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I risultati con l’ingresso del fondo di Private Equity

4. TECHNOGYM, DA UN GARAGE DI CESENA A PIAZZA AFFARI

4.2 Il fondo di Private Equity Candover entra in Technogym

4.2.4 I risultati con l’ingresso del fondo di Private Equity

L’esercizio chiuso al 31/12/2008 rappresenta il primo esercizio della società risultante dalla fusione tra Scoot srl e Technogym SPA.

Nonostante il 2008 rappresenti per l’economia globale un periodo di profonda recessione a causa del propagarsi della crisi finanziaria sull’economia reale, Technogym anche nel 2008 ha registrato un aumento delle vendite.

Suddetti risultati sono stati ottenuti attraverso una focalizzazione strategica sui seguenti value drivers:

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 Sviluppo dei servizi attraverso i quali è stato possibile recuperare marginalità e completare l’offerta.

 Consolidamento dei mercati maturi (Europa) e maggiore penetrazione in quelli emergenti

 Innovazione di prodotto

Nel 2008, attraverso una crescente esposizione internazionale, Techogym ha dato un segnale di continuità rispetto ad un trend avviato già nel passato. Il Gruppo ha ampliato la sua presenza all’estero, crescendo soprattutto nei paesi non europei, anche grazie all’espansione in Russia e Australia nonché alla crescita in Cina.

Sul fronte produttivo, benchè la maggior parte delle linee sia ancora prodotta in Italia, a partire dal 2008 si è ulteriormente accresciuta l’importanza del sito produttivo in Slovacchia sulla produzione complessiva del gruppo.

Il bilancio al 31/12/200840 evidenzia un fatturato di 440,3 milioni, a dimostrazione che Technogym è sempre più un gruppo internazionale, il fatturato derivante dal mercato estero nel 2008 è stato complessivamente di 350 milioni rappresentando circa l’87% del fatturato complessivo.

L’ebitda è pari a 64,5 milioni con incidenza sul fatturato pari al 16%, l’azienda pur in presenza di una congiuntura internazionale non positiva è stata in grado di bilanciare la cresciuta competizione sui prezzi attraverso lo sviluppo di nuovi segmenti di mercato oltre a quelli dove opera tradizionalmente mantenendo “performance” ad un livello soddisfacente.

L’Ebit è pari a 30,9 milioni e il risultato netto del gruppo è pari a 12milioni con incidenza sul fatturato pari al 3,2%.

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Fonte: Bilancio Consolidato Gruppo Technogym 2009

Per quanto riguarda il 2009 i ricavi del gruppo sono pari a 305 milioni determinando un EBITDA di 46,8 milioni pari al 15% del fatturato ed hanno generato un flusso di cassa positivo che ha consentito di diminuire la posizione finanziaria netta di 47 milioni.

Nel 2009, attraverso una crescente esposizione internazionale Technogym ha continuato un trend attuato nel passato ampliando la sua presenza all’estero tramite l’apertura della nuova filiale in Portogallo41.

Sul fronte produttivo si è completamente avviata la nuova struttura produttiva, Technogym Village, che prevede la realizzazione di prodotti con i contenuti tecnologici più elevati, ed è stato costruito al fine di ottenere economie di scala derivanti dal rispetto delle regole di lean production.

Dall’aggregazione, razionalizzazione ed integrazione delle varie fasi produttive, sono stati ottenuti consistenti risultati positivi in termini di contenimento di costi, maggior efficienza organizzativa e produttiva, che oltre ad incidere positivamente nell’anno trascorso, determineranno ulteriori benefici anche nei prossimi esercizi.

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Sottraendo all’ebitda i costi non monetari si giunge ad un ebit di -2,5 milioni. L’ebit è influenzato in misura significativa dagli ammortamenti e dall’avviamento per 32 milioni iscritti in bilancio in sede di allocazione del disavanzo da fusione , che hanno inciso anche sul c/ec del 2008 ma in misura inferiore in quanto il periodo di riferimento era di soli 5 mesi.

La posizione finanziaria netta presenta un indebitamento pari a 110 milioni e in diminuzione di 47,2 milioni a dimostrazione dell’immutata capacità di generazione di cassa da parte del Gruppo.

Nel 201042 i ricavi del gruppo Technogym sono pari a 351,6 milioni , determinando un EBITDA di 58,2 milioni di euro e generando un flusso di cassa positivo pari a 35 milioni che ha consentito di migliorare la PFN pari a 75,7 milioni.

Nel corso del 2010 è stato inoltre inaugurato il primo “ Technogym store” nel quartire di Soho,a NY. Tale negozio esibisce il meglio della tecnologia e dello stile di Technogym ed è espressione tangibile della volontà del gruppo di affiancare il proprio utilizzatore finale al fine di creare e fornire soluzioni e prodotti personalizzati.

Relativamente ai risultati commerciali, il c/ec del gruppo evidenzia ricavi delle vendite e prestazioni di servizi pari a 351,6 milioni. Tali ricavi sono rappresentati per l’87 % pari a 301 milioni di euro da vendite realizzate sui mercati esteri in tutto il mondo e confermano la presenza e la vocazione internazionale del gruppo nel settore in cui opera.

L’ebitda è pari a 58,2 milioni, tra i principali fattori che hanno contribuito ad ottenere tale risultato positivo, un rilevante apporto deriva dall’aumento dei volumi e dei margini; da segnalare anche l’aumento dei costi, che dimostrano che il gruppo abbia continuato ad investire nello sviluppo delle risorse umane, innovazione e marketing.

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L’ebit è pari a 4 milioni e l’utile è pari a1,2 milioni.

Il gruppo ha realizzato un risultato economico positivo con una crescita di oltre 16 milioni rispetto al 2009.

Technogym grazie a questa operazione e al sostegno del fondo di Private Equity ha cambiato alcune caratteristiche in quelle di un’azienda in forte sviluppo anche nei mercati internazionali e che sta per affacciarsi sul mercato borsistico.

In particolare, l’ingresso del Fondo nel capitale ha consentito di crescere e svilupparsi riuscendo a portare avanti la strategia di internazionalizzazione decisa dai fratelli Alessandri e ha permesso di aprire alcuni stabilimenti produttivi all’Estero e di ampliare la capacità produttiva.

E’ stato deciso di ricorrere a un investitore istituzionale in grado di fornire un sostegno sul piano consulenziale, specie nell’ambito della reportistica, in cui l’azienda risultava ancora non adeguata ad una futura quotazione.

Come vedremo, nei capitoli successivi, anche l’obiettivo di una futura quotazione è stato raggiunto, a conferma che l’operazione attuata dai fratelli Alessandri, è stata un’operazione di Private Equity conclusa con successo.