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Il ruolo della legislazione ordinaria nella tutela del diritto al cibo adeguato.

FOOD SECURITY: IL DIRITTO AL CIBO QUANTITATIVAMENTE ADEGUATO

6. Il ruolo della legislazione ordinaria nella tutela del diritto al cibo adeguato.

Oltre – ed affianco – alle previsioni costituzionali, di carattere prevalentemente generale, si è poi iniziato a diffondere uno strumento ulteriore di attuazione e garanzia del diritto al cibo adeguato, quale quello relativo all’adozione di una legge-quadro.

Invero, il Comitato sui diritti economici sociali e culturali raccomanda espressamente l’adozione di una legge-quadro, identificandola quale strumento fondamentale per l’attuazione di una strategia nazionale di realizzazione del diritto al cibo adeguato, posto che trattasi della tecnica legislativa più idonea ad affrontare

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materie multi-settoriali quale quella oggetto di disamina, attraverso la definizione degli obblighi e dei principi generali che la legge deve implementare, lasciando invece alle autorità competenti il compito di definire specifiche misure che li rendano effettivi, possibilmente entro un tempo limite.

Lo strumento della legge-quadro è una misura particolarmente sentita dal coevo Consiglio della FAO, che, attraverso l’approvazione all’unanimità delle Linee Guida sulla legislazione relativa al diritto al cibo e la Guida per legiferare240, ha offerto un utile vademecum ai Paesi che intendano legiferare in materia alimentare.

Difatti, le diciannove linee guida emanate dalla FAO rappresentano un valido supporto pratico offerto agli Stati che intendono raggiungere la progressiva realizzazione del diritto a un’alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale, all’uopo predisponendo un’analisi dei contenuti ottimali che una legge-quadro sul diritto al cibo dovrebbe prevedere241, indicando i fattori di cui devono tener conto i legislatori nell’auspicato processo di legiferazione in materia di diritto al cibo adeguato, nonché le misure internazionali che possono contribuire a implementare e a sviluppare la tutela giuridica di tale diritto, quali, ad esempio, il ricorso alla cooperazione internazionale, all’adozione di azioni sul debito pubblico, all’aiuto alimentare, alla partnership pubblico-privata tra Istituzione e ONG.

Inoltre, nel 2009 la FAO ha emanato un altro importante strumento: la Guida sulla legiferazione in materia di diritto al cibo242.

Parimenti utili per quegli Stati che volessero rivedere la propria legislazione alla luce del right to food approach sono, inoltre, le griglie di valutazione contenute

240

The right to food guidelines in www.fao.org Guide on Legislating for the Right to Food, Roma 2009 in www.fao.org.

241 Le linee guida volontarie prendono in considerazione una vasta gamma di principi fondamentali, quali

l’uguaglianza e la non discriminazione, la partecipazione e l’inclusione, la responsabilità dello Stato di diritto, il principio che tutti i diritti umani sono universali, indivisibili, interconnessi e interdipendenti e la considerazione che il cibo non dovrebbe essere usato come strumento di pressione politica ed economica. FAO, Voluntary guidelines to support the progressive realization of the right to adequate food in the context of national food security, adopted by the 127th Session of the FAO Council November 2004, Roma Fao, 2005 in ftp://ftp.fao.org, p. 2.

137 all’interno della menzionata Guida243

.

Va segnalato che detti strumenti orientativi prodotti dalla FAO hanno avuto un particolare impatto internazionale atteso che, negli ultimi anni, la legislazione-quadro sul diritto al cibo ha visto un progressivo incremento, ancorché prevalentemente in riferimento ad aspetti di food safety e non di food security.

In particolare sono dieci i Paesi che hanno adottato leggi o decreti relativi ai diversi aspetti attinenti alla tutela del diritto al cibo244; il primo esempio di proposta di legge-quadro a livello europeo si trova nella più recente esperienza legislativa belga ed è rappresentato dalla «Proposition de loi-cadre instaurant l’obligation d’une mise en

243 Secondo la Guida la revisione legislativa del settore alimentare può essere organizzata sulla base dei

seguenti step: 4.1 pianificazione della revisione: 4.1.1 contesto e ambito di applicazione; 4.1.2 responsabilità istituzionale; 4.1.3 processo partecipato; 4.2 metodologia: 4.2.1 selezione dei settori di revisione; 4.2.2 valutare la legislazione secondo la prospettiva del diritto al cibo; 4.2.3 seguito della revisione - reporting e definizione di un piano d'azione; 4.3 terra: 4.3.1 caratteristiche dei diritti sulla terra; 4.3.2 interfaccia tra disposizioni di legge e norme consuetudinarie; 4.3.3 amministrazione delle terre; 4.3.4 regolamento delle attività economiche; 4.4 acqua: 4.4.1 erogazione di acqua e delle reti di distribuzione; 4.4.2 partecipazione e gestione integrata delle acque; 4.5 pesca: 4.5.1. gestione della pesca; 4.5.2 acquacoltura - pratiche di post-raccolta e commercio; 4.5.3 misure speciali per i gruppi svantaggiati; 4.6 risorse genetiche per l'alimentazione e l'agricoltura: 4.6.1 l'accesso alle risorse e la ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo; 4.6.2 commercializzazione di semi; 4.6.3 diritti di proprietà intellettuale nel settore agricolo; 4.7 commercio dei prodotti agricoli: 4.7.1 assistenza domiciliare per la produzione alimentare locale; 4.7.2 prezzo per l’assistenza; 4.7.3 protezione delle frontiere e accesso al mercato; 4.8 lavoro: 4.8.1 salario e remunerazione; 4.8.2 le lavoratrici ei lavoratori del settore informale; 4.8.3 lavori pubblici; 4.9 sicurezza sociale: 4.9.1 garanzia legale; 4.9.2 destinatari e progettazione delle prestazioni; 4.10 nutrizione, sicurezza alimentare e tutela dei consumatori: 4.10.1 Standard di sicurezza alimentare; 4.10.2 Standard nutrizionali; 4.10.3 Etichettatura dei prodotti alimentari, pubblicità e marketing.

244 Quali: Argentina (Law 25.724 on the National Programme for Food and Nutrition Security, 2003),

Bolivia (Supreme Decree No 28667 of 5 April 2006; Food Law for Workers, 2004), Brasile (Law No. 11,346, 2006 Establishing the National Food and Nutrition Security System (SISAN). Decree No. 6273, establishing the Interministerial Chamber for Food and Nutritional Security, 2007. Su questo caso cfr. amplius infra), Ecuador (Law on Food and Nutritional Security, No. 41, 2006; Law on Food Sovereignty, Official Registry No. 583, 5 May 2009), El Salvador (Decree 63 of 16 October 2009 which establishes the National Food and Nutrition Security Council - CONASAN), Guatemala (Law on National Food and Nutrition Security System, Decree No. 32-2005, 2005. Agreement Nº 75/06, Regulation to the Law on National System on Food and Nutritional Security, 2006), Indonesia (Food Act No. 7/1996; Regulation on Food Security No. 68/2002), Nicaragua (Law on Food and Nutritional Sovereignty and Security, No. 163- 2009, Decree No. 03-2007, Reforms and Amendments to Decree No. 71-98; Regulation to the Law No. 290, Law on Organization and Competences, 2007), Perù (Decree No. 118-2002 PCM, establishing the Multisectoral Commission on Food Security, 2002; Decree No. 139/02/PCM, Conforming the Technical Committee of the Multisectoral Commission on Food Security, 2002) e Venezuela (Organic Law on Agricultural and Food Security and Sovereignty, Decree No 6.071, 2008; Law establishing a Programme on Food for Workers, 1998; Law on Food for Workers, 2004; Decree No. 4.448, Regulation of the Law on Food for Workers, 2006).

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œuvre effective du droit à l’alimentation par la Belgique» del 27 ottobre 2014 245

. Il diritto al cibo è riconosciuto anche da leggi-quadro aventi ad oggetto altre materie che intersecano la tematica del diritto al cibo, come le politiche agrarie (Mali), ovvero la legislazione sulla ristorazione scolastica (Brasile) o sullo sviluppo sociale (Messico)246.

7. Profili di giustiziabilità del diritto al cibo adeguato e tecniche di tutela

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