dei piani d’azione comunali
Maria Grazia Petronio, S. Pagni, E. Errico* E. Rossi ** * AUSL 11 Empoli ** AUSL 11 Empoli tirocinante
Particulate Air Pollution. JAMA 2002, 287:1132-1141.
World health Organization, WhO air qual- ity guidelines, global update 2005. Le Linee guida indicano un valore di rifer- imento del rapporto tra PM2,5 e PM10 pari a 0,5: tale valore è riferito a quan- to normalmente rilevato in aree urbane non particolarmente sviluppare e rap- presenta il valore minimo del range 0,5- 0,8 di riferimento per le aree urbane. Le Linee guida prendono anche in con- siderazione l’assunzione di valori di rifer- imento diversi, sulla base di specifiche condizioni locali opportunamente doc- umentate. ¢
5.
per le principali cause di mortalità e incremento di 10 mg/m3 di PM2,5.
In particolare, dalle stime effettua- te è stato possibile rilevare come gli eventi sanitari cronici che si sareb- bero potuti evitare sia nel comune di Empoli che in quello di Monte- lupo Fiorentino se la concentrazio- ne del PM10 fosse stata di 20mg/m3 anziché di 35mg/m3, sono pari a cir- ca il 7% degli eventi mortali totali. Le percentuali di eventi sanitari cronici evitabili risultano ancora più signi- ficative considerando le sole morti evitabili per carcinoma polmonare, che per Empoli e Montelupo Fioren- tino risultano pari rispettivamente al 15,2% ed al 14,4% del totale degli eventi per tale causa di morte. ¢
Risultati
I
comuni del Circondario e del Com- prensorio non hanno un sistema di monitoraggio e non sono tenu- ti a fare il Piano d’Azione; tuttavia, come sostenuto anche da ArPAT, i valori rilevati nei comuni di Empoli, Montelupo Fiorentino e Santa Croce sull’Arno possono ritenersi rappre- sentativi anche degli altri comuni della zona e date le caratteristiche del territorio e la contiguità tra i vari comuni (basti pensare ad Empoli, Vinci, Capraia e Limite e Montelupo nel caso del Circondario o a Santa Croce, San Miniato, Castelfranco e Montopoli Val d’Arno nel Compren- sorio), risulta assolutamente strate- gico pensare a dei provvedimenti di area. Infatti, è opportuno sottoli- neare che i comuni che non hanno superamento dei limiti sono comun- que tenuti a mantenere le concen- trazioni degli inquinanti a livelli tali da non comportare rischi di supera- mento e attuare azioni per preser- vare la migliore qualità dell’aria. A partire da questi presupposti, l’at- tività di supporto e di coordinamen- to dell’Azienda uSL 11 sul tema dei PAC, si è inserita in modo innova- tivo in un contesto caratterizzato da un elevato grado di complessi- tà, rispetto al quale è stato adottato un approccio integrato ragionando in un’ottica di sistema (ricognizio- ne e contestualizzazione situazio- ne nazionale e regionale, analisi del- le esperienze), dando avvio ad unprocesso condiviso e finalizzato ad una maggiore razionalizzazione del- le scelte strategiche di area. ¢
Conclusioni
I
PAC dei comuni di Empoli, Monte- lupo Fiorentino e Santa Croce sul- l’Arno, hanno condiviso alcuni assi strategici di azione, che possono essere sintetizzati nello schema se- guente. ¢¢ Bibliografia
Crosignani P, Tittarelli A, Borgini A, Ber- toldi M. Effetti a breve e a lungo termine dell’inquinamento atmosferico sulla sa- lute umana. unità di Epidemiologia Am- bientale e registro Tumori, Istituto Na- zionale Tumori, Milano.
Crosignani P., Borgini A., Cadum E., Mira- belli D., Porro E.: New directions: air pol- lution – how many victims?, Atmospher- ic Environment 36 (2002): 4705-4706. Martuzzi M, Mitis F, Iavarone I, Serinelli M. health Impact of PM10 and Ozone in 13 Italian Cities WhO regional Office for Eu- rope, Copenhagen, Denmark, 2006. Pope CA 3rd, Burnett rT, Thun MJ, et al. Lung Cancer, Cardiopulmonary Mor- tality and Long-term Exposure to fine 1.
2. 3. 4.
ASSI STRATEGICI CONDIVISI DEI PAC DEI COMUNI DI EMPOLI, MONTELUPO FIORENTINO E SANTA CROCE SULL’ARNO: QUADRO DI SINTESI
ASSE AzIONE
1. Aumentare le conoscenze e favorire la diffusione del- le informazioni acquisite su- gli inquinanti atmosferici e i loro effetti sulla salute
Monitoraggio, dati e studi ambientali:
- creazione di un data base integrato e georeferen- ziato di dati e informazioni disponibili presso i Co- muni, l’ArPAT e l’uSL (Sistema Epidemiologico Inte- grato – SEI)
Informazione, educazione ambientale,
partecipazione:
- attivazione di forme di sensibilizzazione e di edu- cazione dell’intera società a stili di vita e di consumo maggiormente sostenibili
- valorizzazione delle potenzialità offerte dagli stru- menti di costruzione partecipata delle strategie 2. Diminuire la produzione
di inquinamento atmosfe- rico causata dall’utilizzo dei veicoli a motore
Mobilità e traffico:
- definizione di uno schema progettuale di detta- glio che individui percorsi ciclabili e ciclo-pedona- li integrati
3. Incentivare pratiche edilizie ad alta efficienza energetica
Edilizia e sistemi insediativi:
- definizione di un regolamento per l’edilizia sostenibile comune a tutti i comuni del Circon- dario e del Valdarno Inf.
inquinamento atmosferico e danni alla salute - abstracts
il cesalpino
Introduzione
L
a “dipendenza” tabagica sembra resistere agli sforzi terapeuti- ci e rappresenta una delle principali fonti di inquinamento degli interni. Per quanto i risultati a breve termi- ne della disassuefazione dal fumo di sigaretta riportati in letteratura sia- no talvolta brillanti, la ricaduta nel- l’abitudine ad un anno dalla conqui- stata astinenza riguarda circa l’80% dei soggetti. ¢Obiettivi
I
l progetto “respiro Libero” valu- ta la fattibilità, l’efficacia e l’effi- cienza immediata e a distanza di un programma di trattamento cogniti- vo-comportamentale per la disas- suefazione dal tabagismo in sogget- ti fumatori adulti volontari, senza far uso di mezzi farmacologici. ¢Metodi
L
o studio è stato di tipo controlla- to e randomizzato. I partecipan- ti sono stati arruolati mediante un comunicato-stampa diffuso ai gior- nali. La valutazione di base è stata condotta con un’ampia batteria e un’intervista strutturata. L’interven- to è stato articolato in due fasi: nella prima (tre mesi) i soggetti del grup- po sperimentale partecipavano a 8 sessioni di gruppo, mentre a quel- li di controllo veniva fornito solo il manuale del programma, mentre nella seconda è stata offerta a tut- ti i soggetti una serie di consulen- ze telefoniche nell’arco di 9 mesi. A due anni dall’inizio sono stati rac- colti i dati catamnestici di entrambi i gruppi. ¢Risultati
V
engono presentati i risultati del- lo studio, in termini sia di tasso di astinenza che di riduzione di siga- rette/die fumate, nonché le variabi- li predittive di questo esito. Il pro- gramma psicoeducativo è risultatoefficace nell’indurre a smettere il 20% dei soggetti, mentre il solo ma- nuale ha prodotto un tasso di ab- bandono del 4-5 % (p<0025). In ter- mini di numero di sigarette fumate al giorno, tenuto conto dell’età, del sesso e del livello all’inizio del pro- gramma, questo era di 6,43 sigaret- te (33,3% di quelle iniziali) nei sog- getti del gruppo sperimentale e di
13,1 sigarette (67,9%) nel gruppo di controllo (ANCOVA, p=0022). Alcune variabili di base si sono dimostrate predittive. questi risultati collima- no con quelli della letteratura cor- rente e confermano l’opportunità di basare sulla ricerca la formazio- ne del medico di base in questo am- bito. ¢