• Non ci sono risultati.

METODI E SELEZIONE

4.5 Reazioni Avverse

Come abbiamo potuto già vedere nei trials riportati sopra alirocumab non ha mai presentato effetti avversi statisticamente rilevanti rispetto al placebo. Come possiamo vedere dalla tabella sottostante, che riporta la percentuale di reazioni

108

avverse rilevate nel trattamento con alirocumab e nel trattamento con placebo in 9 trials con 2 476 persone studiate, gli effetti collaterali che si sono presentati più spesso sono stati: nasofaringite, reazioni al sito di iniezione e influenza.

Reazioni avverse Trattamento con placebo (N=1276)

Trattamento con alirocumab (N=2476)

Naso-faringite 11.1% 11.3%

Reazione al sito di iniezione 5.1% 7.2%

Influenza 4.6% 5.7%

Infezione dei tratti urinari 4.6% 4.8%

Diarrea 4.4% 4.7% Bronchite 3.8% 4.3% Mialgia 3.4% 4.2% Spasmi muscolari 2.4% 3.1% Sinusite 2.7% 3.0% Tosse 2.3% 2.5% Contusioni 1.3% 2.1% Dolore muscolo-scheletrico 1.6% 2.1%

Tabella 9: Reazioni avverse complessive presentatesi nei vari studi su Alirocumab.

Le reazioni al sito di iniezioni si sono presentate con frequenza maggiore in alirocumab e questo può essere dovuto a reazioni di immunogenicità. In ogni modo le reazioni presentatesi nei pazienti trattati con alirocumab e placebo mostrava una buona affidabilità del trattamento con questo nuovo anticorpo monoclonale.

109

5. CONCLUSIONE

A termine di questa tesi possiamo concludere che la scoperta di PCSK9 è stata di fondamentale importanza per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di curare l’ipercolesterolemia in generale, ma soprattutto l’ipercolesterolemia familiare eterozigote, che è una patologia genetica che colpisce le persone già da giovane età, provocando l’aumento del rischi di incorrere in malattie cardiovascolari.

PCSK9 infatti dal momento della scoperta, nel 2003, è stata bersaglio di molti studi che hanno cercato di spiegare dapprima la possibile relazione tra questa molecola e l’ipercolesterolemia dopodiché gli studi si sono concentrati sulla struttura e sul meccanismo di azione.

Da questi studi è stato dimostrato che PCSK9 ha una struttura particolare, infatti è un pro-enzima la cui attività è legata proprio alla forma inattiva dell’enzima, in quanto è stato visto che la rimozione del pro-segmento, che renderebbe la molecola enzimaticamente attiva, riduce l’affinità per i recettori LDL e quindi ne riduce l’attività.

L’attività di questo enzima cataliticamente inattivo è quella di legarsi al recettore LDL provocandone internalizzazione ma soprattutto degradazione.

Il recettore LDL infatti una volta legato al substrato, sia esso LDL-C oppure PCSK9, viene internalizzato attraverso delle vescicole costituite da catene pesanti di claritina e condotto verso i lisosomi. Una volta nel citoplasma, dove il pH si riduce a circa 5, subisce una modifica conformazionale che nel caso in cui lega LDL-C provoca la rottura del complesso con conseguente degradazione del colesterolo LDL e recupero del recettore che torna sulla membrana plasmatica. Nel caso in cui legato al recettore c’è la PCSK9 invece la modifica conformazionale del recettore a pH acido provoca la stabilizzazione del complesso che forma legami ancora più forti ed è destinato alla completa degradazione. In questo modo avremo una riduzione della concentrazione di LDL-R espressi sulla membrana con conseguente aumento del colesterolo LDL plasmatico che è oggetto di reazioni di ossidazioni

110

che provocano la formazioni di specie radicaliche che attaccano la membrana vasale con conseguente formazione della placca aterosclerotica.

La scoperta della struttura e del meccanismo di azione di PCSK9 ha permesso lo studio e lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche con lo scopo di ridurne la concentrazione in circolo. Tra le terapie studiate la più importante in quanto ha mostrato risultati di efficacia e sicurezza elevati è la terapia con anticorpi monoclonali. Questi sono farmaci attivi derivati dalle immunoglobuline umane e infatti, come le immunoglobuline, vengono sintetizzate appositamente per un target specifico e agiscono in modo selettivo.

In questa tesi è stato trattato nello specifico Alirocumab, un anticorpo prodotto dal gruppo Sanofi-Regeneron, anche se sono in fase di studio altri anticorpi attivi sempre su questo target.

Gli studi clinici effettuati su alirocumab hanno dimostrato la grande efficacia di azione oltre anche ad un buon profilo di sicurezza.

Negli studi di fase I l’obiettivo principale era quello di valutare la migliore via di somministrazione e la sicurezza del farmaco ed è stato dimostrato che il trattamento con alirocumab per ia sottocutanea è migliore rispetto alla somministrazione endovenosa, che è più rischiosa e poi necessita di personale sanitario per somministrare il farmaco, mentre attraverso la via sottocutanea il farmaco può essere somministrato autonomamente dal paziente, inoltre è stato visto che alirocumab associato a terapia stabile con statine prospetta un buon profilo di sicurezza, infatti tutti i pazienti trattati hanno concluso gli studi senza avere effetti collaterali gravi associati alla terapia.

Per quanto riguarda l’efficacia invece è stata registrata una riduzione dei livelli di colesterolo dal basale di circa 46 punti percentuali in più rispetto alle persone trattate con atorvastatina e placebo nei pazienti trattati con dosi multiple di alirocumab ogni 2 settimane.

Negli studi di fase II invece sono state arruolate in totale 352 persone che sono state divise in tre gruppi uno dei quali comprendeva pazienti con

111

ipercolesterolemia familiare mentre negli altri due studi i pazienti avevano livelli di LDL-C elevati ma non presentavano ipercolesterolemia familiare. In questo studio si è valutato soprattutto l’efficacia di alirocumab a dosi diverse (150 mg, 200mg e 300mg) e somministrazioni ogni 2 o 4 settimane. I risultati hanno mostrato che la somministrazione ogni 2 settimane è più efficace in quanto dopo 2/3 somministrazione si ottiene una stabilizzazione dei livelli di LDL-C mentre nella somministrazione ogni 4 settimane si ha un picco di riduzione di LDL-C intorno alla settimana 2 e poi i livelli si alzano fino alla settimana 4 quando il farmaco viene somministrato nuovamente. In questo studio le reazioni avverse sono state limitate e non si sono presentate in frequenza maggiore nei pazienti trattati con alirocumab rispetto ai pazienti trattati con placebo.

Gli effetti avversi registrati più frequentemente sono state: rash cutanei al sito di iniezione, cefalea e problemi gastro intestinali.

Negli studi di fase III, chiamati studi ODYSSEY, sono state arruolate più di 4 500 persone che sono state divise in diversi studi, dai quali abbiamo ottenuto risultati positivi sia per quanto riguarda la terapia associata a statine che la mono-terapia e la terapia a lungo termine.

In questi studi a tutti i pazienti trattati con alirocumab è stata somministrata una dose di 75 o 150 mg per via sottocutanea ogni 2 settimane. Inoltre per tutti gli studi, escluso ODYSSEY MONO, i pazienti sono entrati nello studio con una dose stabile di statine e quindi la terapia con alirocumab era associata alla terapia con statine. Alcuni studi prevedevano un controllo con placebo mentre altri prevedevano controllo attivo con ezetimibe o statine. I risultati sono stati una riduzione percentuale media rispetto ai valori basali del 53% per i pazienti trattati con alirocumab con una differenza percentuale media rispetto agli altri di circa 20 punti percentuali rispetto ai pazienti trattati con ezetimibe o atorvastatina oppure di 45 punti percentuali rispetto al trattamento con placebo.

Inoltre alirocumab ha mostrato maggiore facilità nel raggiungere concentrazioni di LDL-C < 70mg/dl rispetto alle altre terapie ipolipemizzanti, mentre tutti i pazienti

112

trattati con alirocumab hanno ridotto la concentrazione assoluta di colesterolo al di sotto dei 100mg/dl.

Questo a dimostrazione della grande efficacia di questo farmaco, sia in mono- terapia che associato a statine. L’associazione con statine garantisce un potenziamento degli effetti ipolipemizzanti e limita gli effetti collaterali delle statine.

Per quanto riguarda la sicurezza invece alirocumab non ha mostrato effetti avversi particolarmente importanti e anche se nei vari studi ci sono stati eventi avversi anche gravi che hanno portato ad ospedalizzazione e in un caso anche a morte nessuno di questi è stato associato alla terapia con alirocumab.

In conclusione possiamo dire che la terapia farmacologica con gli anticorpi monoclonali è in generale una terapia con prospettive molto positive per il futuro anche per la terapia di atre patologie o tumori in quanto è un trattamento altamente selettivo e che quindi limita l’azione farmacologica verso un target unico senza alterare le funzioni fisiologiche di altri organi o tessuti. Per quanto riguarda alirocumab invece è un farmaco che ha mostrato risultati di efficacia e sicurezza importanti soprattutto nel trattamento associato a statine, che comunque restano il trattamento di riferimento nella terapia dell’ipercolesterolemia in quanto anche la riduzione della concentrazione di PCSK9 non può garantire dei livelli di colesterolo LDL bassi, infatti la riduzione della sintesi di colesterolo resta necessaria per i pazienti che presentano ipercolesterolemia secondaria in cui la sintesi del colesterolo non efficacemente controllata dai sistemi a feedback.

In qualsiasi modo alirocumab ha ottenuto risultati importanti anche in mono- terapia e quindi è un’ottima speranza per la terapia dei pazienti con ipercolesterolemia familiare, che non rispondono al trattamento con le statine, oppure per i pazienti intolleranti alle statine. Nell’attesa di eventuali risposte aggiuntive derivanti dagli studi di fase IV, che dovrebbero terminare nel 2017 si può considerare alirocumab una scoperta importante per la terapia

113

dell’ipercolesterolemia, soprattutto visti gli effetti collaterali delle statine e la scarsa efficacia delle altre terapie ipolipemizzanti.

6. BIBLIOGRAFIA

Abifadel, M., M. Varret, et al. (2003). "Mutations in PCSK9 cause autosomal dominant hypercholesterolemia." Nature genetics 34(2): 154-156.

Ai, D., C. Chen, et al. (2012). "Regulation of hepatic LDL receptors by mTORC1 and PCSK9 in mice." The Journal of clinical investigation 122(4): 1262-1270.

Alwan, A., D. R. Maclean, et al. (2010). "Monitoring and surveillance of chronic non-communicable diseases: progress and capacity in high-burden countries." Lancet 376(9755): 1861-1868. Armitage, J., L. Bowman, et al. (2010). "Intensive lowering of LDL cholesterol with 80 mg versus 20

mg simvastatin daily in 12,064 survivors of myocardial infarction: a double-blind randomised trial." Lancet 376(9753): 1658-1669.

Baigent, C., L. Blackwell, et al. (2010). "Efficacy and safety of more intensive lowering of LDL cholesterol: a meta-analysis of data from 170,000 participants in 26 randomised trials." Lancet 376(9753): 1670-1681.

Baigent, C., A. Keech, et al. (2005). "Efficacy and safety of cholesterol-lowering treatment: prospective meta-analysis of data from 90,056 participants in 14 randomised trials of statins." Lancet 366(9493): 1267-1278.

Bang, L. M. and G. L. Plosker (2004). "Omalizumab: a review of its use in the management of allergic asthma." Treatments in respiratory medicine 3(3): 183-199.

Baxter, L. T., H. Zhu, et al. (1994). "Physiologically based pharmacokinetic model for specific and nonspecific monoclonal antibodies and fragments in normal tissues and human tumor xenografts in nude mice." Cancer research 54(6): 1517-1528.

Boekholdt, S. M. and E. S. Stroes (2012). "The interleukin-6 pathway and atherosclerosis." Lancet

379(9822): 1176-1178.

Cannon, C. P., E. Braunwald, et al. (2004). "Intensive versus moderate lipid lowering with statins after acute coronary syndromes." The New England journal of medicine 350(15): 1495- 1504.

Cannon, C. P., B. Cariou, et al. (2015). "Efficacy and safety of alirocumab in high cardiovascular risk patients with inadequately controlled hypercholesterolaemia on maximally tolerated doses of statins: the ODYSSEY COMBO II randomized controlled trial." Eur Heart J.

Chan, J. C., D. E. Piper, et al. (2009). "A proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 neutralizing antibody reduces serum cholesterol in mice and nonhuman primates." Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 106(24): 9820-9825. Cohen, J., A. Pertsemlidis, et al. (2005). "Low LDL cholesterol in individuals of African descent

resulting from frequent nonsense mutations in PCSK9." Nature genetics 37(2): 161-165. Cohen, J. C., E. Boerwinkle, et al. (2006). "Sequence variations in PCSK9, low LDL, and protection

against coronary heart disease." The New England journal of medicine 354(12): 1264- 1272.

Crameri, R., R. Jaussi, et al. (1994). "Display of expression products of cDNA libraries on phage surfaces. A versatile screening system for selective isolation of genes by specific gene- product/ligand interaction." European journal of biochemistry / FEBS 226(1): 53-58.

114

Cunningham, D., D. E. Danley, et al. (2007). "Structural and biophysical studies of PCSK9 and its mutants linked to familial hypercholesterolemia." Nat Struct Mol Biol 14(5): 413-419. D'Agostino, R. B., Sr., R. S. Vasan, et al. (2008). "General cardiovascular risk profile for use in

primary care: the Framingham Heart Study." Circulation 117(6): 743-753.

Dawber, T. R., W. B. Kannel, et al. (1963). "An approach to longitudinal studies in a community: the Framingham Study." Annals of the New York Academy of Sciences 107: 539-556. Dawber, T. R., G. F. Meadors, et al. (1951). "Epidemiological approaches to heart disease: the

Framingham Study." American journal of public health and the nation's health 41(3): 279- 281.

de Lemos, J. A., M. A. Blazing, et al. (2004). "Early intensive vs a delayed conservative simvastatin strategy in patients with acute coronary syndromes: phase Z of the A to Z trial." JAMA

292(11): 1307-1316.

Deane, R., A. Sagare, et al. (2005). "IgG-assisted age-dependent clearance of Alzheimer's amyloid beta peptide by the blood-brain barrier neonatal Fc receptor." The Journal of neuroscience : the official journal of the Society for Neuroscience 25(50): 11495-11503. Deanfield, J. E., J. P. Halcox, et al. (2007). "Endothelial function and dysfunction: testing and

clinical relevance." Circulation 115(10): 1285-1295.

Dennis, M. S. and R. A. Lazarus (1994). "Kunitz domain inhibitors of tissue factor-factor VIIa. I. Potent inhibitors selected from libraries by phage display." The Journal of biological chemistry 269(35): 22129-22136.

Dong, B., M. Wu, et al. (2010). "Strong induction of PCSK9 gene expression through HNF1alpha and SREBP2: mechanism for the resistance to LDL-cholesterol lowering effect of statins in dyslipidemic hamsters." Journal of lipid research 51(6): 1486-1495.

Dostalek, M., I. Gardner, et al. (2013). "Pharmacokinetics, pharmacodynamics and physiologically- based pharmacokinetic modelling of monoclonal antibodies." Clinical pharmacokinetics

52(2): 83-124.

Dubuc, G., A. Chamberland, et al. (2004). "Statins upregulate PCSK9, the gene encoding the proprotein convertase neural apoptosis-regulated convertase-1 implicated in familial hypercholesterolemia." Arteriosclerosis, thrombosis, and vascular biology 24(8): 1454- 1459.

Dvorak, H. F. (2002). "Vascular permeability factor/vascular endothelial growth factor: a critical cytokine in tumor angiogenesis and a potential target for diagnosis and therapy." Journal of clinical oncology : official journal of the American Society of Clinical Oncology 20(21): 4368-4380.

Fasano, T., A. B. Cefalu, et al. (2007). "A novel loss of function mutation of PCSK9 gene in white subjects with low-plasma low-density lipoprotein cholesterol." Arteriosclerosis, thrombosis, and vascular biology 27(3): 677-681.

Fasano, T., X. M. Sun, et al. (2009). "Degradation of LDLR protein mediated by 'gain of function' PCSK9 mutants in normal and ARH cells." Atherosclerosis 203(1): 166-171.

Fellstrom, B. C., A. G. Jardine, et al. (2009). "Rosuvastatin and cardiovascular events in patients undergoing hemodialysis." The New England journal of medicine 360(14): 1395-1407. Fisher, C. J., Jr., J. M. Agosti, et al. (1996). "Treatment of septic shock with the tumor necrosis

factor receptor:Fc fusion protein. The Soluble TNF Receptor Sepsis Study Group." The New England journal of medicine 334(26): 1697-1702.

Flessner, M. F., J. Lofthouse, et al. (1997). "In vivo diffusion of immunoglobulin G in muscle: effects of binding, solute exclusion, and lymphatic removal." The American journal of physiology 273(6 Pt 2): H2783-2793.

Garg, A. and J. P. Balthasar (2007). "Physiologically-based pharmacokinetic (PBPK) model to predict IgG tissue kinetics in wild-type and FcRn-knockout mice." Journal of pharmacokinetics and pharmacodynamics 34(5): 687-709.

Garg, A. and J. P. Balthasar (2009). "Investigation of the influence of FcRn on the distribution of IgG to the brain." The AAPS journal 11(3): 553-557.

115

Graham, M. J., K. M. Lemonidis, et al. (2007). "Antisense inhibition of proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 reduces serum LDL in hyperlipidemic mice." Journal of lipid research 48(4): 763-767.

Gram, H., U. Strittmatter, et al. (1993). "Phage display as a rapid gene expression system: production of bioactive cytokine-phage and generation of neutralizing monoclonal antibodies." Journal of immunological methods 161(2): 169-176.

Hooks, M. A., C. S. Wade, et al. (1991). "Muromonab CD-3: a review of its pharmacology, pharmacokinetics, and clinical use in transplantation." Pharmacotherapy 11(1): 26-37. Hwang, W. Y. and J. Foote (2005). "Immunogenicity of engineered antibodies." Methods 36(1): 3-

10.

Kastelein, J. J., J. G. Robinson, et al. (2014). "Efficacy and safety of alirocumab in patients with heterozygous familial hypercholesterolemia not adequately controlled with current lipid- lowering therapy: design and rationale of the ODYSSEY FH studies." Cardiovasc Drugs Ther

28(3): 281-289.

Kimball, J. A., D. J. Norman, et al. (1995). "The OKT3 Antibody Response Study: a multicentre study of human anti-mouse antibody (HAMA) production following OKT3 use in solid organ transplantation." Transplant immunology 3(3): 212-221.

Knopp, R. H., M. d'Emden, et al. (2006). "Efficacy and safety of atorvastatin in the prevention of cardiovascular end points in subjects with type 2 diabetes: the Atorvastatin Study for Prevention of Coronary Heart Disease Endpoints in non-insulin-dependent diabetes mellitus (ASPEN)." Diabetes care 29(7): 1478-1485.

Koren, M. J. and D. B. Hunninghake (2004). "Clinical outcomes in managed-care patients with coronary heart disease treated aggressively in lipid-lowering disease management clinics: the alliance study." Journal of the American College of Cardiology 44(9): 1772-1779. Lambert, G., N. Ancellin, et al. (2008). "Plasma PCSK9 concentrations correlate with LDL and total

cholesterol in diabetic patients and are decreased by fenofibrate treatment." Clinical chemistry 54(6): 1038-1045.

Langhi, C., C. Le May, et al. (2008). "Activation of the farnesoid X receptor represses PCSK9 expression in human hepatocytes." FEBS letters 582(6): 949-955.

LaRosa, J. C., S. M. Grundy, et al. (2005). "Intensive lipid lowering with atorvastatin in patients with stable coronary disease." The New England journal of medicine 352(14): 1425-1435. Levy, E., A. Ben Djoudi Ouadda, et al. (2013). "PCSK9 plays a significant role in cholesterol

homeostasis and lipid transport in intestinal epithelial cells." Atherosclerosis 227(2): 297- 306.

Li, H., B. Dong, et al. (2009). "Hepatocyte nuclear factor 1alpha plays a critical role in PCSK9 gene transcription and regulation by the natural hypocholesterolemic compound berberine." The Journal of biological chemistry 284(42): 28885-28895.

Lobo, E. D., R. J. Hansen, et al. (2004). "Antibody pharmacokinetics and pharmacodynamics." Journal of pharmaceutical sciences 93(11): 2645-2668.

Lonberg, N. (2005). "Human antibodies from transgenic animals." Nature biotechnology 23(9): 1117-1125.

Maini, R. N., F. C. Breedveld, et al. (1998). "Therapeutic efficacy of multiple intravenous infusions of anti-tumor necrosis factor alpha monoclonal antibody combined with low-dose weekly methotrexate in rheumatoid arthritis." Arthritis and rheumatism 41(9): 1552-1563. Maloney, D. G., T. M. Liles, et al. (1994). "Phase I clinical trial using escalating single-dose infusion

of chimeric anti-CD20 monoclonal antibody (IDEC-C2B8) in patients with recurrent B-cell lymphoma." Blood 84(8): 2457-2466.

Marks, J. D., H. R. Hoogenboom, et al. (1991). "By-passing immunization. Human antibodies from V-gene libraries displayed on phage." Journal of molecular biology 222(3): 581-597. Maxwell, K. N., E. A. Fisher, et al. (2005). "Overexpression of PCSK9 accelerates the degradation of

the LDLR in a post-endoplasmic reticulum compartment." Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 102(6): 2069-2074.

116

Maxwell, K. N., R. E. Soccio, et al. (2003). "Novel putative SREBP and LXR target genes identified by microarray analysis in liver of cholesterol-fed mice." Journal of lipid research 44(11): 2109-2119.

Mayne, J., T. Dewpura, et al. (2011). "Novel loss-of-function PCSK9 variant is associated with low plasma LDL cholesterol in a French-Canadian family and with impaired processing and secretion in cell culture." Clinical chemistry 57(10): 1415-1423.

Mbikay, M., F. Sirois, et al. (2010). "PCSK9-deficient mice exhibit impaired glucose tolerance and pancreatic islet abnormalities." FEBS letters 584(4): 701-706.

McKenney, J. M., M. J. Koren, et al. (2012). "Safety and efficacy of a monoclonal antibody to proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 serine protease, SAR236553/REGN727, in patients with primary hypercholesterolemia receiving ongoing stable atorvastatin therapy." J Am Coll Cardiol 59(25): 2344-2353.

McNutt, M. C., T. A. Lagace, et al. (2007). "Catalytic activity is not required for secreted PCSK9 to reduce low density lipoprotein receptors in HepG2 cells." The Journal of biological chemistry 282(29): 20799-20803.

Mordenti, J. and A. Rescigno (1992). "Estimation of permanence time, exit time, dilution factor, and steady-state volume of distribution." Pharmaceutical research 9(1): 17-25.

Moriarty, P. M., T. A. Jacobson, et al. (2014). "Efficacy and safety of alirocumab, a monoclonal antibody to PCSK9, in statin-intolerant patients: design and rationale of ODYSSEY ALTERNATIVE, a randomized phase 3 trial." J Clin Lipidol 8(6): 554-561.

Nakamura, H., K. Arakawa, et al. (2006). "Primary prevention of cardiovascular disease with pravastatin in Japan (MEGA Study): a prospective randomised controlled trial." Lancet

368(9542): 1155-1163.

Ni, Y. G., S. Di Marco, et al. (2011). "A PCSK9-binding antibody that structurally mimics the EGF(A) domain of LDL-receptor reduces LDL cholesterol in vivo." Journal of lipid research 52(1): 78-86.

Park, S. W., Y. A. Moon, et al. (2004). "Post-transcriptional regulation of low density lipoprotein receptor protein by proprotein convertase subtilisin/kexin type 9a in mouse liver." The Journal of biological chemistry 279(48): 50630-50638.

Pedersen, T. R., O. Faergeman, et al. (2005). "High-dose atorvastatin vs usual-dose simvastatin for secondary prevention after myocardial infarction: the IDEAL study: a randomized controlled trial." JAMA 294(19): 2437-2445.

Poirier, S., G. Mayer, et al. (2009). "Dissection of the endogenous cellular pathways of PCSK9- induced low density lipoprotein receptor degradation: evidence for an intracellular route." The Journal of biological chemistry 284(42): 28856-28864.

Poupon, V., M. Girard, et al. (2008). "Clathrin light chains function in mannose phosphate receptor trafficking via regulation of actin assembly." Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 105(1): 168-173.

Rebello, S. S., C. J. Kasiewski, et al. (2001). "Superiority of enoxaparin over heparin in combination with a GPIIb/IIIa receptor antagonist during coronary thrombolysis in dogs." Thrombosis research 102(3): 261-271.

Rehlaender, B. N. and M. J. Cho (1998). "Antibodies as carrier proteins." Pharmaceutical research

15(11): 1652-1656.

Ridker, P. M., E. Danielson, et al. (2008). "Rosuvastatin to prevent vascular events in men and women with elevated C-reactive protein." The New England journal of medicine 359(21): 2195-2207.

Riechmann, L., M. Clark, et al. (1988). "Reshaping human antibodies for therapy." Nature

332(6162): 323-327.

Ritter, G., L. S. Cohen, et al. (2001). Welt, Cancer Res. 61 6851–6859.

Robinson, J. G., H. M. Colhoun, et al. (2014). "Efficacy and safety of alirocumab as add-on therapy in high-cardiovascular-risk patients with hypercholesterolemia not adequately controlled

117

with atorvastatin (20 or 40 mg) or rosuvastatin (10 or 20 mg): design and rationale of the ODYSSEY OPTIONS Studies." Clin Cardiol 37(10): 597-604.

Robinson, J. G., M. Farnier, et al. (2015). "Efficacy and safety of alirocumab in reducing lipids and

Documenti correlati