2.1 Comprehensive Assessment
2.1.3 Stress Test
La prova di Stress Test è stata condotta dalle componenti del SSM; in collaborazione con l’EBA e con l’ESRB, hanno individuato due ipotesi di scenario in cui le banche avrebbero dovuto essere in grado di rispettare i principi delineati e di mantenere una certa solidità. Lo scenario di base è stato fornito dalla Commissione Europea e successivamente sviluppato dalla BCE e dall’EBA, mentre lo scenario avverso, è stato elaborato dall’ESRB con lo scopo di proiettarli in un orizzonte temporale di recessione severa per tre anni consecutivi (da dicembre 2013 a dicembre 2016). L’analisi prospettica sulla solvibilità bancaria non si è arrestata al controllo delle banche inserite nell’AQR, ma sono state considerate anche alcune banche non appartenenti al sistema del SSM. Gli scenari sono stati creati apprezzando anche le variabili macroprudenziali, in direzione di una analisi più concreta sull’andamento delle grandezze economiche e patrimoniali delle banche. Lo scenario avverso è stato estremizzato, ovvero è stato composto in seguito ad un attenta analisi dei rischi sistematici più forti e più rappresentativi delle odierne minacce nel sistema finanziario ed economico; ad esempio, è stato individuato un aumento dei rendimenti obbligazionari a livello globale (derivanti da una variazione improvvisa delle aspettative degli investitori verso mercati economici emergenti), una diminuzione della qualità del credito e l’impatto delle situazioni politiche che irrompono sulla vita sociale ed economica della popolazione.
Le stime sono state eseguite partendo dall’analisi del bilancio statico delle banche, ossia il prospetto è stato considerato invariato nel corso del triennio (ad eccezione di quelle banche che hanno avanzato la ricapitalizzazione durante il corso d’esercizio dell’AQR); la scelta della staticità, derivava dal voler individuare il comportamento delle banche in ipotesi di assenza di crescita e di cambiamenti rispetto a quello identificato nel processo sugli attivi, in modo da esaminare le proiezioni delle variazioni di parametri esterni rispetto a quelli descritti in bilancio. La logica consisteva nel supporre che sia l’ambiente esterno a variare, per cui non sussisteva la possibilità di
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mitigare il rischio e di rimodellare il bilancio con attività meno rischiose o più prudenti; ciò ha comportato un aumento della valenza e della severità nella valutazione effettuata.
Lo scenario di base rifletteva come principio fondamentale il livello minimo di CET 1 % dell’8,00% mentre nello scenario avverso la soglia patrimoniale è scesa al 5,50%. Come nell’AQR, una banca che possedeva un CET 1 minore alla soglia delineata, avrebbe dovuto considerare l’applicazione di misure correttive per un rafforzamento delle riserve di capitale. La tempestività dell’intervento è stata differente in base al tipo di scenario in cui si è presentata l’incongruenza: se si fosse verificata nello scenario di base, le banche avrebbero dovuto sopperire al deficit di capitale nel breve termine (6 mesi a decorrere dal momento del rilascio dei risultati del Comprehensive
Assessment) mentre per lo scenario avverso, si sarebbe esteso l’orizzonte temporale d’intervento
fino a 9 mesi.
Il punto focale del processo di stress testing è stato il join-up tra AQR e il bank-led stress test, nel quale si sono incorporate le principali modifiche effettuate nel corso dell’AQR relative alle NPE, agli accantonamenti, alle garanzie, ai parametri di rischio, e si sono inserite nella composizione del patrimonio di partenza utilizzato negli sfondi dello Stress Test.
“In particolare, i piani patrimoniali e di ristrutturazione richiesti dalla BCE potrebbero portare alla limitazione della distribuzione dei dividendi, all'esecuzione di un aumento di capitale, alla riorganizzazione delle fonti di finanziamento, alla separazione e/o riduzione delle attività, alla cessione di assets a prezzi di mercato ovvero alla partecipazione a eventuali meccanismi di sostegno pubblici.
Le carenze individuate nell'ambito dell'esercizio di AQR e a seguito dello Scenario di base degli
Stress Test potranno essere coperte da strumenti di CET 1; eventuali carenze emerse
dall'applicazione dello Scenario avverso, invece, dovranno essere colmate sia da strumenti di CET 1 sia da strumenti di Capitale aggiuntivo di Classe 1, entro limiti predeterminati.” (BANCA POPOLARE DI SONDRIO, 2014, p.35)
Le banche europee hanno eseguito individualmente gli Stress Test e li hanno incorporati nei piani industriali, per valutare principalmente l’impatto dei driver di rischio sulla solvibilità bancaria. L’analisi, è stata svolta a livello consolidato su attività di negoziazione di portafoglio bancario e su esposizioni fuori bilancio dei gruppi bancari, a seconda della tipologia di prova scelta dal gruppo; tuttavia, ogni operazione a essa riguardante è stata sottoposta a vigilanza delle Autorità.
Le banche sono state tenute a sottolineare soprattutto i rischi comuni di credito (attraverso parametri di default e di perdita su tutte le esposizioni scoperte da rischi derivanti dalle controparte), di cartolarizzazione e di mercato (tramite parametri che individuano cambiamenti di prezzi di mercato
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a seconda del tipo di esposizione); allo stesso tempo, hanno dovuto testare l’impatto sul margine di interesse delle variazioni degli oneri relativi ai finanziamenti e visualizzare i requisiti patrimoniali legati ai rischi operativi e di settore. La determinazione dei risultati è stata comunque individuata con un grado di isolamento e specificità per ogni rischio considerato, per far si che fosse garantita coerenza, specificità e comparabilità.
Come per l’AQR, anche gli esiti dello Stress Test sono stati validati attraverso la predisposizione di una Quality Assurance; essa è stata volta a delineare la corretta applicazione della metodologia, in linea con le disposizioni dell’EBA, del CRV IV, e della coerenza dei risultati ottenuti tra le diverse banche in presenza di eventuali shock, ipotizzati nei diversi scenari.
I confronti sono stati effettuati tra indicatori individuati in tale area e quelli derivanti dall’AQR relativamente all’accantonamento di tipo collettivo; sono stati confrontati i risultati delle prove di
Stress Test sviluppati dalle singole banche con quelli delineati dal vertice per analizzare ciascun
portafoglio di ogni paese, per confrontarli con l’analisi settoriale, di mercato globale e infine per comparare le banche sottoposte alla stessa valutazione.
A ottobre infine, è stata conclusa la finalizzazione dell’esercizio attraverso la comunicazione, da parte delle NCA e della BCE, dei prospetti informativi, dei requisiti patrimoniali ricalcolati per ciascuna banca e del risultato complessivo stilato.