• Non ci sono risultati.

87ulteriore dell’umano come politikòn zôon oggi pienamente

Nel documento L'abitare sospeso (pagine 87-89)

dispiegati erano già stati rilevati e denunciati dalla teoria critica di fine Novecento12 e così per altre grandi derive in

atto, quali le pratiche sempre più estrattive del regime di accumulazione del tardo capitalismo, lo sfarinarsi del lavo- ro e della sua forza resistente, Widerstandrecht, lo sfacelo delle protezioni approntate dal welfare state ed il collas- so delle politiche redistributive e di inclusione sociale. E lo stesso incremento ipertrofico nel primo mondo dei nuovi media e delle tecnologie dell’informazione serba lo stig- ma della stagione post-moderna con l’impulso a riassorbire ogni aspetto della produzione nella sfera della comunica- zione de-territorializzata. Tornando alla congiuntura nel no- stro paese, come non correlare le gravi difficoltà affrontate dal sistema sanitario nazionale alle politiche neoliberali di progressiva compressione – particolarmente incisive tra il 2009 e il 2018 – delle risorse rese disponibili per la cura – una spesa pro-capite diminuita di 8 decimi di punto ogni anno; da qui le carenze di organico e strumentazione, i 3,2 po- sti letto, compresi quelli per la terapia intensiva, per 1000 abitanti contro i 5 posti letto della media europea e ciò a fronte di una spesa che, nello stesso comparto e nello stes- so frangente, in Francia aumentava del 2% e in Germania del 2,2%13. In sintesi il trauma virale ha funzionato come una

efficace lente focale per mezzo della quale si riconosco- no con sempre maggiore chiarezza le linee di frattura che spezzano la società italiana dove, a dispetto del dettato costituzionale, il tasso di diseguaglianza e povertà risulta tra i più alti e solidificati nei Paesi OCSE14.

12 Lockdown è il lemma che nella cronaca di questi giorni ha designato la vocazio- ne dell’urbanismo del capitale a configurarsi come sommatoria di individui isolati assieme; un regime impiantato ed al contempo malcelato dal dominio della tecnica: “L’intégration au système doit ressaisir les individus en tant qu’individus isolés ensemble: les usines comme les maisons de la culture, les villages de vacances comme les ‘ rands ensembles‘, sont spécialem- ent organisés pour les fins de cette pseudo-collectivité qui accompagne aussi l’individu isolé dans la cellule familiale: l’emploi généralisé des récepteurs du message spectaculaire fait que son isolement se retrouve peuplé des images dominantes, images qui par cet isolement seu- lement acquièrent leur pleine puissance”. Debord G. (1967), La société du spectacle, Editions Champ Libre, Paris, 1971, VII, p. 172.

13 Una criticità talmente esplicita che è stata rilevata dallo stesso Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica redatto ultimamente dalla Corte dei conti. Cfr.: https://www.corteconti.it/Home/Documenti/RapportoCoordinamentoFP (ultimo ac- cesso 06/2020).

14 Da un report di Oxfam del primo semestre del 2018 relativo alla distribuzione della ricchezza in Italia risulta che, rispetto ad un ammontare complessivo di 8.760 miliardi di euro (valori nominali), il 20% più agiato detiene il 72% della ricchezza nazionale, il suc-

88

03

Abitare sospeso è tuttavia un potente sintagma ed inten- diamo suggerire un diverso angolo visuale da cui traguar- dare questo nodo concettuale al fine di scioglierlo dalle aderenze alla contingenza e riconsegnarlo ad una sua intempestività più originaria, ad una sua più radicale inat- tualità: una sfasatura, una deviazione necessaria per cor- rispondere con maggiore fedeltà al contemporaneo15. Ci

soccorre in questo un saggio apparso nel 1963 su “L’Hom- me, Revue française d’Anthropologie” a firma di Jean-Pier- re Vernant16. Muovendo da un passo di Plutarco riguardo

all’apparato scultoreo fidiano che ornava la grande sta- tua di Zeus a Olimpia, Vernant orienta la sua indagine sulla coppia Hestia ed Hermes che appare qui incastonata in un consesso di divinità sotto la protezione dei numi tutela- ri di ogni unione: Eros ed Afrodite. Dunque l’indice di una complicità, di una condivisione, di una corrispondenza, di una philia tanto pregnante quanto non giustificata da vincoli di sangue o legami di parentela. Divinità epictonie, del mondo di mezzo tra superi ed inferi, che “amano ac- compagnarsi agli uomini” (Il., XXIV, vv. 334-335) e, come canta l’inno, “degli uomini che vivono sulla Terra abitano le belle dimore, con animo fra loro concorde”17. Prossimi

ma non coincidenti i rispettivi dominii ed attitudini: “a Hestia l’interno, il chiuso, il fisso, il ripiegarsi del gruppo umano su se stesso, a Hermes l’esterno, l’apertura, la mobilità, il contatto con l’altro da sé”18; da un lato l’altare-focolare domestico, cessivo 20% ne possiede il 15,6%, mentre il 60% più povero gode del 12,4% della ricchezza nazionale. In termini patrimoniali il 10% più ricco possiede oltre 7 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione: “confrontando il vertice della piramide della ricchezza con i decili più poveri della popolazione italiana, il risultato è ancora più netto. La ricchezza del 5% più facoltoso degli italiani (titolare del 43,7% della ricchezza nazionale netta) è pari a quasi tutta la ricchezza detenuta dal 90% più povero degli italiani. La posizione patrimoniale netta dell’1% più ricco (che detiene il 24,3% della ricchezza nazionale) vale 20 volte la ric- chezza detenuta complessivamente dal 20% più povero della popolazione italiana”. Angelo Mincuzzi, Disuguaglianza, in 26 posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone, “Il Sole 24 ORE”, 21 gennaio 2019.

15 Agamben G. (2008), Che cos’è il contemporaneo, Nottetempo, Milano. 16 Vernant J.P., Hestia-Hermès. Sur l’expression religieuse de l’espace et du mou- vement chez les Grecs, poi in Id. (1965), Mythe et pensée chez Grecs. Études de psychologie historique, Librairie F. Maspero, Paris (trad. it. di M.R. Benedetto Bravo, Mito e pensiero pres- so i greci. Studi di psicologia storica, Einaudi, Torino, 1970-78). Su questa contrapposizione vedi anche: Kern O. (1935), Die Religion der Griechen. II, Die Hochblüte bis zum Ausgange des fünften Jahrhunderts, Weidmann, Berlin, p. 16.

17 A Estia (XXIX), in Càssola F., a cura di (1994), Inni omerici, Mondadori, Milano, p. 429.

89

Nel documento L'abitare sospeso (pagine 87-89)