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Il titolo del poema e l’autore: come i Cypria vengono citati nelle font

Nel documento Edizione e commento dei Cypria (pagine 73-77)

Analizzando il modo in cui i Cypria sono citati nelle fonti antiche si osserva che in linea generale in età classica ed ellenistica il poema è indicato con il solo titolo e l’autore viene menzionato con alcune perifrasi, quali:

- (in Athen. 8, 334b; cfr. le espressioni

corrispondenti in schol. Hom. 140: ; Philod.

De Piet. P. Hercul. 242 Va 27 + 247 Vb 1 ss. pp. 7 et 18 Gomperz: [ ]

; Paus. 3, 16, 1: ); Paus. 4, 2, 7:

); il denominatore comune di tali espressioni è l’uso del verbo in forma participiale all’aoristo, accompagnato dal titolo

e talora dal sostantivo ;

- (Athen. 15, 682f): si tratta di

un’espressione corrispondente a quella già esaminata con l’unica differenza che il participio è al tempo perfetto;

(Eustath. in Il. p. 119, 4)

(due volte in Philod. De Piet.-P. Hercul. 1602 V 6 ss e P. Hercul. 1815, 1 ss.; cfr. schol. Pind. Nem. 10, 114a all’accusativo

); quest’ultima formula è presente con le varianti (in Clem. Alex. Protr. 2, 30, 5) e

(in schol. Eur. Andr. 898),

(Eustath. in Od. p. 1623, 44). In tal caso cambia la scelta del verbo,

che è più spesso di nuovo e in una fonte anche .

Tra le ultime espressioni con cui il poema viene citato, è presente una perifrasi che si distingue nettamente dalle altre, e merita per questo un’analisi dettagliata in virtù della sua singolarità, il fr.12 B. (=fr. 10. Davies), costituito dallo schol. ad Eur. Andr. 898 (che offre una notizia sulla genealogia dei figli di Elena)182.

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Per tornare al modo in cui gli autori antichi si riferivano al poema, talora accanto al titolo è citato il nome di Stasino:

- in Tzetz. in Lyc. Alex. 511 ,

- in schol. ad Plat. Euthyphr. 12 a ,

- in Stob. Flor. 3, 31, 12

oppure è citato il solo Stasino, come:

- nello schol. Hom. A 5 ,

- in Tzetz. Chil. 2, 711,

- in Mant. Prov. 1, 71 ,

- in Clem. Alex. Strom. 6, 2, 19, 1 .

Inoltre si può notare che lo schol. Hom. 5 è il testimone più completo di uno dei pochi frammenti testuali ai Cypria, il fr. 1, costituito da 7 versi.

Più semplicemente Erodoto per citare i Cypria usa il solo titolo (Herodot. 2,

117 ), così come più tardi farà Pausania, in

più passi, aggiungendo il termine :

Paus. 10, 26, 1: ;

10, 26, 4: ;

10, 31, 2:

e come si legge anche nello schol. Soph. El. 157 . Due espressioni diverse nella forma ma non nella sostanza sono:

- in Herodian. 9, in cui

sembra che sia da sottintendere il participio ;

- ... in Athen. 2, 35c, ove invece al sostantivo

non è affiancato un nome proprio, quello di Stasino, ma il titolo del poema.

Infine un caso isolato pare costituito da schol. Pind. Nem. 10, 114 a, dove si nominano tre volte i Cypria e il suo autore, una volta con il solo titolo

, le restanti volte con due perifrasi differenti nella forma ma sostanzialmente identiche, una delle quali già nota,

l’altra no (se si esclude l’ambigua espressione

/ di schol. Eur. Andr. 898), ossia l’espressione , che costituisce una variante della prima.

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A partire dall’analisi sulle citazioni del poema Cypria e/o del suo autore Stasino si può condurre un’indagine di tipo numerico. Sulla base dei dati raccolti si rileva che nelle fonti che citano l’autore dei Cypria usando un’espressione di

tipo verbale, generalmente ( ), predomina l’uso di

, usato in 6 occorrenze: nella perifrasi con il verbo al tempo aoristo è accompagnato dal titolo per 5 volte, e con il verbo al tempo perfetto una volta. L’uso di una perifrasi ad essa equivalente, identica nella forma ma con la sostituzione del verbo (al tempo aoristo) a è attestato in 4 fonti. L’unione del titolo del poema con il nome del poeta (Stasino) è attestata 3 volte, il solo nome del poeta è presente 4 volte, il titolo infine 7 volte, di cui 5 in cui è presente unicamente , una volta in cui al titolo è unito il sostantivo

( ... ) e un’altra in cui compare il verbo

( ).

Se si conteggiano insieme le citazioni in cui il titolo, in un’espressione di tipo verbale, è accompagnato dai verbi / e le fonti in cui è citato il solo titolo, si raggiunge un numero di 17 volte in cui il poema nella sostanza è identificato dal solo titolo. La presenza del nome Stasino in unione al titolo del poema è numericamente ben più contenuta nelle fonti: si tratta in tutto di 7 testimonianze in cui compare il nome del poeta, solo tre delle quali in assenza del titolo. Ciò potrebbe significare in generale che gli autori antichi, nel parlare dei Cypria, non lo associassero necessariamente ad un autore (ossia a Stasino) per due possibili ragioni: non erano a conoscenza dell’attribuzione del poema a Stasino o non ritenevano necessario nominare il poeta perché il poema era più chiaramente ed inequivocabilmente identificato dal titolo .

Sembrano invece costituite tre casi isolati le espressioni

(Clem. Alex. Protr. 2, 30, 5), che per la presenza del sostantivo sembra far riferimento ad un poema epico,

/ (schol. Eur. Andr. 898), in cui

l’uso dei verbi o in unione al sostantivo farebbe

propendere per un possibile riferimento a uno storico183, e infine la locuzione

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(Eustath. in Od. p. 1623, 44), ove è possibile invece che si sia verificata una semplice confusione tra la forma

e quella più insolita . Comunque, nel caso in cui non si intenda mettere in dubbio la veridicità di queste ultime fonti nel riferirsi ai Cypria, i tre esempi confermano ulteriormente ciò che è stato notato per le altre fonti, cioè la prevalenza delle citazioni in cui compare il solo titolo del poema. Inoltre, se si considerano le fonti fededegne e riportanti eventi narrati nei Cypria, essi potrebbero attestare un uso del verbo quasi equivalente a quello di : ai 4 esempi sopra citati e su cui non c’è dubbio di autenticità si possono aggiungere infatti due frammenti, Clem. Alex. Protr. 2, 30, 5 e lo schol. Eur. Andr. 898.

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