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Quota dei Bed & Breakfast sul totale per regione italiana,

Nel documento Il mercato del lavoro (pagine 101-106)

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% Molise Toscana Basilicata Valle d'Aosta Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia Abruzzo Calabria Campania Umbria Liguria Lombardia Piemonte Marche Emilia-Romagna Sardegna Veneto Puglia Sicilia Lazio

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT Nota: Dati Toscana relativi al 2003

Il dettaglio delle nuove province consente di costruire un quadro più preciso sulla competitività delle singole aree: in Gallura si concentra il maggior numero di strutture ricettive (tabella 3.2), la provincia offre il 42% dei posti letto pre-

senti nel territorio regionale, seguono Cagliari e Sassari con, rispettivamente, il 19% e il 15%, il Medio Campidano e il Sulcis Iglesiente rappresentano il fana- lino di coda con l’1% e il 2%.

Tabella 3.2 Offerta ricettiva nelle province della Sardegna, dato defintivo 2006 Alb. Camp.e VT All. inaffitto

All. agro- turistici Ostelli Case per ferie Altri eserc. ricettivi B&B Tot.

extralb. Tot. Es. CA esercizi 156 14 35 - 1 5 - 217 272 428 p. letto 22.817 9.703 2.096 - 25 226 - 940 12.990 35.807 MC esercizi 30 2 8 - 1 - - 56 67 97 p. letto 1.616 307 111 - 96 - - 248 762 2.378 CI esercizi 48 4 8 - 1 - - 82 95 143 p. letto 2.412 1.288 255 - 17 - - 414 1.974 4.386 NU eserc. 104 9 7 - 1 1 - 70 88 192 p. letto 9.137 6.006 75 - 84 12 - 320 6.497 15.634 OG esercizi 56 18 7 - 2 - 4 60 91 147 p. letto 2.579 10.156 165 - 66 - 38 300 10.725 13.304 OR esercizi 52 10 11 - 1 2 - 198 222 274 p. letto 3.284 4.914 148 - 37 47 - 1.037 6.183 9.467 SS esercizi 116 10 25 - 3 3 - 260 301 417 p. letto 15.505 8.769 973 - 182 219 - 1.310 11.453 26.958 OT esercizi 264 31 102 80 1 1 90 305 569 p. letto 37.256 25.622 12.336 931 - 22 222 473 39.606 76.862 TOT esercizi 826 98 203 80 10 12 - 1.033 1.441 2.267 p. letto 94.606 66.765 16.159 1.186 507 526 - 5.042 90.190 184.796

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Nota: gli alberghi comprendono i villaggi albergo e r.t.a.; i campeggi comprendono i villaggi turi- stici; gli alberghi in affitto comprendono le case appartamento e appartamenti per vacanze, gli esercizi di affittacamere, le attività ricettive in esercizi di ristorazione, le unità abitative ammobi- liate per uso turistico, i residence e le locande.

Il confronto 2005-2006, mette in luce la vivacità di tutte le province sarde. In termini di crescita percentuale, le nuove province hanno una perfomance deci- samente positiva, in modo particolare l’Ogliastra seguita da Medio Campidano, Sulcis Iglesiente e Gallura. Interessante è la crescita del comparto extralberghie- ro e, all’interno di esso, del sotto-comparto dei bed & breakfast. In termini as- soluti, Cagliari, Ogliastra e Gallura registrano l’aumento maggiore di strutture alberghiere (rispettivamente 12, 11 e 10 unità in più rispetto al 2005), mentre

ancora Gallura, Sassari, Cagliari e Ogliastra registrano l’aumento maggiore di strutture extralberghiere (rispettivamente 121, 56, 48 e 36 unità in più rispetto al 2005). È evidente la crescita regionale del numero dei bed & breakfast: 270 nuovi esercizi nel 2006, la metà dei quali localizzati nelle province di Cagliari e Sassa- ri.

Concludendo, l’offerta turistica in Sardegna dà forti segnali di espansione in tutti i sotto-settori, particolarmente vivace risulta l’extralberghiero e al suo in- terno il comparto dei bed & breakfast. Il settore campeggistico mostra i primi interessanti segnali di ripresa. La crescita del ricettivo interessa soprattutto le nuove province.

3.2.2. La domanda ricettiva

Anche nel caso della domanda turistica, i dati analizzati si riferiscono al 2006 e sono pubblicati all’interno delle Statistiche del Turismo ISTAT55. La domanda

di accoglienza viene distinta tra arrivi e presenze. Gli arrivi contabilizzano il numero di clienti totali di una struttura ricettiva nell’unità di tempo, le presenze registrano il numero complessivo dei pernottamenti nella stessa unità di tempo. Le informazioni sulla domanda descrivono solo una parte della storia, poiché danno indicazioni sul numero dei clienti e sull’ammontare dei loro pernotta- menti nelle strutture ricettive censite, fondamentalmente alberghi e campeggi e, da qualche anno, bed & breakfast. Queste informazioni pur essendo utili sono sicuramente insufficienti per tracciare il reale impatto del turismo nell’economia regionale per due motivi principali: non considerano la domanda sommersa, che è invece messa in luce dagli arrivi nei porti e negli aeroporti o da altre indagini di tipo qualitativo56, non includono dati sulla spesa dei turisti a livello regionale57.

Nel 2006 le strutture ricettive della Sardegna hanno accolto circa un milione e 971 mila turisti che hanno prodotto un totale di 10 milioni 530 mila pernotta- menti ufficiali (tabella 3.3 e 3.4). Ciò significa che in media ciascun visitatore si è trattenuto nel territorio circa 5 giorni (dato invariato rispetto al 2005).

Nel 2005 le strutture ricettive della Sardegna attirano il 2% dei turisti pre- senti in Italia, registrando una quota di pernottamenti pari a 2,9% di quelli cen- siti a livello nazionale. Nel 2006 non ci sono sostanziali cambiamenti né nella quota di mercato generale né in quella dei singoli sotto-comparti (grafico 3.4).

55 La rilevazione censuaria del Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi viene condotta su base mensile

e in seguito aggregata a livello annuale. Le strutture censite sono le stesse dell’indagine sulla Capacità

degli esercizi ricettivi (vedi nota 54).

56 Si veda ad esempio l’indagine multiscopo ISTAT sulle famiglie italiane nella parte “viaggi e vacanze”. 57 Sul dato riguardante il sommerso si fornirà qualche indicazione alla fine della sezione.

Tabella 3.3 Arrivi registrati nelle strutture ricettive, dati definitivi 2006, migliaia Italiani var.% 05-06 Stranieri var.% 05-06 Totale var.% 05-06 Sardegna es. alberghieri 1.052 -1,0 499 15,0 1.552 3,7 es.extra-alberghieri 274 5,3 146 3,7 420 4,8 totali 1.326 0,3 645 12,3 1.972 3,9 Mezzogiorno es. alberghieri 10.353 1,9 4.404 9,1 14.757 3,9 es.extra-alberghieri 1.792 -3,5 671 0,9 2.464 -2,4 totali 12.145 1,0 5.075 7,9 17.221 3,0 Centro Nord es. alberghieri 32.168 3,4 29.109 8,2 61.276 5,6 es.extra-alberghieri 7.538 6,5 7.010 7,5 14.547 7,0 totali 39.705 4,0 36.118. 8,1 75.824 5,9 Italia es. alberghieri 42.521 3,0 33.513 8,3 76.033 5,3 es.extra-alberghieri 9.330 4,4 7.681 6,9 17.011 5,5 totali 51.850 3,3 41.194 8,0 93.044 5,3

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Diversamente dal 2005, la crescita media degli arrivi totali risulta positiva (+3,9%) e maggiore della crescita del Mezzogiorno (variazioni percentuali 2005-2006, tabella 3.3). Il rafforzamento dell’Isola rispetto alla media delle re- gioni del Mezzogiorno è ancora più evidente se si scompone la crescita degli arrivi per sotto-comparto, in questo caso si nota come l’indebolimento degli ex- tralberghieri rilevato negli ultimi anni si sia rinforzato nelle regioni del Sud ma abbia subìto un’inversione di tendenza in Sardegna58.

Nel 2006 la crescita del numero di clienti sia nel comparto alberghiero che extralberghiero è positiva, meno sostenuta, ma in linea con il Centro-Nord e la media italiana in generale. È evidente come il traino di questa crescita sia stato soprattutto la componente straniera nel comparto alberghiero (gli arrivi interna- zionali in Italia registrano un +8%, in Sardegna un +12,3%). L’aumento delle presenze è sulla stessa linea rispetto a quanto detto per gli arrivi anche se con intensità minore (tabella 3.4). Nel quadro nazionale complessivo a perdere

58 Al momento non è dato sapere se la crescita degli extralberghieri in Sardegna sia “reale” o dovuta ad una

maggiore capillarità delle rilevazioni conseguente alla riorganizzazione della macchina regionale deputata alla raccolta dei dati. Con tutte le cautele del caso, si prendono per buone le statistiche ufficiali ISTAT che, com’è noto, prima di essere pubblicate sono soggette a varie procedure di “aggiustamento”.

maggiormente terreno è la clientela italiana negli esercizi alberghieri, in Sarde- gna il calo degli italiani negli alberghi è persino maggiore degli altri contesti territoriali (-1,9% arrivi e -1% di pernottamenti). A parte le regioni del sud, in tutte le altre macro-aree, i turisti italiani aumentano negli esercizi extralberghie- ri (in Sardegna si assiste a un +5,3% di arrivi e a un +4,7% di presenze). Molto probabilmente ciò è dovuto alla scelta dei bed & breakfast (e forse degli esercizi agrituristici) da parte dei connazionali, i quali prendono sempre più confidenza con strutture che spesso offrono le stesse comodità degli alberghi ad un prezzo decisamente inferiore (l’aumento dell’utilizzo dei bed & breakfast da parte degli italiani è sottolineato anche dall’indagine ISTAT sulle vacanze degli Italiani; ISTAT, 2007).

Come verrà approfondito più avanti la crescita del turismo straniero in Sar- degna migliora il grado di internazionalizzazione e riduce la quota di turisti ita- liani sul totale, effettivamente in calo di 2 punti rispetto al 2005 (dal 71% al 69%).

Dal 2006 l’ISTAT fornisce i dati sulla domanda turistica con la nuova sud- divisione provinciale (nel 2005 questo dettaglio riguardava solo l’offerta). L’analisi infra-regionale mette in luce come le presenze totali si polarizzino nella Gallura e nelle province in cui sono presenti i maggiori centri urbani (in ordine Cagliari, Sassari e Nuoro, tabella 3.5 e grafico 3.5). Quasi la metà delle presenze straniere si concentra ancora in Gallura, l’altra metà si distribuisce tra Cagliari, Sassari e Nuoro. Per quanto riguarda il turismo straniero, la distanza tra le quote di Cagliari e Sassari è inferiore e ciò dipende dalla presenza di Al- ghero nel sassarese, uno dei principali collegamenti internazionali low-cost della regione.

Grafico 3.4 Quota di mercato delle regioni italiane nel settore ricettivo in termini di

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