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Capitolo 3: Evidenze e cas

3.2 Silicon valley e settori hi-tech esempio americano

Con il termine "Silicon Valley" si intende una regione della baia di San Francisco nello stato della California negli Stati Uniti. Il soprannome di "Silicon Valley" fu dato nel 1971 dal giornalista Don C. Hoefler in riferimento al gran numero di produttori di semiconduttori e microchip, entrambi questi prodotti erano fatti di silicio. Le aziende erano così raccolte in un distretto industriale che si occupava della produzione di componentistica per la nascente industria informatica che poi sarebbe diventata protagonista della rivoluzione digitale degli ultimi anni. Col tempo le aziende si trasformarono da semplici produttori di circuiti a veri e propri inventori di nuove tecnologie diventando simbolo dell'innovazione.

Oggi l'area è sede delle principali aziende del campo delle alte tecnologie ed è l'area al mondo con il più alto tasso di innovazione. Il termine è diventato simbolo di un area dove prolifica l'innovazione, ma cosa ha reso così grande questa area?

La percentuale di gente intelligente e altamente motivata che nasce in quest'area è esattamente la stessa di qualsiasi altra parte del mondo. Ma ben diversa è la percentuale di persone che vive e lavora in quest'area. Molte sono le persone altamente qualificate e molto motivate, nate fuori che vivono in quest'area e ancor di più quelle che sognano di viverci. La metà delle imprese della Silicon Valley è stata fondata da persone di origine immigrata; lo stesso vale anche per gli studenti delle università dell'area di San Francisco i quali sono per la metà di origine straniera.

Uno dei punti di forza degli Stati Uniti d'America e in particolare della Silicon Valley è stata quella di riuscire ad attirare e inserire all'interno della società un gran numero di persone altamente qualificate e motivate. L'immigrazione di individui con una formazione più alta rispetto alla popolazione locale fa aumentare il capitale umano medio della comunità. Il potenziamento del capitale umano locale favorisce il raggiungimento della massa critica necessaria a raggiungere la spinta degli hub dell'innovazione. Più sono i migranti che incrementano il capitale umano di un area più questa area diventa innovativa e più attirerà nuovi migranti ancora più qualificati che si inseriranno all'interno della societa. In modo esattamente contrario un' area che attira migranti poco qualificati, con un livello più basso rispetto ai nativi andrà a diminuire il capitale umano della comunità che si costruirà su schemi più strutturati su un bacino di lavoratori poco qualificati che attireranno ancora più lavoratori poco qualificati.

Oltre ad attirare un gran numero di lavoratri altamente qualificati da Europa, Asia e Medio Oriente la Silion Valley è riuscita ad attirare un gran numero di imprese lusingate dal potenziale innovativo dell'area48.

Un studio molto importante per quanto riguarda l'imprenditorialità immigrata degli Stati Uniti viene dal lavoro di Kerr e Kerr del 2016. Nello studio sono stati raccolti serie

storiche riguardanti casi imprenditoriali sul territorio statunitense per un arco temporale dal 1992 al 2008. La colonna portante del lavoro è il "Longitudinal Employer

Household Dynamics" (LEHD). LEHD è un programma il cui obbiettivo è quello di

fornire dati riguardo il lavoro e disoccupazione. All'interno del database sono raccolti dati riguardanti le imprese, riguardo il lavoro e riguardo la popolazione.

La prima parte delo studio si apre con una comparazione degli studi precedenti riguardo ai migranti imprenditori. Lo studio è andato a completare studi precedenti in particolare attraverso tre contributi, per prima cosa sono stati raccolti dati su una finestra temporale mai vista prima di ben 16 anni; in secondo luogo sono stati evidenziati le differenti dinamiche lavorative tra le imprese guidate da immigrati rispetto a quelle guidate dai nativi; un terzo aspetto evidenzia le diffirenze nelle dinamiche di crescita rispetto all'eta di immigrazione.

Lo studio è stato svolto attraverso un uso magistrale di una serie di dati provenienti da vari database, tanto da riuscire a creare una piattaforma longitudinale di dati con millioni di osservazioni. Tra i database utilizzati oltre al già citato LEHD è stato usato il "Longitudinal Business Database" LBD49, il censimento della popolazione che viene

fatto di consueto ogni dieci anni che nello specifico raccoglie dati riguardanti l'età di arrivo degli immigrati, sono stati utilizzati anche dati esterni riguardanti soprattutto informazioni sulle aziende che si sono approcciate a un offerta pubblica in borsa e dati riguardanti finanziatori in venture capital.

La quarta parte dello studio prende in considerazione 11 stati Americani ad alto tasso di immigrazione; tra gli stati considerati vi è anche la California dove ha sede della Silicon Valley e la Florida. Dai dati raccolti è stato osservato che il 24% degli imprenditori in questi stati nel periodo preso in considerazione sono immigrati. Le imprese di migranti inoltre ricevono con maggiore probabilità finanziamenti in venture capital.

La ricerca è stata estesa poi a 28 stati ma i dati raccolti partono solamente dal 2000. La quinta parte invece riguarda la sopravvivenza e la crescita delle imprese guidate da immigrati; sul totale le imprese fondate da immigrati risultano più redditive rispetto a quelle fondate dai nativi. Lo studio prende in considerazione anche l'eta in cui l'individuo è emigrato, le attività fondate da immigrati di giovane età (meno di 18) presentano modelli di maggiore crescita rispetto a quelle fondate da immigrati in età

adulta50.