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Una particolare forma di testualità digitale: l'ebook

Capitolo I Trasformazioni nel mondo da leggere

I. 7 “Liberazione” del lettore dalla linearità

I.9 Una particolare forma di testualità digitale: l'ebook

Nel 1971, circa un decennio prima della nascita di Internet, fanno la loro comparsa i primi ebook167, creati e distribuiti dal sito del Project Gu- tenberg. Definito come “l'antesignano di tutti i progetti di biblioteca digita- le”168, il Project Gutenberg dà vita ai primi poderosi sforzi di trasposizione in formato digitale di libri fuori diritti, assumendo questo impegno come vera e propria missione: “the mission of Project Gutenberg is simple: to en- courage the creation and distribution of eBooks”169. Il suo ideatore, Michael Hart, all'epoca era uno studente dell'Università dell'Illinois e fra i primi ad avere accesso a uno dei nodi di ARPANET, la rete tra computer creata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1969, il cui sviluppo avrebbe portato, nel 1983, alla nascita di Internet.

Matrice fondativa del progetto era quell'“ideologia californiana” che ha animato i protagonisti della rivoluzione informatica degli anni Settanta e i pionieri della rete: un “coacervo di controcultura libertaria e hippy, fautrice della capacità delle nuove tecnologie di portare a un pieno dispiegamento delle libertà personali”170, una fiducia nel potere del progresso tecnologico, capace di realizzare una diffusione ampia, capillare e universale del sapere, la cui premessa risiedeva nella possibilità di riprodurre all'infinito un conte- nuto digitalizzato, rendendolo in tal modo ampiamente disponibile. L'inten- to liberatorio — inteso come accesso all'informazione e alla conoscenza — che ha animato il Project Gutenberg può essere colto anche nel criterio di selezione delle opere pubblicate: in genere, capolavori oppure opere impor- tanti da far leggere a un pubblico il più vasto possibile.

Fra gli oltre 100mila titoli di libri presenti nel database, si trovano an- che classici della letteratura per l'infanzia nelle loro versioni originali, come Le avventure di Pinocchio Storia di un burattino del 1899, con le illustra- zioni del Mazzanti, Alice's Adventures in Wonderland di Lewis Carroll, Oli-

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ver Twist di Charles Dickens, Grimm's Fairy Tales di Jacob e Wilhelm Grimm, Peter Pan di James Matthew Barrie, Moby Dick or the Whale di Herman Melville, The Jungle Book Rudyard Kipling, solo per citare alcuni fra i più popolari171.

Fig. 3 Alice's adventures in wonderland, è la versione elettronica del classico di

Carroll. L'ebook consente di sfogliare le pagine e di cercare termini contenuti nel testo. Screenshot.

Nel 1993, sulla scia del Project Gutenberg, in Italia è stato avviato il progetto Manuzio, dal nome dell'editore Aldo Manuzio (Bassiano, Latina 1449 – Venezia 1515), considerato il principe dei tipografi del Rinascimen- to italiano, nonché inventore del nuovo carattere latino corsivo, noto all’e- stero come italico172, “che si ispirava alle forme manoscritte in uso nelle cancellerie italiane del secondo Quattrocento e si proponeva di assicurare alle stampe l'eleganza e la bellezza del manoscritto umanistico”173. Come un fil rouge ideale, anche il progetto Manuzio ha l'obiettivo di realizzare il no- bile intento di una cultura disponibile a tutti e di favorire l’utilizzo consape- vole delle tecnologie informatiche, avvicinando cultura umanistica e scien- tifica. Nel sito Liber Liber174 si legge:

i libri “elettronici” sono un metodo estremamente efficiente ed econo- mico di archiviazione, offrono potenzialità enormi ai ricercatori e agli studenti, facilitano gli studi filologici e linguistici e sono indispensabi- li per la formazione umana e culturale di alcune categorie di portatori

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di handicap (dai non vedenti, che possono sfruttare display braille o sintetizzatori vocali, a chi ha difficoltà motorie e non può, ad esempio, sfogliare un libro tradizionale). Inoltre un testo elettronico è virtual- mente indistruttibile, e può essere duplicato all’infinito175.

Cosa è un ebook?

In bilico, sin dai suoi esordi, fra tradizione e innovazione tecnologica, tra spinte culturali e scelte editoriali cui, solo in anni recenti, sono andate ad aggiungersi attenzioni anche di natura pedagogica, l'electronic book pone come primo problema quello di una definizione unanimemente accettata176. In altre parole, il primo riflesso dello status in continuo divenire di questo oggetto testuale è la difficoltà di dire cosa sia e come dovrebbe essere strut- turato e, di contro, la coesistenza, sotto il suo ombrello terminologico, di una molteplicità di prodotti editoriali digitali177:

Although the idea of e-books is not new there is still much confusion about e-books, even at the level of basic definition of what an e-book is (Tedd, 2005). Currently, there is no commonly accepted universal definition of e-book (Bennett, 2006) and the term has been used ambiguously in the literature. Furthermore, although the e-book potential to support learning activities and transform the scholarly environment has been acknowledged, the uptake is slow (Cox, 2004)178.

Si parla di ebook di fronte a libri che sono nati per essere stampati e che solo successivamente sono stati trasposti in digitale, come quelli offerti dal Project Gutenberg, ma sono ebook anche quelli pensati per essere visua- lizzati solo su supporto digitale, acquistabili e scaricabili online; ci sono ebook che contengono una qualche forma di ipertestualità o di funzionalità aggiuntive e altri ‘‘semplicemente’’ da sfogliare sullo schermo, tramite il pageflip. In tutta evidenza, però, la gran parte dei libri elettronici continua tuttora a essere costituita da versioni digitalizzate di libri stampati, inizial- mente pensati per la tipografia e poi convertiti in formato elettronico179. Questo è in parte dovuto al fatto che, in origine, il software180 per la realiz- zazione di ebook consentiva di creare pagine digitali composte unicamente di testo alfabetico e di immagini statiche e libri progettati per essere letti su dispositivi elettronici dedicati esclusivamente alla lettura, gli e-readers o ebook readers, conosciuti anche come digital readers o digital reading de- vice181. Al momento, dunque, si può dire che l'unica definizione condivisibi- le di un ‘‘ebook’’ è che si tratta di un ‘‘electronic representation of a book’’182.

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Fig. 4 EBook Reader Tolino Vision - Anschlüsse.jpgEBook Reader Tolino Vision -

Anschlüsse. [CC BY-SA 3.0].

A partire dal 2010, una più ampia diffusione dei digital readers183 in considerazione della loro maggiore ergonomia e relativa economicità ri- spetto ai primi lettori digitali, coniugate con le notevoli capacità di memo- rizzazione — unita a una più ampia disponibilità di libri elettronici ha dato impulso alla lettura di questo genere. Anche l'aumento della commercializ- zazione di dispositivi palmari touch-screen184, le cui caratteristiche multi- funzionali li rendono idonei sia alla lettura che alla navigazione, sia ai gio- chi che all'ascolto di musica, ha avuto un impatto sulla progettazione dei li- bri digitali, particolarmente di quelli rivolti ai lettori più giovani185. Come risultato, alcune forme testuali cominciano a incorporare combinazioni più sofisticate di testo scritto e di immagini, con animazioni, video, musica, ef- fetti sonori, registrazioni audio della narrazione, collegamenti in forma iper- testuale, opportunità di scelta linguistica e disponibilità di dizionario, oltre a vari livelli di interattività. Le molteplici funzionalità interattive del medium e la multimodalità186 di cui si compongono questi testi stanno diventando, via via, fattori sempre più importanti, che influenzano anche il modo di leg- gere.

Rimanendo sempre nell'ambito degli ebook, ma con lo sguardo rivol- to a modalità di organizzazione diverse, che contemplano una qualche for- ma di continuità e sviluppo della pagina digitale sul Web, di interesse è an- che il tema del cosiddetto “social reading” e quello legato a forme testuali dalla struttura fondamentalmente lineare ma stratificata, “in cui al testo-base si affiancano strati diversi di contenuti e di servizi”187. Fra i generi più interessanti, l'enhanced book, in cui la narrazione è arricchita con risorse provenienti dal Web, e il romanzo a puntate in ebook, che coniuga un forma- to modernissimo con un genere letterario tipicamente ottocentesco.

Una possibilità per definire l'oggetto ebook, allora, può essere quella di svolgere un'analisi per confronto, che consenta di definire quei tratti

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basilari e ben riconoscibili che accomunano o distinguono questi libri da quelli stampati o dal corpus ipertestuale online. Le considerazioni avanzate sull'opportunità di “incorporare dinamicamente all’interno dell’ebook contenuti tratti dalla rete, e aggiornabili indipendentemente dal resto del libro”188 hanno invece lo scopo di accennare alle potenzialità aumentative189 e stratiformi di un'idea di libro elettronico che, benché costruito su più livelli e in maniera tale da poter essere aggiornabile, non perde comunque l'organizzazione e l'unitarietà del testo principale190.

Multimodalità vs combinazione di sole parole e immagini

Benché quello di multimodalità non sia propriamente un concetto nuo- vo — da sempre e in tutte le culture è stata adottata una gamma di differenti modalità di espressione per rappresentare idee e per comunicare significa- ti191 — il digitale introduce, come novità, la possibilità di combinare segni provenienti da più sistemi semiotici all'interno di un testo: oltre al segno lin- guistico, quello visivo (con immagini fisse e in movimento), quello sonoro (con musiche o suoni ad effetto), quello gestuale (riferito al movimento dei personaggi che animano le pagine, alla loro postura, alle espressioni faccia- li). Non tutte le forme testuali elettroniche, evidentemente, presentano una composizione che si avvale dell'intera gamma di codici, ma questa possibi- lità sulla pagina elettronica esiste, ed è utilizzata soprattutto nelle book apps192 rivolte ai lettori più giovani, espressione inizialmente coniata per de- scrivere un tipo di applicazione193 ma che sta diventando una vera e propria categoria di libri digitali.

La multimodalità, dunque, è una prima caratteristica che distingue il testo digitale rispetto alla possibilità di combinare parole e immagini del te- sto stampato.

Fig. 5 Alice per i-Pad è un'app con immagini in movimento (tratte dalle illustrazio-

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La recente rivisitazione in chiave interattiva e multimodale di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll ne è un esempio: le illustrazioni prendono vita attraverso il movimento imposto dal lettore, che può far don- dolare gli oggetti, farli cadere, animare i personaggi, intervenire negli am- bienti. La dimensione interattiva presente in questi libri digitali richiama in qualche modo l'intento ludico e coinvolgente proprio della narrativa elettro- nica.

Sul piano teorico, gli studi sulla multimodalità spostano l'attenzione dal medium, dalla tecnologia di trasmissione, al “modo” con cui il testo è strutturato per il lettore, anche grazie alle funzionalità che caratterizzano il supporto: “Testo, immagini, sonoro, e loro molteplici declinazioni, sono da considerare modalità attinenti alle potenzialità espressive del medium che le veicola”194.

Separazione fra ebook e supporto di visualizzazione

La separazione fra l'ebook e il supporto di visualizzazione è un'altra caratteristica distintiva di questa forma testuale. A differenza del libro stam- pato, fisicamente un tutt'uno con il testo che possiamo leggervi, nell'ebook, testo elettronico e digital device sono distinti. I contenuti possono essere scaricati, memorizzati ed essere letti su vari supporti, dagli electronic rea- ders, ai dispositivi multifunzione touchscreen. Dunque, se l'ebook è il “con- tenuto”, l'ereader è uno dei dispositivi per visualizzare tale contenuto e leg- gerlo.

Fig. 6 Dispositivi su cui è possibile leggere ebook.

L'entità dell'influenza del medium, del supporto tecnologico (digitale o di carta che sia) nel processo di lettura, è un aspetto recepito con chiarez- za195, che si riflette sul modo in cui il testo è strutturato e letto. Basti pensare alle differenze di carattere sensoriale, percettivo, emotivo, cognitivo, che possono esserci fra la lettura su una pagina stampata e la lettura sullo scher- mo di un digital device, con le sue particolari dimensioni (non sempre adat- te a una visualizzazione ottimale del testo); con la dotazione di tecnologia electronic paper o di retroilluminazione dello schermo (che condiziona la fruizione del testo, soprattutto sul piano percettivo-sensoriale); con le fun- zionalità che esso può offrire al lettore (di ricerca rapida di parole, di utiliz-

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zo di dizionari anche per le traduzioni, di inserimento di note, di modifica ed evidenziazione delle parole nel testo, per citarne solo alcune). Queste ca- ratteristiche incidono sulla leggibilità, e sostengono (o meno) una ricerca analitica e una comprensione profonda di ciò che viene letto.

Fig. 7 Photo by Tina Franklin, libros y ebooks. Attribution-ShareAlike 2.0 Generic

(CC BY-SA 2.0).

Modificabilità dell'ebook versus immodificabilità del testo stampato

Il DNA digitale dell'ebook gli conferisce la caratteristica di modifica- bilità, permettendo così di adattarlo alle esigenze del lettore, di ingrandirne i caratteri, di scegliere fonts e colori, ma anche di leggerlo tramite sintetizza- tore vocale o di sfogliarlo con un click, corrispondendo anche alle particola- ri esigenze di lettori con disabilità sensoriali, motorie, o disturbi specifici dell'apprendimento.

Una forma testuale che combina proprietà del digitale e della pagina stam- pata

L'electronic book è una versione di libro che coniuga le proprietà del digitale a un'evidente somiglianza con il libro tradizionale, di cui ripropone alcune caratteristiche, come l'organizzazione gerarchica delle idee, la nume- razione progressiva (delle pagine, dei paragrafi, dei capitoli) — che orienta- no spazialmente e temporalmente il lettore, una certa stabilità del contenuto e un verso del percorso di lettura — caratteristiche che la ricerca di ambito neuroscientifico ha rivelato essere molto importanti per catturare l'attenzio- ne del lettore e per favorire la sua concentrazione al fine di comprendere i pensieri scritti196. Da questo punto di vista, il libro elettronico condivide con quello stampato: l'attenzione a precisi rapporti fra spazi pieni e vuoti sulla pagina, l'utilizzo mirato di tipologie di caratteri diversi, la ricerca di un

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equilibrio estetico che renda gradevole la lettura197; la vicenda, con un inizio e una fine che si compiono al suo interno; la possibilità di classificare il ge- nere di contenuto e la fascia di pubblico a cui è rivolto; l'impiego di specifi- che convenzioni tipografiche. Se, da una parte, queste caratteristiche — confini relativamente precisi, con un inizio e una conclusione; contenuto classificabile all'interno di un certo genere testuale — rendono gli ebook as- similabili ai libri stampati, dall'altra, li differenziano dal corpus ipertestuale online. La governabilità che distingue l'ebook dall'eterogeneo labirinto del Web; le caratteristiche di oggetto che combina tratti dei testi digitali e pro- prietà della pagina stampata, fanno di un libro elettronico ben costruito un “genere intermedio”, che può diventare uno strumento di accesso alla digi- tal literacy198. La sua effettiva portata educativa è tuttavia legata alla presen- za di un progetto letterario e pedagogico.

Social reading, enhanced book, romanzo a puntate in versione elettronica Estendere l'esperienza di lettura oltre la pagina, condividere commen- ti, avviare discussioni, scambiare opinioni “fuori dal libro” comunicando con gli altri, sono aspetti che valorizzano la dimensione sociale del legge- re199. Nel mondo del digitale e della rete queste possibilità iniziano a pren- dere corpo, soprattutto grazie alla mediazione di social networks specifica- mente dedicati alla lettura, come Bookliners200, sito italiano di social rea- ding. Pur continuando a vivere l'esperienza immersiva della lettura di un li- bro — come quella suscitata da un genere testuale “intimo” come il roman- zo — il lettore è indotto a “uscire” dalle pagine per scambiare opinioni, commenti, per scrivere note e condividere riflessioni che possono raggiun- gere sia altri lettori che lo scrittore stesso. Alla conversazione “immagina- ria” che il lettore sviluppa nella propria mente quando interagisce con un te- sto, può aggiungersi così una vera e propria discussione con l'autore che, a sua volta, ha a disposizione gli strumenti di Internet per dialogare con l'am- pia platea che frequenta questo ambiente201.

Un esempio è la versione depositata su Bookliners, e pertanto com- mentabile e accessibile online, di Il mio impero è nell'aria (2011), di Gian- luigi Ricuperati, in cui è possibile inserire note e condividerle con altre per- sone direttamente sulla pagina digitale (Fig. 8). Un ebook e un ambiente on- line progettati affinché attorno al libro possa crearsi una comunità di lettori che dialoga attraverso gli strumenti del Web202.

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Fig. 8 Versione online di Il mio impero è nell'aria, commentabile direttamente sul

sito di social reading. Screenshot.

Un genere che si avvale dell'ampia gamma di canali espressivi del mezzo digitale è il “romanzo arricchito” (enhanced book)203, in cui la storia narrata nel libro è incrementata da contenuti come documenti video, foto- grafie, mappe, ecc.

È il caso, ad esempio, del romanzo digitale eZagreb (2012), di Arturo Robertazzi, una proposta, “quasi un esperimento”204, in cui il romanzo Za- greb — pubblicato nel maggio del 2011 in occasione del salone internazio- nale del libro di Torino in versione cartacea, e affiancato dalla versione in ebook, ma inizialmente solo come mera trasposizione in digitale del libro — è stato “arricchito” di risorse esterne digitali, che offrono al lettore deci- ne di articoli di giornali dell’epoca e atti ufficiali del Tribunale Internazio- nale per la ex Jugoslavia205: se “Zagreb evoca — afferma l'autore — eZa- greb informa”206.

Rappresentativo della narrativa seriale disponibile in ebook è il roman- zo a puntate Banduna — per rimanere ancora nel panorama dell'editoria ita- liana — in cui l'autore è riuscito a coniugare un formato modernissimo con un genere letterario tipicamente ottocentesco. Sul sito della Feltrinelli che lo ha pubblicato, la descrizione di questo lavoro rende esplicita proprio l'i- spirazione a un grande romanziere ottocentesco: “Guardando a Charles Dic- kens che pubblicava sul «Morning Chronicle» — il mezzo più popolare per il più popolare degli scrittori — Alessandro Mari rinnova con inchiostro di- gitale la tradizione del romanzo a puntate”207.

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Fig. 9 La prima e la seconda puntata del romanzo Banduna, disponibile in ebook. Il libro “a strati”

L'idea del libro “a strati” prevede un testo base, cui si sovrappongono livelli ulteriori di contenuti e di funzionalità anche “didattiche e di facilitazione dell’apprendimento, legate al mondo della formazione”208. All’autore (e all’editore) di un tal genere di libro elettronico spetta il compito di costruire una struttura che faciliti al massimo lo sviluppo degli “strati” e che ne prefiguri almeno i principali, magari, dedicandone uno proprio all'interazione con l’autore. Un libro elettronico che sia in grado di sviluppare il contenuto anche dopo la sua pubblicazione, attraverso aggiornamenti e notizie inseriti in rete su un sito Web dedicato e che possano essere “raccolti” automaticamente dal dispositivo di lettura e inseriti in una sezione specifica ad essi dedicata, all’interno dell’ebook209. In sostanza, un ebook capace di aggiornarsi, sia con contenuti provenienti da altri lettori, sia con integrazioni e commenti provenienti dall’autore, ma 210soprattutto, capace di farlo “in maniera organizzata, senza far perdere il carattere immersivo e unitario del testo principale, ma accompagnandolo con strati e sezioni dedicati a contenuti dinamici”. Scriveva Robert Darnton nel 1999, a conclusione dell'articolo “The New Age of the Book”211:

It could be linked to other publications in a manner that would permit readers to find new paths through old material. And once the technical problems are worked out, it could be produced and distributed economically, saving production costs for the publisher and shelf space for the library. The world of learning is changing so rapidly that no one can predict what it will look like ten years from now. But I believe it will remain within the Gutenberg galaxy — though the galaxy will expand, thanks to a new source of energy, the

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electronic book, which will act as a supplement to, not a substitute for, Gutenberg's great machine.

I.10 Oltre la pagina, nel Web. Crossmedialità nella letteratura per bam-