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Il ruolo dei Gruppi di Stati nell'attuale scena internazionale

Sezione I: Caratteristiche, funzioni e composizione dei Gruppi di Stati di cui l‘UE è parte

2. Il ruolo dei Gruppi di Stati nell'attuale scena internazionale

Gli incontri dei vari Gruppi di Stati rivestono un ruolo fondamentale nell‘attuale assetto internazionale poiché essi sono componenti centrali della ‗global governance‘.621

Inoltre, è la globalizzazione, in particolare, ad aver accresciuto la pressione a favore della convergenza nelle politiche economiche e monetarie. 622 La partecipazione ai Gruppi di Stati rappresenta proprio una

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Ha jnal P. I., The G8 System and the G20. Evolution, Role and Documentation, Global Finance Series, 2007, p. 1.

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La my P., The Econo mic Su mmit and the European Community, p. [2] (nu mero pagina non ufficia le – stampa da internet).

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La c. d. global governance fa riferimento a ‗un insie me di istituzioni forma li ed in forma li, mecca nis mi, rapporti e processi fra Stati, mercati, private ed organizza zioni governative e non governative. Il processo è quindi animato da numerosi protagonisti; accanto ai tradizionali soggetti della co munità interna zionale , gli Stati e le Organizza zioni internazionali, rilevano con un ruolo sempre più incisivo alt re entità quasi-istituzionali, co me ad esemp io i c. d. vert ici e le forme di regola mentazione transnazionale (reti e gruppi) oppure soggetti privati, quali le organizza zioni non governative e le imprese mu ltina zionali‘ (Porchia O., Gli attori nel processo di globalizzazione dell‘economia , in Co mba A. (a cura di), Neoliberismo internazionale e Global Economic Governance. Sviluppi istituzionali e nuovi strumenti, Giappichelli – Torino, 2008, p. 39). Martin Ortega (2007), Building the Future: The EU's Contribution to Global Governance, Chaillot Paper, 100, Pa ris, European Union Institute for Security Studies, p. 46, definisce la global governance come "the management of global proble ms and the pursuit of global objectives through the concerted efforts of states and other international actors". Tra I numerosi studi sull‘argo mento, si veda: Rosenau J., Cze mp ie l O., Governance without governement: Order and Change in World Politics, Ca mbridge, 1992; Slaughter A.-M., Global Government Network s, Global Information Agencies, and Disaggregated Democracy , in Michigan Journal of International Law, 2003, p. 1041 ss; Sinclair T., The infrastructure of Global Governance: Quasi -Regulatory mechanisms and the new global finance, in Global Governance, 2001, p. 441 ss.; Jayasuriya K., Globalization, Law and the Transformation of Sovereignty: the Emergence of Global Regulatory Governance , in Indiana Journal of Global Legal Studies, 1999, p. 439 ss.; Moreau-Defarges P., G7-G8 et gouvernance économique mondiale, in Annuaire française de relations internationals, 2000, p. 697 ss. Tra i recenti studi sulla global governance, indichiamo Kirton J. J., Main Concepts of Global Governance, in Larionova M. (a cura di), The EU in the G8: Mak ing its voice heard, leading by example, promoting consensus and coordinated actions for creation of Global Public Good , 2009, p. 4 ss. (di prossima pubblicazione), in cui l‘autore, uno dei massimi esperti in tema di Gruppi d i Stati, indiv idua i conc etti necessari per comprendere il feno meno delle relazioni tra UE e G8 nell‘amb ito della global governance, quali, ‗soft power‘ e ‗soft law‘, membership, consenso e ‗comp liance‘.

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Di Stasi A., ‗L‘autonomia co llettiva d i vert ice e la governance ―istituzion ale‖ nel G8‘, in Panebianco M., Di Stasi A., L‘Euro-G8. Contributo alla teoria dello Stato euro -globale, Giappichelli Editore, 2006, p. 94, chiarisce che ‗un fatto quale l‘interdipendenza planetaria, intesa come situazione caratterizzata da effetti recipro ci che si verificano tra mo lteplic i paesi e fra attori di d ifferenti paesi e produttiva della summen zionata vulnerabilità di c iascuno Stato rispetto agli altri, costituisce il presupposto della concertazione, come attività esplicata da un ente quale il G8, nonché un mezzo atto al superamento o, almeno, al controllo delle ―vulnerabilità‖ indiv iduali.‘

risposta al crescente bisogno di intensificare il coordinamento e la cooperazione interna zionali,623 che sebbene rivestano un ruolo sempre più importante, varie difficoltà ne ostacolano il percorso.624 Di conseguenza, parte della dottrina guarda con favore alla loro esistenza. In particolare, Kirton sostiene che il summit del G7/G8 persegue tre scopi principali nell‘attuale sistema internazionale: ‗first, it defends core societal values against severe shocks; second, it defines the international order where the old regime has been destroyed, or a new rules have yet to be defined; third, it derives coordinated programmes and mechanisms required to secure compliance with these new definitions‘.625

In sostanza, i summit assicurano stabilità, creano ordine internazionale e sostengono il meccanismo per la loro preparazione e continuazione. Secondo Hainsworth, i summit agiscono come un ‗catalyst‘, nel senso che in essi confluiscono gli sforzi dei Paesi più forti al fine di influenzare, nelle aree di loro interesse, i regimi istituzionali esistenti.626 Inoltre, i vertici del G8, ad esempio, devono la loro importanza, tra gli altri aspetti, al fatto di rappresentare l‘unica categoria di riunioni alle quali i Capi di Stato e di governo partecipano personalmente, e di essere costituiti dagli Stati più influenti in ambito mondiale dal punto di vista sia economico che politico.627 L‘insieme degli Stati che ne fanno parte riveste un peso economico e politico tale per cui l‘ovvia conseguenza è la capacità dei Gruppi di Stati di influenzare l‘andamento della governance globale.628

Inoltre, la dottrina riconosce alcune caratteristiche distintive dei Gruppi di Stati come luoghi di dibattito aggiuntivi e non sostitutivi agli altri forum già esistenti, quali le istituzioni internazionali. In particolare, Lamy sintetizza in tre punti gli aspetti importanti:

firstly, they cut across normal ministerial bounderies. Heads of State and Government can, for example, appreciate the interaction between macro-economic strategies, Energy policy and International trade issues, or the impact on the world economic out look of what is happening in the strategic field. Secondly, these issues cut across the line drawn within an individual nation between domestic and foreign policy. Only Heads of State and Government have an equal responsibility for both. Thirdly, these issues need to be treated at the highest political level. Finance Ministers, for example, are not in all countries directly elected officials.629

Tuttavia, diversamente dalle tradizionali organizzazioni internazionali, contrassegnate da un certo grado di strutturazione, i Gruppi di S tati sono rimasti relativamente informali e privi di organi burocratizzati. Da un lato, questo aspetto ha permesso ai leader dei vari Stati parte di sviluppare relazioni personali, e ai Gruppi di Stati di diventare, oggi, un mezzo per realizzare processi d i coordinamento in varie aree tematiche. Dall‘altro, questo fenomeno risulta complesso da cogliere, non rientrando le sue caratteristiche nel tradizionale assetto giuridico- istituzionale delle Organizzazioni internazionali. Va, quindi, enfatizzata la difficoltà di svolgere un‘analisi giuridica sulla partecipazione dell‘Unione a causa della problematicità di reperire i documenti per l‘analisi. Come è noto, i Gruppi di Stati non poggiano la loro esistenza su un trattato istitutivo, né

623 Ullrich H., Donnelly A., The Group of Eight and the European Union: The Evolving Partnership , G7 Governance N.

5, section III.

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La dottrina imputa l‘esistenza di tali ostacoli principa lmente alle pressioni che i Governi ricevono nella gestione della loro polit ica domestica e che li spinge, nella ricerca di soluzioni na zionali, a porre in essere strategie di breve termine, ed ancora, alla questione del peso della distribuzione di costi e benefici che tale cooperazione rich iede. Si veda Ullrich H., Donnelly A., The Group of Eight and the European Union: The Evolving Partnership , G7 Governance N.5, 1998, section III.

625 Kirton J. J., Contemporary Concert Diplomacy: The seven power summit and the management of International

order, Paper delivered to the International Studies Association, Aprile 1989, p. 3 in Hainsworth S., Coming of Age: The European Community and the Economic Summit, 1990, pa ragraph 1.

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Ha insworth S., Co ming of Age: The European Community and the Economic Summit , 1990, paragraph 1.

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Contice lli M., I vertici del G8. Governi e amministrazioni nell‘ordine globale, 2006, p. 3.

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Hajna l P. I., The G8 System and the G20. Evolution, Role and Documentation, Global Finance Series, 2007, p. 33, definisce co me segue il ruolo del G7/G8: ‗The ro le of the G7 and G8 embraces deliberation, direction -giving, and decision-ma king as well as global governance and domestic politica l manage ment functions. The summit allows the attending heads of state and government to exercise polit ical leadership, reconcile domestic and international concerns, develop collective management, and integrate economics and international concerns, develop collective management, and integrate economics and politics in their negotiations and decisions. Present and former leaders and other high offic ia ls of the G7 and G8 appreciate the value of this foru m and invest considerable politica l, financial and personal resources in preparing, conducting and following up the summits‘.

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posseggono un segretariato che raccolga il materiale prodotto dai lavori del Gruppo. L‘analisi può essere svolta, quindi, affidandosi solamente ai comunicati ufficiali prodotti dal summit e alle interviste ai funzionari presenti ai lavori, raccolte dagli studiosi della materia. I n breve, l‘esistenza di tali raggruppamenti di Stati pone all‘interprete non poche difficoltà rispetto al suo inquadramento sistematico nell‘attuale assetto delle relazioni internazionali.