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terra di boschi, spiriti e princip

Nel documento Annuario 2016/2017 (pagine 150-152)

“Sono tutte bionde e sexy, sono ladri e violenti, gonne lunghe e ciabatta sono l’uniforme d’ordinanza”... sono

solo alcuni degli stereotipi che accompagnano il popolo rumeno. Mossi dal desiderio e dalla curiosità di visitare un Paese che ancora viene percepito perlopiù attraverso il riflesso distorto di questi luoghi comuni, abbiamo deciso di accompagnare i ragazzi della classe VB GAT in Romania. Dopo aver vinto il pregiudizio, con l’approvazione del Consiglio di Classe ci siamo affidati per l’organizzazione del viaggio all’esperienza e sensibilità di “Viaggiare i Balcani”, associazione di promozione sociale dedicata allo sviluppo del turismo responsabile nell’Europa sud-orientale. Il nostro principale obiettivo era quello di visitare il Paese per conoscere da vicino gli ultimi lembi di foreste vergini d’Europa, collocati negli estesi parchi nazionali; ma la scoperta di miti e leggende, di storie epiche di popoli ed eserciti e le narrazioni di piccole comunità esposte all’incertezza delle stagioni e delle campagne militari sono solo alcuni dei tesori riportati a casa con noi, immortalati in una foto o su un taccuino degli appunti.

Con Cristina, la nostra guida locale, abbiamo ripercorso le tappe della

storia di questo stato e del suo popolo, visitando Bucarest e i luoghi più importanti della capitale, come l’affascinante Museo del villaggio e la riproduzione della colonna traiana. Attraverso la testimonianza diretta della gente comune abbiamo interpretato i quasi venticinque anni (1965-1989) di dittatura di Nicolae Ceaușescu, e conosciuto i luoghi della rivoluzione, insieme agli aspetti controversi della vita dei romeni durante gli anni di regime.

Lasciata la capitale, ci siamo spostati 150 km a nord per raggiungere Brașov, principale città della Transilvania di impronta medievale. Chiusa da antiche mura e circondata dai monti Carpazi, qui si mescolano in maniera armoniosa il fascino delle tradizioni e della vita moderna. La visita della città quindi è stata d’obbligo, così come quella della Chiesa Nera, la più grande chiesa gotica presente in Romania. A Brașov abbiamo incontrato Cosmin, la nostra guida naturalistica che ci ha accompagnati alla scoperta di alcuni lembi di foresta vergine nel Parco Nazionale Piatra Craiului.

Al mattino presto, armati di zaini, giacche a vento e molto spirito d’avventura, ci siamo incamminati nella foresta sotto una tardiva

DAVIDE BAZZANELLA Docente di Biologia Vegetale, Gestione ecosistemi montani e Gestione ambiente territorio

VIOLETTA VACCHINI già docente di Scienze CLIL

Il gruppo degli studenti nella foresta vergine

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OLTRE LA SCUOLA Particolare all’interno della cattedrale ortodossa

nevicata alla scoperta della biodiversità dei Carpazi. Inutile raccontare l’entusiasmo del gruppo nel vedere queste foreste vetuste, cattedrali vegetali di grandi alberi contorti, segnate dal tempo e caratterizzate da una lenta e complessa dinamica, tipica delle foreste vergini. I racconti di Cosmin hanno fatto da corollario alle tracce ben visibili di orsi e altri animali selvatici, tutti elementi tipici dei complessi ecosistemi forestali. Da non dimenticare di questa avventura il meritato pranzo che abbiamo gustato a 1470 metri nella suggestiva e tipica Cabana Curmătura, uno dei rifugi del parco. Il tepore della stanza in legno e alcuni dei piatti tipici del Paese, come la ciorbă, la zuppa tipica romena, e le buonissime torte servite a fine pasto, ci hanno fatto dimenticare la fatica della risalita e dato coraggio per affrontare il ritorno.

Il giorno seguente irrinunciabile è stata la visita al Castello di Bran, conosciuto come dimora del Conte Dracula. Il castello si trova sull’antico confine tra Valacchia e Transilvania, e la convinzione che fosse la dimora di Vlad III di Valacchia, o Vlad l’impalatore, lo rende celebre in tutto il mondo: ma è del tutto erronea, in quanto non fu mai residenza fissa del principe. L’architettura del castello e la sua particolare posizione sulle pareti scoscese del picco roccioso su cui sorge è stata di ispirazione a Bran Stoker per la descrizione del castello di Dracula nel romanzo omonimo. Costruito nel XIV secolo, il castello è stato difatti utilizzato con funzione militare e strategica, finché non è stato scelto come dimora fissa della famiglia regnante tra il 1920 e il 1948.

Abbiamo avuto così la fortuna di conoscere anche il periodo più felice del Paese e tutta la visita è stata estremamente suggestiva, permettendoci di immergerci ancora di più nell’atmosfera della regione. Un’ interessante visita è stata dedicata alle saline di Slanic Prahova, in particolare alle Saline Vecchie, dove abbiamo osservato le modalità di estrazione della salgemma e degli usi terapeutici del sale, così come

il Castello di Peleș, il primo castello elettrificato d’Europa.

Invitati da Cosmin abbiamo preso parte al Festival di Ecoturismo nel comune montano di Fundata, sempre in Transilvania, dove ci sono stati spiegati gli antichi mestieri, i costumi e la gastronomia locali. Studenti e insegnanti attraverso balli e canti popolari si sono mescolati alle persone del posto e vissuto un momento di condivisione e confronto, in un autentico spirito europeo.

Nel ricordo delle mani degli artigiani che lungo strade e piazze lavorano rame, argento, ceramica nera; delle architetture di città e villaggi che richiamano genti, lingue e culture diverse e di altre epoche, possiamo essere grati di aver intrapreso questo viaggio ed incontrato persone cordiali ed estremamente ospitali. Romania: terra densa di vita, storia e grande spiritualità.

Il Castello di Peles costruito in stile neorinascimentale tedesco vicino a Sinaia

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Estratto dai diari tecnici dalle isole

Nel documento Annuario 2016/2017 (pagine 150-152)