finanziari dell’Unione Europea
La necessità di contrastare in modo efficace gli autori dei reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea, ha indotto la Commissione a proporre in questo campo la creazione di una Procura Europea. La tutela degli interessi finanziari comunitari esige infatti, per la sua stessa specificità, una risposta specifica che permetta di trascendere i limiti della cooperazione giudiziaria classica.
Da circa vent’anni anni, su richiesta del Parlamento europeo e della Commissione, gruppi di esperti di diritto penale di tutti gli Stati membri lavorano sul tema della tutela degli interessi finanziari dell’Unione, basandosi su un ampio studio comparato dei sistemi penali nazionali e denunciando i limiti di tali spazi giudiziari di fronte alla criminalità economica e finanziaria internazionale.
A tal proposito, il 17 Luglio 2013 verrà ricordato nella storia dell’Unione Europea come il giorno della nascita del Procuratore Europeo: la nuova proposta di Direttiva è stata presentata dalla Commissione con lo scopo di combattere le frodi derivanti dall’utilizzo illecito dei fondi comunitari. 88
Pressoché tutti gli Stati dell’Unione hanno espresso parere positivo alla riforma; solamente Regno Unito, Irlanda e Danimarca rimarranno fuori dall’applicazione della direttiva. I primi due Stati potranno aderire dietro esplicita richiesta, mentre la Danimarca dovrà prima adeguarsi alle precedenti normative in ambito anti- frode. Di conseguenza questi tre Stati non beneficeranno del supporto della Procura Europea, mantenendo il mandato nazionale per questo genere d’indagini.
88Cfr. l’articolo di CASSANELLI del 17 Luglio 2013, Svolta nella lotta alle frodi:
nasce il Procuratore Pubblico Europeo, in Rivista di affari europei – Europae,
Occorre sottolineare che non si tratta dell’ennesima istituzione comunitaria che dispensa consigli e raccomandazioni “da lontano”, ma di un reale supporto operativo alle procure nazionali volto a portare a termine più velocemente le indagini, a velocizzare i sistemi giudiziari e ad apportare competenze specifiche a ciascuna inchiesta. Il Procuratore Europeo non nasce, quindi, solamente per salvaguardare l’UE dal finanziamento di progetti illeciti ed illegali e per combattere le frodi comunitarie, che ammontano all’ingente cifra di 500 milioni di euro all’anno; gli scopi principali di questa nuova istituzione consistono, infatti, nel supportare gli Stati per indirizzare le risorse nei progetti che maggiormente aiutano la crescita economica, nel privare di risorse gli utilizzatori illeciti, rei di creare numerose distorsioni al mercato, e nel tutelare i contribuenti europei che con le loro tasse contribuiscono a finanziari i fondi strutturali.
Durante la sua presentazione, il Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso ha affermato inoltre l’intenzione di ampliare i poteri dell’OLAF (Ufficio Europeo per la Lotta Anti- Frode) in modo che collabori in modo diretto con il Procuratore Europeo. Al momento l’Unione Europea non ha strumenti efficaci
per garantire ai contribuenti che parte del loro denaro non finisca nelle tasche delle organizzazioni criminali, le indagini penali e i procedimenti in merito sono ancora di esclusiva competenza delle autorità giudiziarie degli Stati membri; per questo si è deciso di dare il massimo slancio alla direttiva, la quale entrerà in vigore già dal 1 gennaio del 2015. 89 La Commissione ha espresso la concreta
volontà d’istituire l’Ufficio del Procuratore Europeo e di riformare l’ufficio Eurojust tramite una Comunicazione, la n. 2013/532 del 17 Luglio, rivolta al Parlamento e al Consiglio UE. Il testo introduce una serie di misure legislative tendenti a rafforzare gli aspetti istituzionali della protezione degli interessi finanziari dell’Unione, e, di conseguenza, dei contribuenti.
L’istituzione dell’Ufficio del Procuratore Europeo renderà dunque possibile, per la prima volta, l’introduzione di un’entità autonoma dotata dei poteri e delle risorse necessarie ad investigare e perseguire i casi di frode e di altre attività illegali che affliggono le risorse finanziarie della Comunità Europea, siano esse a carattere nazionale o transazionale. Il Procuratore sarà pienamente indipendente nell’esercizio della propria attività d’indagine, ma comunque responsabile verso le istituzioni dell’Unione, in quanto
avrà il compito di fornire sia al Parlamento Europeo sia ai Parlamenti degli Stati membri un resoconto annuale delle attività da lui compiute. Inoltre, per rendere migliore il grado delle indagini e dei procedimenti, la proposta della Commissione assicura che saranno pienamente rispettati i principi contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea 90 e che sarà data ampia
protezione ai diritti degli individui e delle società coinvolte in procedimenti relativi al reato di frode, poiché sia l’Unione sia gli Stati membri hanno il dovere di contrastare qualsiasi attività illegale che rechi pregiudizio agli interessi finanziari dell’UE e di predisporre un’efficace sistema di protezione di tali interessi.
La fonte normativa su cui si fonda la proposta della Commissione è l’articolo 86 TFUE, il quale prevede la creazione di una procura europea finalizzata, inizialmente, a contrastare i reati finanziari in seno all’UE, ma con la possibilità di estendere, in futuro, la competenza del Procuratore alla lotta contro i più gravi reati transazionali. Secondo tale disposizione, il Consiglio può provvedere ad istituire una Procura europea a partire da Eurojust per combattere i reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione,
deliberando all'unanimità previa approvazione del Parlamento Europeo.