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10 La situazione delle scuole e dei servizi educativi Federica Nardi 103 , Paola Nicolini 104 , Francesca Urbani

Come è stato sottolineato in precedenza, il ruolo e la presenza delle scuole e dei servizi all’infanzia, laddove hanno potuto dare continuità alla loro azione forma- tiva, hanno rappresentato un prezioso elemento di stabilità non solo per quanto riguarda il diritto allo studio di una vasta fascia di popolazione costituita da bam- bini, bambine, ragazze e ragazzi. Le scuole hanno offerto l’opportunità, in qua- si tutti i casi, di affrontare con strumenti educativi gli esiti del trauma nei gior- ni peggiori costellati dalle numerose scosse, spesso senza la piena consapevolezza che le azioni messe in campo risultassero in linea con i principi alla base di un approccio esperto allo sconvolgimento psichico che ne derivava. Aprendosi alle esigenze della comunità, essi hanno svolto il ruolo di aggregatori sociali. Quelle che sono potute restare radicate nei territori, magari con soluzioni di emergenza, hanno dato l’opportunità alle famiglie di sentirsi supportate nel difficile compito dell’affiancamento, della custodia, della tutela, persino della continuità tra passa- to, presente e futuro. Nelle interviste ad alcuni Sindaci, il ruolo delle scuole e dei servizi educativi per l’infanzia è stato sottolineato come cruciale per la sopravvi- venza stessa di alcuni paesi, permettendo alle famiglie di restare nei luoghi di ap- partenenza e di dedicarsi alle attività lavorative sussistenti, senza doversene allon- tanare per assicurare i percorsi educativi e formativi ai propri figli.

In generale, le scuole hanno continuato a svolgere il proprio compito educativo e di istruzione, anche andando oltre il loro stesso mandato istituzionale, con una 103 Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia,

Lettere, Filosofia; mail: federicanardi88@gmail.com

104 Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia; mail: paola.nicolini@unimc.it

105 Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia

ricchezza di interventi e una pluralità di iniziative difficilmente documentabile per numerosità, capillarità e articolazione. Non è un caso che ci sia stata molta at- tenzione dedicata al tema delle scuole, proprio in relazione alla impressione della loro centralità, sebbene a questa percezione non sempre siano seguite azioni di supporto e di coordinamento da parte degli organi preposti a livello istituzionale. Parlando di scuole si sottintende una numerosissima comunità di persone, tra educatori, insegnanti, personale tecnico e amministrativo, dirigenti scolastici, in collaborazione continua e costante con genitori, amministratori locali, uffici ai vari livelli istituzionali coinvolti. Non solo: queste persone, agendo spesso in mo- do pro-attivo, hanno creato quelle reti di relazioni e quei flussi di solidarietà che attualmente si può constatare essere il sostegno alla riedificazione di moltissime tra le scuole e i servizi educativi ricostruiti e funzionanti. Vale la pena qui sotto- lineare che queste stesse persone, in larga parte, costituivano la stessa comunità colpita dagli esiti degli eventi sismici, sia in termini psicologici che in termini ef- fettivi, con danni a (o perdita di) beni materiali. Il patrimonio umano espresso nell’immediatezza e negli anni successivi agli eventi sismici costituisce infatti una ricchezza immateriale difficilmente rappresentabile, che proprio per questo deve trovare menzione in un documento come quello presente.

10.1 - Metodologia

Sono stati raccolti dati sulla situazione delle scuole di ogni ordine e grado nonché dei servizi educativi per l’infanzia situati nella zona del cratere all’inizio dell’an- no scolastico 2017/2018, aggiornati al primo quadrimestre dell’anno scolastico 2018/2019, individuando in alcuni casi le varie fasi che hanno condotto alla riat- tivazione per ricostruzione, riqualifica o costruzione ex novo delle strutture dan- neggiate. Questa parte della ricerca è stata effettuata in larga parte con contatti diretti con i vari istituti, anche utilizzando interviste a dirigenti, insegnanti, edu- catori, collaboratori, studenti, associazioni di genitori, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali. Sono state altresì utilizzate fonti indirette, quali articoli di giornale, consultazione di siti web e pagine Facebook, narrazioni di testimoni, interviste a esperti, partecipazione a eventi connessi alla tematica, e così via. Par- ticolarmente incisivo l’apporto, nella rilevazione, dell’Istituto storico della Resi- stenza e dell’età contemporanea di Macerata.

10.2 - La situazione delle scuole

È stata elaborata una mappatura della situazione delle scuole e dei servizi educa- tivi suddivisa per le province colpite e in particolare per la zona del cratere, che non ha la pretesa di essere esaustiva sia per la rapidità dei cambiamenti ancora in corso, sia per l’estensione geografica e quantitativa della materia. Va considerato che gli edifici scolastici si trovano diffusi su tutto il territorio, all’interno di Co- muni diversi sebbene raggruppati sotto un’unica dirigenza, la qual cosa ha costi- tuito in primo luogo un aggravio di impegno sia da parte delle scuole sia da parte delle amministrazioni, trovatesi a governare situazioni complesse in circostanze di emergenza; la distribuzione diffusa è stata anche una dimensione ostacolante nella fase di raccolta dei dati. Il quadro che ne scaturisce cerca di semplificare la fotografia che ne risulta, per rendere leggibile la storia e l’attualità.

10.2.1 - La provincia di Ancona

La provincia meno colpita, sebbene con alcune criticità in seguito alle scosse, è quella di Ancona. A Cerreto D’Esi, in seguito a dei sopralluoghi effettuati nell’a- gosto 2017, sia la scuola primaria sia la scuola superiore di primo grado hanno riscontrato un indice di vulnerabilità insufficiente a garantire la sicurezza. Il sin- daco ha perciò decretato l’immediato spostamento provvisorio delle lezioni nel vecchio edificio del CIOF di Fabriano. È stato predisposto contestualmente un servizio di bus navetta per garantire la possibilità di frequenza agli alunni. In se- guito la situazione è tornata alla normalità.

10.2.2 - La provincia di Ascoli Piceno

Ad Ascoli Piceno, è inagibile il plesso San Domenico che ospita le scuole d’in- fanzia e primaria. La primaria è stata ricollocata nel plesso D’Azeglio (scuola su- periore di primo grado) che si trova nello stesso quartiere, a circa 50 m di di- stanza. La scuola d’infanzia è stata spostata invece al plesso Sant’Agostino (dove è già presente una primaria), ma tenuto conto della distanza, si è dovuto istituire un servizio di trasporto. Il plesso San Domenico non rientra nei progetti futuri di recupero per i vincoli artistici che gravano sull’edificio, per cui è stata propo-

sta una ristrutturazione completa del plesso D’Azeglio con l’idea di trasferirvi, definitivamente, tutta l’offerta formativa. Si è potuta raccogliere la preoccupa- zione circa i tempi di questa soluzione, per il timore che il quartiere venga ab- bandonato, visto che è stato già fortemente danneggiato e molte famiglie sono andate via.I danni subiti, sia dal plesso di via Vellei, sia di via Faleria, sono stati ripristinati. Il Liceo Trebbiani, che si trovava nel palazzo di San Domenico (lo stesso dell’Istituto comprensivo di Ascoli Centro), è stato diviso e trasferito nelle due altre sedi. L’Istituto comprensivo di Roccafluvione è stato ampliato e vi so- no state accorpate le scuole di Acquasanta e Arquata. Esso comprendeva, origi- nariamente, anche i Comuni di Montegallo, Roccafluvione e Venarotta. Quin- di l’Istituto comprensivo comprende 5 scuole d’infanzia, 5 primarie e 4 scuole superiori di primo grado. Le nuove scuole di Acquasanta e Arquata, frutto del- la donazione della fondazione Elkan, sono attive (infanzia e primaria + infan- zia, primaria e scuola superiore di primo grado) già a partire dal 2018. Il plesso di Montegallo è stato dichiarato inagibile e chiuso definitivamente. Gli studenti di Montegallo sono stati spostati a Roccafluvione. A Venarotta gli studenti del- la secondaria di primo grado sono ospitati nell’edificio della scuola di infanzia e della primaria.Ad Arquata c’è un nuovo plesso in legno donato dall’Associazione “Lo Specchio dei Tempi di To”, mentre a Centrale di Acquasanta il nuovo ples- so è stato donato da UBI Banca. Il plesso principale di Acquaviva è inagibile, per cui la primaria, la scuola superiore di primo grado e gli uffici di segreteria sono stati spostati in moduli prefabbricati. Gli altri plessi risultano tutti agibili. La scuola secondaria di primo grado è stata spostata nella primaria di via Pascoli, a Stella di Monsampaolo, per esito delle verifiche sulla vulnerabilità degli edifici. 10.2.3 - La provincia di Fermo

Per quanto riguarda la Provincia di Fermo, ad Amandola, ci sono stati danni all’I- stituto Tecnico Commerciale e alla primaria, ma sono stati ripristinati in breve tempo. L’Istituto tecnico ha subito comunque un rallentamento nelle iscrizioni nell’a.s. 2017/18, rispetto agli anni precedenti.

Le scuole di Montefortino (con infanzia, primaria e scuola superiore di primo grado) e di Santa Vittoria in Matenano (con primaria, scuola superiore di primo grado e di secondo grado) hanno subito delle lesioni, che sono state ripristinate immediatamente. Nell’a.s. 2018/19 sono tutti tornati nelle loro sedi.

La scuola superiore di primo grado di Falerone è inagibile ed è stata spostata pres- so la scuola superiore di primo grado di Piane di Falerone. La segreteria invece è stata spostata nella scuola primaria. C’è un progetto per la costruzione di un nuo- vo edificio per la scuola superiore di primo grado.

Era stato danneggiato lo stabile di Via Monte Catria a Villa Sant’Antonio con in- fanzia e primaria, che provvisoriamente erano stati spostati (per 8 mesi) a Castel di Lama nella scuola di largo Petrarca dell’istituto comprensivo di Castel di La- ma. Ora lo stabile è stato ripristinato, dopo aver rifatto il tetto, e le lezioni sono riprese regolarmente in sede. Ci sono stati danni anche a Castorano, dove l’in- fanzia e la primaria sono state spostate in due soluzioni temporanee: l’infanzia in un ex ricovero per anziani e la primaria negli uffici riadattati di una ex azienda del posto. È pronto un progetto per l’abbattimento e la ricostruzione dell’edifi- cio danneggiato e i tempi indicati per la consegna erano intorno a maggio/giu- gno 2018. La scuola primaria di Castorano ora è nell’ex sede del ristorante “La Scala” e i progetti per la ricostruzione sono fermi, anche se i finanziamenti sono stati stanziati.

A Offida il plesso principale di via Ciabattoni è stato sgomberato per il rovescia- mento della cattedrale adiacente e le classi sono state spostate nella scuola prima- ria in via della Repubblica. Attualmente, la cattedrale è stata messa in sicurezza e la scuola secondaria di primo grado è ospitata al piano terra di via Ciabattoni.Ad Agosto 2017, nei comuni di Pagliare e Spinetoli, che non rientrano nel cratere, sono state sgombrate tutte le scuole in quanto dai rilievi è risultato un alto indi- ce di vulnerabilità sismica. Le classi di questo istituto comprensivo sono ospitate nel plesso di Colli del Tronto. C’è un progetto di ampliamento della primaria di via della Repubblica e di accorpamento definitivo di tutte le classi presenti in via Ciabattoni. La realizzazione dei progetti, tuttavia, è ferma, anche se i finanzia- menti sono stati previsti.

10.2.4 - La provincia di Macerata

Le scuole della Provincia di Macerata risultano decisamente le più colpite dagli eventi sismici.

A Belforte del Chienti, le tre scuole infanzia, primaria e secondaria di primo gra- do non hanno subìto danni. Hanno ospitato perciò ospitato le classi di alunni provenienti da Caldarola dall’ottobre al dicembre 2016.La scuola secondaria di primo grado sarà comunque ristrutturata (si spera entro il 2019) con finanzia- menti destinati all’adeguamento sismico degli edifici scolastici. Nel settembre 2018, grazie ai fondi del terremoto, è stata invece inaugurata la nuova biblioteca scolastica e di comunità.

A Caldarola, la scuola primaria, danneggiata dalle prime scosse, è stata demolita subito dopo, e le macerie rimosse. Il nuovo plesso scolastico, che comprende in- fanzia, primaria, secondaria di primo grado, dirigenza e uffici amministrativi, è terminato e verrà inaugurato a febbraio 2019. Fino a quel momento le lezioni continuano nelle sedi provvisorie: nella struttura Millecolori per primaria e se- condaria, nei container per infanzia, mentre le attività amministrative sono tem- poraneamente svolte presso la scuola primaria di Belforte del Chienti. La nuo- va palestra è già costruita e operativa, è collegata a tutti plessi grazie al progetto 6.000 Campanili, partito prima del terremoto, che prevedeva anche la ristruttu- razione e l’adeguamento sismico della scuola secondaria di primo grado, che ora è parte integrante del grande plesso scolastico.

Per quanto attiene all’Istituto comprensivo Betti, a Camerino, la situazione rima- ne quella di novembre 2017: la scuola d’infanzia Aquilone rimane al plesso Or- tolani. Le scuole primarie Betti e D’Acquisto sono in una nuova struttura, origi- nariamente destinata solo alla D’Acquisto, mentre la scuola superiore di primo grado “Boccati” rimane al collegio D’Avack, in attesa del nuovo plesso in costru- zione. A Camporotondo, i due plessi infanzia e primaria erano adeguati sismica- mente già prima del terremoto. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2016 hanno ospitato alunni di Caldarola e Tolentino. A Cessapalombo, il plesso che ospita infanzia e primaria non ha subìto danni ed è funzionante.

A Cingoli, l’ala inagibile dell’Istituto alberghiero è stata ripristinata; sono in cor- so altri lavori di messa in sicurezza. Le classi sono comunque tutte rientrate nel- la struttura. Per quanto riguarda il liceo Linguistico, l’inizio lezioni è avvenuto nell’ex seminario. C’è un progetto finanziato per la costruzione di una nuova scuola: il Comune è in attesa di una sentenza del Tar che sblocchi i fondi dell’as- sicurazione da sisma per acquistare il terreno. La nuova scuola poi sarà di com- petenza provinciale.

La scuola superiore di primo grado, risultata inagibile a Esanatoglia, è stata tra- sferita nella sede delle scuole primarie. Per far posto ai ragazzi, alcune classi del- la scuola primaria sono state spostate alla scuola dell’infanzia. La nuova sede per la secondaria di primo grado è stata inaugurata a giugno 2018. A Colmurano il plesso che ospita infanzia e primaria non ha subìto danni ed è funzionante, così come per l’edificio che ospita dirigenza e segreteria.

La scuola dell’infanzia di Fiastra è attualmente in un prefabbricato. Si è in attesa di un progetto di ricostruzione dato che dalle micro-zonazioni sismiche la vec- chia area non risulta edificabile.

A Gualdo, grazie agli enti locali e al del Miur, si è provveduto, subito dopo le pri- me scosse, a montare una tensostruttura per ospitare la scuola che è considerata “il cuore pulsante” della comunità, così che i ragazzi e le famiglie in questo mo- do sono potute restare in paese. Dopo due mesi, grazie al Consorzio delle Mise- ricordie d’Italia e alle donazioni raccolte nei negozi La Gardenia, la scuola è stata ospitata in una struttura di legno, fino alla realizzazione del nuovo edificio. I pro- gettisti hanno lavorato coi ragazzi chiedendo loro come lo desiderassero e han- no accolto tutte le richieste realizzandolo con ampie finestre e tutto colorato. La nuova scuola Romolo Murri, donata dal Giornale di Brescia con il coinvolgimen- to della comunità, è stata ricostruita dove era la vecchia secondo criteri antisismi- ci ed è stata inaugurata a settembre del 2018. Per l’inaugurazione in aula magna è stata allestita una mostra fotografica che narra la storia della vecchia scuola, co- struita nel 1948, e la storia della comunità. Per ogni decennio ci sono le foto de- gli alunni e degli eventi importanti che Gualdo ha vissuto. Le sezioni di questo plesso sono tutte pluriclassi. I bambini e i ragazzi di tutti gli ordini di scuola han- no realizzato uno spettacolo per ringraziare tutte le associazioni e le forze dell’or- dine che sono venute ad aiutare queste comunità durante l’emergenza.

Nel Comune di Loro Piceno, la nuova scuola dell’infanzia, che è stata ricostruita su un progetto preesistente, è stata inaugurata a settembre 2018, grazie a una do- nazione della Fondazione Cottino di Torino. È stata costruita di fronte alla scuo- la secondaria di primo grado che ospita le classi della scuola primaria. La scuo- la primaria, gravemente lesionata è stata demolita. Le lezioni si sono svolte nella scuola secondaria di primo grado, che ha ospitato anche la scuola dell’infanzia. La nuova scuola primaria è in costruzione e ci si augura che sia pronta entro il 2019. Lo stabile è frutto di una donazione dei lavoratori e collaboratori del grup-

po Unipol. La nuova palestra è stata ristrutturata ed è funzionante per primaria e secondaria di primo grado.

La segreteria dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Macerata e la scuola secondaria di primo grado hanno dovuto lasciare le loro sedi originarie. Gli uffici sono sistemati nella sede della scuola primaria di via F.lli Cervi, mentre la scuo- la superiore di primo grado è ospitata all’interno dell’Istituto Pannaggi. Questo stabile ospita anche le classi del Convitto nazionale Giacomo Leopardi, che ha dovuto lasciare la sua sede in piazza Marconi. Anche le classi della scuola Me- stica sono delocalizzate presso l’Istituto don Bosco. La scuola dell’Infanzia “M. Montessori” (ex scuola di “Via dei Sibillini”) è provvisoriamente ubicata in Via Panfilo. Le scuole Dante Alighieri e Mestica sono state cantierate entrambe nel parco delle ex Casermette di Macerata, come risultato di un progetto alternati- vo dell’amministrazione che ha ritenuto di non ricostruire negli spazi originari. Nel comune di Matelica, subito dopo i primi eventi sismici, tre sezioni della scuola dell’infanzia sono state trasferite nei moduli risalenti al ’97, collocati in via Bramante. Le classi della scuola primaria sono state spostate in tre edifici dif- ferenti: 6 presso il plesso Spontini, 6 presso la scuola secondaria di primo grado e 9 all’Istituto Tecnico Commerciale. Al momento, tutte le classi risultano essere presso il Commerciale.

La scuola primaria di Muccia è stata spostata dalla tensostruttura ai moduli del cantiere per la realizzazione del Quadrilatero. L’infanzia è ospitata all’interno del centro di aggregazione donato dalla Croce Rossa in occasione del terremoto del ’97. La fondazione Andrea Bocelli ha scelto di ricostruire la scuola di Muccia. La prima pietra del cantiere è stata posata a gennaio 2019.

A Pievetorina, la scuola dell’infanzia è stata provvisoriamente ospitata in alcune casette di legno. Successivamente è stato avviato un progetto di ricostruzione e la nuova scuola è stata inaugurata a dicembre 2018, grazie a una donazione della fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia onlus e di altri. La scuola primaria e la scuola superiore di primo grado hanno iniziato l’anno scolastico 2016 nei con- tainer. A dicembre 2017 è stata inaugurata la nuova scuola, “Il museo delle cose che non conosco” struttura in legno e acciaio costruita grazie alle donazioni di privati, che ospita la scuola primaria e la secondaria di primo grado.

Il plesso di Valfornace (che include i bambini provenienti dai Comuni di Pieve- bovigliana e Serravalle) ospita infanzia, primaria e superiore di primo grado. È stato inaugurato a giugno 2017 ed è frutto della donazione della fondazione Im- pregilo.

A San Ginesio, dopo la demolizione e la rimozione delle macerie dell’Istituto Comprensivo Tortoreto, l’esito del bando di gara del nuovo progetto nello scorso settembre ha portato a maggio 2018 alla posa della prima pietra per il nuovo isti- tuto comprensivo. I lavori sono stati tuttavia fermati un mese dopo dalla Soprin- tendenza, dal momento che il terreno scelto è soggetto a vincolo. Al momento, l’amministrazione comunale è in trattativa con l’Ufficio Scolastico Regionale e con la ditta vincitrice dell’appalto per coinvolgere lo studio dell’architetto Mario Cucinella nel progetto. Il terreno dove dovrebbe sorgere la scuola si trova sempre nella stessa area, ma nella parte non soggetta a vincoli. Il problema, quindi, sarà rimodulare le cubature previste inizialmente in una porzione di terreno minore. Il Liceo delle scienze umane, che era stato inizialmente trasferito a Sarnano, è sta- to riportato a San Ginesio e ospitato nell’ostello.

Per quanto riguarda l’Istituto comprensivo Tacchi Venturi di Sanseverino, il ples- so Gentili e il prefabbricato donato dall’istituto Cappuccini sono stati amplia- ti, destinando gli spazi dei servizi (mensa, aula magna) ad aule. Parte delle clas- si sono state trasferite temporaneamente al museo del territorio. L’assegnazione dell’appalto per la costruzione di una struttura provvisoria in zona Rione Con- tro è avvenuta ad Agosto 2017. Il MIUR ha costruito un edificio temporaneo che ospita 12 classi del Plesso Luzio, altre otto sezioni sono invece ospitate nella secondaria di primo grado, che è rimasta nella sua sede originale. Lo stabile del