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IL SURREALISMO IN PORTOGALLO

Nel documento Il neofantastico ne A Torre da Barbela (pagine 79-85)

IL PANORAMA STORICO-LETTERARIO DELLA SECONDA METÀ DEL

2.3. IL SURREALISMO IN PORTOGALLO

Il surrealismo è uno dei movimenti artistici-letterari più importanti del XX secolo che nasce in Francia subito dopo la prima guerra mondiale. Propone una revisione del concetto d’avanguardia ed è influenzato fortemente dall’inconscio dell’uomo e da tutte le sue relative manifestazioni, come il sogno, gli stati sonnambuli e le anomalie della mente, al fine di rappresentare il meccanismo effettivo del pensiero umano al di là della ragione. Possiamo affermare quindi che gli autori surrealisti sono stati coloro che hanno cercato di trovare un’alternativa espressiva rispetto alle precedenti correnti letterarie. In un primo momento, ossia dopo la seconda guerra mondiale, gli artisti portoghesi appartenenti a questo movimento si ispiravano alla dottrina francese e soprattutto ad André Breton (1896-1966), principale teorico surrealista; di conseguenza, nel 1947, nasce a Lisbona come fenomeno di importazione letteraria il Grupo do Café do Gelo, da cui successivamente si distaccherà il Grupo Surrealista de Lisboa. Quest’ultimo, tra il 1950 e il 1952, entrerà in polemica con il Grupo Surrealista Dissidente, ma poi ognuno di loro prenderà la sua strada.93 Il gruppo Surrealista del 1947 che nasce a Lisbona era costituito

da:

«(…) pintores, poetas, intelectuais que tinham, de maneira mais ou menos heterodoxa, partecipado no movimento ‘neo-realista’. Jovens todos, naturalmente o tempo português lhes impusera essa única velada que alguma coisa parecia prometer à sua inquietação. Recusada esta afinal, quando a sua tradução exigia uma viagem para o imáginario, daí nasceu uma angústia cujo rompimento de repente ganhou nome com a reanimação do movimento surrealista em Paris».94

L’obiettivo principale degli artisti surrealisti è quello di eliminare qualsiasi aspetto di realizzazione naturalistica, sostenendo l’espressione dei flussi inconsci per mezzo delle associazioni libere, i giochi di creazione, l’uso del libero linguaggio e la rappresentazione degli stati onirici. I portavoce principali di questa corrente in Portogallo sono: Mário Cesariny de Vasconcelos, Pedro Oom, Hererto Helder, António Pedro, Alexandre O’Neill

93 TOCCO, Valeria 2011, pp. 227-228.

94 José-Augusto França, «Mil-Novecentos E-Cinquenta», in Tetracórnio, Lisboa, Fevereiro 1955, p. 62, in

MARINHO, Maria de Fátima (1987), O Surrealismo em Portugal, Imprensa Nacional-Casa da Moeda, Lisbona. p. 41.

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e António Maria Lisoa. Essi non si limitano solamente alla ricerca e allo studio della prosa e della poesia, ma si focalizzano molto anche sulle arti plastiche.95

Tra gli autori di sopra indicati, Alexandre O’Neill (1924-1986), è uno dei fondatori del Grupo Surrealista de Lisboa e del Grupo Dissidente. Dalle sue opere emerge un linguaggio totalmente libero e privo di regole, caratterizzato da giochi di parole, una forte ironia, esperimenti visuali e linguistici, ma nonostante ciò i sentimenti di angoscia, panico e inquietudine diversificano e contrassegnano i suoi testi. Inoltre, tratta anche della condizione dell’uomo portoghese durante la dittatura e la censura, di fatto lui stesso fu imprigionato e sempre tenuto sotto controllo dalla polizia segreta (PIDE).96

Anche Mario Cesariny de Vasconcelos (1923-2006) è uno dei principali punti di riferimento in relazione a questa grande corrente letteraria. Quest’ultimo sin da giovane ha sempre avuto una forte attrazione per le arti plastiche e per la musica, e a causa della sua esuberanza e sfrontatezza nel percepire l’arte e nel dichiarare i suoi pensieri, proprio come O’Neill, è sempre stato sorvegliato dalla PIDE. Dalla sua poesia emerge una grande ironia, sfrontatezza e un forte sentimento di repulsione verso tutto ciò che è convenzionale e standardizzato.97

Herberto Helder (1930-2015), caratterizzato da una personalità forte ma allo stesso tempo molto complicata, è un altro autore che ha contribuito solo in parte alla diffusione del Surrealismo, dato che se ne distanzia abbastanza precocemente. Si dice di lui che sin da bambino sia sempre stato irrequieto e che nel corso della sua vita abbia cambiato molteplici lavori, dall’impiegato di banca, al PR pubblicitario e al magazziniere. Helder studia e si avvicina a numerose correnti letterarie oltre al Surrealismo, occupandosi anche di poesia visuale e concreta e dello sperimentalismo di «Poesia 61». Nonostante si rispecchi molto nel Surrealismo, l’autore ne ripudia l’automatismo, ampliando così il suo bagaglio artistico con il culto concreto per la parola, la sua glorificazione e l’importanza del significante rispetto al significato. Inoltre, si distingue anche per la sua ossessionante autocorrezione e autocitazione.98 Una delle sue poesie che mostra maggiormente immagini surrealiste è O Amor em Visita.99

95 MARINHO, Maria de Fátima, pp. 13-25. 96 TOCCO, Valeria 2011, pp. 228-229. 97 TOCCO, Valeria 2011, pp. 230-231. 98 TOCCO, Valeria 2011, pp. 234-236. 99 MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 284.

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Oltre, ai due gruppi Surrealisti principali, il Grupo Surrealista de Lisboa e il

Grupo Surrealista Dissidente,100 in Portogallo ci sono anche altri intellettuali che hanno

contribuito alla formazione di questo movimento, ma che allo stesso tempo non erano interessati a far parte di in un gruppo determinato. Per esempio: Mário Saa, Vitorno Nemésio, Manuel de Lima, Edmundo de Bettencourt e Jorge de Sena.101

Per quanto riguarda l’autore che prenderò in analisi nel capitolo successivo, ossia Ruben A., possiamo affermare che nonostante non sia legato a questo movimento letterario e a nessuno dei gruppi di sopra indicati, il primo capitolo del suo primo romanzo

O Caranguejo (1954), che si distacca da tutto il resto della narrazione perché tratta della

supposta creazione dell’uomo, non è distante dallo stile surrealista. Di fatto obbliga il lettore a rileggere gli altri 9 capitoli sotto un punto di vista diverso, perché questo sarebbe ultimo in odine di lettura, ma primo in ordine diegetico.102

Dopo aver presentato i principali volti di questo movimento, il loro metodo di lavoro e i loro ideali artistici, possiamo osservare che questo movimento è caratterizzato da una mistura incredibile di correnti letterarie.

Un elemento che caratterizza più di tutti il Surrealismo, come afferma António Pedro (uno dei fondatori del movimento che pubblica Apenas uma narrativa, ossia il primo congiunto di testi surrealisti in Portogallo),103 è il “volontarismo” decifrato come

elemento di innovazione e rivoluzione.104 Leggendo un’opera surrealista si può notare

una pratica di costruzione e produzione del testo costante e rigorosa, ma allo stesso tempo un contesto immaginario e assurdo elaborato dall’artista. Molti testi sono caratterizzati da una logica al contrario che utilizza tecniche “pseudo-casuali” (come definisce Ernesto Manuel De Melo e Castro), che denotano una grande attenzione verso la costruzione dell’opera d’arte, per far sì che si riesca a raggiungere il risultato sperato, ossia ritrovare la libertà assoluta per l’uomo.105 Per i surrealisti uno dei più efficaci e principali mezzi

d’espressione, a parer mio, potrebbe essere la poesia, perché grazie alla sua opacità riesce ad esprimere pienamente ciò che vuole comunicare l’artista. Di fatto la prosa rispetto alla

100 MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 120. 101 MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 157. 102 MARINHO, Maria de Fátima 1987, pp. 259-261. 103 MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 19.

104 Catálogo da Exposição Surrealista, Lisboa, Janeiro del 1949, in MELO E CASTRO, Ernesto Manuel

1987, pp. 63-65.

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poesia risulta più palese, riducendo così la prospettiva magica e trascendentale che vuole trasmettere l’autore al suo interlocutore.

L’atteggiamento profondamente provocatorio e critico nei confronti del regime ha fatto sì che i surrealisti fossero messi in disparte all’interno della società (come accadde in molti altri movimenti d’avanguardia in passato). Il Surrealismo è marginale in Portogallo perché si scaglia contro le altre correnti artistiche presenti in quegli anni, gli ideali borghesi e il regime autoritario. 106 Anche il poeta e critico letterario brasiliano Carlos Felipe Moisés dichiara che:

«Quer porque o Surrealismo português, talvez por ser tardio, se manifeste com ímpeto demolidor radical, contra toda e qualquer ordem social, estabelecida ou por estabelecer, quer porque o Neo-Realismo igualmente radicalize as suas posições, adotando a postura stalinista mais ortodoxa, o fato é que o Surrealismo em Portugal, desde o início, se vê isolado e marginalizado, acuado pela esquerda e pela direita, condenado a ser movimento de resistência em duas frentes simultâneas».107

La figura dello scrittore surrealista era destinata ad essere isolata, ignorata e posta ai margini della società proprio come il movimento stesso. Attraverso quest’isolamento il poeta, che spesso viene definito “maledetto”, riesce ad esprimere al meglio la rabbia e la sua voglia di combattere le ingiustizie sociali per perseguire la libertà da sempre desiderata. Il poeta inoltre, nell’esprimere i suoi ideali, utilizza una scrittura spontanea, creativa e originale così da incuriosire il suo lettore.108

Verso la fine degli anni 40 in Portogallo emerge una nuova modalità del Surrealismo: l’Abjeccionismo. Quest’ultima è una pratica avanguardista che contagia molti giovani artisti, che trovarono in essa una via di protesta adatta per esprimersi. Si attribuisce allo scrittore e poeta Pedro Oom la sua nascita attraverso il Manifesto

Abjeccionista, che successivamente andrà perduto. Con la sua forte protesta

l’Abjeccionismo prolunga il movimento surrealista nel paese, dandogli un taglio prettamente portoghese.109 Il movimento inoltre si afferma ancora di più nel 1963 con la pubblicazione dell’antologia organizzata da Cesariny, Surreal-Abjeccionismo,

106 SOUSA, Rui (2014), Surrealismo-abjecionismo em Portugal: Apontamentos para a análise de uma

experiência crítica de marginalidade radical, in «Revista estaçãon literária», Londrina, 12, pp.186-205,

pp.186-187.

107 Moisés Carlos Felipe, O desconcerto do mundo. Do Renascimento ao Surrealismo, São Paulo: Escrituras

Editora, 2001, p. 287, in SOUSA, Rui 2014, p. 191.

108 SOUSA, Rui 2014, pp. 193-194.

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annunciata l’anno precedente sul «Jornal de Letras e Artes».110 Questa corrente è nata

come risposta al clima di oppressione che vietava la libertà d’espressione, denunciando la situazione nei suoi aspetti più ripugnanti e avvilenti.111 Pedro Oom in un’intervista

dichiara cosa si intente per Abjeccionismo e in cosa si distanzia dal Surrealismo:

«Entre surrealismo e abjeccionismo existem muitos pontos de contacto, relações de parentesco muito próximo. No abjeccionismo que é, antes de tudo, uma atitude concebida para a sobrevivêncoia do indivíduo sem lhe coarctar a livre floração da personalidade e, ao mesmo tempo, para lhe fornecer armas mentais que lhe permitam o afirmar-se eliminando os atritos que possam surgir entre ele e os outros indivíduos do agregado social a que pertenece, também se acredita numa Realidade Absoluta e o seu fim è o mesmo do surrealismo (…) A diferença fundamental entre surrealismo e abjeccionismo está no seguinte: nós também acreditamos na existência de um determinado ponto do espírito onde a vida e a morte, o alto e o baixo, o sonho e a vigília, etc., deixam de ser contraditoriamente apercebidos, mas cremos igualmente na existência de um outro ponto do espírito onde, simultaneamente à resolução das antinomias se toma consciência das forças em germe que irão criar novos antagonismos».112

I principali autori appartenenti a questa corrente sono: António Borahona de Fonseca, Manuel Grangeio Crespo, António José Forte, Luiz Pacheco, Natália Correia, Virgilio Martinho, Herberto Helder, José Sbag, António Quadros Luiza Neto Jorge e Manuel Lourenço. Le tre antologie che invece raggruppano gli autori connessi a questo movimento sono: Surrealismo/Abjeccionismo (1963), Grifo (1970) e Coisas (1974).113

Successivamente, con la morte del poeta António Maria Lisboa, inizia una nuova fase per il Surrealismo portoghese. Di fatto, proprio come afferma il poeta Mário Cesariny in un’intervista, al Café Gelo si creò un nuovo gruppo composto da artisti con ideali differenti tra di loro. Quest’ultimo è costituito da artisti di una certa rilevanza (Luiz Pacheco, Helder Macedo, Herberto Helder) e altri poco conosciuti, come per esempio Manuel de Lima e Manuel de Castro.114 Il 28 gennaio del 1978 nella città di Porto viene aperta al pubblico l’esposizione 30 Anos de Surrealismo (organizzata dalla rivista francese «Phases»), in cui viene celebrato il cinquantesimo anniversario della nascita del

110 MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 104. 111 SOUSA, Rui 2014, p. 188.

112 Jornal de Letras e Artes, 6 de Março de 1963, reproduzido in A intervenção Surrealista, pp. 290-294,

in MARINHO, Maria de Fátima 1987, p. 67.

113 MARINHO, Maria de Fátima 1987, pp. 261-297.

114 GALHÓS, Cláudia. Entrevista a Mário Cesariny: memórias do surrealismo em Portugal. Apeadeiro, n.

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poeta António Maria Lisboa e i 30 anni di Surrealismo in Portogallo. A partire da maggio del 1981 fino a giugno dello stesso anno, viene organizzata da Mário Cesariny un’esposizione sui tre poeti del Surrealismo: Pedro Oom, Mário Henrique Leira e António Maria Lisboa, presso la Biblioteca Nazionale di Lisbona.115

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CAPITOLO 3

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