LA COMPETENZA IN MATERIA DI REFERE
15. LE IMPUGNAZIONI: LE VIE ORDINARIE DI RICORSO
15.1 LE VIE STRAORDINARIE DI RICORSO
Accanto all'appello e all'opposizione in materia di référé trovano applicazione anche le, cosìdette, vie straordinarie di ricorso, espressione con la quale
252Cass. 26 agosto 1879, Dalloz-Sirey, 1880, I, 218; 15 aprile 1891, id., 1892, I, 155. 253Ph. Bertin, Référé civil, cit., n. 113.
l'ordinamento francese indica quelle impugnazioni prive di efficacia sospensiva della forza esecutiva del provvedimento ed ammesse nei soli casi previsti dalla legge.
Queste comprendono il ricorso in Cassazione, l'opposizione di terzo ed il ricorso in revisione.
Dei tre istituti, soltanto i primi due possono tuttavia essere esperiti contro le ordinanze di référé poichè il ricorso in revisione, mirando alla ritrattazione di una pronuncia passata in giudicato, è incompatibile con il carattere provvisorio di questi provvedimenti 255.
a) Il ricorso in Cassazione.
Il giudizio di legittimità nel quale si sostanzia questa particolare via di ricorso, a cui l'art. 604, N.c.p.c., riserva la funzione di censurare le pronunce "non conformi" alle regole di diritto 256, è stato per lungo tempo escluso contro i provvedimenti emessi in référé, sulla base di quell'orientamento interpretativo che ne limitava l'invocabilità contro le sole decisioni definitive 257.
L'accresciuta importanza pratica dell'istituto -verificatasi con particolare evidenza nel campo del référé-provision e delle ordinanze di espulsione, dagli effetti pressochè irreversibili- ha indotto a riconoscere l'opportunità di rendere esperibile
255Il ricorso in revisione è regolato dagli artt. 593 e ss., N.c.p.c., e, al pari della revocazione
prevista nell'ordinamento iitaliano, implica un nuovo giudizio su una controversia già coperta dal giudicato, nei casi in cui si presenti una delle ipotesi previste dall'art. 595, N.c.p.c..
Sul punto: A. Joly, Voce Recours en révision, Enc. Dalloz, Rép. proc. civ., Vol. III; A. Barrère, La rétractation du juge civil, Mélanges Hébraud, Toulouse, 1981.
256
L'art. 604, N.c.p.c., dispone <<Le puorvoi en cassation tend à faire censurer par la Cour de
Cassation la non-conformité du jugement qu'il attaque aux règles de droit>>.
257Betin, Référé civil, cit., n 338.
Sulla Corte di Cassazione francese: A. Touffait, La Cour judiciaire Suprême, une enquête comparative, Rev. int. droit comp., numero speciale, 1978; F. Kernaleguen, L'extension du rôle des juges de Cassation, Th., Rennes, 1979; A. Tunc, Compte rendu des journées d'études sur la Cour Judiciaire Suprême, Rev. int. droit comp., 1979, 630.
il ricorso in Cassazione anche avverso queste misure.
Secondo le disposizioni normative generali (artt. 605 ss. N.c.p.c.), la Corte suprema può, pertanto, essere chiamata a pronunciarsi contro le ordinanze di référé emesse in unico grado in ragione del loro oggetto o del loro valore -ad eccezione di quelle contumaciali alle quali è riservata l'opposizione- nonchè contro le sentenze rese a seguito del giudizio d'appello (di référé) 258.
Il termine per la proposizione del ricorso è quello ordinario di due mesi, salvo disposizione contraria (art. 612, N.c.p.c.), i quali decorrono dalla notifica della pronuncia alla parte (artt. 678 e 693, N.c.p.c.); allo stesso modo la procedura applicabile non si discosta dalle disposizioni comuni dettate per questa giurisdizione.
In epoca recente il ricorso in Cassazione ha assunto un particolare interesse per le polemiche sorte sulla sua utilizzazione quale occasione e strumento di controllo del potere discrezionale di cui gode il giudice dei référé, da molti considerato pericoloso ed eccessivo nonchè costantemente alimentato dalle imprecisioni dei testi legislativi 259.
Questa tendenza si è delineata in particolare, relativamente al référé previsto dal primo comma dell'art. 809, N.c.p.c., (référé de remise en état, infra par. 18), e gioca sulla qualificazione quale questione di fatto o di diritto delle nozioni di "danno imminente" e di "turbativa manifestamente illecita", utilizzate dalla norma per indicare i presupposti che giustificano l'emissione della misura.
258
Sull'esperibilità del ricorso in cassazione contro le ordinanze di référé: V.J. Borè, La cassation en matière civile, Ed. Sirey, 1985, nn.2960; A. Perdriau, Le contrôle de la Cour de Cassation en matière de référé, J.C.P., 1988, I, 3365.
La questione non è puramente definitoria ed implica importanti risvolti pratici poichè dall'adozione dell'una o dell'altra soluzione, dipende l'esclusione o l'esercizio del potere di controllo da parte della Cour de Cassation sull'operato del magistrato dei référé.
In ordine al presupposto del danno imminente, una pronuncia della Corte di Cassazione del 6 dicembre 1978 260 affermò che l'apprezzamento di tale condizione rientrava nei poteri sovrani del giudice dei référé in quanto nozione di puro fatto: questa posizione è stata costantemente mantenuta dalla giurisprudenza che tutt'ora esclude ogni possibile sindacato in sede di leggittimità, delle valutazioni effettuate sotto questo profilo dal giudice dei référé 261.
Il dibattito è sorto al contrario, relativamente alla nozione di "turbativa manifestamente illecita" sulla cui qualificazione si è verificata una spaccatura all'interno della stessa Cour de Cassation. Le Camere civili, ritenendo che l'avverbio "manifestamente" costituisca il fulcro della nozione, affermano che la stessa si risolve in un giudizio di mero fatto insindacabile in Cassazione 262; al contrario la Camera sociale e la Camera commerciale, facendo leva sull'aggettivo "illecita", affermano come lo stesso implichi necessariamente una valutazione di puro diritto censurabile, in quanto tale, in sede di legittimità 263.
La dottrina francese, sulla base di una considerazione di mera opportunità costituita dal rilievo del potenziale rischio di pregiudizio del merito della
260Cass. civ. 6 dicembre 1978, Bull. civ., 1978, II, n. 266.
261Cass. civ. 20 marzo 1978, Bull. civ., 1978, I, n. 116; Com. 21 marzo 1984, id., 1984, IV, n. 115;
Cass. civ. 23 ottobre 1991, id., 1991, III, n. 247; 16 giugno 1993, Dalloz, 1993, Jurispr., 618.
262Cass. civ. 29 ottobre 1990, Dalloz, 1992, Somm., 72; 10 gennaio 1990, Dalloz, 1990, I.R., 26. 263Soc. 21 novembre 1990, Dalloz, I.R., 292; 7 febbraio 1990, ibid., 54; 20 febbraio 1991, Bull.
controversia insito in una valutazione di tal natura, incompatibile con il carattere provvisorio e le finalità del procedimento di référé, pare perlopiù orientata ad escludere la qualificazione della "turbativa manifestamente illecita" quale nozione di diritto, senza peraltro trascurare come la pur criticata posizione della giurisprudenza che abbiamo ricordata, sia indice di un disagio sentito nei confronti dell'ampiezza dei poteri discrezionali spettanti al giudice dei référé e dal necessario soggettivismo con cui gli stessi sono esercitati 264.
b) L'opposizione di terzo.
L'opposizione di terzo costituisce una via di ricorso prevista in favore di quei soggetti lesi o semplicemente minacciati nei loro interessi, da una pronuncia intervenuta a seguito di un giudizio dai quali sono rimasti estranei ed alla cui modifica o ritrattazione hanno pertanto interesse (art. 582 e 583, N.c.p.c.) 265. L'utilità pratica di quest'istituto in materia di référé, è stata a lungo tempo discussa poichè il terzo eventualmente leso da un'ordinanza di questo tipo, avrebbe pur sempre potuto chiederne in via autonoma la modifica o l'annullamento costituendo il suo pregiudizio, una <<circostanza nuova>> ai sensi del secondo comma dell'art. 488, N.c.p.c. 266.
Attualmente tuttavia non vi sono nè dubbi nè limiti circa l'ammissibilità dell'opposizione di terzo contro l'ordinanza di référé data l'ampia formulazione
264J.F. Burgelin, J.M. Coulon, M.A. Frison- Roche, Le juge des référés au regard des principes
procéduraux, Dalloz, Chron., 1995, 68; J.M. Coulon, nota a Cass. civ. 16 giugno 1993, cit., 590 ss.; R. Tendler, Le juge des référés, une <<procédure ordinaire>>?, cit., 142.
265L'individuazione dei casi in cui ricorre il generico <<interesse>> richiesto dall'art. 583, N.c.p.c,
costituisce il maggior problema posto da questo istituto.
A. Tissier, Théorie et pratique de la tierce opposition, Parigi, 1890; M. L. Boyer, Les effets des jugements à l'égard des tiers, Rev. trim. droit civil, 1951, 163; R. Martin, De l'utilité de la tierce opposition, Gaz. Pal., 1991, Doctr., 303.
dell'art. 585, N.c.p.c., che prevede l'esperibilità del ricorso contro <<tutti i giudicati>>, espressione quest'ultima che nell'accezione utilizzata dal Nouveau Code de procédure civile è pacificamente comprensiva delle pronunce rese in référé.
15.2 RILIEVI CONCLUSIVI SUL SISTEMA DELLE IMPUGNAZIONI