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Una rappresentazione delle informazioni disponibili: la word cloud

CAPITOLO 5 Risultati della ricerca

5.3 Una rappresentazione delle informazioni disponibili: la word cloud

comunicazione visuale che rappresenta attraverso un’immagine – una nuvola appunto – i concetti chiave di un sito web, di un blog, di un articolo o di una discussione.

La nuvola di parole è costituita da una rappresentazione grafica dei vocaboli più frequenti in un testo, spesso ordinati in base al loro impatto visivo – dimensioni della parola e frequenza sono direttamente proporzionali. È però necessario tenere presente che le parole che compongono la word cloud non sempre coincidono con quelle più importanti e pertanto potrebbero dare un’indicazione distorta del tipo di contenuto, specialmente se non sono state escluse in modo adeguato le cosiddette stop words (parole ricorrenti ma non rilevanti come preposizioni, articoli, congiunzioni ecc.) (Freedoomind, 2015).

Questa metodologia è stata applicata all’interno della presente ricerca per provare ad individuare titoli o autori ricorrenti tra i contenuti in entrata relativi alla domanda “cosa leggerete questo weekend?”.

In particolare, tali contenuti non sono stati rilevati e sottoposti a content analysis nella loro totalità, in quanto per le finalità del presente lavoro non era tanto interessante capire quale fosse il libro più letto durante il periodo di osservazione ma piuttosto capire se i soggetti parlassero di specifici libri o meno.

Per una casa editrice potrebbe però essere interessante osservare i trend del mercato anche attraverso i social networks, e per questo motivo è stato deciso di creare una nuvola di parole a partire dai commenti registrati in risposta al suddetto quesito che i gestori delle pagine Goodreads postano regolarmente ogni venerdì.

A titolo esemplificativo, la rappresentazione grafica dei contenuti è relativa soltanto ai commenti Facebook lasciati in risposta alla domanda “It's Friday! What will you be reading this weekend?” pubblicata venerdì 18 Agosto 2017.

La figura seguente (Figura 13), realizzata grazie all’applicazione disponibile gratuitamente sul sito www.WordClouds.com, rappresenta, attraverso una nuvola di parole, i termini più frequenti all’interno dei commenti riguardanti il post sopra-citato. Dalla lista di parole sono state eliminate le stop words (congiunzioni, articoli, preposizioni, avverbi) e gli altri lemmi non rilevanti ai fini dell’analisi, come la parola book e i verbi read, start, finish nelle varie coniugazioni – utilizzati dagli utenti per articolare una o più frasi.

Figura 13: Nuvola di parole relativa ai libri letti durante il weekend

Fonte: elaborazione personale sulla base dei contenuti generati dagli utenti in risposta alla domanda “It's Friday! What will you be reading this weekend?” postata dai gestori della pagina Facebook di Goodreads in data 18/08/2017.

La nuvola mostra i trend della settimana, relativamente ad un particolare gruppo di lettori e cioè coloro che hanno deciso di rispondere alla domanda rivolta dalla community, comunicando le proprie intenzioni di lettura.

Dalla rappresentazione grafica emerge come i lettori siano particolarmente appassionati di serie – ricordando che la dimensione della parola è direttamente proporzionale alla sua frequenza all’interno della conversazione analizzata –, per esempio quella di Harry Potter, titolo che pur non essendo di recente

pubblicazione è costantemente presente nelle librerie, per essere letto o riletto: nella nuvola è infatti presente la parola re-reading, a significare che i bibliofili amano di tanto in tanto rileggere opere già lette, perché particolarmente apprezzate o per trarne nuove riflessioni. Altri libri piuttosto diffusi, stando a quanto registrato, sono Game of Thrones, il cui successo può essere in parte ricondotto all’uscita dei nuovi episodi della serie televisiva, prossima rispetto al momento della rilevazione, Lilac Girls, A man called Ove, All the light we cannot see, …33, mentre per quanto riguarda gli autori spicca nettamente Stephen King, molto apprezzato dagli utenti Goodreads.

Tali informazioni, pur non essendo rappresentative dell’intera popolazione di lettori, possono comunque fornire insight sull’andamento del mercato e sui gusti del pubblico e rappresentano un’interessante fonte informativa da non sottovalutare, data la velocità con cui si possono ottenere tali dati che devono poi essere completati utilizzando altri strumenti di ricerca.

Con la stessa metodologia di rappresentazione grafica sono stati riassunti anche i contenuti postati dagli utenti Goodreads su Facebook in risposta alla domanda “Describe the book you’re currently reading in three words!” pubblicata il giorno mercoledì 12 Luglio 2017.

Tale richiesta infatti, posta agli utenti regolarmente, consente di ottenere informazioni sui gusti del pubblico e sulle parole che il target di riferimento utilizza per descrivere i propri libri, così da capire non solo l’apprezzamento generale, ma anche il lessico utilizzato dai lettori, informazione che può risultare utile nella comunicazione aziendale e nella promozione dei vari titoli, così da parlare ai propri clienti utilizzando il loro stesso linguaggio.

La figura seguente (Figura 14) mostra la nuvola di parole relativa ai commenti suddetti; come nel caso precedente sono state eliminate le stop words e gli elementi della frase che non fossero aggettivi o sostantivi che riguardassero l’argomento del libro.

33 È opportuno precisare che non tutti i vocaboli menzionati compaiono nella nuvola, sia perché

parole come articoli e preposizioni sono state escluse dalla lista, sia perché l’applicazione per motivi di spazio non riesce ad inserire la totalità delle parole all’interno della nuvola, fornendo un elenco di quelle mancanti. Avendo a disposizione questa lista e il dataset originario è stato comunque possibile ricomporre il titolo originale delle opere.

Figura 14: Word cloud relativa alle parole utilizzate dagli utenti per descrivere il libro letto.

Fonte: elaborazione personale sulla base dei contenuti generati dagli utenti in risposta alla domanda “Describe the book you’re currently reading in three words!” postata dai gestori della pagina Facebook di Goodreads in data 12/07/2017.

Come si può dedurre dalla nuvola, molti dei libri letti sono presumibilmente “gialli”, vista la rilevanza delle parole “murder” e “mystery”. Tra gli aggettivi più utilizzati, oltre ai tradizionali “boring”, “funny”, “good”, “classic”, compaiono anche altri termini descrittivi – aggettivi o sostantivi – meno ovvi, come per esempio “crazy”, “sexy”, “magic”, “family”, “Summer” probabilmente per descrivere una lettura estiva, e così via.