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2. ORIGINE DEI TETTI VERD

2.3. IL VERDE PENSILE AI NOSTRI GIORN

Fino agli anni ’60, la copertura a verde ebbe applicazioni piuttosto limitate. È a partire dagli anni ’70 e ‘80, in particolare nei paesi scandinavi, in Svizzera, Austria e Germania, che viene riconosciuta legalmente come strumento di mitigazione e compensazione ambientale, in particolare come efficace isolante termico e acustico per l’edificio sul quale viene posata. Infatti dopo la costruzione incontrollata del secondo dopoguerra, l’attenzione si rivolse alle superfici inutilizzate delle coperture per reintegrare il verde nella dimensione cittadina.

In questi anni, infatti, si ebbe una notevole innovazione tecnologica, che a partire dal sistema TPG tedesco, ricercò materiali più durevoli, efficienti e leggeri: in particolare, lo strato di drenaggio composto da tubi pesanti e ingombranti venne sostituito da membrane antiradice e strati di drenaggio in materiale plastico notevolmente più sottili e leggeri.

Vennero emanate delle precise prescrizioni tecniche per garantire le prestazioni minime funzionali e per permettere un’adeguata valenza ambientale.

In numerose nazioni sono state sviluppate delle incentivazioni per il verde pensile in concomitanza con la redazione di linee guida per evitare il proliferare di coperture verdi con materiali scadenti e senza valenza ambientale, installate solo per accedere ai contributi.

Attualmente la normativa di riferimento più completa è rappresentata dalle norme tedesche “Richtlinie für die Planung, Ausführung und Pflege von Dachbegrünungen” redatte dal FLL (Forschungsgesellschaft Landschaftsentwicklung Landschaftsbau, ovvero l’Associazione di ricerca dei costruttori del paesaggio, fondata nel 1975), il massimo esponente del settore in Europa. Recentemente vi è stato un incremento di esempi di architettura contemporanea che sfruttano i benefici tecnologici di sostenibilità energetica delle coperture verdi per raggiungere obiettivi di compensazione, mitigazione e miglioramento ambientale. Alcuni di questi esempi sono descritti di seguito.

Nel 2008 è stato inaugurato l’Ewha Womans University Campus Center a Seoul, progettato da Dominique Perrault19. L’edificio non si sviluppa in altezza ma al di sotto del piano di campagna, integrandosi perfettamente con il paesaggio collinare retrostante. Il green roof è stato realizzato in pendenza con viale pedonali che seguono un andamento a spezzata, secondo l’idea di movimento di tutta l’opera, come è possibile vedere dalla Figura 10. Tale copertura non ha una funzione esclusivamente estetica, ma principalmente energetica: infatti, grazie allo strato di terreno presente, l’edificio gode di un ottimo isolamento termico e quindi di un’elevata efficienza energetica.

Figura 10 - Veduta dell’Ewha Womans University Campus Center di Seoul di Dominique Perrault.

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Il progetto della Biblioteca dell’Università di Delft in Olanda (Mecanoo20, 1993-95) si inserisce come parte integrante del landscape, presentandosi come un vasto tappeto verde fortemente inclinato che cela sotto di sé un ampio volume funzionale (Figura 11). L’ involucro pensile praticabile, oltre ad aumentare la naturalità nel campus e a svolgere una funzione coadiuvante al sistema di climatizzazione, ha permesso di rimediare all’insufficienza di spazi di socialità di cui si lamentavano gli studenti, rendendo possibile la creazione di uno spazio pubblico aggiuntivo.

Figura 11 - Vista della Biblioteca dell'Università di Delft in Olanda dello studio Mecanoo.

La California Academy of Science (Renzo Piano21, 1998-2008) che sorge nel Golden Gate Park di San Francisco, ad oggi è uno degli esempi di architettura più interessanti degli ultimi anni. Dopo diversi danni riportati negli anni a seguito di molti eventi sismici, nel 1989 la sede è stata chiusa fino al 2008, anno in cui è stato inaugurato l’attuale edificio.

La copertura ondulata, mostrata in Figura 12, richiama la topografia collinare di San Francisco, mimetizzandosi nel territorio che lo accoglie.

Attraverso questa copertura l’intero complesso respira: un sistema automatico, governato da una stazione meteorologia ivi installata, gestisce l’apertura e la chiusura dei lucernari favorendo la ventilazione interna.

Tale sistema di ventilazione in aggiunta all’inerzia termica dovuta alla massa vegetale presente, permette di evitare la climatizzazione artificiale di questo complesso.

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Mecanoo, studio di architettura fondato a Delft nel 1984 dagli architetti Francine Houben, Henk Döll, Roelf Steenhuis, Erick van Egeraat e Chris de Weijer (fonte: www.mecanoo.nl)

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Il tetto, oltre a sfruttare i 18 mila metri quadrati di micro cristalli sensori per captare l’energia solare, funziona anche come membrana traspirante grazie ad un milione e mezzo di graminacee autoctone che non necessitano di irrigazione e che assorbono e rilasciano l’acqua piovana, contribuendo ad attenuare il fenomeno del ruscellamento.

La copertura è diventata un ecosistema per molte specie di uccelli e insetti, contribuendo in questo modo alla biodiversità locale e divenendo un’oasi didattica.

L’intero perimetro del tetto è circondato da una tettoia pensile che accoglie pannelli fotovoltaici, che producono circa il 5% del fabbisogno elettrico dell’edificio. Grazie a queste soluzioni tecnologiche il museo ha ottenuto la certificazione LEED Platinum.

Figura 12 - Prospetto principale della California Academy of Science di Renzo Piano.

L’espansione del Vancouver Convention Centre (LMN Architects22 e DA Architects23 e MCM Architecs24, 2009), situato sul lungomare di Vancouver, è progettato per riunire l'ecologia naturale, cultura locale e ambiente costruito. L’impianto è dotato di un living roof, mostrato nella Figura 13, di sei acri, il più grande del Canada, che funziona come isolante termico per l’edificio e contribuisce allo smaltimento delle acqua piovane, oltre ad ampliare lo sviluppo della dimensione pubblica sul lungomare.

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LMN Architects, studio di architettura fondato a Seattle nel 1979 (fonte: www.lmnarchitects.com)

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DA Architects + Planners, studio di architettura fondato nel 1969 a Vancouver (fonte: www.da-architects.ca)

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Figura 13 - Veduta del Vancouver Convention Centre.

L’Art School of Singapore (CPG Consultants25, 2008) è un “abbraccio architettonico” reso unico da un grandissimo tetto verde fruibile, totalmente immerso e mimetizzato in una vallata naturale (Figura 14). I vantaggi principali di questo green roof, oltre al relax e alla bellezza, sono l’isolamento naturale che fornisce a tutto l’edificio (con conseguente risparmio sui consumi di riscaldamento e raffrescamento), la mitigazione dell’aria circostante, la raccolta delle acque piovane (che vengono poi riutilizzate) e la purificazione dell’aria.

Figura 14 - Vista della copertura della Art School of Singapore.

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Nel 2015, a Shangai, è stato inaugurato lo Shangai Natural History Museum (Perkins-Will26), un edifico iconico con la sua forma ispirata alla struttura di una conchiglia. L’edificio museale presenta una copertura erbosa calpestabile, che racchiude al centro un piccolo lago e offre un eccellente effetto di isolamento termico, riducendo notevolmente l’energia utilizzata annualmente.

Figura 15 - Vista aerea dello Shanghai Natural History Museum di Perkins&Will.

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