• Non ci sono risultati.

Sulla base dei dati dei bilanci aggregati relativi al campione di imprese oggetto di analisi, è possibile apprezzare la redditività del comparto nel triennio 2004-2006 grazie al ricorso ad alcuni indicatori di sintesi.

Un primo indicatore è il ROE che, essendo calcolato come rapporto tra l’utile netto di esercizio e il patrimonio netto medio, esprime la redditività netta del capitale di rischio; essa è funzione della redditività operativa, dell’incidenza delle gestioni finanziaria, straordinaria e fiscale e del livello di indebitamento dell’impresa.

Dovendo esprimere il rapporto sulla media del patrimonio netto, per il triennio oggetto di analisi si hanno a disposizione i dati relativi agli anni 2005 e 2006; tuttavia, utilizzando le analoghe analisi condotte sul campione di imprese del comparto per i trienni 2001-2003 e 2003-20053 è possibile avere un’idea del trend di redditività del comparto nel suo complesso nell’arco del quinquennio 2002-2006.

Redditività 2002 2003 2004 2005 2006

Dalla tabella e dal grafico precedente si evince come la redditività netta abbia subito un trend negativo tra l’anno 2002 e l’anno 2004, mentre nel corso degli ultimi due anni il trend si è invertito, riportando il valore dell’indicatore nel 2006 quasi ai livelli di quello del 2002 (oltre il 10%).

Redditività media

Confrontando i due valori medi, l’uno per il periodo 2002-2003 caratterizzato dal trend negativo, e l’altro per il periodo di trend positivo (2004-2006) si nota che comunque la redditività negli ultimi anni si è mantenuta mediamente più bassa.

3 Cfr. B. Campedelli, I bilanci delle società di capitali della provincia di Verona, volume 3, presentato in occasione della 4^

giornata dell’economia del 12 maggio 2006, CCIAA Verona – Servizio Studi e Ricerche e B. Campedelli, Foto di gruppo con bilancio: le performance delle imprese veronesi, volume 2, presentato in occasione della 5^ giornata dell’economia del 15 maggio 2007 CCIAA Verona – Servizio Studi e Ricerche. Si consideri che, in ciascuno dei trienni oggetto di analisi, il campione di imprese utilizzato per l’analisi comprende le società di capitali operative in tutti e tre gli anni degli anni del triennio considerato, e che pertanto il campione potrebbe variare di triennio in triennio; con riferimento specifico agli indici di redditività, che prevedono al denominatore un dato di capitale medio, calcolato tra due anni consecutivi, si precisa che gli indici relativi agli anni 2002 e 2003 sono ripresi dall’indagine relativa al triennio 2001-2003 e presentata nel 2006, gli indici relativi all’anno 2004 sono ripresi dall’indagine relativa al triennio 2003-2005, presentata nel 2007, mentre gli indici relativi agli anni 2005 e 2006 sono ripresi dall’indagine attuale, ovvero relativa al triennio 2004-2006.

Per avere ulteriori informazioni sulla redditività netta è bene osservare i dati disaggregati del comparto sulla base

-2,00%0,00%2,00%4,00%6,00%8,00%

10,00%

Il miglioramento della redditività tra l’anno 2005 e l’anno 2006 ha interessato tutti i settori del comparto, fatta eccezione per i servizi che al contrario hanno subito una leggerissima flessione.

Particolarmente evidente è il miglioramento dell’agricoltura, che da un ROE negativo è arrivata ad un valore di poco superiore alla media del comparto (quasi 11%).

La variazione dell’indice con riferimento al settore industriale è analoga a quella del comparto, così come confrontabile è il valore dell’indice nei due anni.

I settori commercio e costruzioni hanno registrato un notevole miglioramento, ma si deve considerare anche che tali settori presentano un indice più elevato del comparto nel complesso.

Un apprezzamento del contributo dei diversi settori alla redditività del comparto è più facilmente identificabile osservando il valore medio del ROE nei due anni di analisi.

ROE media

Il comparto ha un valore medio del ROE di poco superiore al 9%; una redditività decisamente più elevata caratterizza, come già visto in precedenza, il settore costruzioni (16% circa) e commercio (14% circa).

Un po’ al di sotto del valore del comparto si attesta l’industria (quasi 9%); seguono i servizi (6%) e l’agricoltura (4%).

Ulteriori approfondimenti sulla redditività si possono ottenere analizzando il valore e l’andamento del ROE all’interno delle tre classi dimensionali di imprese individuate per il comparto.

ROE media

Rispetto al valore medio del comparto, le imprese di maggiori dimensioni risultano essere le più redditizie, con un ROE ben al di sopra del comparto; seguono nell’ordine le medie e le piccole imprese, che presentano valori medi del ROE sotto il valore del comparto.

ROE media 2005-2006

9,27%

5,92%

7,77%

14,91%

0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00%

COMPARTO IC

Oltre al valore medio, appare importante analizzare il trend rilevato dall’indice nell’ultimo triennio.

ROE 2005 2006 var.

COMPARTO IC V.P. < 10 milioni di Euro

10 < V.P. < 50 milioni di Euro

V.P. > 50 milioni di Euro

Dalla tabella e dal grafico precedente emerge come a fronte di un miglioramento di quasi due punti percentuali per il comparto nel suo complesso, la situazione sia piuttosto diversificata nelle classi dimensionali.

Le imprese di minori dimensioni presentano un ROE identico nei due anni, quindi la loro redditività, ben al di sotto della media del comparto, non appare migliorata nel 2006.

Le imprese di medie dimensioni hanno sia un valore medio che un incremento dell’indicatore di poco al di sotto della media del comparto, mentre le imprese di maggiori dimensioni, che già spiccano per la loro elevata redditività, sono anche quelle che registrano la variazione positiva più elevata.

L’analisi della redditività può poi essere condotta con riferimento ad un altro fondamentale indicatore, ovvero il ROI, che essendo calcolato come rapporto tra il reddito operativo e il capitale investito netto medio rappresenta la redditività del capitale nel suo complesso.

Tale misura della redditività fa riferimento pertanto alla sola gestione operativa, prescindendo dalle scelte e dai vincoli in termini di struttura finanziaria dell’impresa, operazioni straordinarie e politica fiscale.

Con riferimento al comparto nel suo complesso, può essere interessante innanzitutto analizzare il trend della redditività del capitale nel periodo che va dal 2002 al 2006.

Redditività 2002 2003 2004 2005 2006

La redditività del capitale investito presenta un trend negativo per tutto il periodo che va dal 2002 al 2005, con una variazione complessiva del periodo di circa un punto e mezzo percentuale; nel 2006 tuttavia l’indice segna un deciso miglioramento, tornando a collocarsi a circa mezzo punto percentuale al di sotto del valore del 2002.

Confrontando l’andamento di ROE e ROI si può affermare che il miglioramento della redditività del capitale investito, e quindi della redditività operativa delle imprese, è avvenuto con un anno di ritardo rispetto al miglioramento della redditività netta, che già nel 2005 ha subito un impatto positivo da parte delle gestioni extra – operative.

Nel complesso, anche per il ROI il miglioramento sta facendo recuperare il trend negativo, anche se nel triennio 2004-2006 il valore è ancora mediamente più basso del biennio 2002-2003.

Per approfondire l’analisi focalizzando l’attenzione sull’ultimo triennio, è possibile fare ulteriori considerazioni che hanno ad oggetto i diversi settori di attività e le classi dimensionali delle imprese del comparto.

ROI media 2006-2005

In termini di redditività del capitale investito si può osservare come il settore con le migliori performance è il commercio, con un ROI quasi doppio rispetto al comparto.

Seguono poi l’industria con un ROI di un punto percentuale superiore al comparto, le costruzioni e l’agricoltura con indici rispettivamente pari a circa il 6% e il 5%; il settore meno performante in termini di redditività operativa è quello dei servizi (circa 4,5%).

ROI media 2005-2006

0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00%

COMPARTO IC

Dalla tabella e dal grafico seguenti si può osservare la variazione del ROI negli anni più recenti.

ROI 2005 2006 var.

Negli ultimi due anni in cui si dispone del dato, si può notare come la redditività del capitale nel comparto sia migliorata ma in maniera piuttosto lieve (meno di un punto percentuale).

A livello dei singoli settori, si nota come l’unico ad essere leggermente peggiorato è il settore industriale, mentre l’agricoltura, al contrario, segna un miglioramento rilevantissimo, di circa 7 punti percentuali.

Anche il settore costruzioni segna un miglioramento al di sopra della media del comparto (circa 2%), mentre commercio e servizi presentano una variazione simile a quella del comparto, o di poco superiore; tale variazione è tuttavia più rilevante per i servizi in termini relativi, posto il minor valore medio dell’indicatore in tale settore.

Variazione del ROI 2006-2005

-1,00%0,00%1,00%2,00%3,00%4,00%5,00%6,00%7,00%8,00%

COMPARTO IC AGRICO

AGRICOLTURA 7,16% 13,32%

INDUSTRIA -0,35% 1,76%

COSTRUZIONI 2,26% 4,71%

COMMERCIO 1,28% 4,11%

SERVIZI 1,09% -0,37%

Nella tabella precedente si sono poste a confronto le variazioni dei due indicatori nell’ultimo anno.

Pressoché in tutti i settori, come nel comparto, il miglioramento del ROE è più marcato, segno di un influsso positivo anche delle gestioni extra – operative; unica eccezione è il settore dei servizi, per il quale il miglioramento operativo è controbilanciato da un peggioramento delle altre gestioni aziendali.

Nel caso dell’industria, è evidente come il leggero miglioramento della redditività netta è puramente il frutto delle gestioni extra-operative, essendo la redditività del capitale investito in lieve flessione.

Con riferimento alle diverse classi dimensionali, la situazione del ROI per gli anni 2005 e 2006 è riepilogata nelle tabelle e figure seguenti.

ROI media 2006-2005

0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00%

COMPARTO IC

Anche con riferimento alla redditività del capitale investito si possono fare le stesse considerazioni fatte in merito al ROE: le imprese di maggior dimensioni sono le più performanti, seguite da quelle di medie dimensioni, mentre le imprese appartenenti alla fascia dimensionale minore presentano una redditività del capitale inferiore a quella del comparto nel complesso.

ROI 2005 2006 var.

Nel corso dell’anno 2006 la redditività del capitale investito è migliorata leggermente in tutte le tre classi dimensionali; tuttavia, le imprese di medie e di grandi dimensioni registrano incrementi superiori alla media, mentre le imprese minori si attestano al di sotto della media del comparto, anche in termini di variazione.

ROI

Dalla tabella precedente emerge come per le grandi imprese il notevole miglioramento del ROE sia in buona parte trainato dall’incidenza delle gestioni extra-operative, mentre per le imprese di minori dimensioni si rileva una variazione della redditività operativa a fronte di una stasi della redditività del capitale proprio.

Per completare l’analisi della redditività, è possibile restringere ulteriormente il campo di osservazione, ricercando in un altro indicatore le cause dell’andamento della redditività operativa.

Tale indicatore è il ROS, che essendo calcolato come rapporto tra il reddito operativo e i ricavi di vendita esprime la redditività delle vendite stesse; la redditività delle ve ndite è uno dei componenti che spiegano l’andamento della redditività operativa; l’altro componente è la rotazione del capitale investito.

Analogamente agli altri indicatori, può essere innanzitutto interessante osservare il trend del ROS su un arco temporale più ampio, che abbracci gli anni dal 2002 al 2006.

Redditività 2002 2003 2004 2005 2006

L’andamento della redditività delle vendite non appare caratterizzato da un trend costante; tuttavia, osservando meglio i valori, si può vedere come tra gli anni 2002 e 2004 la situazione resti pressoché immutata, per poi peggiorare leggermente nel 2005 e infine registrare un notevole miglioramento nel 2006.

Confrontando l’andamento del ROS con quello del ROI, si può pertanto affermare che il trend negativo di quest’ultimo è dovuto principalmente ad una riduzione della rotazione del capitale, posto che il ROS appare negli stessi anni pressoché costante; con riferimento all’anno 2006 il netto miglioramento nella redditività d elle vendite è in parte frenato dalla rotazione del capitale, posto che il ROI appare migliorare meno che proporzionalmente.

Il miglioramento del ROS nell’ultimo anno è talmente marcato che mediamente il periodo 2004-2006 appare migliore del periodo 2002-2003, mentre per gli altri indicatori di redditività non si era notato un completo recupero dei più elevati valori iniziali.

L’analisi dei diversi settori di attività completa le considerazioni relative al comparto nel suo complesso.

ROS media

ROS media 2005-2006

0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00% 5,00% 6,00% 7,00%

COMPARTO IC

Il ROS negli ultimi due anni oggetto di analisi appare attestarsi per il comparto attorno al valore del 4%; rispetto a tale valore medio i settori con una maggiore redditività delle vendite appaiono essere le costruzioni e i servizi;

l’industria è pressoché in linea con il comparto, mentre il commercio rileva un ROS mediamente più basso di un punto percentuale; decisamente ridotta, rispetto alla media del comparto è la redditività del settore agricolo.

ROS 2005 2006 var.

Analizzando la variazione dell’ultimo anno, il settore agricolo appare comunque in miglioramento, molto più di quanto non lo sia il comparto che presenta una variazione del ROS di mezzo punto percentuale.

Il settore con il più netto miglioramento appare essere quello delle costruzioni, seguito dai servizi; ciò appare in linea con il fatto che questi due settori partono da valori più elevati dell’indicatore.

Industria e commercio non rilevano variazioni significative, solo un lieve spostamento verso il basso per la prima e in aumento per la seconda.

ROS

Confrontando le variazioni della redditività delle vendite con quelle della redditività del capitale investito, si possono fare alcune osservazioni in merito alla diversa incidenza del primo indicatore sul secondo.

Le variazioni in termini assoluti dei due indicatori appaiono confrontabili in quasi tutti i settori, ad eccezione dell’agricoltura nella quale la redditività del capitale investito si incrementa molto di più, per effetto pertanto di una maggiore rotazione del capitale investito.

L’ultimo aspetto da analizzare con riferimento alla redditività delle vendite è il parametro dimensionale.

ROS media

0,00% 1,00% 2,00% 3,00% 4,00% 5,00% 6,00%

COMPARTO IC

A livello di valore medio della redditività delle vendite non si notano differenze molto significative tra le imprese appartenenti alle diverse classi dimensionali.

A differenza degli altri indici di redditività, tuttavia, in questo caso sono le imprese minori ad ottenere le migliori performance, seguite dalle medie (ancora di poco superiori alla media del comparto).

Le imprese di maggiori dimensioni si collocano al di sotto, benché di poco, della media del comparto.

Analizzando il ROI si erano riscontrate, viceversa, variazioni più significative attorno alla media del comparto;

ciò ci suggerisce che per le grandi imprese la differenza spesso è data dalla maggiore rotazione del capitale di queste ultime, che genera un più spiccato effetto moltiplicatore sulla redditività del capitale.

ROS 2005 2006 var.

2006/2005

COMPARTO IC 3,89% 4,36% 0,47%

V.P. < 10 milioni di Euro 4,56% 5,16% 0,60%

10 < V.P. < 50 milioni di Euro 4,24% 4,57% 0,33%

V.P. > 50 milioni di Euro 3,29% 3,73% 0,44%

Variazione ROS 2006-2005

0,47%

0,60%

0,33%

0,44%

0,00%

0,10%

0,20%

0,30%

0,40%

0,50%

0,60%

0,70%

COMPARTO IC

V.P. < 10 milioni di Euro

10 < V.P. < 50 milioni di Euro

V.P. > 50 milioni di Euro

Osservando le variazioni del ROS non si notano, come per la media del comparto, grandi variazioni nelle diverse fasce dimensionali.

Rispetto agli altri indicatori di redditività, tuttavia, in questo caso sono le p iccole imprese a rilevare un miglioramento maggiore rispetto a quelle appartenenti alle altre due fasce dimensionali; rispetto alle medie imprese la variazione per le piccole è quasi il doppio; per le grandi imprese l’incremento è pari a quello rilevato dal comparto, di poco al di sotto del mezzo punto percentuale.

Documenti correlati