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Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per

Nel documento DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE (pagine 52-58)

4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE

4.1 Storia ed evoluzione

4.1.5 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per

Piano industriale del Gruppo BPER Banca 2019-2021

La Capogruppo ha approvato in data 27 febbraio 2019 il piano di sviluppo triennale del Gruppo BPER Banca (“BPER 2021 Strategic Plan” o il “Piano”) articolato principalmente su tre pilastri:

1. crescita e sviluppo del business con un focus particolare sui settori con un significativo contenuto commissionale, come Bancassurance, Wealth Management e Global Advisory Imprese, e con un’elevata marginalità, come il credito al consumo;

2. forte incremento dell’efficienza operativa e semplificazione del modello distributivo, della struttura societaria e dei processi interni, attraverso l’ottimizzazione del dimensionamento degli organici e la riduzione della complessità organizzativa;

3. accelerazione del de-risking e ulteriore rafforzamento patrimoniale.

Il Piano verrà sviluppato a partire dai significativi benefici derivanti dalle operazioni straordinarie annunciate nel corso nel mese di febbraio 2019: l’acquisto di Unipol Banca e delle quote di minoranza del Banco di Sardegna, la cessione di un portafoglio di sofferenze per circa € 1 miliardo e l’acquisizione del controllo di Arca Holding.

Il Gruppo vuole confermarsi come punto di riferimento per famiglie e imprese supportando la crescita dell’economia dei territori serviti con una crescente focalizzazione sulla trasformazione digitale, l’innovazione di processi e prodotti, nuove strategie di internazionalizzazione ed un rinnovato impegno nella Social Responsibility.

Il Piano Industriale 2019-2021 si pone come obiettivo prioritario la creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo per tutti gli stakeholder, attraverso un’articolata serie di interventi che permetterà di conseguire i seguenti target finanziari:

­ aumento della redditività prospettica, con un utile netto al 2021 pari a € 450 milioni e un RoTE pari al 10% circa

­ rafforzamento del capitale con un CET1 ratio fully phased al 2021 in area 12,5%

­ un dividend payout medio in arco Piano pari a circa il 25%.

Tali obiettivi saranno raggiunti grazie all’implementazione dei tre pilastri del Piano, ovvero:

1. crescita e sviluppo del business:

• risparmio gestito CAGR 18-21: +5,0%

• finanziamenti netti alla clientela CAGR 18-21: +1,6%

• commissioni nette CAGR 18-21: +3,6%

• margine di interesse CAGR 18-21: +0,7%;

2. incremento dell’efficienza operativa e semplificazione:

• riduzione dei costi della gestione CAGR 18-21: -2,6%

cost / income ratio al 2021: inferiore al 59%;

3. accelerazione del de-risking:

NPE ratio lordo al 2021: inferiore al 9%

• costo del rischio al 2021: 60 b.p..

Acquisizione del controllo di UNIPOL Banca

Nell’ambito delle operazioni strategiche avviate con il Gruppo Unipol, in data 7 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha deliberato l’acquisto del 100% del capitale di Unipol Banca, per un corrispettivo cash pari ad Euro 220 milioni.

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L’operazione mira all’acquisizione di una banca che ha completato un forte processo di de-risking (grazie agli interventi effettuati dal Gruppo Unipol a partire dal 2017), consentendo l’incremento delle dimensioni operative del Gruppo BPER Banca con un aumento del totale attivo nell’ordine del +17% (totale attivo post deal superiore a Euro 80 miliardi) e del totale raccolta nell’ordine del +70%

(totale raccolta post deal prossima a Euro 150 miliardi); rafforzamento della base clientela, con oltre 500/mila nuovi clienti, con opportunità di ottimizzazione del cross-selling e potenziamento dei canali distributivi.

Il Gruppo BPER Banca, confermando l’impegno a proseguire con determinazione l’azione di de-risking e l’ulteriore miglioramento dell’asset quality, nell’ambito delle operazioni strategiche avviate con il Gruppo Unipol, in data 7 febbraio 2019 ha sottoscritto un accordo quadro per la vendita al Gruppo Unipol di un portafoglio di sofferenze (portafoglio “Emilia”) originate da BPER Banca e dal Banco di Sardegna per un valore lordo contabile pari a circa Euro 1,0 miliardo (a fronte di un valore lordo esigibile pari a circa Euro 1,3 miliardi), composto per circa il 68% da crediti unsecured e per circa il 32% da crediti secured; il valore di libro netto al 31 dicembre 2018 è sostanzialmente allineato al corrispettivo cash previsto quale controvalore d’acquisto, comportando una stima di marginali impatti a conto economico in sede di esecuzione della cessione.

Acquisizione quota di minoranza del Banco di Sardegna

In data 7 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha deliberato l’acquisto delle azioni ordinarie e privilegiate detenute dalla Fondazione di Sardegna (FdS) in Banco di Sardegna, a fronte dell’emissione a favore di FdS di n. 33.000.000 di azioni di nuova emissione di BPER Banca e di uno strumento convertibile subordinato Additional Tier 1 (“AT1”) di valore nominale pari a Euro 150 milioni emesso dalla stessa BPER Banca. La realizzazione di questa operazione rappresenta l’ultimo significativo tassello per la semplificazione e razionalizzazione della struttura di Gruppo, valorizzando l’identità di Banco di Sardegna e la propria operatività sul territorio di riferimento. Inoltre questa operazione consentirà un significativo miglioramento del livello di capitale regolamentare (impatto sul CET1 ratio e Tier 1 ratio Fully Phased positivo pari, rispettivamente, a circa +50 b.p. e +90 b.p.), oltre che un’accelerazione del processo di ottimizzazione dei costi di struttura del Banco di Sardegna.

Per completezza informativa si segnala che è prevista per il 4 luglio 2019 l’assemblea straordinaria di BPER per approvare un aumento capitale da 172 milioni nonché l’emissione del sopracitato Bond convertibile AT1 da 150 milioni, entrambe le operazioni legate all’acquisto del 49% del Banco di Sardegna dalla Fondazione di Sardegna.

Aumento della quota di partecipazione al capitale di Arca Holding S.p.A.

In data 13 febbraio 2019 BPER Banca S.p.A. e Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a., in seguito alla presentazione congiunta, avvenuta in data 12 luglio 2018 e successive integrazioni e modifiche, di un’offerta vincolante per l’acquisto di complessive n. 19.999.000 azioni ordinarie di Arca Holding detenute complessivamente da Banca Popolare di Vicenza S.p.A. (“BPVI”) in Liquidazione Coatta Amministrativa e Veneto Banca S.p.A. (“VB”) in Liquidazione Coatta Amministrativa, sono risultate aggiudicatarie del processo competitivo di vendita.

BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio risultano già azioniste di Arca Holding - società che possiede il 100% di Arca Fondi SGR - con una quota rispettivamente del 32,75% e del 21,14%; al termine dell’operazione, le Banche arriveranno a detenere rispettivamente il 57,06% e il 36,83%

del capitale sociale di Arca Holding.

E’ intendimento delle Banche pervenire, entro la data del closing, alla sottoscrizione di patti

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parasociali a valere sulle azioni Arca Holding detenute, al fine di disciplinare i rapporti reciproci in tema di governo societario e circolazione delle azioni.

Si prevede che il perfezionamento della complessiva operazione possa indicativamente realizzarsi entro il primo semestre 2019.

Vigilanza Unica Europea

BPER e il proprio Gruppo rientrano nell’ambito delle banche significative europee vigilate direttamente dalla BCE. In coerenza con il Single Supervisory Mechanism (“SSM”) BPER ha strutturato un processo di confronto e allineamento continuo con la BCE, anche tramite articolati flussi informativi periodici rispondenti alle richieste del Joint Supervisory Team (“JST”). Si riportano di seguito i principali ambiti.

REQUISITI MINIMI DI CAPITALE

In data 5 febbraio 2019 BPER Banca ha ricevuto dalla BCE, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale SREP 2018, la notifica della nuova decisione in materia di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata ai sensi dell’art. 16 del Regolamento (EU) n.

1024/2013. In base agli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto la BCE ha stabilito che BPER mantenga, a partire dal 1° marzo 2019 e su base consolidata, i seguenti coefficienti minimi di capitale:

• Common Equity Tier 1 Ratio: pari al 9% costituito dalla somma del requisito minimo ai sensi dell’art. 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (4,50%), del requisito aggiuntivo in materia di Pillar 2 secondo l’art. 16 del Regolamento (UE) n. 1024/2013 (componente P2R pari a 2%) e del buffer di conservazione del capitale secondo l’art. 129 della Direttiva 2013/36/UE come trasposta nell’ordinamento italiano (2.5%);

• Total Capital Ratio: pari al 12,50% costituito dalla somma del requisito minimo ai sensi dell’art. 92 del Regolamento (UE) 575/2013 (8,00%), del requisito aggiuntivo in materia di Pillar 2 secondo l’art. 16 del Regolamento (UE) n. 1024/2013 (componente P2R pari a 2%) e del buffer di conservazione del capitale secondo l’art. 129 della Direttiva 2013/36/UE come trasposta nell’ordinamento italiano (2.50%).

Il mancato rispetto di tali requisiti minimi di CET1 Ratio e Total Capital Ratio comporta, in ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, la previsione di limitazioni alla distribuzione di utili e la necessità di adottare un piano di conservazione del capitale.

Al 31 marzo 2019, tenendo conto della validazione AIRB, dell’utile realizzato al 31 marzo 2019, al netto del dividendo previsto il Common Equity Tier 1 si attesta al 14,24% in regime transitorio (Phased in) e al 12,24% in regime di piena applicazione (Fully Phased). Il Total Capital Ratio (Phased in) si attesta al 17,23%.

La BCE ha confermato che le banche del Gruppo nazionali e quella lussemburghese devono soddisfare costantemente i requisiti relativi ai fondi propri e alla liquidità applicati ai sensi del Regolamento UE nr. 575/2013, della legislazione nazionale di attuazione della Direttiva 2013/36/UE, e ogni applicabile requisito nazionale di liquidità, secondo quanto previsto dall’Articolo 412 comma 5 del Regolamento (UE) nr. 575/2013.

NPE STRATEGY 2019-2021

A conclusione del processo SREP 2018 la BCE ha richiesto, oltre al rispetto dei summenzionati coefficienti minimi di capitale, anche il rispetto dei requisiti qualitativi di reporting attinenti principalmente il raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Industriale e la gestione delle Non-Performing Exposure (NPE). Più nello specifico, la BCE ha espresso la raccomandazione di

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implementare un graduale adeguamento dei livelli di coverage sullo stock di crediti deteriorati in essere al 31 marzo 2018 fino al raggiungimento dell’integrale copertura 1) entro il 2025 per gli NPE garantiti con anzianità superiore ai 7 anni e 2) entro la fine il 2024 per gli NPE non garantiti con anzianità superiore ai 2 anni.

La Banca ha messo in atto gli opportuni interventi per adempiere alle richieste dell’Autorità di Vigilanza fornendo alla stessa tutta la documentazione richiesta e in particolare:

- un’informativa ad hoc circa l’evoluzione attesa del Gruppo in relazione al mutato contesto economico e agli obiettivi del Piano industriale 2019-2021 comunicato al mercato lo scorso febbraio;

- la predisposizione dell’NPE Business Plan e Piano Operativo, presente all’interno dell’NPE Strategy 2019-2021, inviato alla BCE il 29 marzo 2019, piano attualmente al vaglio del Regulator;

- un’informativa trimestrale alla BCE sull'evoluzione dei crediti non performing, già inviata a partire dal 2016, in linea con i set informativi richiesti dal Regulator.

Per completezza di informazione si riportano di seguito gli interventi posti in essere a fronte del piano strategico e operativo in ambito NPL al 31 dicembre 2018.

NPE STRATEGY 2018-2020: PRINCIPALI AZIONI E TARGET

Il Gruppo BPER Banca ha rivisto e aggiornato le azioni e i target contenuti all’interno della NPE Strategy 2018-2020, relativi alla gestione dei crediti deteriorati. In relazione a ciò, con l’obiettivo di accelerare il processo di miglioramento dell’asset quality, è stato individuato un portafoglio target di crediti deteriorati lordi, potenzialmente cedibili, di circa Euro 6,4 miliardi. I valori netti di questo portafoglio sono stati quantificati prendendo a riferimento anche i valori realizzabili in uno scenario di cessione, come previsto dall’IFRS 9. Tale applicazione ha determinato ulteriori accantonamenti rettificativi, rilevati in sede di transizione al nuovo principio, per un importo complessivo superiore a Euro 1,1 miliardi, favorendo un allineamento delle coperture ai massimi livelli del settore bancario italiano. Tale nuovo modello di valutazione è stato successivamente aggiornato sulla base delle dinamiche e delle probabilità di realizzazione degli scenari di vendita pianificati.

L’azione ha favorito una rilevante diminuzione dell’NPE ratio netto, che si è attestato al 6,81% già a fine esercizio 2018, per effetto principale delle operazioni di cartolarizzazione e cessione “a pacchetto” eseguite nell’esercizio. Rispetto alla previsione delle linee strategiche citate, che si caratterizza per la cessione di sofferenze a livello di Gruppo per un ammontare lordo complessivo (“GBV”) di circa Euro 4,5 miliardi, Euro 2,9 miliardi sono stati già ceduti, attraverso alcune operazioni di cartolarizzazione, nel corso del 2018. Viene quindi confermato l’obiettivo a livello di Gruppo di riduzione dello stock di NPE, nell’arco del triennio, di oltre il 40% rispetto ai livelli registrati di fine 2017, raggiungendo un ratio lordo e netto stimati rispettivamente in area 11,5% e 5,5% al 2020, con la previsione di scendere sotto le soglie del 10% e 5% nel 2021. L’azione di adeguamento delle coperture agli scenari prospettici concorrerà altresì ad aumentare la redditività del Gruppo, come già visibile nei risultati 2018, attraverso la riduzione sostanziale del costo del credito, consuntivato a 47 b.p. a fine 2018 e previsto stabilizzarsi tra i 50 e 60 b.p. fino al 2020, in presenza di un coverage sui crediti deteriorati che dovrebbe attestarsi, a perimetro normativo costante, sopra area 55% a tale data futura.

RESOLUTION PLAN

Sulla base di quanto previsto dalla Direttiva 2014/59/UE (BRRD), nel primo trimestre 2019 sono state avviate le attività finalizzate alla raccolta di informazioni quantitative e qualitative richieste dall’Autorità di risoluzione tramite la compilazione degli specifici template e delle Working

Pagina 56 di 85 Technical Notes.

ADEGUAMENTO MODELLI INTERNI e TARGETED REVIEW OF INTERNAL MODELS (TRIM) Sono concluse le attività relative alla “Targeted Review of Internal Models (TRIM)” con la comunicazione degli esiti finali da parte dell’Autorità di Vigilanza, nel mese di marzo 2019. Sono inoltre proseguite le attività di adeguamento dei modelli interni alla nuova definizione di default, la cui entrata in vigore è prevista al 1 gennaio 2021, secondo il sistema denominato “TWO STEP APPROACH” che prevede una prima fase di attivazione a partire dal 1 luglio 2019.

STRESS TEST

Nel primo trimestre del 2019 la BCE ha annunciato che nel 2019 alle banche significative, nel cui novero rientra anche il Gruppo BPER, verrà richiesta l’esecuzione di un esercizio di stress test sul rischio di liquidità; tale esercizio è stato avviato nel corso del mese di febbraio 2019 e si è concluso ufficialmente il 29 maggio 2019. Le risultanze dello stesso contribuiranno agli esiti della prossima valutazione SREP.

Operazioni finanziarie a supporto della posizione di liquidità

In funzione dell’importanza del mantenimento di un adeguato profilo di liquidità e di un adeguato livello di qualità degli attivi, il Gruppo BPER Banca ha strutturato, nel tempo, opportune iniziative finalizzate alla diversificazione delle forme di finanziamento a medio-lungo termine tramite operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea (Targeted Long Term Refinancing Operations - TLTRO), collocamento di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) e di Euro Medium Term Note (EMTN), nonché operazioni di cartolarizzazione di portafogli di crediti in bonis e non performing, oltre che a cessioni di una quota parte di sofferenze.

Nuove Operazioni Targeted Long Term Refinancing Operations – TLTRO II

A partire dal primo semestre 2016 BPER Banca ha partecipato a tre delle quattro aste previste dal programma TLTRO II. Al 31 dicembre 2018 risultano presenti presso la Tesoreria accentrata importanti risorse riferibili a titoli rifinanziabili presso la BCE, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto dei margini di garanzia previsti, di Euro 18.716 milioni (Euro 15.897 milioni al 31 dicembre 2017). La quota disponibile risulta di Euro 5.692 milioni (Euro 3.305 milioni al 31 dicembre 2017).

Covered Bond

Il Consiglio di amministrazione di BPER Banca nel febbraio 2011 ha avviato la strutturazione di un primo programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite, a valere di un portafoglio collateralizzato da mutui ipotecari residenziali, sino a un massimo di Euro 7 miliardi da realizzarsi, con più emissioni nel corso del tempo, entro il termine del 31 dicembre 2023, destinato agli investitori istituzionali. Nel luglio del 2018 è stata perfezionata l’ottava emissione per nominali Euro 500 milioni, interamente collocata sul mercato.

In data 3 marzo 2015 il Consiglio di amministrazione di BPER Banca ha avviato la strutturazione di un secondo programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite, a valere di un portafoglio collateralizzato da mutui ipotecari residenziali, da realizzarsi, con più emissioni nel corso del tempo, entro il termine di 10 anni (31 dicembre 2025) dalla prima emissione, sempre destinate agli investitori istituzionali o ad auto-sottoscrizione. Il 17 ottobre 2018 è avvenuta la quarta emissione per nominali Euro 1.050 milioni, interamente auto-sottoscritta.

Euro Medium Term Note (EMTN)

Nell’esercizio 2017, nell’ambito del programma Euro Medium Term Note di BPER Banca, è stata perfezionata un’emissione per Euro 500 milioni di un’obbligazione subordinata “10NC5” (BPER

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Banca EMTN Tier II 5,125% 2017-2027) collocata interamente sul mercato degli investitori istituzionali.

Cartolarizzazioni poste in essere nel corso del 2018

BPER Banca ha posto in essere alcune operazioni di cartolarizzazione di crediti in bonis e di crediti non performing.

Lo strumento della cartolarizzazione, per le operazioni poste in essere dal Gruppo, ha come obiettivo primario, quanto alle cessioni di crediti non-performing, di:

• migliorare la composizione degli attivi delle banche cedenti;

• rendere più efficiente ed omogenea la strategia di recupero del credito (in quanto viene accentrata presso un solo nucleo di legali);

• offrire la possibilità di esercitare un rigoroso e diretto controllo sulle posizioni di credito maggiormente a rischio, senza modificare il profilo di rischio aziendale.

Le operazioni aventi ad oggetto contratti in bonis sono invece strutturate allo scopo di ottimizzare le fonti di funding.

In esecuzione della NPE Strategy 2018-2020 del Gruppo, in data 22 giugno 2018 il Banco di Sardegna S.p.A. ha concluso un’operazione di cessione tramite cartolarizzazione denominata

“4Mori Sardegna”, assistita da garanzia emessa dal “Ministero dell’Economia e delle Finanze” (c.d.

“GACS”), che ha riguardato un portafoglio di crediti classificati a sofferenza.

In particolare, in data 7 giugno 2018, con effetto economico dal 1° gennaio 2018, è stato sottoscritto il contratto di cessione pro-soluto di sofferenze per un complessivo valore lordo contabile, alla data del 31 dicembre 2017, di Euro 900 milioni (pari a circa il 59% del totale delle sofferenze lorde contabili del Banco di Sardegna), corrispondente a un valore lordo esigibile di Euro 1.044 milioni, in favore di una Società Veicolo (SPV) appositamente costituita, la “4Mori Sardegna S.r.l.”, che ha finanziato l’acquisto mediante emissione di tre differenti classi di titoli (“Notes”) in data 22 giugno 2018 la SPV per un ammontare complessivo pari a Euro 253 milioni (pari al 28,10% del valore lordo contabile dei crediti ceduti) integralmente sottoscritte dal Banco di Sardegna.

In data 27 giugno 2018 (con regolamento contabile 29 giugno 2018) il Banco di Sardegna ha quindi ceduto il 95% del nominale delle Notes Mezzanine e delle Notes Junior, per un corrispettivo complessivo pari a Euro 20 milioni (prezzo di cessione “alla pari” rispetto al nominale), conseguentemente ha avuto efficacia il deconsolidamento contabile e prudenziale degli asset ceduti.

La tranche Senior è stata mantenuta integralmente in portafoglio dal Banco di Sardegna; per tale tranche è stato attivato il processo per il rilascio della garanzia statale GACS, che ha portato alla comunicazione del 3 ottobre 2018 da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dell’avvenuta concessione della garanzia dello Stato (GACS). Tale garanzia è effettiva a valere dalla data del decreto (5 settembre 2018).

Tenuto conto dell’elevato livello di copertura delle posizioni, la cessione ha avuto effetti marginali a conto economico.

Sempre in ambito della NPE Strategy 2018-2020 del Gruppo, in data 7 novembre 2018, la Capogruppo BPER Banca e le controllate Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. e Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A. hanno perfezionato l’operazione di cartolarizzazione denominata “Aqui”, assistita da garanzia emessa dal “Ministero dell’Economia e delle Finanze” (c.d. “GACS”), che ha riguardato un portafoglio di crediti classificati a sofferenze. In particolare in data 24 ottobre 2018 è stato ceduto, con effetto economico dal 1° gennaio 2018, un portafoglio di sofferenze per un valore lordo contabile pari a Euro 1,9 miliardi (composto per il 59,5% da crediti secured e per il 40,5% da

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crediti unsecured erogati da BPER Banca per Euro 1.814 milioni, Cassa di Risparmio di Bra per Euro 64 milioni e Cassa di Risparmio di Saluzzo per Euro 24 milioni) al veicolo di cartolarizzazione AQUI SPV s.r.l. che ha finanziato l’acquisto con emissione di tre classi di titoli in data 7 novembre 2018 per un ammontare complessivo di Euro 618,4 milioni integralmente sottoscritte da BPER Banca.

Il 95% delle tranche Mezzanine e Junior, sottoscritte inizialmente da BPER Banca, in data 14 dicembre 2018 sono state collocate presso un investitore istituzionale; conseguentemente ha avuto efficacia il deconsolidamento contabile e prudenziale degli asset ceduti.

L’impatto economico complessivo negativo della cessione Aqui è risultato pari a Euro 66,7 milioni (di cui Euro 56,7 milioni originati dalla cessione dei titoli Mezzanine e Junior).

Come per la cartolarizzazione 4Mori della Sardegna, i titoli Senior sono rimasti integralmente nel portafoglio dell’originator BPER Banca. Anche per questi è stato attivato il processo per la richiesta della garanzia statale GACS.

Cessione di crediti avvenute nel 2018

Anche la società controllata Sardaleasing S.p.A., contribuendo alla più ampia azione di derisking e di miglioramento dell’asset quality del Gruppo BPER Banca descritta in precedenza, in data 15 giugno 2018 ha perfezionato la cessione di un portafoglio sofferenze per un valore lordo contabile di circa Euro 49,6 milioni (operazione denominata “Cream2”), sulla scia della precedente operazione di cessione di NPL rinvenienti da contratti di leasing (c.d. “Cream”) posta in essere nel 2017.

Tenuto conto dell’elevato livello di copertura delle posizioni, la cessione ha avuto effetti marginali sul conto economico del Gruppo.

Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo 3.2 all’interno della Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

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Per ulteriori dettagli si rimanda alle informazioni contenute nella Relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio disponibile sul sito dell’Emittente www.bper.it – Sito Istituzionale – Investor

Per ulteriori dettagli si rimanda alle informazioni contenute nella Relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio disponibile sul sito dell’Emittente www.bper.it – Sito Istituzionale – Investor

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