• Non ci sono risultati.

9 Traduzione mia

3.1. Gli elementi costitutivi morfologici della flessione verbale greca

3.1.2. Il tema verbale

Nella letteratura linguistica e grammaticale inerente alla flessione verbale greca si è visto spesso parlare di temi (stems) che costituiscono la base per la formazione delle parole flesse. Secondo Aronoff e Scalise un tema (stem)corrisponde, in italiano, alla forma verbale costituita dalla Radice + Vocale Tematica. La Radice (root) si ottiene, invece, togliendo l’ultima vocale collocata sul lato destro che di solito corrisponde alla marca di numero e persona. Il tema verbale dell’italiano, secondo l’analisi di Pirrelli, è sempre collegato ai valori di tempo e di modo. In greco si usa parlare del Tema del Presente formato con la Radice + Vocale tematica (se il verbo appartiene alla IIa e alla IIIa coniugazione); il Tema dell’aoristo è formato dalla Radice + esponente di aspetto e il tema dell’aoristo passivo è formato dalla Radice + esponente di aspetto passivo:

1) Il tema del presente 2) Il tema dell’aoristo

INTRODUZIONE ALLA FLESSIONE VERBALE GRECA

53 3) e il tema dell’aoristo passivo (Babiniotis 2005: 507)

tema 1 tema 2 tema 3

zoγrafiz- zoγrafis- zoγrafist- aγap(a)- aγapis- aγapiθ

Sul tema del presente si formano: il presente indicativo, il presente congiuntivo, imperativo presente, imperfetto indicativo, participio presente, e nella diatesi passiva il presente, il presente congiuntivo, imperativo presente, imperfetto indicativo. Sul tema dell’aoristo si formano: aoristo indicativo, aoristo congiuntivo, imperativo aoristo e l’infinito. Sul tema dell’aoristo passivo si formano: l’aoristo passivo, l’aoristo congiuntivo, imperativo aoristo passivo e l’infinito passivo.

In questa sede si suggerisce la necessità di adottare un indice tematico basato sull’aspetto. Questa scelta rende coerente, per il greco, il rapporto tra indice tematico e la sua distribuzione paradigmatica, ovvero stabilisce un rapporto diretto con le Regole Tematico- Selettive. Nella tabella 3.1. si può osservare la distribuzione degli indici tematici a livello paradigmatico. Si può osservare, per esempio, che l’indice del tema del presente è condiviso sia da celle paradigmatiche con il tratto + pres, come il presente, sia nelle celle paradigmatiche con il tratto - pres, come l’imperfetto e, vice versa, il tema dell’aoristo è condiviso sia da celle paradigmatiche con tratto - pres sia da celle paradigmatiche con tratto + pres ecc. Diventa chiaro, che l’indice tradizionale è, in termini di Aronoff, morfomico. Giustamente Pirrelli osserva che bensì un tema venga associato ad un determinato tempo e modo, non vuol dire che, il tema sia associato solo in combinazione di questi tratti. Questo giustifica il fatto, che il tema del presente greco appare sia in combinazione a questi tratti che alla loro assenza. E’ corretto, invece, osservare che il morfema -s- è stato a lungo collegato al tratto di tempo passato. Studi più recenti, invece, hanno dimostrato che tale esponente è più sensibile al tratto aspettuale perfettivo. Di conseguenza, suggerisco che l’indice da scegliere, che più rappresenta la flessione verbale greca, si prospetta in un inventario costituito da cinque indici tematici come segue: il tema default; il tema + perfettivo; il tema - perfettivo; il tema del + perfettivo passivo e il tema del participio passato. In questo modo si ottiene una maggiore uniformità in quanto il tema + perfettivo appare solo in presenza di tale tratto e il tema - perfettivo appare solo in presenza di questo tratto e via dicendo. La distinzione tra tema default e tema - perfettivo serve per distinguere tra tema verbale costituito dalla radice + vocale tematica e tema verbale che coincide con la radice lessicale. Il tema del participio passato è altrettanto necessario in quanto, spesso, ha una funzione tematica variabile

INTRODUZIONE ALLA FLESSIONE VERBALE GRECA

54

morfologica. Per fare alcuni esempi, il participio passato, di solito, si forma con la desinenza - ˡmεnos, -ˡmεni, -ˡmεno, attaccata al tema - pefettivo. Ciò implica che il greco presenta una stabilità nella selezione del tema all’interno del paradigma ed è possibile riprodurre l’intero paradigma sulla base della radice lessicale. Ad esempio nel caso di un verbo come zoγraˡfizo

“dipingo” il Part. pass. ha un esito regolare cioè zoγrafisˡsa “ho dipinto” con desonorizzazione della /z/ > /s/ e zoγraˡfistika “sono stato dipinto” con desonorizzazione della /z/ e /θ/ per cui z > s e θ > t e zoγrafizˡmεnos “dipinto”. Il fenomeno della desonorizzazione è attribuito al contesto sintagmatico locale ed è del tutto ricorrente. Bisogna notare che i raggiustamenti fonologici non influiscono sulla distribuzione tematica all’interno del paradigma. Tuttavia, ci sono dei verbi che presentano una variabilità di esiti tematici e richiamano più di una radice tematica per la loro formazione. Ad esempio, nel caso del verbo aˡlazo/alaγˡmεnos “cambio/cambiato” c’è un’alternanza z/γ non giustificabile sulla base di un’unica radice tematica. Oppure, nei verbi in -ˡεvo, a volte, la labiale sonora si conserva come

ðεsˡmεvo/ðεsmεvmεnos “condizionare/condizionato” a volte no chaiˡðεvo/chaiðεˡmεnos

“accarezzare/accarezzato” e via dicendo. Questa imprevedibilità può essere trattata solo da una prospettiva paradigmatica. Il termine che adopera Aronoff (1994) per descrivere il fenomeno è Funzione Tematica Variabile. Nella tabella che segue sono illustrati i temi individuati per la flessione verbale greca nonché la loro distribuzione paradigmatica in relazione ai tratti morfo-sintattici di tempo e di aspetto. Un’osservazione sui dati della tabella suggerisce ci fa pensare che l’indice tematico e la sua distribuzione all’interno del paradigma sono direttamente correlati dal tratto morfo-sintattico dell’ aspetto. Nonostante che l’indice tematico sembri semplice, la formazione tematica del greco non è caratterizzata da una regolarità tale da poter stabilire dei rapporti di derivazione tematica in maniera economica.

Questo è dovuto ai numerosi casi eccezionali che distinguono la flessione verbale greca. Analizziamo meglio questo discorso. Il tema default è formato dalla radice + la vocale tematica, il tema - perfettivo coincide con la radice lessicale chiamata anche radice tematica. Il tema + perfettivo e formato, invece, dal tema - perfettivo + un esponente morfologico che si realizza come -s- per la Ia CON, -is- per la IIa e la IIIa CON. La -s- della Ia coniugazione ha le varianti -ps-, -ks-, -fs-. Questa variazione tematica è causata dall’incontro dell’esponente - s- con le consonanti del tema per cui i temi in velare danno esito /ks/, i temi in labiale danno esito /ps/, i temi in sibilante danno esito -s- e via dicendo. Questo contesto fonologico non è sempre esplicito. A volte, non si riconosce il tema originario. Ad esempio per un verbo con tema in dentale /z/ come trizo, “scricchiolare” si suppone una forma antecedente triγj- > triz-.

INTRODUZIONE ALLA FLESSIONE VERBALE GRECA

55

Il contesto fonologico del tema del presente è stato modificato e la regola che produceva la velare è stata oscurata, ma il suo esito è evidente nell’aoristo di cui il tema è triks- non tris-.

L’esito dell’aoristo non è più giustificato fonologicamente. Per questo motivo il parlante analizza l’esito -ks- solo in chiave paradigmatica. Il tema antico è spesso evidente nel participio passato o ad altri derivati nominali, per esempio, triγmos “tremulo”. Spesso, allora, il participio passato serve per risalire alla variante tematica dell’aoristo, ma anche se così non fosse il suo esito non è correttamente prevedibile sulla base delle sole Regole Tematico-Formative oppure dalle RPGM. Per questo motivo, ritengo che sia opportuno includere nell’indice tematico individuato anche il tema del participio passato. Il tema zero Tv0,, come si è avuto modo di vedere, è formato dalla radice lessicale + vocale tematica ma, come vedremo nel paragrafo successivo 3.1.4., la realizzazione superficiale di questo elemento non solo, è soggetta ad alterazioni formali ma la sua funzione e il suo ruolo non è costante. Per questo motivo ritengo opportuno adottare un approccio disgiunto al trattamento della vocale tematica e ammettere due funzioni distinte. La prima, tratta la funzione default collegata ad un processo di elaborazione lessicale la cui espressione è il tempo presente. In questa fase la funzione principale della vocale tematica ha il carattere

INTRODUZIONE ALLA FLESSIONE VERBALE GRECA

56

tradizionale classificatorio. Il tema - perfettivo, invece, coincide con la radice tematica e la vocale che ne segue non è la vocale tematica chiamata default, ma è una vocale tematica secondaria con funzioni morfo-sintattiche proprie. La distinzione tra tema default e tema - perfettivo ha proprio la funzione di mettere in rilievo questa differenza funzionale della vocale tematica.

In conclusione, in greco il tema verbale è collegato all’aspetto mentre il rapporto tra indice tematico e distribuzione paradigmatica è un rapporto analogo; sono individuati 5 temi: