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IL RUOLO DEL BNDES

3.1 LA “MICRO PEQUENAS EMPRESAS” E “ARRANJOS PRODUTIVOS LOCAIS”

3.1.5 IL RUOLO DEL BNDES

Joseph Shumpeter sosteneva in un suo celebre libro, che una delle determinanti fondamentali per lo sviluppo economico, è l’accesso al credito.91 Al fine di ovviare a questa problematica, nel 1962 il

Governo brasiliano decise di fondare il Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social, più noto con la sua abbreviazione BNDES. L’obiettivo di questo istituto bancario era quello di coprire le inefficienze di mercato, garantendo l’appoggio a progetti di investimento considerati cruciali dal governo per favorire la crescita economica del Paese. Il suo ruolo è stato fondamentale perché era l’unico istituto che garantiva l’accesso al credito anche attraverso prestiti di lungo termine, che all’epoca, come ora, le altre banche brasiliane faticano a concedere. Quest’attività, tipica delle banche pubbliche, di assumere politiche anticicliche, è proseguita fino ad oggi, garantendo anche nei periodi recessivi, come è stato quello del 2008, i finanziamenti per sostenere la crescita delle piccole medie imprese. La figura 24, evidenzia l’anticiclicità nella concessione del credito da parte del Bndes. La linea scura, rappresenta il credito erogato dal sistema in rapporto al Pil, mentre la linea più chiara rappresenta la partecipazione del BNDES nell’erogazione del credito. Come si può notare, nei momenti di floridità del sistema bancario, il credito erogato dal Bndes rallenta, mentre la sua percentuale aumenta, come è in aumento tra Luglio 2008 ed il Dicembre 2008, quando deve minimizzare gli effetti del credit crunch.

Oltre il 50% del suo capitale proviene dal Tesoro Nazionale, ma si approvvigiona anche attraverso altre forme di finanziamento come per esempio le rendite derivanti dalle partecipazioni, emissioni di bond, fondi di investimento. Il BNDES, quindi non si muove soltanto erogando prestiti, ma, attraverso il suo segmento denominato BNDESpar, può partecipare anche al capitale di rischio

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delle aziende. Ad esempio, BNDES oggi controlla il 30 per cento della società brasiliana JBS, il più grande esportatore mondiale di carne dalle vendite, avendo investito più di 8 miliardi di reais nel gruppo dal 2007. Con il denaro, JBS è riuscita ad intraprendere acquisizioni addirittura di industrie dicarne statunitensi. Tuttavia questo è visto da molti come un’eccessiva intromissione del pubblico nel settore privato. In un articolo pubblicato dal Financial Times92 il professor Sergio Lazzarini della

Insper Business School di Sao Paulo sostiene: "Quando è stata fondata nel 1952 la BNDES è stata molto importante perché si stava vivendo un periodo in cui c'era poco capitale disponibile per le aziende e questo è stato vero fino all'inizio di questo secolo. Dopodiché si è verificata un'enorme crescita nei mercati emergenti e grandi aziende brasiliane sono state in grado di capitalizzarsi autonomamente. A questo punto BNDES avrebbe dovuto ridurre la sua enfasi su questi grandi gruppi, invece ha fatto esattamente il contrario. Oggi il 60% del portafoglio della banca è occupata dalle grandi compagnie, mentre la miglior strategia sarebbe quella di partecipare nelle più piccole e più rischiose compagnie ad impronta tecnologica, start-ups e progetti infrastrutturali.”

Figura 24: La funzione anticiclica del BNDES

Fonte: BNDES, 2009

In realtà ciò è dovuto al fatto che la BNDES è utilizzata come mezzo dal Governo Federale per perseguire le politiche strategiche come il potenziamento di Petrobras e dell’agribusiness.

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Ad ogni modo il suo ruolo nelle politiche per lo sviluppo delle PMI brasiliane è altrettanto

evidente. Tra il 2009 ed il 2011, BNDES ha realizzato con loro quasi l’86% delle proprie operazioni, anche se la quota dei prestiti a esse destinate è molto minore, circa un terzo. I tassi di interesse brasiliani sono molto elevati anche per le grandi imprese, quindi il rischio sarebbe quello di concedere alle PMI finanziamenti a tassi di interesse insostenibili. Tuttavia per merito di BNDES non è così, tant’è che i finanziamenti per le micro, piccole e medie imprese sono mediamente pari rispettivamente al 7,79%, 7,14% e 7,74%, parificati ai tassi concessi alle grandi imprese pari al 7,7%.93

Nel corso del 2012 ha complessivamente erogato crediti per quasi 160 miliardi di Reais (oltre 60 miliardi di Euro), in aumento dai 47 miliardi di Reais del 2005 e l’istituto era responsabile del 72,4 per cento di tutti i prestiti alle imprese con scadenze più lunghe di tre anni. All’interno del BNDES, l’Àrea de Operações Indiretas Automàticas (AOI/BNDES) è responsabile dell’appoggio alle piccole e medie imprese e al settore dei beni di capitale. Nei 12 mesi fino alla fine di aprile 2011 l’AOI ha erogato oltre 70 milioni di Reais (oltre 30 milioni di Euro) in più di 600 mila operazioni. L’attività dell’AOI/BNDES, in costante crescita negli ultimi anni, si basa sulla collaborazione di 73 agenti finanziari credenziali, che intermediano le risorse BNDES alle condizioni accordate con la banca. L'AOI/BNDES offre essenzialmente tre linee di prodotto:

 Il BNDES FINAME (Financiamento Maquinas e Equipamentos) per l'acquisto di macchinari e camion di produzione nazionale nell'ambito del programma di sostegno agli investimenti.  Il Cartão BNDES che finanzia l'acquisto di beni di produzione e di materie prime forniti da

una rete di fornitori credenziata, fino al 100% dell'investimento.

 Il BNDES AUTOMATICO che è destinato al finanziamento di progetti di investimento e del capitale circolante necessario fino a 10 milioni di Reais nell'arco dei dodici mesi. Il prodotto si divide in varie linee di finanziamento con obiettivi e condizioni finanziarie specifiche.  BNDES PROGEREN volto a finanziare la crescita produttiva e dei posti di lavoro delle PMI,

con finanziamenti principalmente al capitale circolante delle stesse.  BNDES FGI, un fondo di garanzia per le operazioni di credito delle PMI.

Le imprese che optano per investimenti in queste aree del Paese con progetti di modernizzazione, estensione e diversificazione, possono usufruire dei seguenti benefici fiscali, prestiti governativi o

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garantiti dal Banco do Nordest o dal BNDES. Nel 2006 la SIMEST ha realizzato un accordo con la BNDES per la creazione di joint ventures tra imprese italiane e brasiliane con particolare

riferimento al settore delle infrastrutture e per snellire le procedure di ottenimento di crediti da parte di aziende italiane che intendano operare in Brasile.

Nel piano aziendale 2009/2014, il BNDES ha indicato l’innovazione, lo sviluppo locale e regionale e lo sviluppo ambientale, come gli aspetti più importanti per la valorizzazione economica nel

contesto attuale, obiettivi che saranno inseguiti attraverso vari progetti sostenuti dalla Banca. Uno di questi è il “Programa BNDES de Apoio a Micro, Pequena e Média Empresa Inovadora - BNDES MPME Inovadora”, programma mirato all’incentivazione tecnologica da parte delle Mpe, che prevede lo stanziamento di 500 milioni di reais (circa 161 milioni di euro) appannaggio delle aziende che investono in progetti d’innovazione. La Bndes intende versare le somme attraverso la partecipazione al capitale di rischio. Le aziende che potranno beneficiare di questa iniziativa, che sarà estesa anche alle imprese localizzate in incubatori o distretti tecnologici, saranno quelle che hanno brevetti registrati a partire dal 2011 e le aziende che hanno investito in servizi tecnologici attraverso “Cartão BNDES”, o che hanno ottenuto un finanziamento tramite i programmi di innovazione del Sibratec.94

Questo tipo di iniziative chiaramente avranno un impatto su le Mpe in generale, comprese perciò anche quelle che compongono gli APLs. Il BNDES sta però studiando delle strategie specifiche per rendere il più efficiente possibile l’allocazione dei finanziamenti e di conseguenza più coordinato lo sviluppo degli arranjos. Nella sua discussione, il BNDES distingue due casi a seconda che l’APL in questione sia costruito attorno ad una grande azienda “motrice” o costituito solamente da una moltitudine di Mpe. Nel primo modello, l’idea è quella in cui l’istituto finanziario trasferisce le risorse alla società motrice, che a sua volta le andrà a trasferire ai fornitori che compongono l’arranjo. Questo piano dovrebbe anche essere implementato attraverso investimenti di capitale di rischio questi fornitori, che darebbe all’azienda motrice maggiori garanzie. Contemporaneamente, un istituto tecnico darebbe supporto tecnologico e gestionale per consentire la crescita sostenuta del gruppo. Nel secondo caso, non essendo presente l’azienda leader, è necessario che un altro ente tecnico, oppure anche lo stesso del caso precedente, coordini la gestione delle risorse e degli investimenti. Quest’ente tecnico dovrebbe far parte dell’istituto bancario, il BNDES in questo caso,

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che alloca le risorse. In questo modo parte del rischio dell’operazione ricadrebbe sull’istituto bancario che però, anziché concentrare il rischio sulle singole aziende, lo diversificherebbe in una visione di gruppo dipendente dai risultati produttivi ottenuti dall’arranjo stesso.95

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