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La valutazione degli impatti sul paesaggio: Lo stato dei luoghi post operam

La valutazione dello stato dei luoghi post operam leggibile graficamente attraverso gli apparati cartografici del progetto può essere descritta in termini più analitici attraverso le voci proposte dal D.P.C.M. 12/12/2005 come aspetti da verificare e da stimare ai fini di una valutazione delle relazioni che il progetto instaura con il suo contesto paesaggistico. Il decreto propone due ordini di valutazioni:

il primo descrive quali sono state le principali modifiche ed alterazioni del contesto indotte dal progetto; il secondo riguarda la valutazione a livello sistemico delle alterazioni prodotte sul sistema delle relazioni paesaggistiche fra gli elementi che cosituiscono il paesaggio.

Di seguito si presentano le scheda che raccolgono e descrivono ciascuna delle voci indicate nel citato decreto e che permettono una lettura sintetica di tali aspetti.

6.1. SCHEDA DELLE PRINCIPALI MODIFICAZIONI ED ALTERAZIONI

Modificazioni della morfologia Il sistema delle opere previste interviene in termini morfologici sul sistema paesaggistico in termini di ricostituzione di alcuni elementi matrice del paesaggio originario, sia come paesaggio della memoria, sia come paesaggio dei processi ecologici: lungo l’interfaccia fra spiaggia e strada, si prevede la ricostituzione del sistema dunare originario, attraverso interventi di ingegneria naturalistica che ricostituiscono una continuità del profilo dunare e delle coperture del manto vegetale.

L’altezza del nuovo sistema dunare (circa 1 metro) sarà tale da non interrompere il legame di relazione visiva che si istituisce fra i fruitori del Lungomare ed il mare stesso.

Modificazioni della compagine

vegetale La compagine vegetale sarà oggetto di riqualificazione e di tutela attraverso le scelte progettuali: di tutela perché la localizzazione dei deck costituisce il presupposto per la istituzione di specifici punti di accesso alla spiaggia, in modo da limitare il calpestio sulle altre aree, prevenendo l’ulteriore degrado della vegetazione esistente; di riqualificazione in quanto, componente strutturale del progetto è la ricostituzione dei processi naturali attualmente in condizioni di degrado e rischio di irreversibilità.

Modificazioni dello skyline naturale o

antropico Lo skyline naturale verrà modificato in modo da integrare nella fascia dell’ecofiltro il nuovo andamento dei profili dunari, ricostituendo una cornice di naturalità per il retrospiaggia

Modificazioni della funzionalità ecologica, idraulica e dell’equilibrio idrogeologico e le ripercussioni sull’assetto paesaggistico

L’intero sistema della funzionalità ecologica, idraulica ed idrogeologica entra a far parte di un articolato progetto di ingegneria naturalistica che si basa su azioni di recupero, riqualificazione e rigenerazione delle risorse: acque, sabbie, sedimenti, vegetazione vengono da un lato rimodellati e ricostituiti secondo un pattern del sistema biotico ed abiotico finalizzato a ricostituire e riattivare i processi originari (morfologie dunari e sistemi di biocenosi), dall’altro vengono raccolti, rigenerati e riutilizzati attraverso dispositivi di recupero delle sabbie e delle acque disperse localizzati sotto la rete viaria in corrispondenza dei sottoservizi. La sezione trasversale a schiena d’asino della nuova sede viaria consentira un recupero differenziale delle risorse.

L’assetto paesaggistico si avvantaggia di una inversione di tendenza del paesaggio urbano e naturale, in virtù del processo di recupero delle morfologie originarie e delle condizioni di salute del sistema di spiaggia. L’assetto paesaggistico urbano ed infrastrutturale, invece, si correda di elementi visibili (i deck e gli arredi) ed invisibili (i nuovi sottoservizi finalizzati al recupero e riuso di risorse) che concorrono ad alimentare uno scenario naturale e urbanizzato unitario e integrato con la matrice naturale dei luoghi

Modificazioni dell’assetto percettivo,

scenico o panoramico L’assetto percettivo e scenico viene modificato sul fronte del disegno architettonico dei dettagli progettuali che concorrono a definire un immagine unitaria dell’intervento, anche assicurando un godimento dell’area coerente con le esigenze ambientali del contesto.

In termini percettivi e scenici l’introduzione del fronte dunare arricchisce ed integra la percezione del traguardo visivo della spiaggia

Modificazioni dell’assetto insediativo

storico Il sistema dell’assetto insediativo storico non è oggetto di specifici interventi ma si avvantaggerà del nuovo sistema di percorrenza e di fruizione delle aree, degli arredi urbani e delle soluzioni tecnologico-impiantistiche prescelte

Modificazioni di caratteri tipologici, materici, coloristici, costruttivi dell’insediamento storico(urbano, diffuso, agricolo)

Il sistema degli interventi non prevede modifiche in tal senso

Modificazioni dell’assetto fondiario,

agricolo, colturale Non previste dagli interventi di progetto Modificazioni dei caratteri strutturali del

6.2. SCHEDA DEI PRINCIPALI TIPI DI ALTERAZIONI DEI SISTEMI PAESAGGISTICI

Intrusione (inserimento in un sistema

Il sistema delle opere previste prevede l’introduzione di pochi elementi visibili o di forte impatto trasformativo e percettivo sugli elementi strutturali del paesaggio, nel senso di componenti estranee allo stesso e non facenti parte della compagine insediativa ed ambientale esistente.

Il progetto prevede invece di introdurre pochi elementi di carattere architettonico ma aventi valore di nodi di fruizione e di organizazzaione dell’uso del territorio. La strada esistente viene riorganizzata in modo da orientare e canalizzare i flussi in modo calibrato alle esigenze molteplici dei fruitori, dei residenti e dell’ambiente. Gli interventi della fascia dell’ecofiltro ricostituiscono un modello di naturalità attualmente depauperato, in grado di riqualificare nell’insieme le valenze paesaggisitche naturali Suddivisione (per esempio, nuova

viabilità che attraversa un sistema agricolo, o un insediamento urbano sparso, separandone le parti)

Il modello insediativo, infrastrutturale e naturalistico non è oggetto di suddivisione da parte dell’intervento, che, invece, attraverso la riorganizzazione della sede stradale e della fascia dell’ecofiltro riunifica e reindirizza il sistema di percorrenza e fruizione dell’ambito sia in senso longitudinale che in senso trasversale. Soprattutto la dimensione trasversale che assicura la connessione con la spiaggia e con le aree limitrofe alla strada, il posizionamento dei deck favorisce, anche attraverso l’unitarietà e la semplicità del linguaggio architettonico prescelto, il mantenimento delle condizioni di integrità ambientale del sistema spaiggia, di sicurezza del sistema strada e di well-being del processo di fruizione e percezione del litorale.

Frammentazione (per esempio, progressivo inserimento di elementi estranei in un'area agricola, dividendola in parti non più comunicanti)

I processi di frammentazione in atto leggibili alla scala urbana ed insediativa attraverso i molteplici interventi ed alla scala ecologico ambientale sui diversi ambiti di spaiggia (vedi relazioni geologiche) stannno originando condizioni di degrado e di progressivo svuotamento dei valori del lungomare.

L’intervento tende a ricostituire attraverso il progetto delle relazioni materiali ed immateriali nuovi elementi di continuità e di coesione territoriale

Riduzione (progressiva diminuzione, eliminazione, alterazione, sostituzione di parti o elementi strutturali di un sistema, per esempio di una rete di canalizzazioni agricole, di edifici storici in un nucleo di edilizia rurale, ecc.)

Il concetto della riduzione, in termini di sottrazione o di asportazione di parti significative viene ribaltato in funzione dell’approccio progettuale seguito: il concetto del ciclo del recupero e del riuso costituisce parte strutturale del sistema delle opere materiali ed immateriali proposte. Ciascun elemento utile viene riadottato sia come materiale semplice che come elemento strutturale: gli asfalti della sede stradale vengono riutilizzati per la stessa, i muretti esistenti a bordo spiaggia vengono conglobati nei nuovi profili dunari, i sedimenti utili vengono redistribuiti così come le acque recuperate.

In termini paesaggistici la riduzione effettiva si leggerà nella eliminazione di segni ridondanti e nella intrduzione di un unico segno e archetipo progettuale

Eliminazione progressiva delle relazioni visive, storico-culturali, simboliche di elementi con il contesto

L’assetto percettivo e scenico viene modificato sul fronte del disegno architettonico dei dettagli progettuali che concorrono a definire un immagine unitaria dell’intervento, anche assicurando un godimento dell’area coerente con le esigenze ambientali del

RELAZIONE PAESAGGISTICA- AI SENSI DEL D.P.C.M. 12/12/2005

paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema

contesto.

In termini percettivi e scenici l’introduzione del fronte dunare arricchisce ed integra la percezione del traguardo visivo della spiaggia

Concentrazione (eccessiva densità di interventi a particolare incidenza paesaggistica in un ambito territoriale ristretto);

anche il concetto della concentrazione viene ribaltato attraverso un progressivo sfoltimento di segni, linguaggi e manufatti per adottare un linguaggio unitario e manufatti tali da integrare più funzioni (come i deck che si configurano come nodi di servizi tecnologici) cioè come future o potenziali piattaforme di appoggio per servizi alla fruizione del litorale (acqua, energia, scarichi) minimizzando il progressivo stratificarsi e sovrapporsi di oggetti

Interruzione di processi ecologici e ambientali di scala vasta o di scala locale

Il sistema degli processi ecologici viene enfatizzato, assumento un ruolo centrale nell’intervento: l’accurata analisi dei diversi ambiti della spiaggia e delle specificità dei processi che vi si concentrano ha dato l’avvio per il progetto della fascia dell’ecofiltro nella quale ciascuno degli interventi di ingegneria naturalistica previsto non è omologante ma studiato, segno per segno, sezione per sezione, per poter intervenire in modo appropriato sulle specificità dei micrositi compresi nell’area generale di intervento Destrutturazione (quando di interviene

Gli interventi di progetto, tentano di rispondere al processo di destrutturazione esistente ed ai suoi riflessi nella struttura paesaggistica intervenendo in modo strutturale sia sullo spazio visibile dei processi al di sopra del manufatto viario, sia sullo spazio non visibile (nel sistema dei sottoservizi) attraverso la ricostituzione di una architettura strutturale degli arredi, della sede viaria, del sistema di rinaturalizzazione, del sistema degli impianti essenziali per la sopravvivenza del progetto

Deconnotazione (quando si interviene su un sistema paesaggistico alterando i caratteri degli elementi costitutivi)

Il progetto interviene, specialemente nei suoi elementi più significativi (la spaiggia e la strada) ricostruendo le sue componenti essenziali: il bordo spaiggia con le dune e la vegetazione, gli accessi e la permeabilità longitudinale e trasversale