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Valutazione quantitativa degli effetti diretti causati dai tempi di pagamento

trasformazione della liquidità prodotta in nuovi investimenti o in acquisti di ulteriori fattori produttivi, utili per fare crescere la stessa nel tempo rendendola più competitiva.

Se sussiste però, il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione (e anche del settore privato), questo ciclo produttivo dell'impresa non è più possibile, nel senso che quest'ultima per far fronte all'onere aggiuntivo causato dal ritardo, dovrà rallentare i propri ritmi del normale svolgimento dell'attività produttiva e trovare altri strumenti nel mercato per poter continuare la sua attività.

Il primo effetto, quindi, causato dal fenomeno dei ritardi nei pagamenti è la riduzione dei flussi di cassa dei fornitori, generando di conseguenza difficoltà nel gestire la normale attività imprenditoriale.

Le imprese che presentano quindi carenza di liquidità, per compensare ricorreranno agli istituti di credito, in maniera tale da poter pagare a loro volta i propri fornitori o non compromettendo così la fornitura di beni/servizi.

Nello stesso studio I-Com si evidenzia come: «se il pagamento avviene in ritardo rispetto a quanto stabilito contrattualmente, le imprese fornitrici che subiscono

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il ritardo dei pagamenti diventano sostitute del sistema finanziario, a prescindere da quali siano le disponibilità di cassa economiche»149.

La valutazione dei costi diretti derivanti dai pagamenti tardivi da parte della Pubblica Amministrazione può essere analizzata, presumendo che il ritardo possa assumere una "forma di spostamento" di liquidità dalle imprese alle P.A. Ricordando che le imprese, e quindi il settore privato, nel momento in cui accedono al mercato del credito sosterranno dei costi maggiori rispetto a quelli assunti dal settore pubblico.

Quindi nell'ipotesi in cui il settore privato acceda al mercato del credito per affrontare il problema, si è stimato il costo sostenuto sulla base di tre fattori: - media dei ritardi nei pagamenti (dati Intrum Justitia);

- public procurement, dato dalla somma delle voci presenti nel Conto Economico della Pubblica Amministrazione, ossia: Consumi intermedi, Prestazioni sociali in natura acquistate direttamente sul mercato, e Investimenti fissi lordi;

- tasso medio di interesse annuo dei crediti auto-liquidanti a revoca(150

).

Con le più recenti analisi sugli andamenti dei tempi relativi al ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, si stima che nel 2014 le imprese potrebbero sostenere costi opportunità per la carenza nei flussi di cassa pari a circa 2,5 miliardi di euro.

Nella seguente tabella, e più precisamente nella colonna "Costo per le imprese" si è cercato di stimare il costo sostenuto dalle stesse in termini di interessi bancari pagati, per far fronte alla liquidità mancante a causa dei ritardi,

149 Da Empoli, Di Trocchio, Fiorini, Sgueo, 2011, pag.14 150

I crediti auto-liquidanti a revoca sono aperture di credito caratterizzate da una fonte di rimborso predeterminata, generalmente concesse in conto corrente per elasticità di cassa, quindi come nel caso dei ritardi dei pagamenti di crediti commerciali, per le quali l'intermediario si sia riservato la facoltà di recedere indipendentemente dall'esistenza di una giusta causa. (Studio I-Com, Il ritardo dei pagamenti della PA: una stima dei costi attuali (e dei potenziali risparmi futuri) per il sistema Italia, anno 2012, pp.15)

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calcolato in base al ritardo medio nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.

Nella stessa maniera si è cercato di stimare il costo sostenuto anche dalla stessa amministrazione pubblica per ottenere la liquidità sul mercato finanziario per far fronte al pagamento, utilizzando come fattore proxy l'interesse pagato nei Bot a 3 mesi.

Tabella 3.3.1: Stima dei costi del ritardo dei pagamenti per le imprese e per la collettività

Anno

Ritardo medio dei pagamenti Public Procurament in Italia Interessi medi bancari Costo per le imprese BOT a 3 mesi Costo per le PA

Costo netto per la collettività gg MLN DI € % MLN DI € % MLN DI € MLN DI € 2010 86 180.428 4,91 2.087 0,58 247 1.840 2011 90 170.062 5,40 2.264 1,57 658 1.606 2012 90 171.614 6,31 2.670 0,82 347 2.323 2013 90 171.609 6,38 2.700 0,38 161 2.539 2014 85 170.056 6,28 2.487 0.42 166 2.321

Fonte: Elaborazione sulla base delle seguente informazioni: 1) Ritardo dei pagamenti: Intrum Justitia EPI2014 e 2012

2) Public Procurement in Italia: ISTAT "Conti economici della Pubblica Amministrazione". Le voci che sono state considerate sono "Consumi Intermedi", "Prestazioni sociali in natura acquistate direttamente sul mercato" e "Investimenti fissi lordi"

3) Interessi medi bancari: "Tassi attivi sulle operazioni auto-liquidanti a revoca per società non finanziarie", Bollettino Statistico della Banca d'Italia relativo agli anni 2010 - 2013

4) BOT a 3 mesi: Media annuale elaborata dalla Banca d'Italia "Supplementi al Bollettino Statistico Giugno 2015 - Mercato finanziario"; per il 2014 il tasso si riferisce alla media del II° trimestre

Nella stessa maniera si è stimato il costo che dovrebbe aver sostenuto nel 2014 la Pubblica Amministrazione per ottenere tale liquidità, utilizzando come proxy il tasso applicato sui BOT a 3 mesi, risultandone un costo pari a 166 milioni di euro.

Dai risultati ottenuti, si può facilmente intuire come il fenomeno del ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, oltre a formare un non rispetto dei termini contrattuali, fa nascere anche inefficienze e quindi un surplus di costi anche per la stessa collettività (ricorso al mercato del credito più oneroso per le imprese rispetto alla PA).

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Difatti nel 2014 questo spostamento di liquidità da imprese a Pubblica Amministrazione ha generato un costo per la collettività pari a 2,3 miliardi di euro.

Dalle analisi effettuate si può notare come all'aumentare dei giorni di ritardo nella riscossione della prestazione, aumentino anche i costi che le stesse imprese devono sostenere per far fronte alla carenza di liquidità.

Tali dati sono stati rappresentati in maniera sintetica nella

Figura3.3.1

, all'interno della quale si evidenzia i costi per le imprese e per le collettività negli ultimi cinque anni derivanti dal ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.

Figura 3.3.1: Il costo del ritardo dei pagamenti per le imprese e per la collettività

Fonte: elaborazioni dati sulla base della tabella 3.3.1

Attraverso la stessa metodologia si può stimare anche l'effetto sui costi per le imprese e per la stessa collettività, che si avrebbe se i tempi necessari al pagamento fossero uguali al settore privato e al settore pubblico secondo la Media UE. 0 500 1000 1500 2000 2500 3000

costo pe le imprese costo per la collettività

M il io n i d i e u ro 2010 2011 2012 2013 2014

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Se si analizza il problema del ritardo nei pagamenti, supponendo che la Pubblica Amministrazione pagasse con la stessa tempistica del settore privato (Business

to business & Business to consumer), si avrebbe un risultato molto differente da

quello ottenuto nella precedente tabella.

Nella

Tabella3.3.2

sono rappresentati i dati ottenuti dalla stima dei costi per imprese e per la collettività nel caso in cui, i termini di pagamento fossero allineati con quelli previsti all'interno del settore privato, evidenziando un risparmio nel 2014 pari a circa 1.5 miliardi di euro.

Infatti sulla base dei termini di pagamento nel settore privato, si sono stimati i costi pari a 878 milioni di euro che le imprese devono sostenere per ricorrere al mercato del credito nel 2014, e se questo lo si pensa al netto degli eventuali costi sostenuti dalla PA per finanziarsi, ne risulterebbe un costo per la collettività pari a 819 milioni di euro.

Paragonandolo tale risultato con la stima del costo per le imprese e per la collettività con ritardo medio di 85 giorni - quindi con le tempistiche attuali della Pubblica Amministrazione - ne risulterebbe un risparmio di circa 1.5 miliardi di euro.

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Tabella 3.3.2: Stima dei costi per le imprese e per la collettività se i tempi del ritardo dei pagamenti della P.A. fossero allineati alla media del settore privato

Anno Ritardo medio dei pagamenti nel settore privato Public Procurement in Italia Interessi medi bancari Costo per le imprese BOT a 3 mesi Costo per la PA Costo per la collettività con le tempistiche del settore privato Costo ritardo per la collettività con le attuali tempistiche Risparmio rispetto alle tempistiche osservate gg MLN di € % MLN di € % MLN di € MLN di € MLN di € MLN di € 2010 30 180.428 4,91 728 0,58 86 642 1.840 1.198 2011 34 170.062 5,40 855 1,57 249 606 1.606 1.000 2012 31 171.614 6,31 920 0,82 120 800 2.323 1.523 2013 30 171.609 6,38 900 0,38 54 846 2.539 1.693 2014 30 170.056 6,28 878 0.42 59 819 2.321 1.502

Fonte: Elaborazione sulla base delle seguente informazioni: 1) Ritardo dei pagamenti: Intrum Justitia EPI2014 e 2012

2) Public Procurement in Italia: ISTAT "Conti economici della Pubblica Amministrazione". Le voci che sono state considerate sono "Consumi Intermedi", "Prestazioni sociali in natura acquistate direttamente sul mercato" e "Investimenti fissi lordi"

3) Interessi medi bancari: "Tassi attivi sulle operazioni auto-liquidanti a revoca per società non finanziarie", Bollettino Statistico della Banca d'Italia relativo agli anni 2010 - 2013

4) BOT a 3 mesi: Media annuale elaborata dalla Banca d'Italia "Supplementi al Bollettino Statistico Giugno 2015 - Mercato finanziario"; per il 2014 il tasso si riferisce alla media del II° trimestre

In aggiunta dalla seguente analisi, si nota come i costi per la collettività diminuiscano notevolmente se i termini medi di pagamento fossero in linea con il settore privato.

Lo stesso risultato lo si ottiene anche in riferimento alla situazione delle stesse imprese, le quali se la Pubblica Amministrazione pagasse con gli stessi tempi del settore privato, avrebbero una notevole riduzione dei costi per far ricorso al mercato del credito (come lo si vede in sintesi nella Figura6); in definitiva anche la stessa istituzione pubblica avrebbe un notevole risparmio di risorse che potrebbe impiegarle nei diversi settori dell'economia.

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Figura 3.3.2: Il costo del ritardo dei pagamenti per le imprese se le tempistiche di pagamento fossero allineate alla media del settore privato in Italia

Fonte: elaborazione dati sulla base alla tabella 3.3.2

Attraverso la stessa simulazione, si può stimare il risparmio per le imprese e per la collettività nel caso in cui la Pubblica Amministrazione utilizzasse le stesse tempistiche di pagamento degli altri Paesi dell'Euro Zona (vedi Tabella3.3.3). Da questa ultima analisi sulla stima dei costi diretti, si può notare come i costi diminuiscano anche nel caso in cui la Pubblica Amministrazione pagasse come le sue partner europee.

Infatti, in base alla media UE del 2014, il ritardo medio nei pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche si aggira attorno ai 27 giorni, generando un effetto positivo sia per le imprese e collettività, ma anche per la stessa P.A.

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

costo per le imprese con tempistiche PA italiana

costo per le imprese con le tempistiche del settore privato

risparmio per imprese dall'allineamento con le tempistiche del settore privato

M il io n i d i e u ro 2010 2011 2012 2013 2014

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Tabella 3.3.3: Stima dei costi per le imprese e per la collettività se i tempi del ritardo dei pagamenti della P.A. fossero allineati alla Media UE

Anno Ritardo medio dei pagamenti nell'UE Public Procurement in Italia Interessi medi bancari Costo per le imprese BOT a 3 mesi Costo per la PA Costo per la collettività con le tempistiche UE Costo ritardo per la collettività con le attuali tempistiche Risparmio rispetto alle tempistiche osservate gg MLN di € % MLN di € % MLN di € MLN di € MLN di € MLN di € 2010 26 180.428 4,91 631 0,58 75 556 1.840 1.284 2011 28 170.062 5,40 704 1,57 205 499 1.606 1.107 2012 28 171.614 6,31 831 0,82 108 723 2.323 1.600 2013 27 171.609 6,38 810 0,38 48 762 2.539 1.777 2014 27 170.056 6,28 790 0.42 53 737 2.321 1.584

Fonte: Elaborazione sulla base delle seguente informazioni: 1) Ritardo dei pagamenti: Intrum Justitia EPI2014 e 2012

2) Public Procurement in Italia: ISTAT "Conti economici della Pubblica Amministrazione". Le voci che sono state considerate sono "Consumi Intermedi", "Prestazioni sociali in natura acquistate direttamente sul mercato" e "Investimenti fissi lordi"

3) Interessi medi bancari: "Tassi attivi sulle operazioni auto-liquidanti a revoca per società non finanziarie", Bollettino Statistico della Banca d'Italia relativo agli anni 2010 - 2013

4) BOT a 3 mesi: Media annuale elaborata dalla Banca d'Italia "Supplementi al Bollettino Statistico Giugno 2015 - Mercato finanziario"; per il 2014 il tasso si riferisce alla media del II° trimestre

Nell'anno preso in considerazione, si osserva come il costo per le imprese sia pari a 790 milioni di euro, quasi tre volte meno rispetto al costo che le stesse imprese sostengono in base alle tempistiche medie delle amministrazioni pubbliche (vedi Figura3.3.3).

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Figura 3.3.3:Il costo del ritardo dei pagamenti per le imprese se le tempistiche di pagamento fossero allineate alla media europea

Fonte: elaborazione dati sulla base della tabella 3.3.3

Il risparmio netto per la collettività, se la PA avesse le stesse tempistiche delle amministrazioni pubbliche europee, sarebbe pari a circa 1,5 miliardi di euro.