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Il tema degli Esercizi nel primo Capitolo Generale (1877)

GLI ESERCIZI SPIRITUALI NELLA TRADIZIONE SALESIANA

NELL’ESPERIENZA DI DON BOSCO E ALLE ORIGINI DELLA SOCIETÀ

8. Il tema degli Esercizi nel primo Capitolo Generale (1877)

Il primo Capitolo Generale si svolse in un periodo che va dal 5 set-tembre al 5 ottobre del 1877, con alcune lunghe interruzioni; i prepara-tivi, però, erano già stati avviati nell’aprile del 1877. Don Bosco, infat-ti, aveva spedito alle case, in quel periodo, un libretto stampato con i temi da trattarsi, al fine di favorire la discussione nei capitoli locali e giungere al capitolo generale con le opportune proposte e riflessioni.

Prima di affrontare alcune questioni particolari ci sembra opportuno sottolineare che a questo primo Capitolo Generale, oltre ai membri di diritto, con voto deliberativo, e ad alcuni altri salesiani invitati, parteci-parono anche due sacerdoti della Compagnia di Gesù, il Padre Secondo Franco e il Padre Giovanni Battista Rostagno. «Con essi – afferma don Ceria nelle Memorie Biografiche – (don Bosco) aveva in sere preceden-ti tenute parecchie conferenze allo scopo di concertare le cose nel modo più conforme ai sacri canoni e alle consuetudini delle congregazioni re-ligiose».81

Il Padre Secondo Franco era nato a Torino il 22 gennaio del 1817.

Noto predicatore e autore di numerosissime pubblicazioni, prevalente-mente di argomento pastorale e spirituale,82 questo zelante gesuita co-nosceva don Bosco già da almeno un decennio.83 Fondatore della nuova residenza dei Gesuiti a Torino nel 1869, ne fu superiore praticamente sino alla sua morte, avvenuta nel 1893, fatta eccezione per gli anni dal 1882 al 1885 in cui fu superiore del noviziato di Chieri.84

Don Barberis, nel primo quaderno dei Verbali delle Conf. tenute pel primo Capitolo Generale Salesiano, ci riporta il contenuto di un suo

81 MB XIII, 253.

82 A partire dal 1882 la Tipografia Pontificia ed Arcivescovile di Modena pubblicò ventitré volumi, gli ultimi dei quali postumi, delle Opere del P. Secondo Franco rivedu-te ed aumentarivedu-te dall’autore, collana che raccoglieva molti dei libri precedenrivedu-temenrivedu-te pubblicati, spesso riunendo alcuni titoli in un solo volume.

83 Numerose le testimonianze delle Memorie Biografiche. Nel 1866 don Bosco a-vrebbe offerto ospitalità ai gesuiti torinesi, in seguito ad uno sfratto del governo (cf MB VIII, 414); il gesuita sarebbe stato in seguito invitato più volte a predicare all’oratorio (cf MB VIII, 623; X, 1170; XII, 181). Alcuni degli scritti del P. Franco furono poi pub-blicati a partire dal 1869 dalla tipografia dell’oratorio nella collana delle Letture Catto-liche (cf MB IX, 760; X, 206.398). Don Bosco avrebbe già altre volte chiesto a lui con-siglio in diverse circostanze (cf MB XI, 161; XII, 508) come testimonierà egli stesso al primo Capitolo Generale.

84 Per queste notizie biografiche ci siamo serviti di COLPO M., Franco (Secondo), in DSp, V. coll. 1014-1016.

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tervento alla conferenza (assemblea) capitolare: «Io devo prima di tutto congratularmi e rallegrarmi di loro i quali ebbero la bontà di invitarmi a questo primo capitolo generale Salesiano. Io mi chiamo fortunato di questo, poiché dal momento che il Signore, vedendo le tristezze de’ no-stri tempi ha mandato D. Bosco alla sua chiesa io presi sempre parte in-teressata per quanto mi era permesso, alle cose sue; né mi sarei mai a-spettato di essere preso da lui in tanta considerazione. Questa congrega-zione che riempie un vuoto dei nostri tempi non può se non chiamarsi inviata del Signore. Il vedere poi il suo rapidissimo progresso fa dire che digitus Dei est hic. Io adunque a nome mio e di tutti i miei confra-telli fo un mi rallegro ben di cuore a tutti loro ed alla Congregazione in-tera…

Siamo certi che in qualunque cosa in cui ed io ed i miei confratelli, a nome dei quali espressamente dico queste cose, potessimo ajutare in qualche cosa, facciano sempre conto su di noi…».85

La risposta di don Bosco ci rivela la cordialità delle relazioni instau-rate con la Compagnia di Gesù: «Qui D. Bosco – scrive ancora don Barberis – prese esso la parola per ringraziare il padre e la Compagnia da parte sua e da parte di tutta la congregazione. Noi siamo nati ieri e perciò inesperti; abbiamo già molte volte fatto ricorso per aiuto e consi-glio ai Padri della Compagnia; ora vedendo tanta bontà ricorreremo an-che con maggiore frequenza e ci accadrà per certo di dovere spesse vol-te disturbarlo. Noi poi e tutta la Congregazione vi considereremo sem-pre come modelli nella vita religiosa e ci teniamo come fratelli minori e servi pronti a qualunque cosa, nella nostra pochezza possiamo eseguire i loro comandi. Speriamo che così uniti tenderemo con più profitto alla Maggior Gloria di Dio».86

L’altro gesuita presente a questo primo Capitolo Generale è il Padre Giovanni Battista Rostagno, anch’esso torinese e coetaneo del Padre Franco; professore di diritto canonico all’università di Lovanio in Bel-gio e di Verceil in Francia,87 fu probabilmente invitato da don Bosco o dal suo stesso confratello come consulente per i problemi giuridici. Il suo ruolo, a giudicare dalla lettura dei verbali, fu comunque meno rile-vante di quello del Padre Franco.

85 Questo intervento si trova alle 77-78 del primo quaderno dei verbali di Barberis in ACS D 578. Notiamo qui che nelle copie dei verbali verranno eliminati i riferimenti a questo come ad altri interventi del P. Franco.

86 L. cit. [nostra sottolineatura].

87 Cf SOMMERVOGEL C., Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, Bruxelles, Sche-pens 1894, VII, 189.

Gli Esercizi spirituali nell’esperienza di don Bosco 127

8.1. Rilevanza del tema trattato

Il tema degli Esercizi spirituali dei Salesiani sarà affrontato più di-rettamente, come vedremo, nel terzo Capitolo Generale. Ciononostante non mancarono, anche nel 1877, alcuni interessanti riferimenti alla prassi di quegli anni, che ci fanno intravedere l’importanza data, in que-sto particolare momento della vita della congregazione, alla esperienza degli esercizi. La rapida espansione iniziava a creare dei problemi di identità. La divisione in ispettorie, e, in particolare, la nuova ispettoria americana rendeva impossibile celebrare a Lanzo tutti i corsi per i sale-siani; per l’America si stabilì che il seminario di Buenos Aires, col permesso dell’arcivescovo, potesse essere, per la posizione più centrale di quella città, il luogo adatto per celebrare gli esercizi. Altre sedi op-portune furono individuate per la ispettoria romana e per la ligure.

Ma il problema fondamentale era quello di dare unità a queste varie esperienze: «Si vide … l’importanza – troviamo scritto nei verbali del primo Capitolo – che facendosi d’ora innanzi gli Esercizi spirituali in più luoghi, si mettessero per iscritto quelle norme che fin d’ora si con-servano tradizionalmente, affinché separando le cose poco per volta non si avessero a ingenerare regole e modi discrepanti».88

8.2. I testi consigliati per la predicazione degli esercizi spirituali Un’altra questione, cui accenniamo, è relativa al completamento de-gli studi dei chierici e alla predicazione dede-gli esercizi spirituali. Facen-do riferimento al dettato costituzionale,89 il documento preparatorio a-veva formulato una domanda: «I sacerdoti procurino tutti di preparare e scrivere un triduo per le quarant’ore, una serie di meditazioni e d’istruzioni per una muta completa di esercizi spirituali (Capo 12 delle nostre regole). Quali autori sembrano più adatti a prepararsi una muta di esercizi per la gioventù? Quali pel popolo?».90 A questa domanda i capitolari rispondono con un lungo elenco di autori e di titoli. L’elenco meriterebbe alcuni approfondimenti. Esso potrebbe costituire un punto di riferimento oggettivo per uno studio più approfondito sugli esercizi

88 ACS D 578. L’espressione si trova alla p. 310 del voluminoso quaderno dei ver-bali.

89 Cf BOSCO, Costituzioni 181.

90 [BOSCO], Capitolo Generale della Congregazione Salesiana da convocarsi in Lanzo nel prossimo settembre 1877, Torino, Tipografia Salesiana 1877, 5.

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spirituali nella tradizione salesiana; tutto ciò esula dai compiti che ci siamo proposti. Ci limitiamo qui soltanto a notare che più di un terzo degli autori citati sono della Compagnia di Gesù,91 cosa peraltro giusti-ficabile in considerazione della materia in questione.

9. Il terzo Capitolo Generale (1883) e il Regolamento degli esercizi