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La prostituzione delle immigrate

Fig. 3 - Stranieri denunciati per sfruttamento o favoreggiamento della

prostituzione per i quali l'Autorità giudiziaria ha iniziato l'azione penale. Italia. Anni 1988-1996. 0 200 400 600 800 1000 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 Anno Stranieri denunciati

Fonte: elaborazioni TRANSCRIME di dati ISTAT.

La prostituzione straniera Abbiamo visto che in Italia dal 1991 vi è stato un incremento nel numero di persone denunciate per reati connessi alla prostituzione. Dallo stesso anno aumentano anche gli stranieri denunciati per questo reato (come evidenziato dal grafico che segue).

Questa crescita sembra essere collegata all’aumento dei flussi migratori verso l’Italia, soprattutto dai paesi dell’Europa dell’Est, e al coinvolgimento nel mercato della prostituzione “da strada” delle organizzazioni di reclutamento e delle prostitute di origine straniera. Le tre fasi della prostituzione migratoria in Italia

L’evoluzione della prostituzione di donne straniere nel nostro Paese può essere schematizzata in tre fasi: - tra il 1980 e gli inizi degli anni

’90;

- tra il 1992 ed il 1994; - dal 1995 ai giorni nostri. La prima fase, quella della prima internazionalizzazione della prostitu- zione, è caratterizzata dall’arrivo sulle nostre strade di prostitute per lo più sudamericane, immesse nel circuito illegale con un meccanismo di tipo “familiare”. La prostituzione viene esercitata lungo le strade ed in locali notturni. Gran parte delle donne interessate alla “prima onda- ta” giunge in Italia con l’intenzione di prostituirsi ed entra nel nostro paese con permessi di soggiorno temporanei per motivi di studio o turismo. Restano poi, approfittando delle numerose sanatorie per gli immigrati.

La seconda fase è caratterizzata dall’aumento del flusso migratorio dai paesi dell’Est europeo, provoca- to dagli eventi sociali e politici che,

appunto dal 1992 al 1994, hanno interessato quest’area.

La terza fase segna un deciso ed ulteriore progresso nell’evoluzione dello sfruttamento della prostituzione femminile di ragazze straniere. È la volta dell’avvento massiccio di donne dall’Albania e dalla Nigeria. In entrambi i casi si tratta di soggetti di età molto giovane, provenienti dalle aree urbane di questi paesi ed adescate da loro connazionali. In ognuna di queste fasi si intravede con sempre maggiore frequenza la catena organizzativa criminale che lega il Paese d’origine (adescamento e reclutamento delle ragazze) con il Paese di destinazione (prima acco- glienza ed avviamento sulle strade o in luoghi privati).

La prostituzione da strada La prostituzione da strada è quella che crea maggiore allarme sociale perché più visibile. Non è però possibile una quantificazione precisa del fenomeno perché chi si prostitui- sce non commette alcun reato, e quindi non compare nelle statistiche criminali.

Un aiuto per stimare il fenomeno in Trentino è dato dal fatto che la maggior parte di queste prostitute non sono italiane e quindi sono state controllate ed identificate dalla Polizia per ragioni connesse al loro status di extracomunitarie, spesso non in regola con le norme vigenti in materia di permessi di soggiorno. Abbiamo, pertanto, utilizzato le fotosegnalazioni effettuate tra il 1995 e il 1998 dalla Questura di Trento al fine di poter trarre informa- zioni utili circa la nazionalità, il numero e l’incremento di queste persone di fatto dedite alla prostitu- zione.

Va detto che i dati riprodotti non sono rappresentativi ma sono indicatori utili per valutare le dinami- che quantitative e qualitative del fenomeno. Occorre altresì precisare che quando si parla di nazionalità ci si riferisce a quella dichiarata dalla donna sottoposta ad identificazione che potrebbe non coincidere con quella reale.

Fig. 4 - Persone sottoposte a rilievi fotodattiloscopici perchè dedite alla

prostituzione. Provincia di Trento. Anni 1995-1997.

10 40 2 1 6 20 26 21 78 2 2 4 1 1 3 5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Italia Bosnia Ucraina Ghana Nigeria Sierra Leone

Zaire Giamaica

Nazionalità

Persone fotosegnalate

Fonte: elaborazioni TRANSCRIME di dati della Questura di Trento.

La prostituzione nascosta

Accanto alla prostituzione da strada, visibile ma allo stesso tempo difficile da quantificare, c’è quella nascosta: si tratta dell’offerta di prostituzione in appartamenti. Il veicolo attraverso il quale questa offerta è conosciuta dai potenziali consumatori è quello delle inserzioni pubblicitarie in periodici.

Per comprendere meglio questo “segmento di mercato” nel Trentino si è pensato di partire proprio da tali annunci economici. Si è così analiz- zato un periodo relativamente breve (dal gennaio al giugno del 1998) e sono state considerate solamente le inserzioni di un settimanale di annunci economici che potevano essere ricondotte con certezza inequivocabile ad una prestazione sessuale a pagamento.

Nel periodo di riferimento gli annun- ci pubblicati settimanalmente con una formula pressoché costante tipo “fotomodella per hobby disponendo

tempo libero valuta offerte di colla- borazione” sono stati ben 489. Da

questo numero si sono sottratti gli annunci che si ripetevano più volte e si è così giunti al numero di 70 donne e di 21 uomini che hanno offerto prestazioni sessuali nell’arco di sei mesi.

Attraverso interviste telefoniche si sono raccolte una serie di informa- zioni sulle caratteristiche delle prostitute a Trento.

Tab. 2 - Persone sottoposte a rilievi fotodattiloscopici perché dedite alla

prostituzione. Provincia di Trento. Anno 1995.

Nazione di provenienza 1995 1996 1997 Italia 3 4 3 Albania 17 9 14 Bosnia 1 1 - Spagna - - 1 Ucraina - 6 - Camerun 6 5 9 Ghana - 10 16 Liberia 3 3 15 Nigeria 23 18 37 Ruanda - 2 - Sierra Leone - 1 1 Togo 1 1 2 Zaire - - 1 Zimbawe - 1 - Giamaica - 1 2 Colombia - - 5 Totale 54 62 106

LE PROSTITUTE IN APPARTA- MENTO

- sono nella maggior parte dei

casi di nazionalità italiana o sudamericana

- esercitano prevalentemente a

Trento città

- lavorano da sole

- utilizzano il telefono cellulare

per il contatto con il pubblico

- hanno tariffe che sono circa il

doppio di quelle da strada

Ciò che succede nel Trentino e a Trento in particolare non è molto diverso da quello che accade in altre zone e città. I numeri riportati possono sembrare elevati ma diven- tano molto più modesti nel confronto con altre realtà, come quella milane- se, dove gli annunci di prestazioni sessuali arrivano a circa 300 unità

al giorno. I dati trentini sono utili ad alcuni confronti e non hanno alcuna pretesa di rappresentatività.

È anche molto difficile individuare l’origine dei clienti, dato che l’offerta di prostituzione nel Trentino si svolge in aree a forte transito commerciale e turistico.

Riepilogando

• La provincia di Trento, pur distinguendosi per un’offerta di prosti-

tuzione più modesta rispetto ad altre zone d’Italia e alle province

limitrofe, sta risentendo dei vasti cambiamenti connessi ai fenome-

ni migratori degli ultimi anni;

• per quanto riguarda la prostituzione di strada, apparentemente

con un’offerta in crescita, si può affermare che il Trentino è fruito-

re di una prostituzione che arriva ed è organizzata altrove,

prevalentemente nelle vicine città di Brescia e Verona. I rilievi

fotodattiloscopici eseguiti in Trentino nel 1997 dalla Polizia

indicano che le donne dedite a questa attività provengono in

massima parte dai Paesi del Centro Africa (Nigeria, Ghana,

Liberia, Camerun) ed in misura minore dall’Albania;

• la prostituzione in appartamento sembra avere un andamento

stabile. In questo ambito si trovano sia le italiane e che le stranie-

re, solitamente di origine sud americana.

PARTE SECONDA Capitolo 6