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Segue: e il recente caso islandese

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO (pagine 133-137)

ORDINAMENTO ITALIANO ED ALCUNE ESPERIENZE EUROPEE

VIII. Segue: e il recente caso islandese

La necessità di adottare una regolamentazione in tema di circoncisione maschile è stata discussa, più recentemente, anche in Islanda.

La notizia ha avuto una notevole eco ed ha occupato le pagine di alcune importanti testate giornalistiche e siti internet di informazione pubblica.172

170

Così I.RUGGIU, Il giudice antropologo, cit., p. 82.

171 In questo senso ancora I.RUGGIU, Il giudice antropologo, cit., p. 82, che evidenzia ulteriori aspetti problematici, legati a pratiche diverse dalla circoncisione, ma che consentono comunque di comprendere la complessità di giudizio in materia (l‟Autrice richiama, in particolare, quale altro esempio di modifica irreversibile sul corpo dei minori, le scarificazioni rituali sul viso in uso presso gli Yoruba; se infatti è vero che una cicatrice sul volto non altera di per sé alcuna funzione vitale, non si può ignorare il (grande) impatto che questo segno può avere nella vita socio-relazionale di una persona, al di fuori della comunità originaria.

172

Si segnalano, tra gli altri: Balance of rights, 2 marzo 2018, disponibile all‟indirizzo https://www.churchtimes.co.uk/articles/2018/2-march/comment/leader-comment/balance-of-rights (ultimo accesso: 30/03/2019); In Islanda si sta discutendo di una legge che vuole vietare la

https://www.ilpost.it/2018/03/01/islanda-legge-128

Secondo quanto riportato da diverse fonti, ha infatti suscitato particolare attenzione la presentazione, avanzata da parte di una minoranza della coalizione del governo islandese (il partito progressista di centro-destra), di un progetto di legge volto a vietare la pratica.173

Più nel dettaglio, la proposta di legge intendeva limitare la circoncisione dei minori di sesso maschile ai soli casi in cui ciò fosse necessario per ragioni mediche (con pena, in caso contrario, pari a sei anni di reclusione); di fatto, la circoncisione dettata da motivi religiosi/culturali sarebbe stata quindi circoscritta ai soli adulti consenzienti che ne avessero fatto richiesta.174

vietare-circoncisione/ (ultimo accesso: 30/03/2019); F. GIANSOLDATI, L‟Islanda è il primo

Parlamento europeo a legiferare sulla circoncisione, insorgono ebrei e musulmani «un atto contro la libertà religiosa», 19 febbraio 2018, disponibile all‟indirizzo https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/islanda_ebrei_circoncisione_parlamento_musulman i_cristiani_prepuzio-3558447.html (ultimo accesso: 30/03/2019); Vescovi europei: Islanda non vieti

circoncisione maschile, 20 aprile 2018, disponibile all‟indirizzo

https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2018-04/vescovi-europa-vietare-circoncisione-maschile.html (ultimo accesso: 30/03/2019); Comunicato Congiunto CCEE-KEK. Seminario

internazionale di rappresentanti religiosi e politici discute il divieto di circoncisione in Islanda, 19

aprile 2018, disponibile all‟indirizzo https://www.ccee.eu/it/news/89-2018/356-19-04-2018- seminario-internazionale-di-rappresentanti-religiosi-e-politici-discute-il-divieto-di-circoncisione-in-islanda (ultimo accesso: 30/03/2019); I.MYR, A Riga i rabbini europei discutono delle leggi contro la

circoncisione e le norme alimentari, 1 maggio 2018, disponibile all‟indirizzo

http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/leggi-europa-circoncisione (ultimo accesso: 30/03/2019); C. HARRIS,

L‟Islanda vuole vietare la circoncisione, insorge la comunità ebraica, ultimo aggiornamento 14

febbraio 2018, disponibile all‟indirizzo https://it.euronews.com/2018/02/14/l-islanda-vuole-vietare-la-circoncisione-insorge-la-comunita-ebraica (ultimo accesso: 30/03/2019); N.GREPPI, L‟Islanda medita

di rendere illegale la circoncisione per questioni religiose, 15 febbraio 2018, disponibile all‟indirizzo

http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/islanda-circoncisione-illegale (ultimo accesso: 30/03/2019); Bufera sull‟Islanda. Una proposta di legge per abolire la circoncisione, 16 febbraio 2018, disponibile all‟indirizzo http://www.italiaisraeletoday.it/bufera-sullislanda-una-proposta-di-legge-per-abolire-la-circoncisione/ (ultimo accesso: 30/03/2019); P.SALOM, Il no alla circoncisione in

Islanda. Più rispetto per le minoranze, 21 febbraio 2018, disponibile all‟indirizzo

https://www.corriere.it/opinioni/18_febbraio_22/no-circoncisione-islanda-piu-rispetto-le-minoranze-9b5a4e3c-172e-11e8-b630-41a05c9e9642.shtml?refresh_ce-cp (ultimo accesso: 30/03/2019); A. TARQUINI, L‟Islanda vuole dire no alla circoncisione in difesa dei bambini, 19 febbraio 2018,

disponibile all‟indirizzo

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/19/lislanda-vuole-dire-no-alla-circoncisione-in-difesa-dei-bambini15.html?refresh_ce (ultimo accesso: 30/03/2019); I. FRANCESE,

Islanda, fa discutere la proposta di mettere al bando la circoncisione, 19 febbraio 2018, disponibile

all‟indirizzo http://www.ilgiornale.it/news/mondo/islanda-fa-discutere-proposta-mettere-bando-circoncisione-1496197.html (ultimo accesso: 30/03/2019).

173

Nel breve articolo Balance of rights, cit., si legge infatti: «MALE circumcision is, naturally, a sensitive subject. The tabling of a Bill to ban the practice, by a minority party in the ruling coalition in Iceland, has been enough to trigger a shiver of con-cern across Europe. The Bill, from the centre-right Progressive Party, seeks to restrict infant circumcision to medical grounds only. Circumcision for religious or cultural reasons could be per-formed only on a consenting adult, on pain of a six-year prison sentence».

174 Cfr. ancora l‟articolo Balance of rights, sopra citato; si vedano anche: In Islanda si sta

discutendo di una legge che vuole vietare la circoncisione, cit.; F.GIANSOLDATI, L‟Islanda è il primo

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Nel progetto legislativo si sosteneva che la pratica, paragonata alla mutilazione genitale femminile, fosse incompatibile con la Convenzione internazionale dell‟ONU sui diritti dell‟infanzia.175

La deputata dei Progressisti, Silja Dögg Gunnarsdóttir, per avvalorare la proposta di legge avanzata, avrebbe infatti insistito proprio sulla protezione dei diritti dei minori, ritenendo che dovesse essere loro garantito il diritto di scegliere le proprie convinzioni (anche religiose) una volta divenuti adulti.176

Interessante notare come a favore del disegno legislativo in questione si sarebbe schierata l‟opinione di un consistente numero di medici e infermieri islandesi.177

Come prevedibile, anche in questo caso le reazioni delle comunità religiose interessate, musulmane ed ebraiche, non si sono fatte attendere, reclamando che l‟adozione del disegno legislativo così formulato avrebbe violato la loro libertà religiosa.178

Particolarmente significativa è stata però anche la presa di posizione „cristiana‟.

Da quanto riportato da alcune fonti, i segretari generali del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e la Conferenza delle Chiese Cristiane in Europa (KEK) avrebbero fortemente sostenuto una conferenza, svoltasi il 17 aprile 2018 a Reykjavík (Islanda), organizzata dal Forum Inter-Fede dell‟Islanda proprio al fine di discutere la proposta di legge presentata nel Parlamento islandese (Althing) circa la messa al bando delle pratiche di circoncisione rituale di minori di sesso maschile.179

coloro che vengono ritenuti responsabili di rimozione di organi, o parti di organi sessuali. Una normativa simile in Islanda è già in vigore anche se riguarda solo la mutilazione genitale femminile, che è illegale dal 2005 ma non quella sui bambini di sesso maschile»).

175

Cfr. In Islanda si sta discutendo di una legge che vuole vietare la circoncisione, cit.

176 In questo senso: C. HARRIS, L‟Islanda vuole vietare la circoncisione, insorge la comunità

ebraica, cit.; Bufera sull‟Islanda. Una proposta di legge per abolire la circoncisione, cit.

177

Cfr. In Islanda si sta discutendo di una legge che vuole vietare la circoncisione, cit. 178

Cfr. In Islanda si sta discutendo di una legge che vuole vietare la circoncisione, cit.; F. GIANSOLDATI, L‟Islanda è il primo Parlamento europeo a legiferare sulla circoncisione, cit.

179 Vescovi europei: Islanda non vieti circoncisione maschile, cit. Secondo quanto ivi riportato, alla conferenza hanno partecipato non solo relatori di organizzazioni ebraiche, musulmane, maggiormente interessate dalla questione, ma anche relatori di organizzazioni cristiane, nonché di organizzazioni mediche e laiche.

Sullo svolgimento della conferenza si veda anche Comunicato Congiunto CCEE-KEK. Seminario

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I due organismi, CCEE e KEK, si sarebbero sostanzialmente schierati contro l‟adozione del progetto legislativo oggetto del dibattito, intravedendo nel divieto delle pratiche di circoncisione rituale la violazione di un diritto umano fondamentale, la libertà di religione appunto.180

In linea con alcune previsioni,181 la Commissione per gli affari giudiziari e l‟istruzione del parlamento islandese ha deciso di respingere il disegno di legge in questione.182

ove si legge: «Sia la KEK che il CCEE sottolineano che il divieto della circoncisione in Islanda equivarrebbe a mettere al bando nel Paese due religioni mondiali, l‟ebraismo e l‟islam. Questo sarebbe una violazione della libertà di religione o di credo, uno dei diritti umani fondamentali. Invece il Seminario di Reykjavík ha mostrato l‟importanza del dialogo interreligioso per la difesa di alcuni valori quali quelli legati alla vita e alla dignità della persona umana» (all‟indirizzo indicato è inoltre disponibile il testo del Comunicato congiunto CCEE-KEK); si veda inoltre M.C.BIAGIONI, Islanda e

circoncisione maschile: conferenza interreligiosa a Reykjavík per dire no ad ogni forma di antisemitismo, 16 aprile 2018, disponibile all‟indirizzo

https://agensir.it/europa/2018/04/16/islanda-e- circoncisione-maschile-conferenza-interreligiosa-a-reykjavik-per-dire-no-ad-ogni-forma-di-antisemitismo/ (ultimo accesso: 30/03/2019).

180 Vescovi europei: Islanda non vieti circoncisione maschile, cit. 181

Cfr. ancora l‟articolo Balance of rights, sopra citato, ove si legge: «The Bill has little chance, if any, of attracting enough signatories in the Icelandic parliament, the Althing, to become law, but polls suggests that a majority agree with the sentiment, and more than 400 doctors in Iceland have expressed their sup-port. Since 2006, only 21 circumcisions of boys aged under 18 have been carried out by medics; so most of these doctors will have no direct experience of the practices. (There are thought to be fewer than 200 Jews and approximately 1500 Muslims among Iceland‟s 334,000 population.)».

182 Così riporta I.MYR, A Riga i rabbini europei discutono delle leggi contro la circoncisione e le

norme alimentari, cit. Nel medesimo articolo si legge inoltre come in Danimarca, a gennaio 2018, gli

attivisti anti-circoncisione abbiano lanciato una petizione pubblica «per forzare un voto sulla circoncisione nel parlamento danese». Secondo quanto riportato nell‟articolo, i sondaggi di opinione avrebbero rilevato che «quasi i tre quarti dei danesi sostengono il divieto della circoncisione dei ragazzi, mentre l‟Associazione medica danese ha chiesto che la pratica sia illegale sotto i 18 anni. Il rabbino Goldschmidt ha affermato che lo slancio per la legislazione islandese è arrivato dalla Danimarca. Gli attivisti danesi anti-circoncisione “volevano creare un precedente, e pensavano che sarebbe stato più facile approvare una legge in Islanda, perché ci sono molto pochi ebrei o musulmani che vivono lì”, ha detto. “Avremo a che fare con questo movimento, che è particolarmente forte nei paesi scandinavi”, ha detto Goldschmidt».

Si veda anche In Islanda si sta discutendo di una legge che vuole vietare la circoncisione, cit., ove si afferma: «Il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, ha detto che la legge è una misura anti-immigrazione diretta contro i musulmani, nella quale gli «ebrei sono un danno collaterale. […] Praticamente si sta dicendo che gli ebrei non sono più i benvenuti in Islanda». In Islanda vivono circa 250 ebrei e 2mila musulmani».

E ancora F. GIANSOLDATI, L‟Islanda è il primo Parlamento europeo a legiferare sulla

circoncisione, cit., che scrive: «Salmann Tamimi, presidente dei musulmani islandesi, ha guidato la

protesta: “È un attacco alla religione”. L‟aria che tira non è delle migliori anche perché il blocco dei parlamentari che la spingono hanno spiegato che non c‟è bisogno di sentire le associazioni ebraiche o islamiche per andare avanti, che si tratta di una questione di civiltà e pensata per la tutela dei bambini ai quali verrà risparmiata la recisione del prepuzio. Insomma una violazione. Per la cultura ebraica la circoncisione viene fatta sui neonati la prima settimana di vita. La vescova protestante, Agnes Sigurðardóttir, ha chiesto una riflessione generale; a suo parere il testo di legge finisce per criminalizzare i fedeli ebrei e musulmani. “Ci sono forme di estremismo che è bene evitare”. In

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Di fatto, l‟Islanda non rappresenta però il primo paese nordico ove sono state avanzate proposte politiche di messa al bando delle pratiche di circoncisione rituale. Oltre al dibattito apertosi in Germania (precedentemente affrontato), la legittimità della pratica è stata messa in discussione anche dalla Danimarca, dalla Svezia e dalla Norvegia.183

Tuttavia, sembrerebbe potersi osservare come, ad oggi, continui a prevalere una prospettiva multiculturalista, garantista delle tradizioni, ma soprattutto dei precetti religiosi di alcune comunità ed orientata quindi a favorire il dialogo interreligioso.

Al contempo, non è però possibile tralasciare alcune riflessioni in merito alla strumentalizzazione delle pratiche di circoncisione rituale.

L‟Europa è infatti investita dall‟acceso dibattito politico sul fenomeno migratorio, i cui flussi, sempre più intensi, non fanno che renderne più difficile la gestione da parte delle competenti istituzioni ed autorità. Purtroppo, dietro ad apparenti posizioni garantiste, da un lato dei diritti dei minori e dall‟altro della libertà religiosa (individuale e delle comunità confessionali), si celano spesso prese di posizione prettamente politiche (talvolta estremiste) che rischiano di deviare l‟attenzione del legislatore da quei meccanismi di bilanciamento che consentirebbero, forse, di trovare la soluzione più opportuna anche per la gestione di queste pratiche rituali.

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO (pagine 133-137)

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