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Le sfide per le strategie di intervento del Governo Cantonale nel settore culturale

Reti integrate e strategie di intervento sul settore culturale nel

7.3 Le sfide per le strategie di intervento del Governo Cantonale nel settore culturale

Per meglio capire le sfide che attendono la formulazione e l’attuazione di politiche culturali nel contesto ticinese può essere utile ricordare le sfide a cui sono messe di fronte le Regioni italiane nel settore culturale (si veda figura 7.3).

Figura 7.3 Le sfide per le Regioni italiane nel settore culturale

Alcune delle sfide sono presenti e rilevanti nella realtà ticinese; tra queste vanno sicuramente ricordate la creazione di valore collegata alla spesa pubblica nel settore culturale, l’esigenza di rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato e l’intersettorialità tra politiche culturali con gli interventi nel settore ambiente e nel turismo.

Emblematico è a questo proposito il “messaggio” del DECS sulla concessione degli aiuti finanziari al Festival internazionale del Film di Locarno per il periodo 2006 – 2010 , contributi pari complessivamente a 12,5 milioni di CHF per il quinquennio (2,5 milioni di CHF all’anno).

Infatti viene richiamata la esigenza di “orientare le future scelte in materia di contributi finanziari ad iniziative culturali con ricadute turistiche” , in stretta coerenza con le scelte effettuate nel periodo precedente (2001 – 2005) ed al consolidamento

Le sfide 2003 e 2004

Impatto ciclo economico su cooperazione pubblico privato

Sponsorizzazioni Ricentralizzazione

Stato Regioni Regioni ed Enti locali Sistema a più velocità Riduzione risorse

finanziarie

Regioni ed enti locali

Creazione valore Cultura e Cooperazione Pubblico Privato Competività Fund raising Settori e raccolta Intersettorialità Politiche culturali con ambiente e turismo

Reti, distretti sistemi culturali

Decentramento istituzionale

delle relazioni con gli sponsor (gli sponsor principali sono UBS, SWISSCOM, MANOR ed AET) che hanno contribuito nel 2005 con 2,7 milioni di CHF a fronte di 2,5 concessi dal Canton Ticino. Va inoltre segnalato che negli indirizzi viene assegnata particolare enfasi alla “professionalizzazione delle funzioni ed alla aziendalizzazione della Associazione”, attraverso l’adozione di rigorosi criteri aziendali e la contrattualizzazione dei rapporti tra Cantone e Festival.

Per contro risultano quantomeno affrontate, se non risolte, altre sfide come quella del federalismo e della autonomia speciale per le Regioni e quella dell’impatto del ciclo economico su modalità di cooperazione pubblico privato e sullo sviluppo del fund raising e delle sponsorizzazioni.

Occorre ricordare a questo proposito che nel 2005 l’economia svizzera ha registrato una crescita del PIL superiore al 3% e che le stesse banche, che hanno una propria rete di fondazioni di tipo grant (fondazioni di erogazione) hanno confermato ed accresciuto i finanziamenti alle istituzioni ed agli eventi culturali .

Rimangono invece aperte quattro sfide importanti che emergono chiaramente dall’analisi della offerta culturale in Ticino, cosi come evidenziate dalla figura 7.4. Ragioni di spazio non consentono un approfondimento delle tematiche considerate; si ritiene opportuno fornire una visione di sintesi proprio nella prospettiva di benchmarking e confronto con le politiche e le strategie culturali delle Regioni italiane.

Figura 7.4 Le sfide per le politiche culturali in Canton Ticino

Cantone

Comuni

Rafforzamento Reti culturali Musei Eventi Teatri Eventi Coordinamento strategico strutture gestione diretta RTSI OSI

film festival Sviluppo reti integrate Cultura turismo multimediale Edutainment

La prima sfida è rappresentata come più volte menzionato nell’articolo, dalla attivazione e dal rafforzamento di reti culturali , in particolare per quanto concerne musei, teatri ed eventi e manifestazioni culturali.

Obiettivo di questa operazione è il conseguimento di sinergie di vario tipo come mostrato nella successiva tabella 7.4 a livello di sistema di offerta, a livello di servizi tecnici e logistici di supporto (dalla manutenzione ordinaria e straordinaria alla sicurezza ed alla custodia), nella formazione del personale operativo e dei professionals, nelle politiche di marketing, comunicazione e di sviluppo dei musei virtuali, nella negoziazione istituzionale a livello cantonale e federale e soprattutto nella capacità di fund raising.

Tabella 7.4 Sinergie conseguibili nelle reti culturali

Economie di scala /

Vantaggi competitivi teatrale informale Rete museale e Rete culturale Partnership pubblico privata

Rete interistituzionale

teatrale museale

Acquisti Produzione Sistema di offerta Logistica infrastrutture Tecnologie Apprendimento Conoscenza Ricerca e sviluppo Sviluppo mercato Capacità fund raising Negoziazione istituzionale

Legenda: bianco non presente; grigio chiaro – intensità debole; grigio scuro – forte intensità

Nella tabella vengono presentate diverse configurazioni di reti mussali, distinte in relazione alla intensità della cooperazione tra i musei, che varia a seconda che si considerino reti informali o all’opposto reti formali di tipo interistituzionale.

Altro importante elemento di differenziazione è rappresentato dalla presenza o meno di logiche di cooperazione pubblico privato, sia esso non profit e for profit. In questa prospettiva si può ipotizzare sul modello del SBT (sistema bibliotecario Ticinese) o un ruolo di governance e coordinamento strategico del Cantone o un sistema a poli di coordinamento, in cui i Comuni giocano il ruolo di animatore della rete.

In tal senso vanno sicuramente visti gli interventi attivati in passato dal Comune di Lugano che ha creato nel 2002 la Fondazione Lugano Arte (Mosetti, 2002) con lo scopo di promuovere e sostenere mostre e rassegne espositive del MDAM di Lugano, le recenti proposte2 di creazione di una Fondazione culturale, con i proventi

2 Si veda il Corriere del Ticino del 15 novembre 2005, Lugano può vendere il Casinò. Giudici:

provenienti dalla cessione delle azioni del Casinò di Lugano di proprietà comunale ed i progetti strategici del Comune di Lugano (si veda tabella 7.5).

Tabella 7.5 Il progetto Palace

Tra questi progetti spicca in modo evidente il polo culturale e commerciale del Palace. Dopo più di 20 anni di dibattiti, nel dicembre 2004, il Consiglio Comunale ha approvato il credito di 169 milioni di franchi per la creazione di nuovo polo culturale.

Tale progetto, che ospiterà un nuovo museo e un nuovo teatro, insieme a quello del nuovo polo fieristico di Campo Marzio Nord, che sarà realizzato solo a partire dal 2007, potrebbero fungere da fulcro di un progetto strategico di sviluppo culturale, accompagnando e sostenendo il processo evolutivo della Nuova Lugano.

Alla sfida dell’attivazione di reti museali e culturali si accompagnano altre due sfide importanti: la prima è il rafforzamento della capacità di governance e coordinamento strategico del Cantone nei confronti del sistema di istituzioni culturali e multimediali che con lo stesso interagiscono con formule gestionali e relazioni funzionali e contrattuali differenziate.

E’ il caso della RTSI (radio televisione Svizzera italiana) dell’Orchestra della Svizzera italiana, della Fonoteca nazionale e dello stesso Film festival di Locarno; si è quindi in presenza di società di capitali pubbliche, di unità amministrative indipendenti ed autonome (le agenzie pubbliche nel modello svizzero), con cui sono attivati contratti di prestazione ed associazioni e Fondazioni non profit.

A questo gruppo di istituzioni vanno collegate le strutture e le istituzioni che dipendono direttamente dal governo Cantonale, dalla Pinacoteca, all’Archivio di Stato, al sistema bibliotecario ed alla rete di biblioteche, al Museo Cantonale d’Arte.

Anche in questo caso, oltre a rafforzare il ruolo di coordinamento e governo strategico, di estrema rilevanza è il conseguimento di sinergie tra le diverse istituzioni, tenendo anche conto, come evidenzia la tabella 7.6 delle risorse investite in questo ambito; su un bilancio totale di circa 678 mio CHF, biblioteche e sistema bibliotecario, Archivio di Stato e Museo cantonale assorbono circa 15 mio CHF (gestione corrente).

Tabella 7.6 Le spese per la cultura del DECS (consuntivo 2005) Dipartimento Educazione Cultura Sport Spese Entrate Ricerche culturali 1’517’481 1’515’480 Fondo difesa cultura

italiana 2'369’623 2'369’623 Museo Cantonale d'Arte 2’977’498 71’972 Pinacoteca Zuest 462’176 97’678 Centro dialettologia e etnografia 3’093’328 2’285’292 Archivio Stato 3’253’838 276’321 Sistema Bibliotecario Ticinese 612’809 60’000 Biblioteche Cantonali 5’398’017 Totale gestione corrente 678’576’846 576’422’374 Totale gestione investimenti 13’402’835 5’426’290

Infine, sempre sulla base della figura 7.4 un’ulteriore sfida è rappresentata dallo sviluppo di reti integrate (cultura, turismo, filiera cinematografica, ambiente ed edutainment) finalizzate a valorizzare le sinergie esistenti tra i diversi attori pubblici e privati operanti nel territorio, creando e consolidando impatti positivi durevoli.

La logica di rete integrata, potrà in prospettiva riorientare le politiche di intervento del Canton Ticino verso la attivazione di un incubatore di imprese multimediale, la istituzione di una Film Commission, collegata alla rete culturale ed al sistema delle agenzie di promozione turistica ed il conseguimento di sinergie tra i numerosi eventi culturali (Festival Musica – Ascona, Chiasso, Lugano, Mendrisio; Festival Danza e rassegne cinematografiche) a livello di sponsorizzazioni e fund raising, logistica e facilities collegate all’evento, marketing e comunicazione.

Bibliografia