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*1 Roviamo

nel Librosecondo delleOperedelPalladioi Dise-gni diuna Fabbrica, fattiadistanza del Co: Francesco Tiene» la quale, perquanto dice l’Autore, ebbe in que tempi il suo principio. Io ne presento ilDisegno nelle seguenti tre Tavole

XV.

XVI. XVII.,trascrivendoanche, per maggiorintelligenza, quanto dicel'Autore intorno ad essaal Lib.II.cap. 15.La se-guente Fabbricaè delCo:Odoardo

&

Co: Teodorofratellide

Th

le-ni inCigognasua Villa,la qual Fabbricafu principiata dalCo:

_

, Francesco loropadre. LaSala ènelmezzo dellaCasa ,

Tavolaj 5.r , *

,_ , ...

&

haintornoalcune colonneJoniche, sopra le quali e unpoggiuoloalpari del pianodellestanzedì sopra, livoltodi questa Salagiunge sino sottoil tetto: le stanze grandi hannoi volti a schifoje le quadrate amezzo codino3e si alzanoin

ma-do, chefannoquattro torricdlenegli angolidellaFabbrica: i ca-merini hanno soprailoromezzati,leporte de’qualirispondono al mezzodelle scale. Sonolescale senzamuro nel mezzoj eperchè la Salaperricevere illumedi sopraè luminosissima, esse anco-rahanno lumeabbastanzatetantopiùcheessendo vacuenel mez-zo) ricevono illume anco di sopra; in uno de’ coperti che sono perfianco delcortile visonolecontine, e i granari e nell’altro lestallee iluoghi perlaVilla. Quelledueloggiache,come brac-cia,escono fuordellaFabbrica, sonofatteperunirla casadel pa-drone conquelladiVilla: sonoappressoquestaFabbrica due corti-li diFabbricavecchia conportici,l’unoperlotrebbiar de* gra-ni,e Valtro perlafamiglia più minuta.

E‘facilcosail comprendere dallasopraddettadescrizione, che questaFabbrica ebbeprincipio, viventeilPalladio;

ma

ebbe

un

principiocosì tenue che nonsi potrebbe trarnealcunlume sen-za idisegni del suoArchitetto: imperciocché non vié di fab-bricato senon una delledueLogge ad Archi,cioè quella con-trassegnatanella Tavola

XV.

colla lettera

E;

oltre diche questa piccolaporzioneeseguitaèdiversificata io molte parti dal Dise-gni del Palladio,tanto nellaPianta quanto nell’Alzato. Egli formòquesteLogge larghepiedi x6, esono eseguitepiedi 17,

onde

3.DiquattroArchi vediamo formati iloro Prospetti, e ne troviamoinesecuzione cinque.L’Ordineda lui indicatoper quelledue Logge,ilquale deveesserelo stessoOrdine disegna-to per i duePortid, che, com’egli dice,sono fatti perunire la casadelpadrone conquella diVilla

,

l’Ordine, dico,èil Io-nico; evediamoposti in esecuzionede’ PilastriDorici, con so-prauna Cornice architravata,unico esempio da

me

vedutosin oranelle Opere di questogiudizioso seguace deli’antica Scuola Grecae

Romana

.

Ad

alcuni parràstrano chevi manchiil Fre-gio(posto chequellaCornice siadalui ordinata);

ma

egli pe-tòavrebbe ritrovato il suodifensoreneifu Co: Francesco Alga-rotti, sequestada alcuni pretesalicenzagli fosse giunta a

no-tizia 4. Sarebbe amio giudizio intieramentesuperfluo quelloche per maggiorintelligenzadi questa Fabbrica volessi aggiungerea quanto hascritto il Palladio; qualche cosainvece mi convicn dirfcpergiustificazione dellamiacondotta, e perqualche picco-la alterazioneche ho dovuto farenellaPianta che ho ricopiata dal Librodell’Autore. Egli disegnò in essaPianta le quattro Torricclleposte sugliangoli dellaFabbrica sulla medesimalinea delledueFacciate,e nell’Alzatodelle medesimesi vede chegli aggetti dellaTrabeazione sonocontenuti dentro alle Torricellc

,

manifestocontrassegno ch’esse risalgonodal resto dellaFacciata.

Per questa, amio giudizio,necessaria regolazione,dovendo te-nerele Camere dellesopraddette Torriquadrate,come sono di-segnate edescritte dalPalladio, leStanze grandisono divenute piùlunghe di quelle che son disegnate nel suo Libro.

Devo

inoltre avvertire,che leScale interneascendono unacontrodell’

altra, cioèuna hail suoprincipiodov’è la lettera

A

, e1’altra dov’èla

B

;ed inquesto

modo

restaspiegatoquantodicel’ Au-tore,che i camerini hanno soprailoro mezzati, e le porte de‘

qualirispondonoalmezzo delleScale; imperciocché per la Scala checominciain

A

,si arrivaall’

Ammezzato

sopra lo Stanzino

C,

e l'altroramo di Scalache principia in

B,

dà comunicazio-ne all’

Ammezzato

sopra 1’altroStanzino

D

.

Per gli Alzatimi regolai secondoil Disegno dell’Autore, or-.nando laLoggia d’Ordine Composito,dietro alledi

Tavola t6. . _ , . .

cui Colonne posi dePilastrini per sostenere un pog-gìuolo largo quantoé laLoggia medesima, comelovediamo di-segnato nel Libro del Palladio.

Frontespizio, Acroterj, e Statue, li troviamo disegnati nel medesimoLibro.

La

Sala quadrata, secondo1’Autore, dev’

esse-*» ®•**'«opponga cheleTettedelleturi, che aastengono intcriormenteilpalcodella Stanza, intacchino alcun poro1*Architrave* evengonoadincarna»!»! denteo,siavrà1"

originedelleCorniti architravate, coatroa!.

tequaliconnonmoltaragione,*1pater m<o,piglianolalanciatitani Saggio sopra rArchi lettura.InVeneri», per Giambatista Pasqualit7J7.

*4

redecoratadall’Ordine Jonico,soprala dìcuiCornice regna tut-to all’intorno unpogginolo checorrispondeal Piano delle

Stan-_

, zedel secondo Ordine. L’altezza di questaSalaha

Tavola jr. ., ,

una proporzione collasualarghezza quasi sesquialiera ,

cioè lasuaaltezzaéd’una larghezza e mezza. L’altezzadelle Stanze quadrateèunasesquiterzìa

,

ciod ellahalamedesima pro-porzioneche passafra il 3 e il 4.

Troviamo leStanze maggiori lunghe due larghezzeeuna de-cima parte, e laloro altezzacorrisponde quasi allamedia pro-porzionale Armonica.

Se questa bella invenzione fosse fabbricata, si ammirerebbe maggiormente il genio del suo Inventore»mentre ella contiene una comodadistribuzione interna, edun’ammirabile elegantema.

gnifi-cenza intuttele sueparti.

TAVOLA

XV. Pianta*. .

TAVOLA

XVI. Prospetto. 1 -

1 ; •* ! :

£

1

Pe,

quantodiceil Palladio,questobel Palazzoè stato eret-toanorma de’suoi Disegni in mezzo ad una vastapianura

.

V’eradidietro un giardinoquadro di ottantacampi Trivigiani;

e dinanzivi si vedeuno spaziosoCortile bagnatoda un Fiumi-cello,che rende comodae deliziosa lasituazione. Egli fu fatto

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