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I sanatori in Europa nel secondo Ottocento

2.2. Aria e riposo nella galleria di cura

2.2.3. Il sanatorio popolare di Ruppertshain

Il sanatorio di Ruppertshain venne costruito tra il 1894 ed il 189625

e suscitò l’interesse di Faustino Donati che lo incluse nel suo tour degli istituti tedeschi per studiarne la speciale costruzione che nell’insieme si distaccava dalla forma tipica di un sanatorio per agiati. La creazione di Ruppertshain fu decisa dalla Verein-fur- Reconvalescenten-Anstalten di Francoforte sul Meno, dopo la buona prova fatta da un reparto per i poveri istituito alla dipendenza di Falkenstein26.

L’edificio, progettato per ospitare 80 malati venne costruito a 380 m di altitudine, ad un’ora circa da Falkenstein, sul versante meridionale del Taunus, riparato a nord dalla montagna e provvisto di una vasta distesa di orizzonte verso sud e sud-ovest con vista su tutta la pianura del Meno, fin verso Spessart e l’Odenwald. La stazione ferroviaria distava meno di un’ora.

La sua caratteristica principale era lo sviluppo in pianta secondo una linea curva, un arco di cerchio con raggio di circa 60 m. La conformazione del terreno non permetteva di costruire grandi ali piegate ad angolo ottuso rispetto al corpo principale e delimitanti una terrazza protetta come già a Falkenstein ed a Hohenhonnef.

Due gallerie di cura proseguivano il fabbricato principale lungo il profilo planimetrico arcuato; due padiglioni seguivano a formare le ali, poi un deposito ed una ghiacciaia. La relazione di Fustino Donati non nascondeva le riserve per questo edificio monotono e poco simpatico che presentava anche il difetto di avere le sale da pranzo ed i locali per tutti gli altri servizi nel corpo centrale; ma la caratteristica che scontentò maggiormente il visitatore italiano fu la presenza di camerate da 2, 4 e 6 letti, non tanto per ragioni igieniche ma per il fatto che questa circostanza portava alla separazione dei sessi in due

grandi comparti, a destra gli uomini, a sinistra le donne27.

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Su progetto dell’ing. Wolf di Berlino.

26 P. D

ETTWEILER, Die Behandlung, cit., tav. 4-5. 27

«Questa forma però non è la migliore per un sanatorio, primieramente perché offre un aspetto esteriore poco simpatico, che, stante, la sproporzione fra la lunghezza, la larghezza e l’altezza sembra una interminabile barriera; in secondo luogo non ripara abbastanza il cortile terrazzo che sta davanti, lasciando scoperti quali interamente tre lati; sud, est, ovest; in terzo

In realtà la costruzione non si discostava sensibilmente dagli edifici coevi e le riserve traducevano più che altro una indicazione di metodo. Il sanatorio popolare di Ruppersthain era invece una costruzione moderna, ben finita e coerente con il livello di perfezionamento e di sviluppo maturato negli stabilimenti destinati a malati ricchi dei quali costituiva il naturale proseguimento.

La capienza raggiunse i 75 malati alla fine degli anni Novanta e, coerentemente con il carattere popolare dell’istituto, era prevista la divisione dei sessi.

2.2.4. I sanatori tedeschi del Hartz e dello Schwartzland

Il dott. Achtermann, allievo di Brehmer e per qualche tempo direttore del sanatorio di Goerbersdorf, aprì il proprio sanatorio a Bad–Laubbach, presso Coblence, località nella valle del Reno riparata dalla montagna di Laubbach. L’impronta termale di questa stazione si ritrovava nell’organizzazione dello stabilimento in un edificio principale e in quattro ville, dette Badenhaus, comprendenti un dozzina di camere ciascuna.

La diffusione degli stabilimenti sanatoriali in Germania si deve soprattutto all’opera degli allievi di Dettweiler i quali, compiuto il periodo di apprendistato presso lo stabilimento di Falkenstein, facevano spesso ritorno nelle zone d’origine per avviarvi un proprio sanatorio.

Il dott. Iacubasch, per esempio, fondò nel 1887 uno stabilimento a metà strada tra il sanatorio antitubercolare e lo stabilimento termale presso il villaggio di Saint-Andreasberg, a 600 m d’altitudine su uno dei contrafforti della catena dell’Harz. La località, assai prossima alla città di Northeim era, fin da metà Ottocento, una stazione climatica estiva frequentata soprattutto dagli abitanti di Hannover. Qualche anno più tardi, nella foresta di pini che sovrastava il paese, venne impiantato un vero sanatorio per tubercolosi ricchi dal dott. Ladenorf, ma il maggior istituto realizzato in questa zona fu quello costruito

luogo le due gallerie di riposo, che si continuano agli estremi, fanno per la loro lunghezza cattiva impressione non solo ai visitatori, ma anche agli ammalati stessi; sembrano lunghe, interminabili corsie d’ospedale, e come queste triste ed opprimenti». F. DONATI, op. cit., p. 13.

dalla Hanseatischen-Versicherunganstalt fur Invaliditats und Altersversicherung (Compagnia di Assicurazione contro l’Invalidità e la Vecchiaia) della città di Lubecca per i malati poveri, e diretto dal dott. Ott. L’istituto venne inaugurato nell’agosto del 1897 e poteva accogliere 120 malati divisi per sesso nelle due ali della costruzione e trattati secondo il metodo Brehmer–Dettweiler, adattato alle classi sociali meno agiate.

La strada dell’assicurazione antitubercolare anticipò in Germania quello che sarebbe poi accaduto in Italia trent’anni più tardi: l’attività delle Società Operaie di Assicurazione diede un impulso determinante per l’istituzione dell’assicurazione antitubercolare obbligatoria a livello statale finanziando l’istituzione di stabilimenti a carattere di mutua cooperativa già dai primi anni Novanta dell’Ottocento. Nel 1897 la società d’assicurazione operaia stanziò 1.300.000 marchi per il mantenimento dei propri tubercolosi in sanatorio e nel 1898 poteva contare su un fondo di oltre 3 milioni di marchi, che verranno investiti

per la costruzione del sanatorio di Saint-Andreasberg28.

Un altro sanatorio dell’Hartz della stessa società è quello di Salzhayn, a poca distanza dalla stazione di Ellrich, sulla linea stessa che da Northeim conduce a Nord - Hausen, la cui direzione è affidata al dott. Kremsen.

Uno stabilimento molto più ricco di quello di Saint-Andreasberg il che però è male, perché i poveri abituati alla bella vita, alle comodità e ad un certo lusso nel Sanatorio, sentono troppo vivo il contrasto col disagio economico che trovano quando tornano alle loro case, la posizione è migliore di quella di St. Andreasberg 29.

Sempre nell’Hartz, va segnalata la stazione di Bad-Rehburg, in pianura, a meno di 150 m sul livello del mare e a due ore di ferrovia e tram dalla città di Hannover. Era una località ben protetta dai venti, perché il semicerchio formato dalle piccole alture la proteggeva da nord-est, nord e nord-ovest e offriva il terreno per lunghe passeggiate

Unter den Linden. Nel 1886 il dott. Kaatzer vi fondò un sanatorio

privato di medie dimensioni mentre, nel 1893, questa località venne

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S.-A. KNOPF, Les sanatoria, (tesi di laurea), cit., p. 484

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scelta per il primo grande sanatorio di Brema; il dott. Michaelis nel 1894 vi inaugurò una clinica per la stretta applicazione del metodo derivato dai sanatori di Goerbersdorf, integrato dalla cura speciale del

petit lait di produzione locale.

L’opera degli allievi di Falkenstein diede i suoi frutti anche nella regione dello Schwarzwald dove, tra il 1887 ed il 1889, nacque il sanatorio di Nordrach, costruito per volontà di Otto Walther e Hope Bridges Adams, socialisti tedeschi con propositi filantropici, i quali impiantarono questo stabilimento a maisons indipendenti per favorire le passeggiate ed il senso di libertà dei degenti che, in questo modo, avrebbero potuto sentirsi più in villeggiatura che in ospedale. Lo sviluppo del sanatorio risultò tuttavia penalizzato dall’infelice collocazione in fondo alla lunga e stretta valle di Nordrach ed a soli 420 m di altitudine.

Ai piedi del Feldberg, al 770 m di altitudine nell’ampia vallata dell’Alb, venne costruito nel 1881 il sanatorio di Saint–Blaisen per iniziativa del dott. Hauffe. Era questa una costruzione di tipo misto con tre padiglioni principali collegati da una veranda vetrata che fungeva anche da galleria per la cura della sdraio. I malati erano suddivisi nei tre padiglioni in regione della loro gravità. Un altro sanatorio nella foresta nera, fu costruito nel 1893, a 650 m di

altitudine, presso Schomberg e diretto dal dott. Baudach30.