward vs. Gentrification,

90

2018

https://kinder.rice.edu/2018/09/11/study-northern-third-ward-vs-gentrification (ultima consultazione settembre 2019).

https://www.uh.edu/third-ward/third-ward-map/ (ultima consultazione, settembre 2018).

non ricordasse loro costantemente la propria situazione bensì qualcosa che fosse in grado di migliorarla o per lo meno qualcosa di diverso in grado di aprire una nuova serie di possibilità. Hammons e Lowe ormai artisti di riferimento della comunità afro-americana, hanno entrambi iniziato il loro progetto partendo da una casa. Questo ritengo sia sintomatico dei tempi, ovvero, come l’elemento casa diventi un punto di partenza per la creazione di un nuovo dialogo e soprattutto di una nuova modalità  pratica.   Solo come breve accenno la metodologia della casa, nella forma specifica della casetta da giardino installata in spazi pubblici,  è  stata usata in diverse azioni dal collettivo austriaco WochenKlausur e in Italia dall’operazione dell’artista Marco Vaglieri “Operazioni necessarie alla circolazione accelerata di ossigeno” (1995). 

Per Hammons e Lowe, inoltre, non si trattava di una casa qualunque bensì  di un ben specifico modello, quello shotgun, diventato famoso proprio nel periodo della rivoluzione civile e dunque in un periodo storico contraddistinto da segregazione e schiavismo. Nonostante si tratti di case e della “riqualificazione” di un quartiere è giusto specificare, come fece del resto lo stesso Lowe al summit del 2013 organizzato da Creative Time , che PRH 92

non è un’impresa imprenditoriale “PRH is not an entrepreneurial venture.” 93

Il successo e la visibilità  acquistata nel corso degli anni, insieme alla  “scalata”  delle operazioni artistiche di Theaster Gates, hanno portato il discorso/progetto iniziale di Project Row Houses a confrontarsi con una dimensione professionalizzata e commerciale. Eppure l’intento di Lowe  è  sempre stato ben lontano da questa visione. Il punto iniziale della trasformazione di Lowe, infatti, fu principalmente culturale nel senso di costruzione e ricostruzione di una cultura basata sulla solidarietà  e sulla partecipazione dei membri della sua comunità. Non si tratta della costruzione di una comunità  utopica isolata e isolante in quanto Third Ward rappresenta una porzione di città, con tutti i meccanismi che questo genera, ben evidente. 

Project Row Houses si divide in due direttive principali. Una rappresentata dalle esigenze e richieste del quartiere e un’altra dalla formalizzazione di tali richieste attraverso un processo di natura artistico. Le case recuperate sono state così  divise tra appartamenti per finalità sociali -come il progetto per madri single alle quali viene data la possibilità di seguire corsi di formazione oltre ad essere fornita assistenza per un periodo da uno a due anni- e residenze per artisti. Le residenze per artisti non sono però  da considerarsi come studi e atelier separati dal quartiere ma come centri propositivi estremamente collegati al suo sviluppo. Proprio questo concetto portò  all’integrazione tra  “domanda”  del quartiere e “offerta” artistica attraverso la creazione di un programma di mentoring per i ragazzi. 

Il programma  Young Mothers Residential Program  (YMRP)  è  ideato e pensato per madri single, tra i 18 e i 26 anni, che vogliano portare avanti gli studi e la loro formazione. Nel corso degli anni ha offerto assistenza all’incirca a un centinaio di madri con le loro famiglie. I criteri di applicazione al programma dimostrano, nella loro specificità, una decisa transizione del

In conversation: the contours of place and action. Rick Lowe and Nato Thompson, 25 ottobre 2013, Art, 92

Place and Dislocation the 21st Century,Judson Memorial Church 55 Washington Square Park South.

L. Gabsy Gogarty, Art & Gentrification, in, Art Monthly, February 2014,  p.7.  93

progetto artistico all’interno del mondo reale.  Sempre da un punto di vista dei servizi per il 94

quartiere, il programma  Incubation Program  è  rivolto allo sviluppo di piccole realtà  economiche locali. In questo caso Project Row Houses diventa un vero e proprio incubatore, sviluppatore di idee e processi nonché sede fisica offrendo tempo e formazione a tutti coloro che sono all’inizio di un’attività  e vogliono sviluppare delle proprie iniziative. Al momento (settembre 2018)  Incubation Program  ospita i progetti  Crumbville TX

Storefront  e  Ujima Residents Resource House. Il primo  è  un piccolo forno che offe prodotti

vegani, il secondo, invece,  è  uno spazio che  promuovere l'integrazione sociale e politica  nonché  la mobilità  dei residenti economicamente emarginati. In passato  Incubation

Program ha ospitato il piccolo mercato NuWaters Food Co-op (2014 - 2016) e la radio All Real

Radio (2014 - 2016) fondata da ZIN, artista di Houston. 

Nel 2015 nell’intento di opporsi ai piani di gentrificazione della città  e con la volontà  di mantenere e costruire un quartiere fatto di relazioni sociali e non di bisogni indotti, Project Row Houses ha dato avvio al progetto  Emancipation Economic Development

Council (EEDC): “In 2015, Project Row Houses gathered with organizations, businesses, and

community residents to discuss the future of the northern Third Ward. Threatened by gentrification and the loss of our community's history and culture, a coalition of churches, nonprofits, community development corporations, business owners, artists, and residents joined forces to inspire hope and contribute to the revitalization and preservation of the Third Ward. Together they formed the  Emancipation Economic Development Council

To be eligible for YMRP, applicants must meet the following prerequisites:

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• Must be a single mother between the ages of 18 - 26.

• Must be eligible for public benefits such as Medicaid/CHIP, Temporary Assistance for Needy Families (TANF), and Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP)

• Applicants must have full custody of at least one child under the age of 17. (Limit two (2) children per participant) • Have children enrolled and regularly attending a public/private school or daycare.

• Must be employed part-time, 20 hours per week maximum.

• Must be able to provide income documentation from independent sources such as Social Security benefits, employment paycheck stubs, TANF, child support, and SNAP award letters. This documentation must be current

and submitted with application.

• Must be enrolled in an educational program: four-year college or university, associate degree program, or vocational training program; and have a grade point average of 2.5 must be maintained for the semester and overall. Unofficial transcripts may be submitted; both transcripts and a current class schedule must be submitted

with the application.

• Must have or obtain health insurance for myself and my children within the first 30 days of entering the program and be willing to connect to health insurance resources.

• Must understand that Project Row Houses is a Non-Profit Organization, using art as a vehicle to create everyday practices that uplift and move individuals to self-determination and self-sufficiency, all while creating an avenue to build deeper relationships with each other and the community.

• Must understand that pets are prohibited in YMRP.

• Must understand that PRH explicitly prohibits the use, possession, solicitation for, or sale of narcotics or other illegal drugs, alcohol, tobacco or prescription medication without a valid prescription. This policy applies to residents and visitors.

• Must understand that pursuant to Sections 30.06 and 30.07 of the Penal Code, PRH explicitly prohibits the possession, both concealed and open carry, of firearms on PRH property. This policy applies to residents and visitors.

• Must be willing to honor YMRP Program Commitments that support an intensive yearlong partnership with Project Row Houses including:

◦ Daily Curfew:

▪ Sundays through Thursdays: 10:00 p.m. ▪ Saturdays and Sundays: 2:00 a.m.

▪ No overnight intimate partners. All overnight guests must be granted permission in advance. ◦ Weekly Meetings and Check-In’s with YMRP Staff and collaborators

◦ Volunteer Opportunities [with focus on empowerment, family and community growth]

(EEDC). Nearly a century and half ago, a group of newly-freed African-American slaves led by Baptist minister Reverend Jack Yates purchased the land where Dowling and Elgin streets meet, in what became the first public park in Texas and remained one of the only municipal parks open to African-Americans during the era of racial segregation. They called it "Emancipation Park," and it has remained a staple for Third Ward's annual Juneteeth celebration. Like many Houston communities in recent years, the Emancipation Park area is experiencing change at an ever-increasing pace. Chief among those changes is the ambitious redesign of Emancipation Park itself, which reopened in 2017 after a $38 million renovation.  Project Row Houses remains dedicated to the preservation of this community's history and identity. We share this neighborhood with its residents and face the same challenges as them. Through the formation of the EEDC, along with continued partnerships and future endeavors, we hope to redefine revitalization by addressing needs instead of displacing the people who make this community historic.” 95

Da questa affermazione si evince non solo l’intenzione di mantenere un cero tipo di organizzazione sociale quanto piuttosto si può  vedere come tale volontà  debba essere costantemente contratta e discussa soprattutto in merito alla questione dello spazio pubblico e ai continui spostamenti che un certo tipo di mercato immobiliarista impone. Si tratta di un progetto che richiede una continua vigilanza e una continua relazione in quanto, essendo esso stesso una live creature, parafrasando John Dewey, si basa sulla costante costruzione e ricostruzione dell’esperienza a contatto con un dato ambiente. In tutto questo l’intento e la volontà dell’artista non possono fare altro che rimodularsi con quelle che sono le esigenze del suo mondo circostante dimostrando così una processualità open-ended senza precedenti.

A livello di teoria e critica Project Row Houses apre una serie di quesiti che non possono trovare una soluzione se non in un continuo aggiornamento e rivisitazione in base alle condizioni ambientali in cui si sviluppano. L’intento  è  stato quello di far ripartire una certa

communalità (communality), nel senso di creazione di un senso comune di appartenenza che

genera a sua volta consapevolezza sull’uso del in-comune. Questo  è  un punto molto importante, come sottolineato anche da  Larne Abse Gogarty  nel suo articolo  Art &

Gentrification,  in merito al quesito che l’attuale pratica sociale deve porsi con fermezza,

ovvero, quello che riguarda il valore d’uso e il valore di scambio che certe azioni posso produrre e dalle quali sono mosse. Scambio e uso entrano nel mondo della SEA e nella pratica sociale in generale nel momento in cui le azioni create/avviate da artisti acquistano un certo peso nella realtà. 

Project Row Houses tramite Lowe ha sempre cercato di difendere questa differenza rimarcando una distinzione netta soprattutto nel momento in cui tutta l’opera di “riqualificazione” di Third Row è entrata nel mirino dei costruttori locali dopo l’operazione di gentrificazione nel quartiere di Fourth Ward. Proprio per questo Project Row Houses si è costituito come Community Development Corporation (CDC) di modo da poter difendersi da future speculazioni. L’obiettivo è stato dunque quello di acquisire e rinnovare altre case per poter continuare una politica di gestione “calmierata” instaurando una serie di rapporti con la politica locale. In particolare nella seconda metà degli anni duemila, 2006, il problema di una incombente gentrificazione del quartiere era diventata una preoccupazione concreta e condivisa.

https://projectrowhouses.org/neighborhood-development/emancipation-economic-development-council

L’allora sindaco di Houston, Bill White (2004-2010), cercò  di avviare una politica di riqualificazione  convertendo tutte quelle case oggetto di attività illecite in abitazioni a prezzi accessibili specialmente in quei quartieri già carenti di infrastrutture e sicurezza. 96

Il rappresentate dello stato del Texas Garnet Coleman, la cui famiglia era originaria proprio di Third Ward, decise di applicare una politica chiamata Tax Increment Financing al fine di acquistare case da poter poi affittare a prezzi bassi.  Come sottolineò  John Buntin in un articolo del 2006, la questione della gentrificazione era abbastanza nebulosa in quanto se da un lato veniva demonizzata, dall’altra studi condotti in quegli anni sulle città di Boston e New York avevano dimostrato che in realtà la prospettiva di vivere in un quartiere “rigenerato” era c a p a c e a s u a v o l t a d i s t i m o l a r e s p i n t e p r o p o s i t i v e e n o n c o m p o r t a v a l’immediata  “espulsione”  dei residenti storici, in particolare quelli a basso reddito. Buntin