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CAPITOLO 3: GLI STRUMENTI DI ALLERTA

2. L’applicazione degli early warning ad alcuni dealer automobilistici

2.4 Scotti & Co S.r.l

Scotti & Co S.r.l. è una società presente sul mercato dell’automobile, dal 2010 a Livorno, con sedi anche a Pisa e Cascina.

La società ha per oggetto l’attività di commercio di autoveicoli e motoveicoli, nuovi e usati di qualsiasi genere; il commercio di ricambi e accessori per tutto quanto sopra, il commercio di articoli da campeggio, cicli e affini di tutto quanto sopra, e la gestione di officina meccanica per riparazioni, lavaggio, autocarrozzeria, elettrauto, commista e revisione di autoveicoli anche per conto terzi. L’autonoleggio, la gestione di agenzia per pratiche automobilistiche; l’attività d’intermediazione nella compravendita e nelle altre prestazioni connesse al commercio degli autoveicoli, anche nel ramo assicurativo e finanziario. È dotata di un sistema di amministrazione costituito da un amministratore unico, alla data della sua costituzione (avendo superato i parametri sanciti dall’art.2477 c.c.) ha affidato il controllo contabile a un revisore contabile, che recentemente ha trasferito l’incarico a BDO Italia, società di revisione legale in data 11 settembre 2017.

Rivenditore ufficiale per Volkswagen e Audi è anche specializzata nell’usato delle stesse marche. Dall’applicazione del modello di adeguata verifica concernente la macro area “Anomalie contabili e di bilancio riscontrabili in bilanci, situazioni contabili o altri rendiconti o scritture contabili” avente un’incidenza del 35% sul totale, non è rilevata nessuna anomalia (Tabella 3.9).

Lo Score parziale così ottenuto79 mostra come la società si trovi in una situazione di solvibilità, comunque da monitorare anche in seguito in via prospettica. Per aver un quadro il più definito possibile, bisogna altresì tenere in considerazione anche i risultati delle altre macro aree di natura prettamente gestionale, i cui dati sono riscontrabili solamente dagli organi gestori della società stessa.

Per colmare in parte tale gap, si è ritenuto opportuno accompagnare un’analisi più statica, sui principali indicatori di bilancio (Tabella 3.10) dai quali è possibile comunque evincere alcune difficoltà nel campo della liquidità, della solidità e dell’efficienza operativa.

I principali indicatori da sottoporre ad attenzione e che in parte comprovano i risultati ottenuti dal modello di adeguata verifica, sono:

Margine di tesoreria (presenta un valore negativo e in continua diminuzione, segnalando

pertanto deficienze di liquidità e possibili tensioni finanziarie nel breve periodo; l’impresa si troverebbe pertanto in zona di rischio finanziario, in quanto, a fronte di una richiesta di rimborso immediata dei debiti, non avrebbe le risorse monetarie sufficienti per farvi fronte, denotando quindi una situazione d’illiquidità).

Indice di liquidità secondario (presenta un valore inferiore a uno soglia minima,

segnalando che le risorse liquide e quelle prontamente liquidabili, ivi comprese le merci stoccate, non permettono di fronteggiare gli impegni assunti a breve termine dall’azienda).

Indice di indebitamento (presenta un valore costante e prossimo a uno, segnalando che

l’impresa utilizza fonti di finanziamento di terzi, in una quasi totale dipendenza finanziaria da soggetti terzi).

79

Indice di indipendenza finanziaria (presenta un valore compreso nella classe che va da 0

a 0,33, segnalando che la struttura finanziaria dell'azienda è gravemente squilibrata).

Leverage (presenta un valore superiore a due, segnalando che i debiti sono maggiori del

capitale proprio e che quindi la situazione finanziaria potrebbe essere compromessa poiché l’azienda risulta sottocapitalizzata).

La totalità dei risultati ottenuti sia con il modello di adeguata verifica in chiave prospettica, che con i tradizionali indicatori di bilancio, vanno a confermare, una situazione “tranquilla” oggigiorno, tenendo in considerazione anche il settore merceologico di riferimento.

Il fatto di aver affidato il controllo contabile (seppure in obbligo ai sensi dell’art.2477 c.c.) dapprima a un revisore contabile, e recentemente a una società di revisione legale, può sicuramente avere riscontri positivi nell’anticipare attraverso l’utilizzo di modelli di adeguata verifica, l’insorgere di criticità.

80

1 Riduzione superiore al 50% del Patrimonio netto per effetto perdite esercizi

2 Riduzione Capitale tangibile rettificato inferiore a zero

3 Drastica riduzione valori dell’attivo per perdite durevoli di valore o delle garanzie rilasciate ai terzi a fronte di impegni finanziari rilevanti

4 Drastica riduzione fatturato per ammontare superiore al 10% ovvero maggiore al 30%

5 Anomalo aumento del capitale circolante operativo non compensato da un pari aumento di autofinanziamento operativo

6 Drastica riduzione flusso di cassa operativo accompagnato da un saldo netto di gestione

negativo

7 Debt service coverage ratio <1,1

8 Autofinanziamento operativo negativo

9 PFN drastica crescita, associata a CNT/CI < 30%

10 Liabilities leverage (Equity/Total Assets <5% - 10%) e profit before taxes/Revenues < -1%

11 Oneri finanziari netti/margine operativo lordo > 30%

12

Anomala crescita dei costi capitalizzati non rientranti tra le immobilizzazioni valutabili al fair value (marchi, brevetti, opere d’ingegno) non giustificati da una dimostrabile

crescita degli investimenti materiali e aumento nel volume d’affari

Tabella 3.9 - Anomalie contabili e di bilancio riscontrabili in bilanci, situazioni contabili o altri

rendiconti o scritture contabili (35%).80

81

1. Riduzione superiore al 50% del Patrimonio netto per effetto perdite esercizi Patrimonio netto

2014 2015 2016

1.156.953 1.311.749 1.526.706

+11,80% +14,08%

Il Patrimonio netto è in costante incremento nel corso del triennio, alla luce degli utili conseguiti.

2. Riduzione Capitale tangibile rettificato inferiore a zero

Il Capitale tangibile rettificato è in costante aumento.

3. Drastica riduzione valori dell’attivo per perdite durevoli di valore o delle garanzie rilasciate ai terzi a fronte di impegni finanziari rilevanti

Totale attivo patrimoniale

2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 366.862 280.751 413.470 +11,27%

Immobilizzazioni materiali 700.862 495.068 658.554 -6,42%

Immobilizzazioni finanziarie 4.225 5.275 6.397 +33,95%

Le immobilizzazioni immateriali aumentano, così come quelle finanziarie, seppure non in maniera così accentuata. La immobilizzazioni materiali invece diminuiscono lievemente.

4. Drastica riduzione fatturato per ammontare superiore al 10% ovvero maggiore al 30%

Ricavi di vendita

2014 2015 2016

27.660.626 33.307.827 45.177.621

+16,95% +26,27%

Il fatturato è in costante aumento.

Capitale tangibile rettificato

2014 2015 2016

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5. Anomalo aumento del capitale circolante operativo non compensato da un pari aumento di autofinanziamento operativo

Capitale circolante operativo

2014 2015 2016 12.992.469 15.525.044 17.063.372 +16,31% +23,86% Autofinanziamento operativo 2014 2015 2016 55.361.135 66.637.974 90.717.510 +16,92% +26,54%

Il capitale circolante operativo aumenta in maniera anomala, ma viene compensato da un pari aumento di autofinanziamento operativo.

6. Drastica riduzione flusso di cassa operativo accompagnato da un saldo netto di gestione negativo

Flusso di cassa operativo

2015 2016

66.563.328 88.944.985

+25,16%

Saldo netto di gestione

2015 2016

67.101.697 90.452.778

+25,82%

Il flusso di cassa operativo aumenta, così come il saldo netto di gestione, con lo stesso peso percentuale.

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7. Debt service coverage ratio <1,1

Debt service coverage ratio

2015 2016

32,67 60,57

Con un DSCR maggiore a 1,1 è garantita, una ordinaria e normale gestione finanziaria, considerando prudentemente anche il rischio di future diminuzioni non previste nel flusso di cassa operativo (perdite inattese della distribuzione dei flussi di cassa).

8. Autofinanziamento operativo negativo

Autofinanziamento operativo

2014 2015 2016

55.361.135 66.637.974 90.717.510

L’autofinanziamento operativo si attesta su valori positivi ed è in costante crescita.

9. PFN drastica crescita, associata a CNT/CI < 30% Posizione finanziaria netta

2014 2015 2016

316.821 1.062.558 -1.497.464

+70,18% -170,96%

Capitale netto tangibile / Capitale investito

2014 2015 2016

61,17% 68,88% 44,92%

La posizione finanziaria dopo una forte ripresa, alla fine del triennio subisce una drastica riduzione. Il rapporto tra capitale netto tangibile e capitale investito è positivo, con una leggera flessione alla fine del triennio.

84

10. Liabilities leverage (Equity/Total Assets <5% - 10%) e profit before taxes/Revenues < - 1%

Liabilities leverage

2014 2015 2016

15,27% 15,03% 16,27%

Profit before taxes/Revenues

2014 2015 2016

0,37% 0,73% 0,67%

Il liabilities leverage si attesta su valori pressoché simili, al disopra della soglia, per tutto il triennio. Il rapporto invece tra profit before taxes e i revenues è in netto calo e si avvicina molto alla soglia indicata, necessita quindi di ulteriori analisi prospettiche confrontate successivamente con i risultati ex-post.

11. Oneri finanziari netti/margine operativo lordo > 30%

Oneri finanziari netti/margine operativo lordo

2014 2015 2016

0,11% 0,04% 0,04%

Il rapporto tra oneri finanziari netti e margine operativo lordo è positivo, con valori pressoché stabili e ben lontani dal limite soglia.

12. Anomala crescita dei costi capitalizzati non rientranti tra le immobilizzazioni valutabili al fair value (marchi, brevetti, opere d’ingegno) non giustificati da una dimostrabile crescita degli investimenti materiali e aumento nel volume d’affari

Dai dati di bilancio, non risulta un’anomala crescita di costi capitalizzati non rientranti tra le immobilizzazioni valutabili al fair value (marchi, brevetti, opere d’ingegno) non giustificati da una dimostrabile crescita degli investimenti materiali e aumento nel volume d’affari.

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Scotti & Co S.r.l.

INDICI DI LIQUIDITÀ 2014 2015 2016

Margine di Tesoreria -3.422.709 -4.578.036 -3.904.850

Indice di liquidità primario 1,03 1,10 1,20

Indice di liquidità secondario 0,46 0,37 0,43

CCN 219.577 715.772 1.399.637

INDICI DI SOLIDITÀ

Indici di flessibilità finanziaria

Indice di indebitamento 0,83 0,83 0,8

Indice indipendenza finanziaria 0,15 0,16 0,16

Indice indipendenza da terzi 0,18 0,18 0,20

Indice di copertura delle immobilizzazioni 1,06 1,68 1,42

Indice di copertura delle immobilizzazioni 1,08 1,69 2

Leverage 5,53 5,42 4,93

Indici di composizione

Indice elasticità dell'Attivo 85,90% 91,11% 88,57%

Indice rigidità dell'Attivo 14,10% 8,89% 11,43%

Passività correnti/ Totale fonti 83,01% 82,91% 73,65%

Passività differite/ Totale fonti 1,72% 2,06% 10,07%

Patrimonio netto/ Totale fonti 15,27% 15,03% 16,27%

Indici di copertura

Margine di struttura complessivo 89229 535930 454682

Quoziente di Auto copertura Immobilizzazioni 1,65 2,65 2,32

Quoziente di Copertura Immobilizzazioni 1,21 1,92 2,31

INDICI DI EFFICIENZA OPERATIVA

Tempo medio incasso crediti commerciali 20 12 8

Tempo medio pagamento debiti commerciali 48 52 25

Indice rotazione capitale investito 9,12 12,22 9,07

Indice rotazione attività correnti 4,31 4,25 5,50

Indice rotazione dei crediti 21,71 38,01 56,38

Indice rotazione delle scorte 7 6 8

Indice durata delle scorte 49 60 44

Durata del ciclo circolante 118 123 77

Tabella 3.10 – Una sintesi dei principali Indici di analisi di bilancio.81

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