• Non ci sono risultati.

Zap. Cap. De Rob., pp. 285-286; Varie 1982, p.220; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII,

10 (ott.1981), p.80; (nuovi stralci) Zap. Rob. Alb., p.69, nota 5; (stralci) Ciavarella,

p.95.

[…] Il Pasta mi ha richiesto la Giacinta per vedere se può recitarla in Catania e in Palermo. […] Quando tu avrai il m.s. così fammi il piacere di farmene fare due copie di carattere grosso e chiaro. […] Se il Pasta si deciderà per la rappresentazione, tu e Verga dovrete essere i miei tutelatori e fare quello chefarei alle prove: nessuno conosce il lavoro meglio di voi due e a nessuno meglio di voi due io potrei affidare l’incarico di sostituirmi. […] Mi rallegro pel 3° capitolo del romanzo.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

Roma, 28 luglio 1888

Lettera

Zap. Cap. De Rob., pp. 286-287; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.75;

Raya 1969, p. 80 nn.1152-1200; Ciavarella, p.33 (stralci).

[…] So che Pietriboni ha mandato al Pasta, direttamente il copione di Giacinta. Ti rinnovo la preghiera di farmene fare due copie costì e spedirmelo (sic). […] Per le condizioni con Pasta ho dato carta bianca a Vergache conosce Pasta personalmente. Pel caso ch’egli si decidesse a rappresentare il mio lavoro, mi metto nelle vostre mani per la direzione delle prove: scrivo in questo senso al Pasta oggi stesso. […] Tu lavori? Il tuo romanzo? […] Diedi il tuo m.s. a Scarfoglio: mi promise di leggerlo; poi io andai via, e non gli scriverò prima che non gli avrò mandato una novella. Prenderò allora conto della sorte toccata ai tuoi processi verbali e te ne saprò dire qualcosa.

Verga, Giovanni

De Roberto, Federico

Catania, 18 agosto 1888

Lettera

Ciavarella, pp.116-117; L.V. Perroni Verg., p.110 (stralci, datata «Milano, 18 aprile

1888»).

[…] Ti rimando, a volta di servitore, la tua prefazione, che mi piace assai. Tu vedi e fai vedere chiaramente nella questione, e dici bene il fatto tuo. La spiegazione del processo artistico per cui sei stato condotto a diverso metodo scrivendo codeste Novelle, è giustissima. Ma per non prestare il fianco (Eh?) ai critici malevoli, e che leggono superficialmente, io abbreverei (sic) di molto la chiusa, e non commetterei neanche l’ipotesi delle accuse che tu prevedi. Coi critici non bisogna far complimenti. […] Protesto contro i naturalisti (chiamiamoli pure così per intenderci): veggono nero. Veggono o vogliono vedere e fare vedere le cose come sono. E solo quando ci riescono fanno opera d’arte. L’ideale sarebbe di mettere in piedi des hommes come diceva Flaubert.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

Roma, 25 agosto 1888

Cartolina postale

Zap. Cap. De Rob., p. 288; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.76.

[…] Grazie dei telegrammi. Sono contentissimo dell’esito della rappresentazione. Aspetto tua lettera con minuti particolari e la tua impressione di critico intorno al lavoro e agli attori.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

s.d. [ma agosto 1888] (è una poesia dedicata a D.R.)

Zap. Cap. De Rob., p. 290; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.78;

Ciavarella, p.92.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

Roma, 31 agosto 1888

Lettera

Zap. Cap. De Rob., pp. 291-292; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.78;

Ciavarella, pp.168-169.

[…] Tu hai tanta ragione nelle tue critiche che fra qualche settimana [...] metterò mano a correggere i punti da te indicatimi e secondo quello che tu mi suggerirai. Mutare il punto di partenza mi pare troppo; oramai il fatto del servitore è accettato dal pubblico: ma i personaggi secondari si possono benissimo rendere più interessanti, più intrinseci all’azione ed è quello che farò, tanto più che è una cosa facilissima. A Torino la Giacinta sarà data con questa mutazione e ne vedrò subito l’effetto. […] Il successo di Catania non me l’aspettavo davvero e ne sono contentissimo.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

Roma, 1 Sett. 1888

Lettera

Zap. Cap. De Rob., pp. 294-295; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.81.

[…] Ti rimando la prefazione, che leggo appena arrivata e con vivissima curiosità. Mi piace e non mi piace. [...] È troppo lunga. Secondamente, per lo scopo che ti prefiggi, è troppo seria. Dato il genere di scherzo che tu vuoi fare ai critici e ai lettori, la prefazione, secondo me dovrebbe essere un babillage e un persiflage tre, quattro paginette, da mettere in imbarazzo lettori e critici e da farli stare in dubbio. […] La chiusa sta benissimo. [….] Parliamo di Giacinta e del Giannotta. L’idea d’una terza edizione non mi dispiace. Il Giannotta forse non si rammenta che egli rinunziò (conservo la sua lettera) al diritto di tirare le altre 1000 copie della Giacinta.

Capuana, Luigi

De Roberto, Federico

[Roma,] 22 Sett. 1888

Cartolina postale

Zap. Cap. De Rob., p. 297; già Zap. Oss. Pol. Lett., XXVII, 10 (ott.1981), p.84.

[…] Puoi mandarmi la tua prefazione: io, probabilmente non andrò a Torino. [...] Nel mese di ottobre faccio la mia entrata o rientrata nella N. Antologia con una serie di Lettere di Renato a una bionda. –

La fine d’un idillio è in via di diventare qualcosa di drammatico. Selvaggia cova.

Ardizzone, Alessandro

De Roberto, Federico

Palermo, 25 Settembre 1888

Lettera

«Galleria», 1981, p.55.

[…] L’articolo suo pregiatissimo Francia e Vaticano non si è potuto pubblicare, perché del medesimo argomento si è intrattenuto il nostro redattore appositamente incaricato per gli articoli di fondo. La prego a non darsi il fastidio di più oltre scrivere per conto nostro articoli di fondo o di politica generale. Appositi collaboratori politici se ne occupano. Diversamente s’incorrerebbe, come nel caso presente, in ripetizioni inutili. La prego altresì a voler seguitar a conteggiare gl’Intermezzi a L. 10 ciascuno, come per il passato. Gli articoli di fondo li conteggi anche a L. 10, prezzo accettato dagli scrittori nostri. Per gli altri articoli il compenso resta inalterato.

Ardizzone, Alessandro

De Roberto, Federico

Palermo, 3-10-’88

Lettera

«Galleria», 1981, p.56.

[…] Le osservazioni ch’Ella ci fa sono tutte giuste; però la preghiamo, per qualche altro tempo ancora di contentarsi della retribuzione di L. 10 per gl’Intermezzi, e di L. 15 per gli articoli della serie

Letteratura Contemporanea che desidereremmo fosse trattata con più frequenza. Francamente le confessiamo, come a siciliano, che le condizioni dell’Amministrazione nostra versano presentemente in gravi strettezze. […] I suoi articoli riescono assai graditi ai lettori e sono letti a preferenza.

Treves, Emilio

De Roberto, Federico

[Laverno, 13 ottobre 1888]

Lettera