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Il ruolo dell’Università “Ss Cirillo e Metodio” di Skopje e del Dipartimento di Lingua e Letteratura italiana

Aleksandra Saržoska

2 Il ruolo dell’Università “Ss Cirillo e Metodio” di Skopje e del Dipartimento di Lingua e Letteratura italiana

L’Università “Ss. Cirillo e Metodio” di Skopje, in primis la Facoltà di Filologia “Blaže Koneski”, nelle loro modeste risorse, non si sono mai sottratte ad affrontare le sfide del tempo, come a poter soddisfare la domanda sempre più alta di apprendimento della lingua e cultura italiane. A tal riguardo, ritengo sia doveroso ricordare che gli esordi dell’insegnamento dell’italiano presso la nostra Facoltà risalgono al lontano 1959, quando presso la Facoltà di Filosofia fu istituito il corso biennale di Lingua italiana. Nel 1977 ci fu il passaggio dagli studi biennali a quelli triennali, il che avrebbe significato ingegnarsi per innescare processi di miglioramento della didattica della lingua e letteratura italiane. Per andare incontro al sempre acceso interesse nei confronti della lingua italiana, grazie agli sforzi compiuti da tutto lo staff del nostro Dipartimento, dall’Ambasciata d’Italia e dall’Università “Ss. Cirillo e Metodio” di Skopje, nel novembre del 1997 è stato istituito il corso quadriennale di laurea in Lingua e letteratura italiana.

Il più giovane corso di laurea creato presso la nostra Facoltà ha significato una svolta decisiva allo sviluppo e alla diffusione della lingua e della cultura italiane. Un importante passo avanti, salutato con grande entusiasmo dalle nostre istituzioni e autorità accademiche e da quelle italiane (Ambasciata, MAE) che hanno dato un enorme contributo alla creazione del corso in oggetto.

Oggi, nonostante le nostre perplessità iniziali, il nostro Corso vanta più di 640 iscritti e con orgoglio sentiamo di affermare che a iscriversi sono i migliori. Non meno rilevante il fatto che oggi i nostri neolaureati, che sono in tanti, svolgono senza ombra di dubbio un ruolo importante nel diffondere quotidianamente la lingua e la cultura italiane in Macedonia.

2.1 Il Corso di laurea in Lingua e Letteratura italiana

presso la Facoltà di Filologia “Blaže Koneski” di Skopje

Come abbiamo già detto, il Corso di laurea in Lingua e Letteratura italiana quadriennale è il più giovane corso di laurea istituito presso la nostra Università e per il cui avviamento è stato reso necessario organizzare adeguatamente i programmi da adottare e creare il curricolo universitario. Cioé, prima di dare l’avvio al Corso è stato necessario studiare i programmi di studio adottati nell’insegnamento dell’italiano come L2, adottati da diverse Università dei Balcani come, l’Università di Belgrado, Salonicco, Sofia, Zagabria, Ljubljana, e nel confronto con questi è stato possibile redigere i nostri.

È ovvio che non potevamo andare oltre la struttura dei piani di studio adoperati dagli altri dipartimenti di lingue straniere attivati presso la nostra Facoltà.

Nel novembre del 1997, si ha una svolta decisiva per lo sviluppo e per la diffusione della lingua e della cultura italiane. Due sono stati i fattori che hanno permesso l’attivazione del Corso di laurea in Lingua e Letteratura italiana. Il primo è stato senza ombra di dubbio l’incarico al professore Italo Bertoni in qualità di docente di Letteratura presso il nostro Dipartimento. Il secondo fattore è stato ovviamente l’interesse, sempre in crescente aumento, nei confronti dell’italiano e della sua cultura.

Dicevamo che è stato fatto il mitico passo avanti e vi posso assicurare che non è stato facile, ma si sa, per quanto ogni inizio possa essere faticoso e difficile, esso rappresenta pur sempre una sfida che può dare comunque grandi soddisfazioni. Si sono così iscritte le prime nostre 20 matricole, studenti che avevano poca o nessuna conoscenza dell’italiano, il che non poteva che comportare ovvi problemi pratici.

Il maggiore problema era rappresentato dal fatto che gli studenti si vedevano obbligati a compiere sforzi enormi nel seguire le lezioni di alcune discipline previste dal nostro programma, non essendo esattamente rivolto agli studenti che si avvicinavano per la prima volta allo studio della lingua italiana. È probabile, quindi, che nell’impostazione del Corso ci fossero delle falle, delle lacune. Forse non eravamo pronti a compiere il grande passo, o

esigevamo troppo dai nostri studenti. Nonostante le nostre prime perplessità, ci siamo messi di buona lena e in breve tempo siamo riusciti a conseguire buoni risultati e siamo fieri di questo.

2.2 Nuove tendenze e nuovi curricula

Nel nostro Paese i nuovi programmi di studio sono stati dettati dalla necessità di svecchiamento delle discipline universitarie e dal loro necessario allineamento alle tendenze europee e mondiali. Essi si rifanno al sistema europeo dei crediti, organizzati sul modello di quelli adoperati da diverse università europee. Gli studenti del nostro Dipartimento hanno la possibilità di scegliere le materie che più gli aggradano, di costruire il proprio piano di studi in base alle proprie aspirazioni ed esigenze personali. Ogni materia ha un codice e può essere di natura obbligatoria, facoltativa, con un insegnamento a scelta. A ciascun modulo corrisponde un numero preciso di crediti che varia a seconda della tipologia delle discipline insegnate.

Analizzando la situazione, ci troviamo di fronte a un sistema che comporta l’aggiornamento continuo della materia insegnata come anche l’approfondimento delle conoscenze, il che obbliga lo studente a frequentare regolarmente le lezioni, in modo particolare le esercitazioni di lingua. Per ciascuna materia è prevista una prova di esame scritta o orale (oppure entrambe).

La Laurea in Lingua e Letteratura italiana presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Skopje si consegue dopo quattro anni di studio, divisi in 8 semestri (il programma di studi si articola in insegnamenti semestrali, anziché annuali) con 2 indirizzi principali: indirizzo glottodidattico e indirizzo traduttori e interpreti. I primi due semestri sono propedeutici. Per conseguire il diploma di laurea lo studente deve aver conseguito in totale almeno 240 crediti (30 per ciascun semestre).

La nostra Università e il nostro Dipartimento sono pienamente consapevoli del considerevole valore che l’adozione del nuovo sistema dei crediti ha assunto, soprattutto tenuto conto che esso offre ai nostri studenti maggiori possibilità di orientamento e d’inquadramento professionali. Non si può inoltre trascurare un particolare rilevante, e cioè che le nuove lauree saranno riconosciute dall’Unione Europea. Ciò sottintende, come abbiamo già sopra osservato, che un giorno i nostri studenti potranno sentirsi cittadini europei e ricoprire il ruolo di membri pressoché effettivi di questa società.

2.3 La collaborazione scientifica

Negli ultimi anni il nostro Dipartimento ha intrapreso ed è stato testimone di un considerevole numero di attività nell’ambito della collaborazione scientifica come ad esempio:

• un ciclo di lezioni tenute da eminenti studiosi come i professori Bertinetto, Mollica, Guaragnella e le professoresse Paola Bianchi de Vecchi, Vanna Zaccaro, Neli Radanova, Anna Comodi, Rosella Abbaticchio e Annarita Taronna (alcune andate in video conferenza);

• un ciclo di incontri con gruppi di studiosi e riercatori dell’Università Cattolica di Milano e della “Ca’ Foscari” di Venezia;

• un ciclo di work-shop organizzati in collaborazione con l’Università per stranieri di Perugia tenuti dalle professoresse Anna Comodi, Paola Bianchi de Vecchi ed Elisabetta Chiacchella;

• un ciclo di corsi di aggiornamento, organizzati in collaborazione con l’Università per stranieri di Perugia, e la “Ca’ Foscari” di Venezia;

• un congruo numero di progetti nazionali e internazionali, come quelli che la nostra Facoltà ha fatto in collaborazione con le Università degli Studi di Bari, di Perugia, della Calabria, di Roma, di Napoli e che ha coinvolto anche università non italiane, come quelle di Salonicco, Eichstatt, Tirana, Niksic, Maribor, Valona;

• un considerevole numero di progetti che si sono rivelati molto proficui sia in materia di scambio di docenti, sia di studenti come i seguenti: il progetto Tempus (JEP 18101-2003) New Curriculum Model for Italian Studies; il Dizionario degli italianismi, a cura di Luca Serianni, Utet; il progetto

Comunicazione interculturale: i rapporti linguistici e letterari italo- macedoni (2010-2011); il South East Europe Project for the Advancement of Language Studies SEEPALS, (511116-Tempus-1-2010-1-XM-Tempus-

jpcr); il progetto 2010 per l’allestimento di laboratori per ricerca e l’insegnamento presso la Facoltà di Filologia “Blaže Koneski”, finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione macedone; La traduzione e la

didattica dell’italiano LS, un progetto internazionale che la nostra facoltà

sta portando avanti in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, finanziato dall’Università “Ss Cirillo e Metodio” di Skopje.

Nell’ambito di questi Progetti è stato organizzato un congruo numero di convegni internazionali tra cui:

Convegno internazionale: Nuove tendenze e nuovi curricula

nell’insegnamento della lingua e della letteratura italiana, Università

28 0ttobre 2005, Progetto Europeo Tempus, New Curriculum model for

italian studies;

Convegno internazionale: Studi italiani e il sistema universitario europeo, Università “Ss Cirillo e Metodio”, Facoltà di Filologia “Blaže Koneski”, Skopje, 22-28 febbraio 2007 Progetto Europeo Tempus, New Curriculum

Model for Italian Studies;

Convegno internazionale: Lingua, letteratura e cultura italiana, Università “Ss Cirillo e Metodio”, Facoltà di Filologia “Blaže Koneski”, Skopje, 29- 30 ottobre 2009;

Convegno internazionale in occasione dei 55 anni di Studi italiani: Parallelismi linguistici, letterari e culturali, Università “Ss Cirillo e

Metodio”, Facoltà di Filologia “Blaže Koneski”, Ohrid, 13-14 settembre 2014.

3 L’insegnamento dell’italiano nelle scuole elementari,