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Task Force on Digital Economy

Capitolo 4 – Le proposte avanzate per la tassazione dell’economia digitale

4.6 La necessità di un intervento globale e la Web Tax europea

4.6.1 Task Force on Digital Economy

Uno dei primi passi che è stato compiuto a livello internazionale per la regolamentazione dell’economia digitale, è stata la pubblicazione del Progetto BEPS, nel quale sono stati messi in evidenza alcuni dei problemi legati al settore in questione e delle possibili misure di intervento che i vari Stati avrebbero dovuto tenere in considerazione: a questo sono susseguiti diversi documenti e azioni, sia a livello internazionale sia nazionale, per recepire i consigli e le misure suggerite, tra i quali le modifiche al Modello di Convezione OCSE e al TUIR nella legislazione italiana in riferimento al concetto di stabile organizzazione.

Un altro importate traguardo è stato raggiunto con la sottoscrizione della Convenzione Multilaterale nel giugno 2017, con la quale più di 70 Paesi si sono impegnati per trovare un accordo comune con l’obiettivo di andare a modificare i molteplici trattati bilaterali esistenti e che inizierà a produrre i suoi effetti, per i primi Stati che l’hanno ratificata, a partire dal 2019.

Il 22 settembre 2017 l’OCSE ha pubblicato un ulteriore documento di consultazione pubblica inerente alle sfide poste in essere dalla digitalizzazione e le possibili opzioni per

283 Si tratta di un organo sussidiario del Committee on Fiscal Affairs composto da Paesi non facenti parte

il G20 e non appartenti all’OCSE

284 Proposta di direttiva del Consiglio relativa al sistema comune d’imposta sui servizi digitali applicabile

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affrontarle; con esso è stato rivolto l’invito agli stakeholders a rilasciare i loro commenti relativi a quattro temi:

- l’impatto della digitalizzazione nei modelli di business e nella creazione di valore; - le sfide e le opportunità per il sistema fiscale;

- l’implementazione delle misure delineate nel Progetto BEPS; - le possibili opzioni per affrontare queste sfide285.

Le opinioni ricevute dai 52 soggetti che hanno voluto intervenire sono state pubblicate in due documenti (Tax Challenges of Digitalisation – Comments Received on the Request

for Input Part I - Part II) con l’obiettivo di sostenere la Task Force on Digital Economy

a redigere un Report conclusivo sulle tematiche in questione, da presentare nella primavera del 2018 ai Ministri delle Finanze in occasione del G20.

Dei molti commenti ricevuti, in questo capitolo si analizzeranno quelli degli italiani Ludovici e Maisto, ma anche di uno dei più importanti player del settore digitale, ovvero Airbnb.

Ludovici Piccone & Partners sostiene gli sforzi dell’OCSE di trovare delle soluzioni in grado di assicurare un’equa ed effettiva tassazione dell’economia digitale e suggerisce lo sviluppo di un’opzione che consenta alle amministrazioni fiscali di prevenire il fenomeno dell’erosione della base imponibile e dello spostamento dei profitti, tenendo in considerazione sia la modifica dell’attuale definizione di stabile organizzazione sia il perfezionamento di alcuni metodi di transfer pricing, come ad esempio il profit split method286.

Secondo Ludovici, il punto di partenza deve essere la regolamentazione dei cosiddetti “unconscious contributions”, ovvero quelle attività che sono in grado di generare valore pur senza la volontà diretta dell’utente e che sono spesso associate alla fornitura di dati: una soluzione che viene proposta e che si ritiene necessaria, dunque, è la modifica della definizione di stabile organizzazione al fine di sottoporre a tassazione tutte quelle attività che hanno un collegamento con questi contributi, accompagnata dall’introduzione di una

285 EY Global Tax Alerty Library, OECD releases interim report on the tax challenges arising from

digitalization, in www.ey.com, 16 marzo 2018

286 Ludovici Piccone & Partners, Request for Input on Work regarding the Tax Challenges of the Digitalised

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nuova tassa in grado di imputare un livello minimo di marginalità al fatturato complessivo delle multinazionali287.

Per quanto riguarda il commento di Maisto & Associati, invece, di particolare importanza è il consenso per l’applicazione di una “withholding tax” e per l’introduzione del concetto di “digital permanet establishment”:

- la prima è ritenuta necessaria per l’imposizione fiscale delle transazioni digitali tra un’impresa di e-commerce non residente e un consumatore italiano, caratterizzate da una stabile organizzazione virtuale;

- la seconda autorizza le autorità di uno Stato a obbligare l’impresa straniera a regolarizzare la sua posizione fiscale all’interno di quel territorio, pur non detenendo una presenza fisica, ma solamente digitale288.

Tuttavia, queste proposte, pur essendo efficaci, se implementate singolarmente potrebbero aumentare il livello di incertezza e complessità all’interno del sistema fiscale dello Stato: per questo non dovrebbe trattarsi di una misura unilaterale posta in essere da un singolo Paese, ma di una soluzione condivisa multilateralmente, al fine di aumentare il successo e i benefici289.

Particolare attenzione merita anche l’intervento di Airbnb, in quanto è considerato uno dei protagonisti dell’economia attuale, al pari di Amazon e Facebook.

Airbnb appoggia le regole che garantiscono una corretta tassazione del reddito della categoria di cui fa parte, purché venga garantito il principio di non discriminazione, così come riportato nell’Action 1 del Progetto BEPS, secondo il quale nessun settore può essere “etichettato e separato all’interno dell’economia globale”, in quanto ciò provocherebbe un ostacolo alla sua crescita ed espansione: per questo ci deve essere un attento esame degli elementi fondamentali, al fine di comprendere nel miglior modo possibile il funzionamento dei nuovi modelli di business e questa analisi deve essere

287 Ludovici Piccone & Partners, Request for Input on Work regarding the Tax Challenges of the Digitalised

Economy, 25 ottobre 2017, pag. 146

288 Maisto e Associati, Request for Input on Work Regarding the Tax Challenges of the Digitalised Economy,

25 ottobre 2017, pag. 153

289 Maisto e Associati, Request for Input on Work Regarding the Tax Challenges of the Digitalised Economy,

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guidata da una serie di principi trasparenti da applicare indistintamente a tutti gli ambiti dell’economia290.

I commenti ricevuti sono stati recepiti dall’OCSE, che il 16 marzo 2018 ha pubblicato il documento provvisorio “Tax Challenges Arising from Digitalisation – Interim Report

2018: Inclusive Framework on BEPS”, una relazione sulla tassazione dell’economia

digitale, che analizza la necessità di adattare il sistema fiscale internazionale al processo di digitalizzazione, individuando una serie di elementi che i Paesi devono tenere in considerazione se vogliono porre in essere delle misure transitorie291.

Questo Report, che è ritenuto il seguito dei lavori avviati con il Progetto BEPS, è organizzato in 8 capitoli nei quali vengono analizzati:

- le sfide fiscali derivanti dalla digitalizzazione (capitolo 1);

- la digitalizzazione, i modelli di business e la creazione del valore (capitolo 2); - l’implementazione e l’impatto del Progetto BEPS (capitolo 3);

- gli sviluppi rilevanti della politica fiscale (capitolo 4);

- l’adeguamento del sistema fiscale internazionale alla digitalizzazione (capitolo 5); - le misure provvisore per affrontare le sfide della digitalizzazione (capitolo 6); - l’impatto della digitalizzazione su altri aspetti del sistema fiscale (capitolo 7); - le direzioni per i futuri lavori (capitolo 8)292.

Il documento offre nuovi strumenti alle autorità fiscali per affrontare la questione dell’economia digitale, evidenziando come l’approvazione del Progetto BEPS abbia già avuto un impatto positivo sui comportamenti dei grandi attori digitali, che hanno iniziato a correggere le proprie politiche fiscali293: Facebook, ad esempio, alla fine dell’anno scorso ha dichiarato che a partire dal 2018 avvierà una rete di strutture di vendita locale,

290 Airbnb, Request for Input on Work Regarding the Tax Challenges of the Digitalised Economy, 25 ottobre

2017, pag. 11

291 Comunicazione della Commissione Europea COM (2018) 148, “Proposta di direttiva del Consiglio

relativa al sistema comune d’imposta sui servizi digitali applicabile ai ricavi derivanti dalla fornitura di taluni servizi digitali”, 21 marzo 2018, pag. 1

292 OECD/G20 Base Erosion and Profit Shifting, “Tax Challenges Arising from Digitalisation – Interim Report

2018: Inclusive Framework on BEPS”, 2018, pag. 20

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mentre dal 2019 sarà soggetto alle tasse locali sulla base dei territori in cui opera, ovvero laddove realizza i suoi ricavi294.

Tuttavia, con questa nuova pubblicazione è stata fornita l’ennesima accurata analisi sul piano tecnico, ma nessuna proposta concreta attuabile nell’immediato, specialmente a causa dell’opposizione degli Stati Uniti, da sempre considerati protettori delle multinazionali del web295.

Inoltre, nel marzo 2018 cinque Ministri dell’Economia dell’Unione europea - Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito - e due Commissari Europei, Dombrovskis e Moscovici, hanno scritto una lettera indirizzata alla presidenza argentina del G20 chiedendo “a global response to the tax challenges raised by the digital economy” e dichiarando “we now expect operational solutions with the view to a fair taxation of the

digital economy”296.

Riconoscendo i lavori svolti dal G20 per affrontare la questione e i risultati già ottenuti, i firmatari hanno ribadito la necessità di una risposta globale alle sfide fiscali e ai rischi posti in essere dal settore del digitale, mediante nuove regole che siano condivise anche da quei Paesi che, ottenendo ingenti benefici dai comportamenti elusivi, si rifiutano di cooperare proteggendo queste politiche altamente dannose297.

In conclusione, si può dire che è evidente come, nonostante gli sforzi e gli impegni degli utili anni per affrontare il problema, manchi ancora un consenso globale sulla necessità di affrontare le sfide poste in essere dal settore digitale e soprattutto su una soluzione uniforme in grado di risolvere la questione a livello internazionale, a causa dei divergenti interessi dei singoli Stati.

294 Galimberti A., Facebook apre alla tassazione locale, in “Il Sole 24 Ore”, 13 dicembre 2017 295 Marè M., Dati e utenti al centro del progetto di Bruxelles, in “Il Sole 24 Ore”, 26 marzo 2018

296 Dombrovskis V., Moscovici P., Le Maire B., Schauble W., Padoan P., De Guindos L., Hammond P., Lettera

alla presidenza argentina

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Si presume che nel corso del 2019 ci sarà un aggiornamento dell’OCSE su questo lavoro, per arrivare auspicabilmente ad una soluzione condivisibile e applicabile entro la fine del 2020298.