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2.3. Tanta attesa per nulla: Propos changeants sur l’amour (2003)

2.3.2 Il tempo dell’attesa

I racconti della raccolta Propos changeants sur l’amour possono essere definiti nouvelles instants, poiché in poche pagine e con straordinaria economia narrativa riescono a cogliere gli istanti decisivi – per la loro esemplarità o per il loro carattere eccezionale – della vita di un individuo, realizzando quella che Marcel Brion definisce “spectographie de l’instant”.TPF

290

FPT Il tempo procede pertanto per prelievi e per

tagli nell’esistenza dei protagonisti delle storie. Un sottile filo di luce ne illumina le incrinature fino a penetrare gli interstizi del loro io più profondo e sondare i moti della coscienza, quelli che Sarraute aveva definito tropismes, ovvero “des mouvements indéfinissables qui glissent très rapidement aux limites de notre conscience; ils sont à l’origine de nos gestes, de nos paroles, des sentiments que nous manifestons.”TPF

291 FPT

Azza Filali privilegia il tempo minore della quotidianità, fatto di routine e di tic, ove s’installa la noia, “le pesant ennui des jours qui se ressemblent.”TPF

292 FPT In Cette TP 289 PT

A. Filali, Un nom propre, in Propos changeants sur l’amour cit., p. 60.

TP

290

PT

J.-P. Aubrit, op. cit., p. 92.

TP

291

PT

N. Sarraute, L’ère du soupçon, Paris, Folio, 2004, p. 8. 292

heure-là una coppia rientra a casa in auto dopo una giornata di lavoro. Squarci digressivi sui ménage di altre coppie innescano nella donna un timido istinto di ribellione nei confronti della piatta monotonia che si è insinuata nella sua vita e nel suo matrimonio: “je suis morte. Toi aussi t’es mort.”TPF

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FPT La percezione del trascorrere

degli anni è ormai affidata al ripetersi puntuale di una barzelletta raccontata dal marito.TPF

294 FPT

Ne Les souliers rouges il tempo è scandito dall’orologio che il protagonista controlla continuamente, nella trepidante attesa di una donna conosciuta solo per telefono e con la quale ha appuntamento in un bar. L’attesa solitaria dà il via a un processo mnesico in cui l’uomo, nel corso di ampie analessi, ripercorre il momento della separazione dalla moglie, con la grottesca ripartizione dei ruoli che la “comédie du divorce”TPF

295

FPT comporta, riflette sui propri sensi di colpa e formula una personale

teoria sull’amore. Il suo soliloquio si piega anche a una delirante prolessi in cui immagina un dialogo con la donna: “Je dirai ‘que prenez-vous’?”, elle sourira, j’ajouterai ‘Je ne vous attendais plus’.”TPF

296 FPT

Al centro dell’intreccio de Le cœur Levant il protagonista apre un’ampia digressione su come, cambiando turno all’agenzia stampa dove lavorava, la sua vita sia letteralmente cambiata. La ricezione di misteriosi messaggi riguardanti il suo vissuto, attesi sempre con lo stesso sentimento di timore e gioia, ha avuto il magico potere di gettare una luce sul suo animo “telle une chapelle ardente”TPF

297

FPT e ha compiuto

una straordinaria metamorfosi, conducendolo verso un percorso di consapevolezza. L’analessi offre al lettore squarci impressionistici sulla vita dell’uomo: il giorno della maturità, una fugace storia d’amore “courte comme chacun en a, au fond d’un tiroir”TPF

298

FPT e l’omicidio involontario di un uomo a seguito di un incidente, tenuto

TP

293

PT

A. Filali, Cette heure-là, in Propos changeants sur l’amour cit., p. 52.

TP

294

PT

“Tu te souviens, la blague du dentiste qui se trompe de côté?” Ibid., p. 51.

TP

295

PT

A. Filali, Les souliers rouges, in Propos changeants sur l’amour cit., p. 8.

TP 296 PT Ibid., p. 9. TP 297 PT Ibid., p. 127. 298

sempre nascosto. Gli enigmatici messaggi si rivelano preziosi trampolini per il mondo onirico: “Ils avaient remis en marche une horloge mystérieuse. Peu à peu, mes nuits se sont peuplées d’images; images anciennes que je croyais perdues. […] Chaque nuit charriait son flot de souvenirs enfuis.”TPF

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FPT Il sogno diventa così il tempo del ricordo,

una preziosa possibilità per regolare i conti con il proprio passato e con la propria coscienza.

La trama di Prostare è ambientata in un passato relativamente recente – la voce narrante si riferisce infatti a “Mardi dernier”TPF

300 FPT

– e ruota attorno ad un tradimento che la protagonista, Bochra, sospetta, ma che scopre solo alla fine della storia. Anche il lettore ripercorre attraverso la prospettiva della donna le diverse tappe della crisi coniugale, grazie al sapiente uso della focalizzazione interna. L’agnizione finale giunge dopo una serie di momenti di suspense, accentuati sia dalle mise en abîme che insistono sul tema dell’adulterio, sia dal loro duettare con le situazioni proposte da un giallo trasmesso in televisione. Si ricordi in proposito quando il telefilm fa da eco alla narrazione riproponendo una storia di tradimento:

- En fin de compte, c’est sa femme qui l’a tué… pauvre mec! - Pourquoi a-t-elle fait ça ?

- Elle l’a surpris avec une autre. TPF 301

FPT

Il pedinamento del marito che Bochra mette in atto alla fine restituisce con piena aderenza la concitazione delle sue azioni e dei suoi pensieri, attraverso un lungo soliloquio in cui la donna si esprime al presente, rendendo quasi palpabile la drammaticità del momento.

Tornando su L’étreinte, siamo di fronte a un perfetto caso di isocronia,TPF 302

FPT ove si

verifica un’uguaglianza tra la durata dell’intreccio e la durata della sua

TP 299 PT Ibid., p. 134. TP 300 PT

A. Filali, Prostare cit., p. 92.

TP

301

PT

Ibid., p. 95. 302

rappresentazione. La voce narrante restituisce con la puntualità di una telecamera in presa diretta ogni minimo accadimento riferendolo al presente, in modo da avvicinare la vicenda agli occhi del lettore come sotto l’effetto di una lente d’ingrandimento. La trama è fissata in una contemporaneità che esclude così ogni incursione nel passato e nel futuro.

L’isocronia si realizza anche ne L’intérimaire. L’esperienza di lettura rivela una vicenda presentata nel suo svolgersi da un narratore interno, alla prima persona. La nostalgia del protagonista per il passato alimenta una passione, quasi una mania, per i vecchi oggetti conservati nella casa dei genitori, ove si reca ogni domenica per godere con rimpianto “de brèves plages de bonheur qui ensoleillent ma vie, un bonheur par intérim.”TPF

303

FPT Il tempo al quale viene dato risalto è l’infanzia, rivissuta mentalmente

con quella regolarità che contribuisce a creare un asse temporale parallelo e immaginario, quello del ricordo.

Per il massiccio uso delle anacronie e per la frequente presenza del flusso di coscienza, il tempo di Propos changeants sur l’amour sembra immobilizzarsi in una contemporaneità di presente e passato, in cui il futuro è intuito come un ritorno di ciò che è già stato. In linea con la circolarità che caratterizza il racconto contemporaneo,TPF

304

FPT i testi di Azza Filali ritornano continuamente su se stessi, anche

quando nel corso della trama si sono verificate folgoranti agnizioni o prese di coscienza. La presenza di chiusure narrative che suggeriscono l’impressione di sospendere la trama senza condurla ad un vero epilogo conferiscono ai testi i contorni del racconto mitico, fondamentalmente aperto, inconcluso e destinato a ripetersi in un eterno ritorno. La scelta del non finito e dell’andamento ciclico contrastano infatti con l’ineluttabilità e l’irrimediabilità della fine e si configura come preziosa possibilità per continuare a raccontare all’infinito sulla scia delle Mille e una notte.

TP

303

PT

A. Filali, L’intérimaire, in Propos changeants sur l’amour cit., p. 81. 304