Il sistema di risarcimento diretto ha raggiunto il suo sesto anno di attività ed è possibile effettuare un’analisi sufficientemente estesa degli effetti di tale sistema sulle liquidazioni dei sinistri e sugli andamenti dei principali indicatori tecnici (fre-quenza sinistri, costo medio dei sinistri e loro velocità di liquidazione) per le prin-cipali tipologie di veicoli (autovetture, autocarri e motoveicoli).
Va evidenziato che l’analisi dei trend di questi indicatori va fatta tenendo presente alcuni aspetti importanti che possono alterare la coerenza del confronto: – nel 2007 la procedura di risarcimento diretto ha riguardato 11 mesi e non
l’intera annualità e non potevano inoltre rientrare in procedura i sinistri avve-nuti tra assicurati della stessa compagnia (cosiddetti sinistri “naturali”); – dal 2008 anche i sinistri “naturali” si sono potuti gestire in CARD, ma tale
inclusione era facoltativa per le compagnie;
– dal 2009 si è reso obbligatorio per tutte le imprese comprendere nella tipologia CARD anche i sinistri avvenuti tra propri assicurati, per i quali vi fossero le caratteristiche di applicabilità della procedura di risarcimento diretto; Anche le diverse modalità con cui sono stati determinati i forfait hanno influito sugli indicatori tecnici: se nel 2007 vi era un unico forfait per la gestione CID, nel 2008 e nel 2009 ne sono stati fissati due per risarcire distintamente i danni alle cose e i danni alla persona non gravi; dal 2010 si è tornati ad un forfait comples-sivo sia per i danni a cose che per i danni fisici, ma sono stati determinati due separati forfait, uno per i motoveicoli e un altro per i restanti veicoli. Non è variata invece nel tempo la metodologia di calcolo per la fissazione del forfait per risarcire i terzi trasportati. Occorre considerare, infine, che anche il progressivo rinnovo del parco circolante dei ciclomotori ha avuto effetto sul numero complessivo di sinistri e sui loro importi medi per le diverse tipologie di gestione. Infatti solo per quelli dotati di targa nuova è possibile far rientrare i sinistri nel sistema di risarcimento diretto, anche se dal 13 febbraio 2012 è scattato l’obbligo della targa fissa per tutti i ciclomotori, anche per quelli in circolazione prima del luglio 2006. Il risarcimento diretto ha avuto senz’altro effetti positivi sulla velocità con cui vengono liquidati i danni da parte delle imprese, anche se nel 2012 il valore dell’indicatore ha registrato una lieve flessione; ciononostante, il numero dei
sinistri liquidati nello stesso anno di accadimento è salito dal 65,2% nel 2006 al 70,3% nel 2012. La frequenza dei sinistri, dopo un iniziale aumento dal 2007 al 2009, nel 2010 ha mostrato un’inversione di tendenza, proseguita nel 2011 e che si è ulteriormente accentuata nel 2012: senza considerare i sinistri che vengono denunciati tardivamente, nel 2012 è stata pari a 5,64% (nel 2011 era pari a 6,53%) con una diminuzione rispetto al 2006 di quasi il 25%. Il costo medio dei sinistri registra invece un andamento opposto. Dopo tre anni di riduzione (dal 2007 al 2009), a partire dal 2010 l’importo si è via via incre-mentato raggiungendo il valore di 4.531 euro nel 2012 (rispetto al 2006 l’au-mento è stato circa del 10%) (tavola 1).
Risarcimento diretto: i dati della gestione
Incidenza dei sinistri CARD. Nel 2012 il 79,4% dei sinistri ha generato delle tipo-logie di danno conformi ai principi di applicabilità della convenzione CARD; la percentuale dei sinistri per cui non è stato possibile applicare il sistema di inden-nizzo diretto (per almeno una tipologia di danno) è stata pari al 21,7% (c.d. NO-CARD) (tavola 2). La percentuale dei sinistri rientranti in CARD risulta in lieve dimi-nuzione rispetto a quanto osservato nel 2011 (79,7%); vi potrebbe aver contri-buito l’incremento degli affari sottoscritti da alcune compagnie straniere che ope-rano nel mercato italiano e che non aderiscono alla convenzione di risarcimento diretto. Nel 2010 l’incidenza dei sinistri CARD per il totale dei veicoli era pari a 80,7%, nel 2009 era 79,5%, nel 2008 era 73,1%, mentre nel 2007 risultava infe-riore e pari a 71,2%.
Si evidenzia comunque che, nonostante l’elevata incidenza del numero di sinistri che confluiscono nella gestione CARD, questa riguarda circa il 50% degli oneri complessivi dei risarcimenti r.c.auto. Questa differenza è spiegabile con l’esclusione dalla procedura di risarcimento diretto della maggior parte dei sinistri con danni gravi alla persona, i cui importi risultano particolarmente elevati.
Anno Frequenza Costo medio Velocità di
Sinistri totale sinistri (€) liquidazione (**)
2006 (*) 7,47% 4.100 65,2% 2007 7,61% 3.967 67,6% 2008 7,73% 3.913 69,7% 2009 7,77% 3.903 69,0% 2010 7,36% 4.057 70,5% 2011 6,53% 4.345 70,8% 2012 5,64% 4.531 70,3%
(*) Nel 2006 i sinistri considerati sono quelli causati. Dal 2007, con l’introduzione del sistema di risarcimento diretto, i sinistri che si considerano sono quelli “gestiti”, ovvero la somma dei sinistri CARD e dei NOCARD
(**) Percentuale del numero di sinistri liquidati nell’anno di accadimento
Tavola 1 Indicatori tecnici r.c. auto
Analizzando le incidenze per le diverse tipologie di veicoli si può osservare come esistano delle differenze tra settori. In particolare per le autovetture e i motocicli, che insieme costituiscono quasi l’80% dei veicoli assicurati, la percentuale dei sini-stri che sono rientrati nella procedura di indennizzo diretto è compresa tra l’81% e l’84%. Il settore dei ciclomotori è l’unico settore a mostrare un notevole incre-mento dei sinistri rientranti in CARD (da 58,6% del 2011 a 75,3% del 2012); tale andamento è spiegato, come già detto, con l’obbligo dal 13 febbraio 2012 di dotare di targa nuova anche quei mezzi antecedenti al 2006 che potevano ancora circolare con il cosiddetto “targhino”. Per questi ultimi non trova infatti applica-zione la procedura di risarcimento diretto.
Per gli autocarri, che costituiscono circa l’8% dei veicoli, il 64,1% dei sinistri sono rientrati in CARD, con una prevalenza assai più elevata per quelli con peso inferiore a 35 quintali per i quali la percentuale è pari al 70,4%; gli autocarri con peso superiore ai 35 quintali registrano un’incidenza più bassa, pari a circa il 45%. Negli altri settori, invece, confluiscono tutti quei mezzi che non rientrano nelle tipologie già elencate e, in particolare, autotassametri, autobus, macchine agricole, macchine operatrici e tutte le autovetture e i motoveicoli che esulano dall’uso pri-vato e/o che non sono assicurati in bonus malus (ad esclusione comunque di tutti i mezzi assicurati con polizze a libro matricola); anche per questi settori, che costi-tuiscono il 9,2% dei veicoli assicurati, l’incidenza dei sinistri CARD è lievemente diminuita, passando da 60,0% nel 2011 a 59,4% del 2012.
Tavola 2 – Incidenza dei sinistri rientranti in CARD (*)
Motoveicoli Autocarri
Totale Autovetture Motocicli Ciclomotori
Autocarri Autocarri
Altri
settori ad uso Totale ad uso ad uso Totale
peso < a 35 q.li peso > a 35 q.li
settori privato privato privato % veicoli ass.ti 100,0 71,6 11,4 8,1 3,4 7,8 6,4 1,4 9,2 % Sinistri CARD 2012 79,4 84,1 79,9 81,2 75,3 64,1 70,4 44,7 59,4 2011 79,7 84,5 76,5 81,7 58,6 64,9 71,4 45,3 60,0 2010 80,7 85,0 74,9 82,3 51,0 65,9 72,5 46,4 62,5 2009 79,5 84,9 73,1 82,9 43,0 64,5 71,3 44,7 58,4 2008 73,1 80,7 66,4 79,4 31,3 55,6 62,4 37,8 57,6 2007 71,2 78,8 59,5 77,7 16,3 52,4 59,4 34,4 34,7 % Sinistri NOCARD 2012 21,7 16,9 21,7 20,5 26,2 36,9 30,4 56,2 42,2 2011 21,1 16,2 24,7 19,6 42,4 35,7 29,2 55,3 40,9 2010 20,0 15,7 26,2 18,9 49,7 34,5 28,0 54,1 38,4 2009 21,2 15,6 27,8 18,1 57,8 36,0 29,2 55,6 42,9 2008 27,5 19,9 34,4 21,4 69,5 44,9 38,0 62,8 44,0 2007 29,0 21,4 40,7 22,8 83,4 47,8 40,7 65,7 65,1
(*) Elaborazione su dati della statistica trimestrale r.c. auto. Un sinistro può avere partite di danno che rientrano sia in CARD che in NO-CARD e quindi essere conteggiato in entrambe le tipologie. Per tale motivo la somma delle due percentuali per ogni settore può anche essere superiore al 100%
Frequenza dei sinistri gestiti. Nel 2012 tale indicatore, per il totale dei settori, è stato pari a 5,64% (era 6,53% nel 2011, 7,36% nel 2010, 7,77% nel 2009, 7,73% nel 2008 e 7,61% nel 2007) con una diminuzione del 13,7% nell’ultimo anno. Per il terzo anno consecutivo, dopo altrettanti anni (dal 2007 al 2009) in cui l’indicatore aveva registrato incrementi costanti, si assiste a un miglioramento della sinistrosità, con la frequenza sinistri che si attesta al valore più basso regi-strato negli ultimi anni (tavola 3).
Diverse sono le motivazioni per cui si è assistito a una inversione di tendenza di questo indicatore. In primo luogo vi può avere contribuito un minor utilizzo degli autoveicoli, come dimostra il calo di quasi il 10% nei consumi di carburanti nel 2012, dovuto sia al considerevole rincaro del loro prezzo sia alle limitate disponibilità eco-nomiche delle famiglie italiane a causa dell’inasprirsi della crisi economica. Potrebbe avere contribuito anche la crescente intensificazione, da parte delle compagnie, delle misure di contrasto alle frodi nell’assicurazione r.c. auto. In aggiunta si segnala che anche nel 2012 continua a crescere il numero di assicurati che fanno ricorso all’au-toliquidazione dei sinistri di importo contenuto, come risulta anche dalle richieste giunte in tal senso alla Stanza di Compensazione gestita presso la CONSAP. Analizzando le diverse tipologie di veicoli, il settore dei motocicli è quello che nel 2012 ha registrato il miglioramento della frequenza sinistri più evidente (-17,8%).
Tavola 3 – Frequenza dei Sinistri Gestiti per tipologia di veicolo (*)
Motoveicoli Autocarri
Totale Autovetture Motocicli Ciclomotori
Autocarri Autocarri
Altri
settori ad uso Totale ad uso ad uso Totale
peso < a 35 q.li peso > a 35 q.li
settori privato privato privato Sinistri GESTITI 2012 5,64% 6,22% 3,23% 3,60% 2,35% 3,62% 5,66% 8,81% 3,62% 2011 6,53% 7,21% 3,85% 4,38% 2,71% 4,24% 6,43% 9,80% 4,24% 2010 7,36% 8,18% 4,10% 4,73% 2,87% 5,23% 7,10% 10,74% 5,23% 2009 7,77% 8,59% 4,56% 5,36% 3,12% 5,59% 7,42% 11,28% 5,59% 2008 7,73% 8,47% 4,47% 5,28% 3,17% 5,99% 7,81% 12,64% 5,99% 2007 7,61% 8,30% 4,33% 5,03% 3,28% 4,29% 8,85% 14,37% 4,29% Sinistri CARD 2012 4,52% 5,20% 2,57% 2,91% 1,76% 2,14% 3,97% 3,92% 2,14% 2011 5,21% 6,02% 2,90% 3,53% 1,57% 2,51% 4,54% 4,38% 2,51% 2010 5,95% 6,92% 3,05% 3,87% 1,46% 3,25% 5,12% 4,95% 3,25% 2009 6,17% 7,19% 3,28% 4,37% 1,32% 3,21% 5,21% 4,97% 3,21% 2008 5,66% 6,60% 2,87% 4,05% 0,96% 3,34% 4,71% 4,61% 3,34% 2007 4,98% 5,90% 2,39% 3,65% 0,49% 1,32% 4,39% 4,09% 1,32% Sinistri NOCARD 2012 1,18% 1,08% 0,72% 0,76% 0,64% 1,57% 1,77% 5,09% 1,57% 2011 1,38% 1,24% 1,01% 0,91% 1,22% 1,84% 1,99% 5,75% 1,84% 2010 1,47% 1,32% 1,10% 0,92% 1,48% 2,08% 2,05% 6,02% 2,08% 2009 1,64% 1,42% 1,34% 1,03% 1,91% 2,53% 2,29% 6,64% 2,53% 2008 2,13% 1,85% 1,69% 1,24% 2,42% 2,90% 3,26% 8,74% 2,90% 2007 2,64% 2,38% 1,98% 1,39% 2,88% 3,04% 4,50% 10,59% 3,04%
(*) Con l’esclusione dei sinistri tardivi, vale a dire dei sinistri accaduti nell’anno ma denunciati successivamente. Tali sinistri rappresentano un ulteriore 10-15% rispetto al numero percentuale indicato
Ma anche gli altri settori presentano un andamento positivo di tale indicatore: per le autovetture e i ciclomotori si registra una diminuzione di oltre il 13% mentre per gli autocarri il miglioramento è di circa il 15%.
Velocità di liquidazione. I sinistri che sono stati definitivamente liquidati nel primo anno di osservazione (cosiddetta velocità di liquidazione) rappresentano il 70,3% del totale dei sinistri gestiti. Tale percentuale è in lieve diminuzione rispetto a quella del 2011 quando era pari a 70,8% e lo stesso andamento si è registrato per tutti i settori (tavola 4). È possibile effettuare un’analisi più dettagliata della velocità di liquidazione considerando le due diverse tipologie di sinistri gestiti dalle imprese, ovvero i sinistri CARD e quelli NO-CARD. A livello totale, la velocità di liquidazione dei sinistri CARD è passata da 77,3% nel 2011 a 76,7% nel 2012, mentre quella dei sinistri che non sono rientrati nella procedura di risarcimento diretto si è attestata a 47,5% (era 47,1% nel 2011). Tale differenza è spiegata dal fatto che, oltre ai sinistri tra più veicoli, nella tipologia NO-CARD rientrano le partite con rilevanti danni alla persona (invalidità permanente del conducente non responsabile superiore a 9 punti, i danni ai passanti e i danni ai terzi trasportati sul veicolo responsabile assicurato dall’impresa) che richiedono generalmente tempi più lunghi per la completa definizione. Anche a livello di singolo settore si registrano gli stessi andamenti, fatta eccezione per i ciclomotori e conseguente-mente per tutti i motoveicoli. Come già detto, per tale settore si è registrato un incremento sostanziale della quota di sinistri rientranti in CARD e questo ha di conseguenza influito sugli indicatori tecnici a livello di singola tipologia di gestione.
Tavola 4 – Velocità di liquidazione (%) per numero dei sinistri gestiti nel primo anno di osservazione
Motoveicoli Autocarri
Totale Autovetture Motocicli Ciclomotori
Autocarri Autocarri
Altri
settori ad uso Totale ad uso ad uso Totale
peso < a 35 q.li peso > a 35 q.li
settori privato privato privato % Sinistri GESTITI 2012 70,3 71,7 52,4 51,7 55,0 68,7 69,8 65,4 72,7 2011 70,8 72,3 54,2 52,5 60,0 69,5 70,6 66,2 72,7 2010 70,4 71,8 55,1 52,8 62,5 69,5 70,5 66,2 71,3 2009 69,0 70,3 54,5 52,2 61,9 68,0 68,9 65,2 72,4 2008 69,7 71,1 57,4 54,4 65,6 68,5 70,1 64,3 69,3 2007 67,6 69,0 56,3 52,8 64,7 65,9 67,9 61,1 66,5 % Sinistri CARD 2012 76,7 78,2 57,4 57,2 57,9 76,3 77,9 68,9 76,4 2011 77,3 78,8 58,4 58,2 59,3 77,1 78,6 70,2 77,4 2010 76,1 77,6 58,3 57,9 60,2 76,0 77,5 69,1 74,5 2009 74,8 76,2 57,3 57,4 56,8 74,6 76,1 67,5 75,9 2008 75,6 77,3 58,9 59,3 56,1 74,5 76,4 66,1 72,3 2007 73,9 75,3 57,5 58,2 49,2 72,5 74,6 63,6 69,2 % Sinistri NOCARD 2012 47,1 42,6 34,2 29,7 46,9 56,6 52,8 62,8 66,6 2011 47,5 42,4 42,1 29,9 61,3 57,4 53,6 63,6 66,5 2010 46,5 40,7 44,7 29,1 63,6 56,4 52,3 62,6 64,5 2009 46,6 40,4 46,1 28,6 62,8 55,2 51,3 61,2 64,6 2008 53,3 48,8 54,4 37,2 68,6 61,3 60,5 62,5 63,7 2007 58,1 52,8 61,6 38,7 76,5 66,4 65,8 67,3 73,7
Per tale motivo la velocità di liquidazione dei sinistri NO-CARD è diminuita sensi-bilmente in quanto sono stati esclusi da tale tipologia i sinistri di piccola entità e rapidamente liquidabili che avevano i requisiti per rientrare nella procedura di risarcimento diretto (ma che non potevano a causa del tipo di targa).
Costo medio dei sinistri. Dopo tre anni in cui l’introduzione dell’indennizzo diretto aveva prodotto effetti positivi sul costo medio dei sinistri (dal 2006 al 2009 la diminuzione complessiva è stata circa del 5%), nel 2010 questa tendenza sembra invertirsi, accentuandosi nel 2011 e continuando poi anche nel 2012 con un incre-mento di circa il 4%. Tale crescita potrebbe essere spiegata dalla diminuzione dei sinistri di lieve entità, grazie all’introduzione dell’obbligo di accertamenti clinico-strumentali per le lesioni micro-permanenti (i sinistri rimanenti sono mediamente di importo più elevato). Potrebbe, inoltre, avere contribuito anche il maggior ricorso all’autoliquidazione dei sinistri da parte degli assicurati, dal momento che ha eliminato dal sistema alcuni di quelli di importo più contenuto (tavola 5). Quando si confrontano i costi medi dei sinistri delle diverse gestioni CARD e NO-CARD occorre tenere presente che le variazioni possono essere influenzate dalla diverse incidenze dei sinistri nelle tipologie di gestione dovute a variazioni nella procedura di risarcimento intercorse negli anni. Il costo medio dei sinistri CARD, che è diminuito del 3% rispetto all’anno precedente (da 2.750 euro a 2.669 euro), è stato influenzato particolarmente dall’introduzione dell’obbligo di accertamenti clinico-strumentali per le lesioni micro-permanenti, che rientrano per la quasi tota-lità in tale gestione. L’incremento del costo medio dei sinistri che non sono entrati nel sistema di risarcimento diretto (+12%) può aver contribuito l’aumento dei sini-stri per il settore dei ciclomotori che rientrano in CARD, escludendo così i sinisini-stri di piccola entità che avevano i requisiti per rientrare nella procedura di risarcimento diretto (ma che non potevano a causa del tipo di targa).