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8. Verifica della nuova procedura di revisione su un manuale in lingua italiana

8.1. Il testo scelto e il metodo di lavoro

La revisione completa di un testo non era richiesta da Arancho Doc, e quindi non è stata valutata dall’agenzia, ma era comunque necessaria per verificare la pertinenza delle proposte di revisione rispetto alle reali esigenze comunicative dell’azienda redattrice del manuale e ai suoi specifici problemi, e per valutare la convenienza del lavoro dal punto di vista economico. Il manuale di istruzioni su cui si è effettuata la revisione è redatto in italiano (230 pagine in formato docx) e si riferisce a un’apparecchiatura che esegue analisi di laboratorio. La macchina è composta da un computer con monitor touchscreen, mouse e tastiera, da una stampante per le etichette che verranno applicate ai campioni e dalle componenti meccaniche che eseguono la lavorazione dei campioni biologici. Il tecnico di laboratorio non maneggia mai i campioni durante la lavorazione, ma deve solo inserirli nella macchina e prelevarli dopo che sono stati elaborati; nemmeno le componenti meccaniche vengono manovrate direttamente perché le loro azioni sono impostate via software prima di avviare la lavorazione. La maggior parte delle istruzioni contenute nel manuale riguarda quindi l’utilizzo del software da cui dipende il funzionamento della macchina, ma sono presenti anche istruzioni per la manutenzione e la pulizia e avvertenze in materia di sicurezza. Queste informazioni costituiscono la base del modello mentale grazie a cui il revisore valuta l’adeguatezza delle singole porzioni di testo e le eventuali modifiche.

Prima di procedere alla revisione si è letto il manuale originale e si sono corretti gli errori ortografici, grammaticali e di impaginazione (circa 70, di cui la maggior parte refusi ed errori nella spaziatura e nell’uso delle maiuscole dopo i segni di punteggiatura). Si è poi creata una versione ridotta del manuale originale, escludendo le parti dal contenuto non procedurale (cfr. 6.1). In particolare, non si sono considerate le note tecniche e legali (dichiarazioni di conformità, informazioni sulla garanzia e dati del produttore e della macchina), né il glossario in appendice, mantenendo nel nuovo file solo i capitoli relativi alle istruzioni vere e proprie. Sono state eliminate anche le immagini per diminuire le dimensioni del file (il documento originale era 22.387 KB, quello utilizzato nel progetto

MemoQ 140 KB, entrambi in formato docx): ciò non ha influito sulla revisione o sull’analisi statistica del testo perché lo strumento CAT avrebbe gestito automaticamente le immagini senza modificarle. La consultazione dell’apparato iconografico del file originale è stata comunque utile per verificare il significato dei punti ambigui del testo. Per la revisione dell’organizzazione testuale si sono ordinati i segmenti del progetto di traduzione MemoQ prima per lunghezza (questa fase è stata interrotta dopo che 10 segmenti non avevano richiesto alcuna modifica), poi in ordine alfabetico, analizzando quelli che iniziavano con ‘per’, e infine si è filtrata la visualizzazione dei segmenti in base alla presenza nel testo del punto e virgola, dei due punti e delle parentesi. Durante questi interventi non si è fatto ricorso a sostituzioni automatiche, valutando caso per caso quali segmenti richiedevano una modifica.

L’analisi dei segmenti segnalati dal controllo terminologico ha permesso di riscontrare alcune regolarità, ma in molti casi non è stato possibile effettuare sostituzioni automatiche perché l’indicatore testuale era utilizzato per esprimere contenuti diversi, quindi il testo non richiedeva sempre la stessa modifica. In altri casi le strutture inserite nel termbase non indicavano, in realtà, un problema del testo, oppure ricorrevano in un numero di segmenti troppo basso.

La stabilizzazione lessicale e fraseologica ha riguardato pochi termini/parole perché molte delle ambiguità e i problemi di comprensibilità principali di questo testo non dipendevano tanto da scelte lessicali irregolari, quanto piuttosto da un’organizzazione sintattica confusa oppure da incongruenze con la realtà extratestuale, che è stato possibile rilevare facendo riferimento alle numerose immagini del testo originale (soprattutto screenshot del software). Nei casi in cui, invece, un problema di comprensibilità o di leggibilità ha richiesto di uniformare una determinata scelta lessicale lungo tutto il testo, si sono effettuate sostituzioni automatiche. Altre incoerenze rendevano oscuri o ambigui pochi punti del testo, perciò individuare tutte le varianti e sostituirle in modo automatico non sarebbe convenuto: si è deciso perciò di inserire in tutti i segmenti corrispondenti lo stesso suggerimento recuperato della memoria di progetto. In altri casi ancora, le incoerenze lessicali e fraseologiche non causavano problemi di decodifica e quindi non si è intervenuti per non ottenere l’effetto di riscrivere completamente un testo che aveva già subìto molte modifiche.

Durante la revisione si è infatti cercato di limitare gli interventi ai casi in cui era possibile risolvere effettivi problemi di leggibilità o di comprensibilità, e di non effettuare

modifiche dettate da preferenze personali, né modifiche motivabili ma che avrebbero inciso in modo non significativo sulla qualità del testo: questi princìpi sono alla base del concetto stesso di revisione (cfr. 4.1). Allo scopo di garantire l’oggettività della revisione si è inoltre cercato di effettuare interventi coerenti tra loro (o si è intervenuti sempre su una data caratteristica, o non si è mai intervenuti): per questo motivo non si è revisionata, per esempio, l’introduzione dei complementi, attenendosi a quanto proposto in 6.8. Tuttavia, per risolvere i problemi di comprensibilità di alcune frasi si è dovuto rimaneggiarle completamente, oppure si sono dovuti revisionare aspetti del testo su cui inizialmente non si intendeva intervenire. La difficoltà principale è stata il fatto che non è sempre possibile determinare chiaramente se una frase contiene o meno un problema di comprensibilità e quanto questo sia grave, perché le valutazioni sulla qualità di un testo dipendono da un percorso di decodifica soggettivo.