cioè lasuaaltezzaéd’una larghezza e mezza. L’altezzadelle Stanze quadrateèunasesquiterzìa
,
ciod ellahalamedesima pro-porzioneche passafra il 3 e il 4.
Troviamo leStanze maggiori lunghe due larghezzeeuna de-cima parte, e laloro altezzacorrisponde quasi allamedia pro-porzionale Armonica.
Se questa bella invenzione fosse fabbricata, si ammirerebbe maggiormente il genio del suo Inventore»mentre ella contiene una comodadistribuzione interna, edun’ammirabile elegantema.
gnifi-cenza intuttele sueparti.
TAVOLA
XV. Pianta*. .TAVOLA
XVI. Prospetto. 1 - •1 • ; •* ! :
£
1Pe,
quantodiceil Palladio,questobel Palazzoè stato eret-toanorma de’suoi Disegni in mezzo ad una vastapianura.
V’eradidietro un giardinoquadro di ottantacampi Trivigiani;
e dinanzivi si vedeuno spaziosoCortile bagnatoda un Fiumi-cello,che rende comodae deliziosa lasituazione. Egli fu fatto
erige-*s erigere dalMagnificoSig. Leonardo
Emo
,
edè intieramente com-piutosecondo l’idea concepita dal suoInventore, a riserva d!
alcune poco significanti variazioni,chea suo luogo verranno di-mostrate.
La
forma dellasua Pianta èun quadrato, e le adia-cenze chelafiancheggianosonodi unasignificantelunghezzain proporzionedellaFabbrica principale,e queste furonodisegnate dal Palladio per allogarvi, coni’ eglidice,4le cantine, i
grana-ri,lestalle ,egli altri luoghidi Villa;oraper altrosono im-piegate apiùnobileuso,cioèdiStanze eStanzini, che rendo-no la Fabbrica piùcomoda, e capace d’alloggiare, oltrea* Pa-dronidi Casa,gli Ospiti chevi concorrono
.
Il Piano terreno di questa graziosa Fabbrica ètuttoinvoltato, e leparti sono distribuite pergli usi dellaFamiglia. Il Piano nobile contieneSala, Appartamenti,e Loggia. La proporzione di questa Loggia è diuna larghezzae 2 terzi, che si avvicina auna terza maggiore, cioèaquella pro-porzionechepassafra il 3 e il 5;e la sua altezzaè determi-natacollamedia proporzionale Aritmetica. Quasi quadrate sono
leStanze dinanzi;equelle dallaparteopposta sono lungheuna larghezza e2 terzi, checorrisponde aunaterza maggiore, la dicui altezza è minore della sua larghezza,perchè sono coi Soffittipiani, cioècolle impalcature.
LaSala,eh’ èquadrata, ha un’ altezza minoredellasua lar-ghezza; edavevaun tempo un Soffitto di legno co’suoi lacu-nari,il quale presentementeèstato coperto con unavolta leg-geradi unapiccola porzione di cerchio
.
Nelmezzo del Prospettovi è unaLoggia sostenuta da un Basamento, chegiratutto all’intornodellaFabbrica,la di cui
_
, altezza è quasi lametàdell’altezza di essaLoggia:que-JLCLVOlClT p* * . .-,
staproporzione,noncurando qualchepiccola differenza, è unaottava,cioè quellaproporzione chepassa fral’unoeildue.
TavolaJ 8.
•1PalladioLib.II.cip#14#p|g,5
Tom.III.
D
» 6
Esaminandogl'iatcrcolunn) minori dellaLoggia, li troviamo 2 diametri, e 2 terzi,equello di mezzo 3 diametri.La prò-porzionedelle Colonneèdi 8diametri,eun settimo. La
for-ma
de’Capitelli,quantunque diversadallesoliteSagome del Pai-ladio, dobbiamoriconoscerla per Dorica. La Trabeazione però la troviamoproporzionata, edivisa nelle sue parti inmodo
di-verso,esagomata indiversamanieradaquella praticata dal Pal-ladio perquell’Ordine.
Lasua altezza è una mediaproporzionale Aritmetica fra la quartae la quintaparte delle Colonne,edè divisaa un dipres-so in 12 parti,come nel Jonicoe nelCorintio.
Tra 1’altezzaela larghezzadellaLoggia sembrami di vedere quella proporzione che passa frail
5 e il 6,cioè una terza minore; efraognunadelleduealechela fiancheggiano,quasi quellarelazioneche vièfra il 3 e il 4,eh’èuna quarta mi-nore, non computandoqualcheminuzia. Fra lalunghezzae al-tezzadel Prospetto scorgoquell’armonia che passa trail 2 e il 3,la qualeèunaquinta
.
Ho
semplicemente accennatele predettearmoniche misure^le quali mi pare(verificatedagl’intendenti) chefacilitar dovessero, mercèlalorocombinazione,agli studiosid’Architettura il for-marle Facciatedelle Fabbriche,sicché si avvicinassero a quella eleganteproporzione che tanto piace nelleOpere del Palladio.Gli Archidelle due Logge hanno unaproporzionedal 3 al 5 ,
cioè sonoalti una larghezzapocopiùdi dueterzi; ciPilastri fraun Arco el’altro sono di una proporzione con gli Archi medesimi quasi come 1’1 al 3, cioè poco
meno
d’una terza parte.
Variedifferenze si trovano nellapresenteFabbricafrail Di-segno dell’Autore e lasua esecuzione, lequali, secondoil so-lito,quiappiedi sarannoregistrate, pernon annojare il Leggi-toreconuna fastidiosa repctizionede’medesimi termini. Rifletta-si all’Ordine di Architettura,cheadornalaLoggia> del quale
*7 10non sapreiindividuareilprecisocarattere;imperciocché trovo le Colonnealte 8 diametri e 7, quantunquesienoisolate; veggo
i Capitelli di proporzione Dorica,
ma
variati ne’membri da*CapitelliDoricidell’Autore;osservo laTrabeazionediversificata intieramentetanto nellaproporzionedelTutto, quantonella di-visionedelle partiprincipali,ede’membrichelacompongono*.
Sembrapertanto che dettoOrdine,
non
avendo leDoriche, nèleToscane,nèle Ioniche proporzioni, possa chiamarsi Com-posito,o
Doricomaestrevolmentealterato nelrapporto dellesue parti. Infatti1*altezza delle Colonneeccede un settimo di 8 diametri,come
abbiamo dimostrato, la Trabeazione è minore dellaquarta partedelleColonne,emaggiore dellaquinta.
La
divisionedellesuepartièlontanissimada quantol’Autore haprescrittoper l’OrdineDorico. Nella esecuzione,come
dissi, visonodellealterazioni di misure,.chenon posso dispensarmi d’accennare; come, peresempio,l’altezza delleColonne,che11 Palladio hadisegnatealtepiedi
20
,e iL diametro piedi 2 emezzo
,e sonoeseguite dipiedi 19onde 4
,e ildiametro di piedi 2 oncie4
e mezzo.La
Trabeazioneèdisegnatala quin-taparte delle Colonne, e la vediamo eseguita pilli alta della quinta,eminoredellaquarta.
Questa leggiadra Fabbrica, abbenchè alterate visitrovino le proporzioni praticate dalsuo Architetto,riescediunaeleganza>
e diuna non ordinaria bellezza; imperciocché vi si vede una corrispondenzafrale parti e ilTutto,ed una talgrazia» che gl’intendentine rimangonosoddisfatti: ilchepuò serviredi re-golaagli Architettiperpotersiallontanare alcuna voltadalle re-goleprescritte dai granMaestri,senza uscire però dacerti de-terminaticonfini stabilitidallaragione e dalbuon senso.
*D*queir anon puntar* Trabea*?onenell*Or- TaprecflaaTretiade!tortoinreme^
dine Dorico nonm’ èstatopunìbile f^ter Havolutodiciò avvertii*jmieiLeggenti, misurare chesoleticpattiprincipali, cioè perche comprendanoinqoaTmodoiomid -1*Architrave,ilFregio,eUCornice,non- riganelcompilalecollapossibilecutta-aa ostantelahodisegnata
,enehoformate lapresenteOpera»
kSacuatceoatattiiMoimembri»tco» *.* *
D
2zS
TAVOLA
XVIII. Pianta» * • ( A. Capitello.TAVOLA
XIX. Prospetto,eSpaccato. ( B. Trabeazione.( C. Spaccato.
Wisureiie’DisegnidelPalladio.
Sala quadrata-
...
-piedi 27.s6.