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USA-Arabia Saudita: questione di petrolio e sicurezza

3. Breve excursus sull’Arabia Saudita: complessità socio-culturali e geopolitica

3.1 USA-Arabia Saudita: questione di petrolio e sicurezza

Seppur non vicini territorialmente, forti sono le relazioni che l’Arabia Saudita ha stipulato con gli Stati Uniti. Questi ultimi sono stati instancabili fornitori di tecnologia e know-how, in grado di fornire all’Arabia Saudita gli strumenti di cui necessitava per imporre la sua presenza sul panorama internazionale e trasformarsi ben presto in quel Paese ricco di contraddizioni, ma a suo modo moderno, che è divenuto oggi270.

I rapporti entro i due Paesi si sono configurati, come rapporti di convenienza; la strada che questi hanno percorso può essere rintracciata su due binari paralleli: il petrolio e la sicurezza. Il petrolio è stato essenziale per la maturazione degli interessi statunitensi nel Paese. La posizione privilegiata che l’Arabia Saudita riveste in seno all’OPEC e l’importanza che l’OPEC ricopre agli occhi degli Stati Uniti, sono utili a far capire quanto cruciale possa essere per gli USA il mantenimento di un clima disteso di dialogo e cooperazione con l’Arabia Saudita. Le contingenze storiche che hanno minacciato più volte di intaccare più di settant’anni di vicinato, hanno mostrato senza mezze misure agli Stati Uniti l’impossibilità di lasciare che queste relazioni proseguano per inerzia nella mancanza di una cornice di regole e impegni vicendevoli; tra queste spiccano le vicende di New York dell’11 settembre 2001. Sulla scia del clima favorevole al rilancio delle relazioni commerciali tra Arabia Saudita e Stati Uniti che ha caratterizzato gli anni immediatamente successivi all’attacco alle Torri Gemelle, le due parti si sono unite, nel 2003, in un accordo271 nel quadro del quale si impegnavano ad intensificare gli scambi di beni e servizi; prendere misure appropriate volte ad incoraggiarne lo scambio e assicurare condizioni favorevoli per lo sviluppo a lungo termine e la diversificazione dei commerci;

269 T. Niblock, Saudi Arabia: Power, Legitimacy and Survival, New York, Routledge, 2006. 270 Lippman, Inside the Mirage, New York, Basic Books, 2005, p. 4.

271 Il cui titolo completo è “Accordo tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo del Regno di Arabia Saudita Riguardante lo Sviluppo del Commercio e Relazioni di Investimenti”.

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promuovere un clima favorevole al commercio e agli investimenti ed agevolare i contatti tra i rispettivi settori privati. Nello schema del medesimo accordo si stabiliva la formazione di un Consiglio Congiunto sul commercio e sugli Investimenti (“il Consiglio”), composto da rappresentanti di entrambe le parti coinvolte272.

Quello che è innegabile, tuttavia, è che l’Arabia Saudita abbia intrapreso, negli ultimi anni, un processo di lento e graduale affrancamento dalla dipendenza esclusiva dagli Stati Uniti, seppur nella consapevolezza che sia stato proprio l’aiuto di Washington a permetterle di godere di un ampio spettro di opzioni economiche delle quali certamente non poteva beneficiare prima, quando gli Stati Uniti prendevano gran parte delle decisioni al suo posto.

Un segnale incontrovertibile della graduale emancipazione saudita dal colosso americano è stato rappresentato dalla progressiva apertura dei suoi mercati a nuovi partner asiatici; Cina, Corea, Giappone, solo per citarne alcuni, sono degli alleati commerciali estremamente importanti: basti pensare che a partire dal 2009 la Cina ha rubato il primato di principale partner per le esportazioni agli Stati Uniti273.

Il secondo grande filone delle relazioni tra Stati Uniti ed Arabia Saudita percorre la strada della sicurezza, più marcatamente della sicurezza regionale, della lotta al terrorismo e della non proliferazione nucleare274. Le relazioni di

sicurezza tra l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti costituiscono da sempre una delle vocazioni principali della cooperazione tra i due Paesi275. È stato a partire dalla fine della seconda Guerra Mondiale che gli USA hanno cominciato a costituire un modello di riferimento irrinunciabile per lo sviluppo, l’addestramento e l’armamento delle forze militari saudite.

Le dinamiche di sicurezza entro i due partner si muovono, a partire dal 1953, all’interno della cornice della USMTM (United States Military Training

Mission in Saudi Arabia), siglata nell’ambito dell’accordo denominato “U.S.- Saudi Mutual Defense Assistance Agreement”; attraverso la USMTM il

272 Agreement Between the Government of the United States of America and the Government of the Kingdom of Saudi Arabia Concerning the Development of Trade and Investment Relations, da www.ustr.gov/sites/default/files/uploads/agreements/rifa/asset_upload_file304_7740.pdf 273 The Observatory Of Economic Complexity, http://atlas.media.mit.edu/country/sau

274 G. F. Gause III, Saudi Arabia in the new Middle East, New York e Washington D. C., Council on Foreign Relations, 2011, p. 27

275 A.H. Cordesman, Saudi Arabia: National Security in a Troubled Region, Santa Barbara, CA, ABC-CLIO, 2009, p. 4

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Dipartimento della Difesa statunitense si interfacciava con il Ministero della Difesa e dell’Aviazione saudita (MODA) e le forze armate saudite. La USMTM lavora sotto il Comando Centrale statunitense al fine di «Assistere e consigliare le forze armate saudite riguardo agli equipaggiamenti, i piani, l’organizzazione, le procedure amministrative, i metodi di addestramento e la condotta di tale addestramento»276; essa è oggi regolata dall’USMTM Agreement del 1977. L’Arabia Saudita rappresenta inoltre uno dei maggiori acquirenti di armi statunitensi. Nell’oltre mezzo secolo che va dal 1950 al 2006, i sauditi hanno ricevuto armi da Washington per un ammontare di oltre 62 miliardi di dollari statunitensi, importando il 19% del totale delle armi vendute dagli statunitensi nel corso della loro storia277.

Infine, la lotta contro il fanatismo religioso e l’estremismo islamico perpetrate dagli Stati Uniti non sarebbero state possibili senza il sostegno e la partecipazione attiva dell’Arabia Saudita; gli Stati Uniti, certamente, hanno svolto il ruolo di attori principali e facilitatori della lunga marcia verso il conseguimento della ricchezza, oltre che di garanti della sicurezza in Arabia Saudita; questo processo di “importazione del benessere”, è andato avanti di pari passo con dilemmi e pressioni che hanno minacciato di rovesciare o quantomeno incrinare le tradizionali strutture di potere delle società Arabe278. Viceversa, dei

tanti Paesi-chiave vitali per gli interessi economici e strategici di Washington, l’Arabia Saudita è il più controverso. I riflettori internazionali puntati, dopo gli eventi dell’11 settembre del 2001, su questa fetta di Penisola Arabica, ne hanno mostrato sì le ombre, ma anche le luci e i punti di forza; malgrado ciò il Paese è ancora, agli occhi di molti americani, uno stereotipo fatto di petrolio, terrorismo e rigorismo esasperato.

276 USMTM Mission Statement, da http://www.usmtm.sppn.af.mil/

277 A. Cordesman, Saudi Arabia: National Security, Boston, Greenwood Publishing Group, 2005, p. 4.

278 W.B. Quandt, Saudi Arabia in the 1980’s: Foreign Policy, Security, and Oil, Washington D. C., Brookings Institution Press, 1981, p. 64.

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