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3. Il quadro di riferimento

3.3 Il quadro normativo vigente

3.3.6 Legge Regionale 11 gennaio 2019, n. 1

La L.R. 1/2019 (così detta legge di semplificazione) ha sostituito l’art. 20 della L.R. 45/1989, modificando il procedimento di formazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC).

Inoltre la LR 1/2019 ha introdotto il Piano Urbanistico Preliminare quale strumento che accompagna l’avvio del procedimento di formazione del PUC.

3.4 Il quadro programmatico

3.4.1 Il Piano Strategico Comunale di Pula

Il Piano Strategico del Comune di Pula è il documento programmatico che disegna le linee di sviluppo della città e del suo territorio nel lungo periodo, realizzato attraverso metodi e processi finalizzati ad aggregare e coinvolgere la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo.

Il documento risulta articolato secondo visioni, linee strategiche e obiettivi.

Di seguito si riporta una sintesi degli aspetti più significativi per la redazione del Piano, che potranno trovare uno specifico approfondimento, precisazione e riorientamento nella fase di gestione del coinvolgimento della cittadinanza, nella prefigurazione di scenari futuri e nella elaborazione degli obiettivi e strategie del Piano Urbanistico Comunale.

Settori strategici

1. Pula città della qualità: Ambiente e Qualità della vita

a) Migliorare le condizioni complessive di vita degli abitanti di Pula, sia in termini ambientali, attraverso politiche di valorizzazione e promozione del territorio incentrate sul riconoscimento di Pula quale centralità ambientale in considerazione del suo ricco patrimonio naturalistico, sia in termini di benefici sociali, rafforzando le identità territoriali, ricercando le condizioni per lo sviluppo di nuove imprenditorialità, promuovendo un contesto stimolante per le imprese, individuando i fabbisogni formativi e professionali.

b) Obiettivo primario sarà quello di sfruttare la sinergia fra valorizzazione dell'ambiente, sociale ed imprenditoriale, ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, per sviluppare e incentivare la radicalizzazione delle professionalità sul territorio, in risposta alle esigenze degli operatori economici ed alle richieste di un mercato in continua evoluzione.

c) La presenza del Parco Scientifico e Tecnologico del Polaris sul territorio di Pula costituisce ad esempio una risorsa importante per Pula, non solo per il prestigio che deriva dall'ospitare attività di ricerca, ma perchè, proprio a partire da questa attività, è possibile avviare anche attività di ricerca che permettano di sostenere sperimentazioni ed eccellenze locali. La sua potenziale attività formativa e la persistente azione di ricerca e di sperimentazione, potrebbe determinare un'elevazione del livello imprenditoriale della popolazione residente in risposta alle nuove opportunità occupazionali, e nello stesso

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tempo potrebbe concorrere alla rivalutazione del territorio quale risorsa primaria di Pula e dell'intera area vasta cagliaritana.

d) Azioni strategiche:

i) Valorizzazione del patrimonio naturalistico;

ii) realizzazione delle connessioni funzionali ed ambientali;

iii) Miglioramento della rete infrastrutturale;

iv) Miglioramento del servizio di mobilità pubblico/privata;

v) Miglioramento dei servizi sanitari;

vi) Sensibilizzazione dei giovani alle tematiche ambientali ed al rispetto e tutela del territorio:

vii) Sostegno alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale;

viii) Integrazione tra attività economiche, socio culturali e scientifiche;

ix) Valorizzazione del possibile indotto derivante dalla presenza nel territorio della sede centrale del Polaris.

2. Pula città sostenibile: Turismo sostenibile e integrato

e) Favorire un modello di sviluppo turistico sostenibile fondato sulla cooperazione degli operatori del settore e l'integrazione funzionale tra il comparto turistico e i comparti del sistema produttivo locale. Consolidare il ruolo di Pula quale meta turistica di qualità.

f) La qualificazione della città, quale polo attrattivo e ricettivo deve passare attraverso una ripresa e una valorizzazione di tutti quegli elementi tradizionali maggiormente legati al patrimonio storico/artistico e naturale: essendo percepiti giustamente come la primaria risorsa di un territorio così ricco come quello dell'area vasta cagliaritana, si ritiene che il contesto possa validamente rispondere alle esigenze che una piccola realtà insediativa, ma di elevate potenzialità ricettive, richiede.

g) In un mercato competitivo come quello attuale le grandi potenzialità offerte dal territorio devono essere adeguatamente supportate da una nuova mentalità, anche manageriale, spesso assente in piccole realtà comunali, caratterizzata da una maggiore apertura alla cooperazione fra gli operatori del settore; questo, superando il persistente

"individualismo imprenditoriale", potrebbe consentire ed agevolare la creazione di una vera e propria "filiera del turismo" in grado di implementare la dotazione di servizi, già di notevole qualità, che il contesto è in grado di offrire e di proiettare nello stesso tempo il sistema turistico verso proficue economie di scala.

h) Inoltre, per attrarre maggiormente l'interesse di turisti consumatori sempre più esigenti, si ritiene fondamentale anche la sinergia con il comparto produttivo locale e con altri enti e/o associazioni operanti sul territorio, grazie alla quale promuovere ed ampliare l'offerta di servizi in altri settori importanti quali salute e benessere fisico.

i) Azioni strategiche:

i) Miglioramento del sistema di informazione e promozione turistica;

ii) Marketing territoriale coordinato;

iii) Miglioramento della mobilità;

iv) Promozione e valorizzazione integrata dei siti di interesse storico ed architettonico;

v) Formazione management del turismo;

vi) Valorizzazione turismo ambientale;

vii) Valorizzazione turismo rurale;

viii) Valorizzazione turismo culturale;

ix) Valorizzazione turismo sportivo;

x) Valorizzazione turismo congressuale;

xi) Integrazione tra operatori;

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xii) Offerta turistica di qualità.

3. Pula città dei saperi: Valorizzazione del settore economico-produttivo

j) Valorizzare il comparto agricolo e produttivo promuovendo la gestione integrata e la cooperazione fra le varie filiere agroalimentari per supportare la condivisione di conoscenze/competenze utile ad aumentare la visibilità e la qualità complessiva del prodotto.

k) In considerazione della vocazione agricola che il contesto di Pula può esprimere e tenuto conto delle qualità ambientali e naturali offerte dal territorio, è intuibile che la loro valorizzazione, oltre a rappresentare una concreta opportunità di sviluppo e di generalizzata crescita del settore agroalimentare per l’intera area vasta cagliaritana, possa supportare, in sintonia con l’evoluzione dei mercati, la promozione del “marchio Sardegna” in Italia e all’estero.

l) A tal fine è auspicabile pensare ad più stretto legame e ad una più marcata sinergia fra gli operatori del settore, promuovendo la gestione integrata e la cooperazione fra le varie filiere agroalimentari per supportare la condivisione di conoscenze/competenze utile ad aumentare la visibilità e la qualità complessiva del processo di filiera: nell’ottica di sistema, la valorizzazione anche dei produttori minori, può inoltre supportare un maggiore e più sentito legame della produzione con il territorio.

i) In quest’ambito si auspica che anche il settore della ricerca, ad esempio quella biotecnologica e farmacologica, possa, attraverso la cooperazione con la produzione agricola, concorrere all’innovazione e alla differenziazione di un prodotto che riesca sempre più a coniugare l’innovazione tecnologica e di processo agli elementi più caratterizzanti il territorio e le sue tradizioni. Si ritiene che il felice connubio e l’integrazione di tutti i fattori sopra brevemente citati possa, in un graduale ma costante incremento dell’utilizzo dell’innovazione di prodotto e di processo, rafforzare la capacità competitiva del territorio.

m) Azioni strategiche:

i) Sviluppo di un sistema formativo integrato;

ii) Aggregazione, sinergia e comunicazione tra le imprese;

iii) Sviluppo ed innovazione;

iv) Valorizzazione dei prodotti tipici locali.

3.5 Il quadro della pianificazione e programmazione sovraordinata

Il quadro della pianificazione illustra i principali strumenti di pianificazione sovraordinati che assumono una specifica rilevanza per l’elaborazione del Piano Urbanistico Comunale di Pula, costituendo lo sfondo per la valutazione della coerenza delle scelte delineate dal Piano.

3.5.1 Programmi e delibere regionali

1. Nel territorio di Pula è stata programmata con delibera della Giunta Regionale, una struttura per la nautica da diporto del primo livello.

2. La parte della montagna, vincolata ai sensi della legge 29 giugno 1939 n.1497 sulla protezione delle bellezze naturali verrà interessata dal Parco naturale del Sulcis individuata da apposita legge regionale.

3. Nel territorio di Pula è stata localizzata la sede del Parco Scientifico Tecnologico regionale della Sardegna.

3.5.2 Il Piano Paesaggistico Regionale

Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) è stato approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006 per il primo ambito omogeneo, l’area costiera. Il Piano Paesaggistico Regionale è entrato in vigore con la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna avvenuta l’8 settembre 2006.

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Il Piano Paesaggistico Regionale assicura la tutela e la valorizzazione del paesaggio del territorio regionale e si pone come quadro di riferimento e di coordinamento degli atti di programmazione e pianificazione per lo sviluppo sostenibile del territorio, fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente.

Per ciò che attiene all'uso, cioè alla trasformazione del territorio, il piano paesaggistico ha la sua funzione precipua nell'individuare in negativo gli interventi che, per l'inconciliabilità con il contesto, sono in posizione di incompatibilità assoluta con i valori salvaguardati dal vincolo e per questi introduce un regime di immodificabilità per zone, o per categorie di opere reputate comunque incompatibili con i valori protetti, dunque non realizzabili.

Il PPR ha contenuto descrittivo, prescrittivo e propositivo ed articola due principali dispositivi di piano:

1. gli Assetti Territoriali; distinti in Assetto Ambientale, Assetto Storico Culturale, Assetto Insediativo, costituiscono lo sfondo per il riconoscimento dei caratteri significativi del paesaggio, attraverso l’individuazione dei beni paesaggistici, dei beni identitari e delle componenti di paesaggio sulla base della

“tipizzazione” del PPR (art. 134 d.lgs. 42/2004);

2. gli Ambiti di paesaggio; dispositivo di pianificazione del paesaggio e di indirizzo progettuale attraverso il quale il PPR orienta le azioni di conservazione, recupero o trasformazione.

3.5.2.1 Il territorio di Pula e gli Ambiti di paesaggio

Il PPR ripartisce il territorio sardo in 27 Ambiti di Paesaggio; il territorio comunale di Pula ricade interamente all’interno dell'Ambito di paesaggio n. 2 Nora. Le principali caratteristiche territoriali individuate dal PPR nel Comune di Pula in sintesi sono:

- L'insediamento turistico costiero di Santa Margherita connotato dal suo sviluppo lineare

- l'impianto insediativo agricolo sulla piana di Santa Margherita

- il sistema delle infrastrutture e dei servizi avanzati per la ricerca tecnologica del Parco Scientifico Tecnologico della Sardegna disposto nella valle del Rio Palaceris.

3.5.2.2 Descrizione dettagliata dell’ambito a) struttura

La struttura dell’ambito di paesaggio è definita dal sistema delle piane costiere di Pula e Capoterra delimitate dalle incisioni vallive del versante orientale dei rilievi del massiccio del Sulcis, che caratterizza il vasto entroterra montano fino a lambire la fascia litorale. La morfologia del territorio è caratterizzata dalla presenza di elementi idrografici di rilievo, che contribuiscono alla formazione ed alla caratterizzazione del territorio.

Si tratta di un ambito di paesaggio fortemente caratterizzato da problematiche di relazione tra processi di infrastrutturazione di interesse metropolitano e regionale, organizzazione della residenzialità d’area vasta, valorizzazione e fruizione turistica delle risorse marino costiere e montane, processi ambientali portanti.

Il territorio appare strutturato già in età nuragica, con il centro emporico di Antigori-Sarroch. A partire dall' VIII secolo a.C. l' area fu riorganizzata in relazione alla fondazione di Nora, la più antica tra le colonie fenicie della Sardegna, divenuta nel VI sec. a.C. un florido centro mercantile cartaginese e dal 238 a.C. una delle più importanti città della Sardegna romana.

Il settore costiero, esteso dalle foci del Rio Santa Lucia fino ai margini dei rilievi di Monte Sa Guardia, comprende i rilievi di Monte Arrubiu, Punta Marturedda e Monte Mereu culminanti nel promontorio di Punta Zavorra, che separa fisicamente l’ambito litoraneo di Capoterra e Sarroch a nord e di Pula e Porto Columbu a sud.

38 Il sistema delle piane costiere costituisce il corridoio insediativo principale dell’ambito in esame, la cui struttura insediativa recente, sostenuta dalla direttrice infrastrutturale costiera della strada statale sulcitana (SS 195), è imperniata sui centri di Sarroch, Villa San Pietro e Pula.

La piana costiera di Pula, localizzata nella porzione meridionale dell’ambito di paesaggio, presenta una complessa organizzazione dello spazio agricolo ed insediativo, strutturata sulla trama dell’infrastrutturazione dei suoli e segnata dal reticolo idrografico superficiale del Rio Mannu-Rio Pula e del Rio Palaceris-Rio Santa Margherita. La fascia costiera risulta occupata da una successione di insediamenti residenziali turistici ed alberghieri e di ambiti della produttività agricola specializzata, entro cui si riconosce la trama agricola poderale di Santa Margherita. Il paesaggio agricolo si configura in campi chiusi preposti prevalentemente alla coltivazione specializzata realizzata anche in serra e in campi aperti coltivati a seminativi.

Lungo la valle del Rio Palaceris, nel contesto paesaggistico ambientale del parco di Piscinamanna, è localizzata la sede centrale del Parco Scientifico Tecnologico della Sardegna - Polaris, sistema multipolare di infrastrutture e servizi avanzati per la ricerca e il trasferimento tecnologico.

b) elementi

Il tratto costiero tra Porto de su Scovargiu e Forte Village, caratterizzato da un’ampia falcata sabbiosa compresa tra il porticciolo di Cala Verde e Cala Bernardini cui segue un breve tratto di costa prevalentemente rocciosa che si estende fino a Porto de su Scovargiu.

A ridosso del settore di spiaggia si sviluppano estese infrastrutture turistiche.

Il settore costiero compreso tra Forte Village e Cala d’Ostia a sviluppo prevalentemente roccioso.

Il tratto costiero posto tra Cala d’Ostia e Punta d’Agumu racchiude il litorale sabbioso di Santa Margherita ed il tratto di costa ciottolosa e rocciosa che si estende fino a Punta d’Agumu.

Il settore pedemontano di Su Putzu - Campu Matta, caratterizzato da una estesa superficie piana, ubicata ad una quota media di 20 metri s.l.m. Il substrato della piana è di natura andesitica nel settore nord e di natura granitica in quello centro-meridionale.

Il sistema orografico di Monte Cravellu e Punta Truba Manna racchiude modesti rilievi granitici, con quote intorno ai 400-500 metri s.l.m., drenati da piccoli ed occasionali corsi d’acqua che si gettano nella fascia pedemontana e nel settore costiero di Cala d’Ostia e di Forte Village.

La piana alluvionale recente del Rio Palaceris si sviluppa a cavallo del tracciato del corso d’acqua, inoltrandosi entro lo stretto tratto vallivo rettilineo, lungo 3 Km e largo mediamente 500 metri, che caratterizza il corso terminale del rio poco prima del suo ingresso nella fascia pedemontana, per proseguire fino alla foce nel litorale di Santa Margherita.

Il sistema orografico del bacino del Rio Palaceris è interamente occupato da litologie granitiche e caratterizzato da strette valli incassate, balzi e cascate lungo i corsi d’acqua.

Il sistema costiero di Nora, quale risultato delle interazioni tra parametri litologici, strutturali ed eustatici, che hanno originato un sistema ambientale estremamente articolato. La presenza dei promontori rocciosi di Capo di Pula, Punta d’Agumu e Punta S. Maria, hanno determinato lo sviluppo e l’evoluzione di alcuni paleocordoni sabbiosi di cui si rinvengono le testimonianze nelle isolette presenti nella Baia di Sant’Efisio e in corrispondenza dell’isola di Fradis Minoris che chiude verso il mare l’area palustre di Nora. I promontori rocciosi sono caratterizzati da alte falesie attive, di cui quella del Capo di Pula, con i suoi 30 metri d’altezza, è una delle più significative. Il Capo di Pula è unito alla terraferma da uno stretto istmo costituito da sabbie cementate tirreniane sormontate da depositi di spiaggia attuali.

39 La rada di S. Efisio è caratterizzata dalla presenza da un cordone sabbioso esteso fino al promontorio di Punta Santa Vittoria e delimitato internamente da alcune infrastrutture turistiche.

La peschiera di Nora, la cui denominazione esatta è ”Stangioni di Sant’Efisio”, occupa una superficie stagnale solo in parte naturale. Nella peschiera trova la sua foce il Rio Arrieras.

La spiaggia di Foxi Durci, si sviluppa in corrispondenza della foce del Rio di Pula per circa un chilometro, allungandosi dal promontorio andesitico di Punta Furcadizzo fino ad altri piccoli affioramenti rocciosi antistanti l’isolotto andesitico di San Macario. Il settore costiero di Porto Columbu e Perd‘e Sali individua un tratto di costa a prevalente sviluppo

ciottoloso e roccioso, in gran parte urbanizzato, esteso per oltre 2 chilometri da Punta Fucadizzo a Punta Perd’e Sali.

La piana alluvionale del Rio di Pula si estende a cavallo del letto di magra del corso d’acqua per una larghezza media di qualche centinaio di metri.

Il sistema orografico di Punta Sa Caxia - Punta Tiriaxeddu – Punta De Su Seinargiu e il sistema orografico di Punta Monti Longu – Punta Sebera, Is Cannoneris – Punta Triaxu Mannu individuano il bacino idrografico montano afferente alla piana di Pula e al sistema costiero di Nora.

3.5.2.3 Indirizzi

Sulla base del riconoscimento dell’elevata valenza del sistema paesaggistico costiero e delle opportunità di fruizione rappresentate dalle tipologie dei siti naturali ed insediativi, il progetto dell’Ambito di paesaggio assume le relazioni tra le piane costiere e il sistema ambientale del massiccio del Sulcis, tra la direttrice storica della strada statale sulcitana e la trama agricola, come guida per la riorganizzazione dei livelli di sovrapposizione paesaggistica ed il riequlibrio dei flussi di fruizione e di mobilità connessi con il sistema insediativo.

1. Qualificare la struttura insediativa dei centri urbani di Pula, Villa San Pietro, Sarroch, strutturati lungo la direttrice della strada statale sulcitana, in un’ottica di potenziamento dell’integrazione dei servizi intercomunali di valenza locale e sovralocale, anche attraverso interventidi progettazione integrata per la riqualificazione del corridoio viario di connessione tra le piane costiere di Capoterra e Pula, evitando la saldatura tra i centri abitati comunali e riqualificando come aree a verde gli spazi interstiziali.

2. Riqualificare il sistema infrastrutturale viario della strada statale sulcitana (SS 195), anche in vista di un prossimo declassamento, attraverso la reinterpretazione funzionale del tracciato che preveda l’integrazione della direttrice viaria con le valenze paesaggistiche del sistema marino - litorale e la dimensione insediativa e urbana dell’infrastruttura, attraverso la riorganizzazione di servizi urbani per la fruizione del territorio.

3. Riqualificare la struttura insediativa dei nuclei costieri attraverso interventi di riqualificazione urbana e ambientale in riferimento alla reinterpretazione funzionale della strada statale sulcitana (SS 195) alla quale conferire una connotazione sempre più urbana, coerentemente con la dimensione paesaggistica e insediativa del contesto.

4. Recuperare l’accessibilità e riqualificare la fruizione della risorsa paesaggistica ambientale costiera, attraverso la riorganizzazione della rete dei percorsi e dei servizi a livello intercomunale, prevedendo il riequilibrio tra zone pubbliche e private, al fine di invertire la consolidata tendenza alla chiusura degli spazi e favorire la fruizione del territorio.

5. Riqualificare l’insediamento turistico attraverso il progressivo adeguamento della struttura esistente con la possibilità di cambio di destinazione d’uso in strutture ricettive alberghiere di alto livello, mediante trasformazione dell’edificato, anche attraverso incrementi volumetrici.

6. Riqualificare lo spazio storico di connessione tra il centro urbano di Pula, l’area archeologica della città di fondazione fenicia di Nora e il sistema umido della

40 peschiera, attraverso la predisposizione di una progettazione quadro unitaria e integrata che abbia la capacità di risolvere la complessità delle tematiche coinvolte.

7. Qualificare gli approdi turistici costieri di Porto Columbu e Cala Verde-Porto d’Agumu, attraverso il rafforzamento dei servizi portuali e di mobilità con il territorio.

8. Integrare e valorizzare i servizi e le attività, compatibili con la funzione agricola, utili allo sviluppo delle attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla presenza del “Parco naturale regionale delle foreste Gutturu Mannu”.

9. Diversificare l’organizzazione della rete, sulla individuazione e agevolazione delle varie forme di percorrenza (veicolare, pedonale, e ciclopedonale,equestre, ecc.), per la fruizione dei beni paesaggistici storici, culturali e ambientali presenti sul territorio e connettere i luoghi significativi del territorio, quali ambiti costieri, zone umide, corridoi vallivi, nuclei turistico residenziali.

10. Riqualificare la fascia costiera mediante una gestione unitaria e integrata dei problemi di erosione nei litorali, dei processi di dissesto idrogeologico dei sistemi fluviali, attraverso interventi rivolti a riequilibrare le dinamiche costiere alterate, attraverso l’eliminazione,laddove necessario, delle cause e limitando gli interventi alla risoluzione dei problemi in maniera localizzata.

11. Conservare i sistemi ecologici delle spiagge e delle zone umide litoranee, attraverso interventi integrati intercomunali, finalizzati a organizzare e regolamentare la viabilità, la sosta e l’accesso per la fruizione turistico-ricreativa, l’organizzazione dei servizi di supporto alla balneazione, in relazione alla vulnerabilità e sensibilità del complesso ambientale, integrando azioni di recupero della naturalità delle aree degradate.

12. Riqualificare i corridoi vallivi del Riu di Monte Nieddu, Rio Mannu Rio Pula, del Rio Palaceris-Rio Santa Margherita riconoscendone il ruolo di porta ambientale di accesso al sistema montano del massiccio del Sulcis, attraverso la ricostruzione delle connessioni ecologicoambientali e paesaggistiche tra sistemi costieri e sistema oro-drografico del massiccio interno.

13. Integrare le attività agricole con servizi compatibili e funzioni agrituristiche,

13. Integrare le attività agricole con servizi compatibili e funzioni agrituristiche,