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Qualche nota di descrizione della scrittura unicamente nei casi in cui si distacchi notevolmente dal modello sopra descritto 149

1. Fra’ Girolamo Piccini

Redattore dei consigli 1-13, 42-44, 74, 130-132

Libro A, p. 12 (scheda 43) Si segnala il sistematico utilizzo di legamenti a ponte fra le lettere.

2. Fra’ Angelo Nuzza

Redattore dei consigli 14-22 – I menzionati consigli sono privi della sottoscrizione del priore e di indicazioni circa l’identità del segretario: lo scrittore è stato identificato con il primo priore del convento fra’ Angelo Nuzza perché la mano in questione redige i consigli compresi tra la partenza del vicario generale fra’ Girolamo Maria Piccini, autore delle prime pagine del libro, e l’elezione del secondo priore fra’ Girolamo Maria Castelfranco, peraltro scrittore dei consigli successivi. Il cambio di scrittura coincidente con il cambio di priore ha fatto pertanto ipotizzare anche una coincidenza tra il primo priore e il redattore dei consigli.

Libro A, p. 4 (scheda 14) Si segnala la tendenza di alcune aste discendenti a ‘risalire’ verso destra, con un intento ornamentale in sintonia con la calligraficità generale della scrittura.

3. Fra’ Girolamo Maria Castelfranco Redattore dei consigli 23-41, 45-50

148

Per ragioni soprattutto di spazio, solo uno anche nel caso di scrittori intervenenti in maniera intermittente in anni successivi.

149

Le descrizioni si incentrano sui caratteri tipi della scrittura in oggetto e che, eventualmente, permangono anche negli

anni successivi – i riferimenti a lettere specifiche, comunque, vengono contestualizzati e riferiti per comodità

XXXI

Libro A, p. 9 (scheda 32)

4. Mano A

Redattore del consiglio 51 – Non è stata individuata l’identità dello scrittore a causa dell’eccessiva artificiosità della scrittura.

Libro A, p. 15 (scheda 51) Come già segnalato, si tratta di una scrittura artificiosa e con intenti calligrafici.

5. Fra’ Pietro Martire Degna Redattore dei consigli 52-60

Libro A, p. 15 (scheda 52)

6. Fra’ Raffaele Tommaselli Redattore dei consigli 61-62

Libro A, p. 19 (scheda 61) Si segnala la tendenza di alcune aste discendenti a ‘risalire’ verso destra, in questo caso non con intento ornamentale ma come legamento con la lettera successiva o precedente.

XXXII 7. Fra’ Carlo Bonazza

Redattore dei consigli 63-73, 75-98, 145-178, 258, 279-340, 347-350, 362

Libro A, p. 26 (scheda 82) Questa scrittura presenta una maggiore posatezza rispetto alle precedenti: molte lettere sono staccate, i legamenti si presentano in ‘blocchi’ di due o tre lettere – particolare risultano essere i legamenti di ‘r’ sia con le lettere precedenti che con le lettere successive, a ponte.

8. Fra’ Antonio Maria Tiri Redattore dei consigli 99-129

Libro A, p. 34 (scheda 100) La scrittura, pur presentando numerosi legamenti, risulta nel complesso piuttosto posata e non esente da elementi di ornamentazione, soprattutto nell’uso del frequente prolungamento del tratto centrale delle ‘e’; si segnalano l’uso del segno cocleare per ‘con’ (es. ‘consiglio’) e il particolare legamento ‘to’, con il tratto di ‘t’ che scende curvilineo fino al rigo di base, fondendosi con l’inizio della ‘o’, lasciata aperta.

9. Fra’ Corrado Corradi Redattore dei consigli 133-144

Libro A, p. 41 (scheda 134)

10. Fra’ Giovanni Tommaso Baretta Redattore dei consigli 179-202

XXXIII

Libero A, p. 62 (scheda 187)

11. Fra’ Celestino Cossetini Redattore dei consigli 203-205

Libro A, p. 70 (scheda 204) Si segnala la forma particolare per ‘f’, realizzata con un unico movimento che sale, ridiscende e di nuovo sale fino a metà della lettera, realizzando 3 o 4 occhielli a seconda dei casi.

12. Fra’ Cherubino Torni

Redattore dei consigli 206-209, 217-220, 222-223

Libro A, p. 71 (scheda 207) Anche in questo caso, pur trattandosi di una corsiva, l’elemento della velocità del tracciato non è portato al punto di deformare le lettere coinvolte nei legamenti – peraltro, in genere in sequenze al massimo di 2 o 3 lettere, creando ‘blocchi’ spaziati dagli elementi precedenti e successivi, indice di una maggiore lentezza se non posatezza della scrittura.

13. Fra’ Domenico Maria Timone Redattore dei consigli 210-216, 221, 224-230

XXXIV

Come nel caso sopra, la scrittura presenta minori caratteristiche di corsività, permettendo a molte lettere di essere staccate le une dalle altre.

14. Fra’ Reginaldo Succhietti

Redattore dei consigli 231-239, 242-248, 256-257, 264, 269

Libro A, p. 80 (scheda 235)

15. Fra’ Vincenzo Duca

Redattore dei consigli 240-241, 249-251, 253-255

Libro A, p. 82 (scheda 241)

16. Fra’ Giovanni Olivato Redattore del consiglio 252, 441,

Libro A, p. 87 (scheda 252) Si segnala l’uso di concludere le aste discendenti di ‘p’ con un tratto che risale verso destra, non sempre funzionale alla realizzazione di un legamento con la lettera successiva.

17. Fra’ Gioacchino Balduino Redattore dei consigli 259-263, 265-277

XXXV

Libro A, p. 89(scheda 261) Si tratta di una scrittura tracciata con lentezza, quasi ‘posata’, con legamenti che non deformano la forma delle lettere.

18. Fra’ Antonino Scarmignan Redattore del consiglio 278

Libro A, p. 94 (scheda 278)

19. Fra’ Michel’Angelo Bardini Redattore dei consigli 341-346

Libro A, p. 120 (scheda 341)

20. Fra’ Serafino Marchesi

Redattore dei consigli 351-361, 363-372, 409, 473-481, 483-484

Libro A, p. 129 (scheda 356)

21. Fra’ Carlo Maria Cavagnis

Redattore dei consigli 373-398, 410-440, 443-445, 447-472, 504-525, 625

XXXVI

Di tale scrittura, molto larga, va segnalata soprattutto la presenza di eccessi di inchiostro, in misura maggiore ma non esclusivamente in corrispondenza ad aste ascendenti e discendenti.

22. Fra’ Giacinto Bigontina

Redattore dei consigli 399-408, 442, 482

Libro A, p. 145 (scheda 399) Di nuovo una scrittura meno corsiva, in cui le lettere possono trovarsi separate le une dalle altre e che nel complesso persegue un intento calligrafico.

23. Mano B

Redattore del consiglio 446

Libro A, p. 169 (scheda 446)

24. Fra’ Mariano Ciani

Redattore dei consigli 485-503, 556-557, 561-573

Libro A, p. 184 (scheda 487)

25. Fra’ Giovanni Vicentino

Redattore dei consigli 526-555, 558-560

XXXVII 26. Fra’ Sebastiano Baita

Redattore dei consigli 574-585, 612, 1376-1378, 1469-1471

Libro B, p. 3r (scheda 576)

27. Fra’ Domenico Merenzi

Redattore dei consigli 586-624, 626-628, 632-639, 641-643, 647-648, 725-736, 738-740, 744-763, 768-781, 784-786, 834, 843, 880-882

Libro B, p. 10v (scheda 596)

28. Fra’ Angelo Lavese

Redattore dei consigli 629-631, 640, 644-646, 649-653

Libro B, p. 22r (scheda 629)

29. Fra’ Valeriano Bassanello Redattore dei consigli 654-658

XXXVIII

Libro B, p. 28r (scheda 656)

30. Fra’ Agostino Vitaliani Redattore dei consigli 659-682

Libro B, p. 30r (scheda 664)

31. Fra’ Tommaso Arcangeli

Redattore dei consigli 683-706, 708-712, 737, 741-743,

Libro B, p. 35v (scheda 685) La scrittura, ampia e di modulo grande, nel complesso appare volta ad una maggiore calligraficità rispetto alle precedenti – la maggiore ariosità della scrittura viene arricchita da caratteri di ornamentazione, come i tratti curvi alla fine delle aste ascendenti di ‘d’, o il tratto mediano della ‘e’ che viene prolungato.

32. Mano C

XXXIX

Libro B, p. 44v (scheda 707)

33. Fra’ Secondo Pasotti Redattore dei consigli 713-724

Libro B, p. 47r (scheda 716)

34. Fra’ Pietro Antonio Dia

Redattore dei consigli 764-767, 782-783, 842-852, 854-856

Libro B, p. 77v (scheda 846)

35. Fra’ Gerardo Zerbinati

XL

Libro B, p. 66r (scheda 789)

36. Fra’ Giovanni Vincenzo Patuzzi

Redattore dei consigli 814, 821, 975-986, 1223, 1258-1259

37. Fra’ Giovanni Battista Contarini Redattore dei consigli 824-833, 835-841

Libro B, p. 72v (scheda 828)

38. Fra’ Giovanni Battista Pez Redattore del consiglio 853

Libro B, p. 79r (scheda 853)

39. Fra’ Riccardo Zamberlani Redattore dei consigli 857-879, 1375

XLI

Libro B, p. 83r (scheda 877)

40. Fra’ Edoardo Chiessé Redattore dei consigli 883-900

Libro B, p. 85r (scheda 890) In questa scrittura, più posata, va sottolineato l’uso delle abbreviazioni: in particolare, anche nell’esempio sopra riportato, si segnala l’uso dell’abbreviazione per ‘-bus’ (es. ‘moribus’).

41. Fra’ Fortunato Maria Vinaccesi Redattore dei consigli 901-908, 911-934

Libro B, p. 87v (scheda 901)

42. Fra’ Amando Maria Leoni Redattore dei consigli 909-910, 941-944

XLII

Libro B, p. 88v (scheda 910) Di questa scrittura va segnalato il particolare rapporto tra aste e corpo delle lettere, che conferisce l’impressione generale di una ‘compressione’ delle lettere le une sulle altre.

43. Fra’ Bernardo Maria de Rubeis Redattore del consiglio 935

Libro B, p. 96v (scheda 935)

44. Fra’ Andrea Doriguzzi Redattore del consiglio 936-940

Libro B, p. 97v (scheda 936)

45. Fra’ Girolamo Benetti Redattore dei consigli 945-953, 956

XLIII 46. Fra’ Giovanni Giacomo Gera

Redattore dei consigli 954-955

Libro B, p. 102r (955)

47. Fra’ Fabiano Marinoni Redattore dei consigli 957-

Libro B, p. 102v (scheda 957)

48. Fra’ Gabriele Grippo

Redattore dei consigli 958-974, 1025-1055

Libro B, p. 103v (scheda 958)

49. Fra’ Giuseppe Maria Mauro Redattore dei consigli 986-998

XLIV

Libro B, p. 110v (scheda 987)

50. Fra’ Severo Macarinelli Redattore dei consigli 999-1000, 1024

Libro B, p. 113r (scheda 999)

51. Fra’ Giustino Maria Maraldi Redattore dei consigli 1001-1023

Libro B, p. 116v (scheda 1023)

52. Fra’ Giovanni Battista Fabris

Redattore dei consigli 1056, 1058-1065, 1070, 1763-1766, 1777

Libro B, p. 127v (scheda 1061)

53. Fra’ Antonio Vellotti

XLV

Libro B, p. 127r (scheda 1057) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

54. Fra’ Gasparo Monaci

Redattore dei consigli 1066-1069, 1071-1118, 1120-1146, 1148-1174, 1176-1200, 1202-1213, 1216-1222, 1224-1257, 1260-1273, 1279-1283

Libro B, p. 131r (scheda 1075)

55. Fra’ Eustachio Armellini Redattore dei consigli 1147, 1175, 1470

Libro B, p. 159v (scheda 1175)

56. Fra’ Menegatti

XLVI

Libro B, p. 170 (scheda 1201)

57. Fra’ Giovanni Battista Lamari Redattore dei consigli 1271, 1274-1278

Libro C, p. 20 (scheda 1274)

58. Fra’ Raimondo della Noce

Redattore dei consigli 1284, 1289, 1319, 1324-1325, 1358-1374, 1379-1384, 1386-1397

Libro C, p.

59. Fra’ Giovanni Gratarol

Redattore dei consigli 1285-1288, 1326-1332, 1385, 1398-1399, 1410-1411, 1438

Libro C, p. 25 (scheda 1827) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

60. Fra’ Francesco Testa Redattore dei consigli 1289-1318

XLVII

Libro C, p. 27 (scheda 1293) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

61. Fra’ Sigismondo Legati

Redattore dei consigli 1320-1323, 1400, 1704, 1754, 1759, 1790

Libro C, p. 35 (scheda 1321)

62. Fra’ Germanico Lucis

Redattore dei consigli 1333-1334, 1340-1341, 1348-1355, 1454-1457, 1459, 1464-1468, 1631, 1644, 1649

Libro C, p. 38 (scheda 1334)

63. Fra’ Clemente Pulissi

Redattore dei consigli 1335-1339, 1433-1437, 1439-1453, 1458, 1460-1463

Libro C, p. 39 (scheda 1338) La scrittura nel complesso si presenta piuttosto posata: i legamenti sono rari e non deformano comunque mai le lettere, spesso anzi separate le une dalle altre.

64. Fra’ Aurelio della Torre Redattore dei consigli 1342-1346

XLVIII

Libro C, p. 40 (scheda 1342)

65. Fra’ Ignazio Soldà

Redattore dei consigli 1347, 1356-1357, 1401-1402, 1433

Libro C, p. 46 (scheda 1357)

66. Fra’ Anastasio Comi Redattore dei consigli 1403

Libro C, p. 62 (scheda 1403)

67. Fra’ Cristoforo Callegari Redattore dei consigli 1404-1409

Libro C, p. 64 (scheda 1409)

68. Fra’ Filippo Penzi

XLIX

Libro C, p. 65 (scheda 1412)

69. Fra’ Romualdo Milani

Redattore dei consigli 1471-1489, 1502

Libro C, p. 98 (scheda 1502)

70. Fra’ Cherubino Zelo

Redattore dei consigli 1490-1501, 1503-1529, 1531-1537, 1659

Libro C, p. 95 (scheda 1491) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti, tutto sommato rari, non modificano la loro struttura. Va segnalata la forma di ‘l’ in legamento con la lettera precedente, che sale e discende senza creare occhielli.

71. Fra’ Giovanni Pietro Zeviani

Redattore dei consigli 1504, 1556-1557, 1564-1566, 1568-1574, 1755, 1757, 1761

L 72. Fra’ Andrea Klein

Redattore dei consigli 1530, 1547, 1555

Libro C, p. 106 (scheda 1530) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

73. Fra’ Dionisio da Col

Redattore dei consigli 1538-1539, 1567, 1575, 1686-1689, 1697

Libro C, p. (scheda)

74. Fra’ Gabriele Bratti

Redattore dei consigli 1540-1546, 1548-1554

Libro C, p. 109 (scheda 1542)

75. Fra’ Teodoro Colombo

Redattore dei consigli 1558-1563, 1576, 1745-1748, 1791-1792

Libro C, p. 114 (scheda 1558)

76. Fra’ Michelangelo Santorini

LI

Libro C, p. 119 (scheda 1577)

77. Fra’ Domenico Maria Tonelli

Redattore dei consigli 1578, 1589-1591, 1595, 1602, 1613, 1615-1616, 1632

Libro C, p. 1119 (scheda 1578)

78. Fra’ Placido Maria Ossi

Redattore dei consigli 1579-1588, 1592-1601, 1603-1612, 1617-1630, 1633-1637

Libro C, p. 119 (scheda 1579) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

79. Fra’ Luigi Torrelazzi

Redattore dei consigli 1640-1643, 1645-1649, 1650, 1666-1669, 1671-1672, 1674-1685

Libro C, p. 137 (scheda 1643)

80. Fra’ Vincenzo Maria Armano

LII

Libro C, p. 140 (scheda 1651)

81. Fra’ Sebastiano Maria Rossi Redattore dei consigli 1670

Libro C, p. 144 (scheda 1670)

82. Fra’ Gregorio Bossi

Redattore dei consigli 1690-1696, 1698-1702, 1835, 1908, 1956, 1960

Libro C, p. 154 (scheda 1695) La scrittura è fra le più particolari di quelle attestate: il modulo molto grande, l’asse altalenante tra un prevalente orientamento verso destra e un orientamento verso sinistra (es. nella prima riga ‘Zangiacomi’) con l’impressione di disordine che ne deriva, la spigolosità di alcuni tratti, anche ornamentali come quelli alla base della ‘P’, in contrasto con la rotondità di alcune lettere come ‘d’, ‘g’, ma anche ‘n’ contribuiscono a caratterizzarla in maniera forte.

83. Fra’ Giovanni Carlo Zangiacomi Redattore dei consigli 1703

LIII

In questa scrittura, che attenua molto i caratteri di corsività, va segnalato l’uso di tratti ornamentali, soprattutto al termine delle aste discendenti.

84. Fra’ Giorgio Scarpazza

Redattore dei consigli 1705-1707, 1713-1722, 1760

Libro C, p. 158 (scheda 1705)

85. Fra’ Giovanni Vincenzo Bonomi Redattore dei consigli 1708, 1710-1712

Libro C, p. 159 (scheda 1708)

86. Fra’ Ignazio Masotti

Redattore del consiglio 1709. – L’attribuzione non è certa e ha potuto basarsi unicamente sul confronto tra la scrittura del consiglio e la firma in calce ai consigli seguenti ad opera del priore.

Libro C, p. 159 (scheda 1709)

87. Fra’ Andrea Nicolai

Redattore dei consigli 1723-1724, 1739-1743, 1750-1754, 1758

LIV 88. Fra’ Giacinto Nebl

Redattore dei consigli 1725-1738

Libro C, p. 163 (scheda 1725) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura.

89. Fra’ Giuseppe Maria Bianchi Redattore dei consigli 1744

Libro C, p. 170

90. Fra’ Alessandro Orlandini Redattore dei consigli 1767-1776, 1843

Libro C, p. 179 (1768)

91. Fra’ Paolo Barbizoli

Redattore dei consigli 1778-1789, 1793-1806, 1809, 1812-1817, 1821-1823, 1826-1833, 1836-1838, 1840-1842, 1844- 1856, 1858-1859, 1863-1867, 1871-1872

Libro C, p. 182 (scheda 1778)

LV

Redattore dei consigli 1807-1808, 1810-1811, 1818, 1824-1825, 1834, 1855, 1857, 1860-1862, 1866, 1868-1870, 1873- 1896, 1898-1901, 1905bis, 1906-1907, 1924-1940, 1948-1949

Libro C, p. 190 (scheda 1807) Pur presentando numerosi legamenti, l’impressione generale di questa scrittura è quella di un attenuarsi della corsività a favore della leggibilità e della calligraficità del testo. Le lettere, a volte arricchite da tratti ornamentali (es. ‘e’, ‘p’) appaiono tracciate con precisione e ancorché in legamento sono nettamente distinguibili le une dalle altre.

93. Fra’ Vincenzo Papetti Redattore dei consigli 1819-1820

Libro C, p. 197 (scheda 1819)

94. Fra’ Valerio Nordio Redattore dei consigli 1839, 1873

95. Fra’ Pietro Girolamo Fontana

LVI

Libro C, p. 224 (scheda 1895)

96. Fra’ Vincenzo Zuccalmaglio Redattore dei consigli 1909-1922

Libro C, p. 230 (scheda 1909)

97. Fra’ Tommaso Cicogna Redattore dei consigli 1923

Libro C, p. 234 (scheda 1923)

98. Fra’ Norberto Pilotti Redattore dei consigli 1925, 1961

LVII 99. Fra’ Marco Canella

Redattore dei consigli 1940-1947

Libro C, p. 241 (scheda 1942) La scrittura attenua la caratteristica della corsività: le lettere sono spesso separate le une dalle altre e i legamenti non modificano la loro struttura. Va segnalato inoltre il particolare rapporto tra aste e corpo delle lettere, che contribuisce a dare alla scrittura un aspetto di ‘compressione’.

100. Fra’ Tommaso Calvi Redattore dei consigli 1950-1959

Libro C, p. 243 (p. 1950)

101. Fra’ Mariano Conciato

Redattore dei consigli 1962-1965, 1969

Libro C, p. 250 (scheda 1964)

102. Fra’ Luigi Savoldello

LVIII

Libro C, p. 251 (scheda 1966) La scrittura attenua la caratteristica della corsività, con lettere ben tracciate e nettamente separate le une dalle altre, e sembra volta alla migliore leggibilità e calligraficità del testo; va segnalato il particolare rapporto tra aste e corpo delle lettere.

103. Fra’ Antonino Squarcina Redattore dei consigli 1970-1979

Libro C, p. 253 (scheda 1974) La scrittura attenua la caratteristica della corsività, con lettere ben tracciate e nettamente separate le une dalle altre, e sembra volta alla migliore leggibilità e calligraficità del testo; va segnalato il particolare rapporto tra aste e corpo delle lettere.

Descrizione dei codici