Capitolo 3 Analisi dei risultati
3.2 Analisi dei risultati della ricerca
3.2.9 Valutazione generale del prodotto, Disponibilità all’acquisto, Passaparola
“Disponibilità all’acquisto” e il “Passaparola”. Per queste variabili, i rispondenti al questionario hanno dato punteggi da 1 a 9 per la prima variabile e da 1 a 7 per le altre due. Si analizza, in prima istanza, il T-test e l’ANOVA delle tre variabili considerate rispetto alle variabili indipendenti.
Per quanto riguarda la variabile indipendente punto vendita, il primo output derivante dal T- test è riportato nella Figura 3.71.
Figura 3.71: Group Statistics Punto vendita. Fonte: Elaborazione software SPSS.
In media, i soggetti hanno attribuito ad un prodotto venduto presso un punto vendita specializzato (invece che presso un punto vendita della grande distribuzione), una migliore valutazione [M = 6,82, SE = 0,192), una maggiore disponibilità all’acquisto (M = 4,79, SE = 0,169) e una maggiore propensione a diffondere un passaparola positivo (M = 4,82, SE = 0,129).
La Figura 3.72 mostra il Test di Levene e il t-test.
Il Test di Levene non è significativo in nessuno dei tre casi (sign > 0,05) quindi si ipotizza che le varianze sono approssimativamente uguali. Guardando la prima riga per ciascuna variabile dipendente, si rileva inoltre che il t-test non è significativo, quindi si conferma che le medie tra i due gruppi di soggetti sono uguali. Pertanto, non vi è alcuna differenza tra il livello medio di valutazione, disponibilità di acquisto e propensione ad un passaparola positivo dei consumatori nei confronti di un prodotto venduto presso un punto vendita specializzato e un prodotto venduto presso un punto vendita della grande distribuzione.
La Figura 3.73 rappresenta l’ANOVA tra le variabili dipendenti e la variabile indipendente punto vendita per verificare se vi è una relazione statisticamente significativa.
Figura 3.73:ANOVA Valutazione prodotto, Disponibilità di acquisto, Word of mouth BY Scenario. Fonte: Elaborazione software SPSS.
F ha un valore nettamente superiore ad uno per tutte e tre le variabili dipendenti, quindi la manipolazione sperimentale ha avuto effetto sulle tre variabili e si rifiuta l’ipotesi nulla. Il livello di significatività è 0,000 quindi si rileva che le relazioni tra valutazione
del prodotto e punto vendita, disponibilità di acquisto e punto vendita, passaparola e punto vendita sono perfettamente significative.
Inoltre, per quanto riguarda la variabile indipendente prezzo, si analizza la prima tabella (Figura 3.74).
Figura 3.74: Group Statistics Prezzo. Fonte: Elaborazione software SPSS.
I partecipanti hanno attribuito, in media, ad un prodotto venduto ad un prezzo nella media (invece che ad un prodotto venduto ad un prezzo alto), una migliore valutazione del prodotto (M = 7,05, SE = 0,160), una maggiore disponibilità di acquisto (M = 5,18, SE = 0,148) e una maggiore propensione a diffondere un passaparola positivo (M = 4,84, SE = 0,107).
La Figura 3.75 rappresenta il secondo output ottenuto con l’Indipendent T-test.
Figura 3.75: Indipendent T-test Prezzo. Fonte: Elaborazione software SPSS.
Dall’Indipendent T-test realizzato sulla variabile indipendente prezzo si rileva che, il Test di Levene è significativo in tutti e tre i casi (sign < 0,05) quindi si acquisisce confidenza nell’ipotesi che le varianze siano significativamente diverse e la loro ipotesi di omogeneità è violata. Guardando la seconda riga, il t-test presenta un livello di significatività inferiore a 0,05 per la variabile valutazione prodotto e disponibilità di acquisto, mentre presenta un livello di significatività superiore a 0,05 per la variabile passaparola. Pertanto, le medie tra i due gruppi di soggetti sono diverse nei primi due casi e uguali nell’ultimo caso. Non vi è quindi alcuna differenza tra il livello medio di passaparola positivo che i soggetti sono disposti a diffondere nei confronti di un prodotto venduto ad un prezzo medio e un prodotto venduto ad un prezzo alto. Mentre, vi è una differenza statisticamente significativa tra la valutazione del prodotto e la
disponibilità di acquisto dei soggetti nei confronti di un prodotto con un prezzo alto e un prodotto con un prezzo nella media.
La Figura 3.76 mostra l’ANOVA tra le variabili dipendenti considerate e la variabile indipendente prezzo.
Figura 3.76:ANOVA Valutazione prodotto, Disponibilità di acquisto. Word of mouth BY Scenario. Fonte:
Elaborazione software SPSS.
F ha un valore superiore ad uno in tutti e tre i casi quindi la manipolazione sperimentale ha avuto effetto sulle variabili e si rifiuta l’ipotesi nulla. Per quanto riguarda invece l’analisi della forza della relazione, il livello di significatività è inferiore a 0,05 nel caso della variabile valutazione prodotto e disponibilità di acquisto mentre è superiore a 0,05 nel caso del passaparola. Quindi, si conclude che la relazione tra valutazione prodotto
e prezzo e la relazione tra disponibilità di acquisto e prezzo è statisticamente significativa mentre non vi è alcuna relazione tra la variabile passaparola e prezzo.
Infine, si analizza il t-test per la variabile indipendente località di produzione (Figura 3.77).
I soggetti hanno attribuito ad un prodotto realizzato nella sua località di produzione originale (invece che ad un prodotto realizzato in un luogo diverso da quello
originario), in media, una migliore valutazione (M = 7,28 SE = 0,153), una maggiore disponibilità di acquisto (M = 5,39, SE = 0,147) e una maggiore propensione a diffondere un passaparola positivo (M = 5,21, SE = 0,109).
Il secondo output derivante dal t-test è rappresentato nella Figura 3.78.
Figura 3.78: Indipendent T-test Località di produzione. Fonte: Elaborazione software SPSS.
Si rileva che il Test di Levene è significativo nel caso della valutazione del prodotto e disponibilità di acquisto (sign < 0,05) e non significativo per il passaparola (sign < 0,05). Quindi nei primi due casi le varianze sono significativamente diverse mentre nel caso del passaparola uguali. Inoltre, il livello di significatività del t-test è inferiore a 0,05 quindi si rifiuta l’ipotesi nulla e si conclude che le medie tra i due gruppi di soggetti sono diverse. Pertanto, vi è una differenza statisticamente significativa tra il livello medio di valutazione del prodotto, disponibilità di acquisto e passaparola nei confronti di un prodotto realizzato nel suo luogo di produzione originario e un prodotto realizzato in un luogo diverso da quello originario.
La Figura 3.79 mostra l’ANOVA tra le variabili dipendenti considerate e la variabile indipendente località di produzione.
Figura 3.79:ANOVA Valutazione prodotto, Disponibilità di acquisto, Word of mouth BY Scenario. Fonte:
Elaborazione software SPSS.
F è nettamente superiore ad uno in tutti e tre i casi quindi la manipolazione sperimentale ha avuto effetto e si rifiuta l’ipotesi nulla. Per quanto riguarda invece il livello di significatività questo è pari 0,000 quindi si rileva che vi è una relazione perfettamente
significativa tra valutazione prodotto e località di produzione, disponibilità di acquisto e località di produzione e passaparola e località di produzione.
La Figura 3.80 riassume in un grafico i valori medi delle tre variabili dipendenti per ogni variabile indipendente.
Figura 3.80: Grafico medie Prodotto, Acquisto, Passaparola. Fonte: Elaborazione Excel.
Il Grana Padano DOP prodotto nel suo luogo di produzione originario comporta una migliore valutazione (M = 7,28), una maggiore disponibilità di acquisto (M = 5,39) e una maggiore propensione ad un passaparola positivo (M = 5,21) rispetto alle altre modalità delle variabili
indipendenti. La media più bassa, invece, è stata attribuita al prodotto realizzato in un luogo di produzione diverso da quello originario.
Dal grafico inoltre si osserva che per la variabile passaparola, l’unica differenza significativa nei valori medi si ha tra la località di produzione originale e la località di produzione diversa da quella originario. Le altre modalità delle variabili indipendenti risultano avere valori in media simili. Le variabili disponibilità all’acquisto e valutazione prodotto presentano sempre un marcato divario tra la località di produzione originaria e non e tra prezzo alto e prezzo nella media, mentre presentano valori simili tra le modalità della variabile prezzo.
Analizzando congiuntamente le variabili dipendenti e indipendenti con un modello lineare generalizzato multivariato, il primo output che si ottiene è riportato nella Figura 3.81.
Figura 3.81: Descriptive Statistics. Fonte: Elaborazione software SPSS.
Si rileva come nel caso della variabile dipendente valutazione prodotto lo scenario che presenta un valore medio superiore è quello caratterizzato da un prodotto venduto presso un
produzione originaria (M = 7,59) e in corrispondenza di una località di produzione non
originaria si osservano valori medi inferiori. La stessa cosa vale per la variabile dipendente passaparola (M = 5,42). Mentre nel caso della variabile disponibilità di acquisto, lo scenario che presenta il valore medio maggiore è quello caratterizzato non più da un prodotto venduto presso un punto vendita specializzato ma in un punto vendita della grande distribuzione,
ad un prezzo medio e realizzato nella sua località di produzione originaria (M = 5,84)
e si osservano sempre valori più bassi in corrispondenza di una località di produzione diversa da quella originaria.
Il secondo output rappresenta invece l’ANOVA prima di introdurre le covariate (Figura 3.82).
Il punto vendita diventa non significativo per tutte e tre le variabili dipendenti (sign > 0.05), il prezzo rimane significativo per la variabile valutazione prodotto e disponibilità di acquisto (sign<0.05) mentre la località di produzione rimane significativa per tutte e tre le variabili dipendenti.
Infine, l’unica interazione tra variabili indipendenti che risulta essere marginalmente significativa è quella tra prezzo e località di produzione per la variabile passaparola (sign < 0,05) e nel caso della variabile dipendente disponibilità di acquisto è marginalmente significativa l’interazione tra le tre variabili indipendenti (0,05 < sign < 0,10).
Le tre variabili dipendenti sono correlate significativamente solo con la covariata gradimento prodotto (sign < 0.05): quindi si può affermare che all’aumentare del gradimento del Grana Padano DOP, aumenta anche la disponibilità all’acquisto, la valutazione del prodotto e la propensione a diffondere un passaparola positivo, e con la covariata sensibilità al prezzo: pertanto all’aumentare della sensibilità al prezzo, i soggetti rispondenti hanno dato punteggi più alti alla valutazione del prodotto, disponibilità all’acquisto e passaparola.
I livelli di significatività delle variabili indipendenti, nonostante l’introduzione delle covariate, rimangono invariati. Per quanto riguarda invece le interazioni tra le variabili indipendenti, se prima dell’introduzione delle variabili di controllo, l’interazione tra prezzo e punto vendita non era significativa, adesso diviene significativa nel caso della disponibilità all’acquisto. Si perde un po' della significatività della variabile disponibilità all’acquisto in quanto questa è in parte spiegata sia dalla sensibilità al prezzo che dal gradimento del prodotto. Invece, le interazioni tra prezzo e località di produzione e tra le tre variabili indipendenti rimangono significative, la prima per la variabile passaparola e la seconda per la variabile disponibilità di acquisto, anche se si perde un po' della loro significatività rispetto a prima visto che adesso parte della loro significatività è spiegata dalle covariate gradimento e sensibilità al prezzo.
Infine, si analizzano i valori medi di ogni scenario dopo l’introduzione delle covariate (Figura 3.84).
Figura 3.84: Descriptive Statistics con covariate. Fonte: Elaborazione software SPSS.